Anarco-futurismo: differenze tra le versioni

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* '''[[Leda Rafanelli]]''':
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Leda Rafanelli è stata una delle figure più significative del movimento anarchico italiano nel primo ventennio del secolo <ref name="baracca">Il periodo di appartenenza al circolo anarchico di Alessandria d'Egitto "[[Baracca Rossa]]" sarà  ricordato da [[Maurizio Maggiani]] ne ''Il coraggio del pettirosso''</ref>. Figlia di livornesi, mostra la sua abilità  di scrittrice sin da adolescente, quando [[Filippo Turati]] pubblica una sua poesia, ''Le gomene'', sul giornale di partito. Formatasi come scrittrice autodidatta, riuscì a conciliare, in una originale sintesi di vita, le sue idee politiche ed il suo [[femminismo]] con la convinta adesione alla [[sufismo|fede musulmana sufita]]. Purtroppo si è scritto di lei soprattutto come “amante” di [[Benito Mussolini]], allora giovane direttore dell'«Avanti!», ma di tale rapporto con l'ambiguo e voltagabbana futuro capo dei [[Fascismo|fascisti]], Leda ne chiarirà  gli aspetti in un suo libro, ''Una donna e Mussolini'' .
Leda Rafanelli è stata una delle figure più significative del movimento anarchico italiano nel primo ventennio del secolo <ref name="baracca">Il periodo di appartenenza al circolo anarchico di Alessandria d'Egitto "[[Baracca Rossa]]" sarà  ricordato da [[Maurizio Maggiani]] ne ''Il coraggio del pettirosso''</ref>. Figlia di livornesi, mostra la sua abilità  di scrittrice sin da adolescente, quando [[Filippo Turati]] pubblica una sua poesia, ''Le gomene'', sul giornale di partito. Formatasi come scrittrice autodidatta, riuscì a conciliare, in una originale sintesi di vita, le sue idee politiche ed il suo [[femminismo]] con la convinta adesione alla [[sufismo|fede musulmana sufita]]. Purtroppo si è scritto di lei soprattutto come “amante” di [[Benito Mussolini]], allora giovane direttore dell'«Avanti!», ma di tale rapporto con l'ambiguo e voltagabbana futuro capo dei [[Fascismo|fascisti]], Leda ne chiarirà  gli aspetti in un suo libro, ''Una donna e Mussolini'' .
*'''[[Emanuele Caracciolo]]''':
*'''[[Emanuele Caracciolo]]''':
Emanuele Caracciolo, regista, fu trucidato il [[24 marzo]] [[1944]] alle [[Fosse Ardeatine]] dai nazisti in quanto militante del Partito Comunista, lasciando una moglie e una figlia, Teresa.
Emanuele Caracciolo, regista, fu trucidato il [[24 marzo]] [[1944]] alle [[Fosse Ardeatine]] dai nazisti in quanto militante del Partito Comunista, lasciando una moglie e una figlia, Teresa.
*'''[[Virgilia D'Andrea]]''':
*'''[[Virgilia D'Andrea]]''':
[[File:Virgilia d'andrea.jpg|thumb|250 px|[[Virgilia D'Andrea]]]]
[[File:Virgilia d'andrea.jpg|thumb|250 px|[[Virgilia D'Andrea]]]]
Virgilia D'Andrea, maestra di scuola elementare in Abruzzo, conosce [[Armando Borghi]] con cui condividerà  vita ed ideologia politica. [[Armando Borghi|Borghi]] commenta così il loro incontro: «Ci intendemmo subito, e presto fummo marito e moglie. [[amore libero|Amore libero]], dicono alcuni, come se potesse esistere l'amore ‘schiavo'». La sua poetica si rivolge alla rivolta ed all'agitazione; è attivista e dirigente dell'[[USI]] e condivide pienamente il comportamento degli spartachisti in [[Germania]]. Nel [[1920]], dopo la caduta della [[Impresa di Fiume|Libera Repubblica di Fiume]], impostata come repubblica sindacalista dei consigli, scrive a D'Annunzio: «Ma sotto le rovine del vostro sogno crollato cinquecentomila morti, o poeta, sono rimasti sepolti per la seconda volta».  
