Romano Prodi: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - " [[" con " [["
m (Sostituzione testo - "’" con "'")
m (Sostituzione testo - " [[" con " [[")
Riga 14: Riga 14:
== Il sequestro Moro e la fantomatica seduta spiritica ==
== Il sequestro Moro e la fantomatica seduta spiritica ==


In pieno sequestro Moro, il [[2 aprile]] [[1978]], Romano Prodi insieme a [[Mario Baldassarri]] (esponente di AN, negli anni 80 membro del consiglio di amministrazione dell'ENI e viceministro per l'Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, al tempo del rapimento di Moro docente presso l'Università  di Bologna) e [[Alberto Clò]] (economista ed esperto di politiche energetiche, ministro dell'Industria nel governo Dini e docente di economia all'Università  di Modena), oltre ad altri amici, decidono di partecipare, “per gioco”, ad una seduta spiritica per cercare di scoprire dove era tenuto prigioniero [[Aldo Moro]]. Secondo Prodi, che raccontò l'”indicazione dello spirito ad Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. [[Benigno Zaccagnini]], dalla seduta sarebbe saltato fuori il nome di Gradoli.
In pieno sequestro Moro, il [[2 aprile]] [[1978]], Romano Prodi insieme a [[Mario Baldassarri]] (esponente di AN, negli anni 80 membro del consiglio di amministrazione dell'ENI e viceministro per l'Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, al tempo del rapimento di Moro docente presso l'Università  di Bologna) e [[Alberto Clò]] (economista ed esperto di politiche energetiche, ministro dell'Industria nel governo Dini e docente di economia all'Università  di Modena), oltre ad altri amici, decidono di partecipare, “per gioco”, ad una seduta spiritica per cercare di scoprire dove era tenuto prigioniero [[Aldo Moro]]. Secondo Prodi, che raccontò l'”indicazione dello spirito ad Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. [[Benigno Zaccagnini]], dalla seduta sarebbe saltato fuori il nome di Gradoli.


L'informazione fu ritenuta attendibile dalle istituzioni, tant'è che il [[6 aprile]], la questura di Viterbo, su ordine del Viminale, organizzò un blitz armato nella cittadina di Gradoli, vicino Viterbo, alla ricerca della prigione di Moro. Fu invece incredibilmente trascurata l'indicazione della moglie di Aldo Moro, secondo cui esisteva a Roma una "''via Gradoli''". L'allora ministro degli Interni, [[Francesco Cossiga]], smentì invece la signora Moro, per cui si trascurò quella via che invece esisteva. Infatti il 18 aprile i vigili del fuoco, a causa di una perdita d'acqua, scoprirono a Roma, in via Gradoli 96, un covo delle [[Brigate Rosse]] che era stato da poco abbandonato.
L'informazione fu ritenuta attendibile dalle istituzioni, tant'è che il [[6 aprile]], la questura di Viterbo, su ordine del Viminale, organizzò un blitz armato nella cittadina di Gradoli, vicino Viterbo, alla ricerca della prigione di Moro. Fu invece incredibilmente trascurata l'indicazione della moglie di Aldo Moro, secondo cui esisteva a Roma una "''via Gradoli''". L'allora ministro degli Interni, [[Francesco Cossiga]], smentì invece la signora Moro, per cui si trascurò quella via che invece esisteva. Infatti il 18 aprile i vigili del fuoco, a causa di una perdita d'acqua, scoprirono a Roma, in via Gradoli 96, un covo delle [[Brigate Rosse]] che era stato da poco abbandonato.


Ora si dovrebbe capire se '''Romano Prodi ha dei rapporti privilegiati con l'aldilà  oppure se quello fu un modo per rivelare un fatto di cui invece era venuto a conoscenza in altri modi'''.
Ora si dovrebbe capire se '''Romano Prodi ha dei rapporti privilegiati con l'aldilà  oppure se quello fu un modo per rivelare un fatto di cui invece era venuto a conoscenza in altri modi'''.
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione