Pëtr Aršinov: differenze tra le versioni

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Il [[22 dicembre]] [[1906]] fa saltare in aria il quartier generale della [[polizia]] di Nisnedneprovsk. Il [[7 marzo]] [[1907]], davanti a una folla di lavoratori, abbatte con un colpo di pistola, Vasilenko, il proprietario delle officine ferroviarie di Alexandrovska che aveva denunciato più di 100 lavoratori che avevano partecipato ad una insurrezione armata nel dicembre del [[1905]]. Molti di questi erano stati imprigionati ed alcuni persino giustiziati.  
Il [[22 dicembre]] [[1906]] fa saltare in aria il quartier generale della [[polizia]] di Nisnedneprovsk. Il [[7 marzo]] [[1907]], davanti a una folla di lavoratori, abbatte con un colpo di pistola, Vasilenko, il proprietario delle officine ferroviarie di Alexandrovska che aveva denunciato più di 100 lavoratori che avevano partecipato ad una insurrezione armata nel dicembre del [[1905]]. Molti di questi erano stati imprigionati ed alcuni persino giustiziati.  


Arrestato il [[9 marzo]] [[1907]], è condannato a morte per impiccagione da un tribunale militare. Nella notte del [[22 aprile]] [[1907]], durante la messa di Pasqua, riesce ad evadere con altri prigionieri.
Arrestato il [[9 marzo]] [[1907]], è condannato a morte per impiccagione da un tribunale militare. Nella notte del [[22 aprile]] [[1907]], durante la messa di Pasqua, riesce ad evadere con altri prigionieri.


Rientrato in [[Russia]] nel [[1909]], durante l'autunno è arrestato per propaganda anarchica tra i lavoratori  di Briansk. Evaso nuovamente prima del processo, passa alla clandestinità  per propagandare l'[[anarchia]] tra i lavoratori e i contadini delle province di Kostrom e di Smolensk. Tra maggio e luglio del [[1910]] partecipa a diverse [[esproprio|espropriazioni]], mentre nel settembre seguente è arrestato dalle [[autorità ]] austriache con l'accusa di aver diffuso materiale propagandistico tra i lavoratori.
Rientrato in [[Russia]] nel [[1909]], durante l'autunno è arrestato per propaganda anarchica tra i lavoratori  di Briansk. Evaso nuovamente prima del processo, passa alla clandestinità  per propagandare l'[[anarchia]] tra i lavoratori e i contadini delle province di Kostrom e di Smolensk. Tra maggio e luglio del [[1910]] partecipa a diverse [[esproprio|espropriazioni]], mentre nel settembre seguente è arrestato dalle [[autorità ]] austriache con l'accusa di aver diffuso materiale propagandistico tra i lavoratori.
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