Virgilia D'Andrea, maestra di scuola elementare in Abruzzo, conosce [[Armando Borghi]] con cui condividerà  vita ed ideologia politica. [[Armando Borghi|Borghi]] commenta così il loro incontro: «Ci intendemmo subito, e presto fummo marito e moglie. [[amore libero|Amore libero]], dicono alcuni, come se potesse esistere l'amore ‘schiavo'». La sua poetica si rivolge alla rivolta ed all'agitazione; è attivista e dirigente dell'[[USI]] e condivide pienamente il comportamento degli spartachisti in [[Germania]]. Nel [[1920]], dopo la caduta della [[Impresa di Fiume|Libera Repubblica di Fiume]], impostata come repubblica sindacalista dei consigli, scrive a D'Annunzio: «Ma sotto le rovine del vostro sogno crollato cinquecentomila morti, o poeta, sono rimasti sepolti per la seconda volta».  
*'''[[Giovanni Governato|Giovanni Governato, detto "Cromatico"]]'''
*'''[[Giovanni Governato|Giovanni Governato, detto "Cromatico"]]'''
A La Spezia negli anni venti si vive febbrilmente il periodo delle [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazioni delle fabbriche]], marcia su Roma e delitto Matteotti. Proprio in quest'ambito si inserisce la vicenda, politica-artistica-giudiziaria, del pittore anarco-futurista accusato, e "giustamente", di aver fornito documenti falsi a [[Renzo Novatore]]. Governato fu difeso da un amico di infanzia, avvocato e fascista, che riuscì a ribaltare la pur "giusta" accusa e farlo assolvere, tanto che anche il fascista Filippo Tommaso Marinetti mandò una lettera di [[solidarietà ]] a "Cromatico" per la comune appartenenza al [[futurismo]] e questo probabilmente ebbe anche la sua notevole importanza per gli sviluppi del processo. Durante gli anni del fascismo Cromatico dovette "sparire" ma non si accodò mai al [[Fascismo|fascismo]], anzi ne restò nettamente avverso. Attualmente è riscoperta e messa in luce la sua non trascurabile validità  artistica e la sua vita da "fuggitivo" durante il regime fascista. A ''Cromatico'' ed al suo singolare processo è stato dedicato un libro di Massimo Novelli, ''L'eccezionale imputato''.
A La Spezia negli anni venti si vive febbrilmente il periodo delle [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazioni delle fabbriche]], marcia su Roma e delitto Matteotti. Proprio in quest'ambito si inserisce la vicenda, politica-artistica-giudiziaria, del pittore anarco-futurista accusato, e "giustamente", di aver fornito documenti falsi a [[Renzo Novatore]]. Governato fu difeso da un amico di infanzia, avvocato e fascista, che riuscì a ribaltare la pur "giusta" accusa e farlo assolvere, tanto che anche il fascista Filippo Tommaso Marinetti mandò una lettera di [[solidarietà ]] a "Cromatico" per la comune appartenenza al [[futurismo]] e questo probabilmente ebbe anche la sua notevole importanza per gli sviluppi del processo. Durante gli anni del fascismo Cromatico dovette "sparire" ma non si accodò mai al [[Fascismo|fascismo]], anzi ne restò nettamente avverso. Attualmente è riscoperta e messa in luce la sua non trascurabile validità  artistica e la sua vita da "fuggitivo" durante il regime fascista. A ''Cromatico'' ed al suo singolare processo è stato dedicato un libro di Massimo Novelli, ''L'eccezionale imputato''.
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:«... Durante il periodo dell'immediato dopoguerra, il territorio del circondario di Spezia fu particolare teatro d'una serie incessante di attentati anarchici contro le proprieta', le polveriere, le caserme, le autorita', le reti ferroviarie e telegrafiche. Ingenti patrimoni appartenenti allo stato ed ai privati andarono distrutti; numerosi carabinieri ed agenti della forza pubblica perirono sotto la folgore della rivolta; il prestigio dell'autorità affogava nel ridicolo; i rivoltosi rimanevano ignoti, malgrado i numerosi arresti a casaccio. Il sospetto dell'autorità  cadeva sul gruppo d'audaci che scuoteva le basi dell'ordine e della sicurezza borghese. E più del sospetto avevano la certezza che il Carnesecchi fosse tra questi, se non l'anima certamente il più temibile. Ma egli era un giovane senza precedenti giudiziari: Un incensurato che non lasciava traccia delle sue colpe. Si tento', tuttavia, più volte d'incolparlo. Invano. La polizia si accaniva ad arrestarlo. La magistratura mancava d'ogni prova perfino indiziaria per procedere. E non tardava a rilasciarlo in libertà ...
:«... Durante il periodo dell'immediato dopoguerra, il territorio del circondario di Spezia fu particolare teatro d'una serie incessante di attentati anarchici contro le proprieta', le polveriere, le caserme, le autorita', le reti ferroviarie e telegrafiche. Ingenti patrimoni appartenenti allo stato ed ai privati andarono distrutti; numerosi carabinieri ed agenti della forza pubblica perirono sotto la folgore della rivolta; il prestigio dell'autorità affogava nel ridicolo; i rivoltosi rimanevano ignoti, malgrado i numerosi arresti a casaccio. Il sospetto dell'autorità  cadeva sul gruppo d'audaci che scuoteva le basi dell'ordine e della sicurezza borghese. E più del sospetto avevano la certezza che il Carnesecchi fosse tra questi, se non l'anima certamente il più temibile. Ma egli era un giovane senza precedenti giudiziari: Un incensurato che non lasciava traccia delle sue colpe. Si tento', tuttavia, più volte d'incolparlo. Invano. La polizia si accaniva ad arrestarlo. La magistratura mancava d'ogni prova perfino indiziaria per procedere. E non tardava a rilasciarlo in libertà ...


:... Gran parte delle sue gesta rimarranno per sempre ignorate, poiché, solo a compierle, né portò il segreto alla tomba nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore, egli era all'altezza delle sue azioni, che mandava in piena consapevolezza ad effetto, fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto, riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica, accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza, una piena sicurezza in se', ed una risolutezza tacita quanto irriducibile. Nello sport quotidiano allenava il corpo alla resistenza, all'agilità , all'acrobazia, alla velocita', e il polso alla fermezza; nella temperanza scrupolosa conservava la pienezza del suo vigore fisico e della sua lucidità mentale; nella musica ricercava le intime sensazioni per ricrearsi liberamente lo spirito. Perciò egli era boxeur, lottatore, ciclista, automobilista, corridore, acrobata, tiratore impareggiabile...» (si noti, soprattutto nella seconda parte, lo stile del discorso che si rifà  ai dettami di [[Mario Carli]], uno dei fondatori del [[futurismo]]). <ref> [http://www.carnesecchi.eu/Dante.htm Dante Carnesecchi, Una leggenda anarchica]</ref>
:... Gran parte delle sue gesta rimarranno per sempre ignorate, poiché, solo a compierle, né portò il segreto alla tomba nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore, egli era all'altezza delle sue azioni, che mandava in piena consapevolezza ad effetto, fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto, riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica, accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza, una piena sicurezza in se', ed una risolutezza tacita quanto irriducibile. Nello sport quotidiano allenava il corpo alla resistenza, all'agilità , all'acrobazia, alla velocita', e il polso alla fermezza; nella temperanza scrupolosa conservava la pienezza del suo vigore fisico e della sua lucidità mentale; nella musica ricercava le intime sensazioni per ricrearsi liberamente lo spirito. Perciò egli era boxeur, lottatore, ciclista, automobilista, corridore, acrobata, tiratore impareggiabile...» (si noti, soprattutto nella seconda parte, lo stile del discorso che si rifà  ai dettami di [[Mario Carli]], uno dei fondatori del [[futurismo]]). <ref> [http://www.carnesecchi.eu/Dante.htm Dante Carnesecchi, Una leggenda anarchica]</ref>


*'''[[Virgilio Gozzoli]]''', nato a Pistoia nel [[1886]], operaio anarchico e [[antifascismo|antifascista]], fu tipografo, editore e direttore di innumerevoli [[stampa libertaria|giornali e riviste]] («Ficcanaso», «Per un Mantellaccione», «Marchesino», «[[Guerra di Classe]]» e soprattutto «[[Iconoclasta!]]»), pittore e scrittore.
*'''[[Virgilio Gozzoli]]''', nato a Pistoia nel [[1886]], operaio anarchico e [[antifascismo|antifascista]], fu tipografo, editore e direttore di innumerevoli [[stampa libertaria|giornali e riviste]] («Ficcanaso», «Per un Mantellaccione», «Marchesino», «[[Guerra di Classe]]» e soprattutto «[[Iconoclasta!]]»), pittore e scrittore.
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