Anarco-futurismo: differenze tra le versioni

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Dante Carnesecchi, nato a Vezzano Ligure il [[12 marzo]] [[1892]] e  morto a La Spezia il [[27 marzo]] [[1921]], è presente a Pueblo, in Colorado, nel [[1913]] e [[1914|14]] assieme ai minatori in rivolta contro la compagnia di Rockefeller; tale episodio è di una certa rilevanza per lo sviluppo delle lotte operaie negli [[USA]]. Tornato a La Spezia diviene un amico di [[Renzo Novatore]], e del gruppo di futuristi anarchici che ruotano attorno a «[[Il Libertario]]» dell'anarchico [[Pasquale Binazzi]], che combatte i [[Fascismo|fascisti]] sin dagli anni venti e fino alla [[gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza]]. Dante partecipa all'assalto alla polveriera di Vallegrande, nello spezzino, il [[4 giugno]] [[1920]], il cui intendimento era di reperire armi per la rivolta e la difesa dagli squadristi fascisti, tentativo che però fallisce. Risulta presente in tutte le rivolte operaie della zona nel biennio [[1919]]-[[1920]]. Alla sua morte violenta, avvenuta dopo il solito agguato fascista, compare l'''Elogio funebre'', pubblicato in [[L'Adunata dei Refrattari]] a firma di [[Auro D'arcola]], '''I nostri caduti: Dante Carnesecchi:'''
Dante Carnesecchi, nato a Vezzano Ligure il [[12 marzo]] [[1892]] e  morto a La Spezia il [[27 marzo]] [[1921]], è presente a Pueblo, in Colorado, nel [[1913]] e [[1914|14]] assieme ai minatori in rivolta contro la compagnia di Rockefeller; tale episodio è di una certa rilevanza per lo sviluppo delle lotte operaie negli [[USA]]. Tornato a La Spezia diviene un amico di [[Renzo Novatore]], e del gruppo di futuristi anarchici che ruotano attorno a «[[Il Libertario]]» dell'anarchico [[Pasquale Binazzi]], che combatte i [[Fascismo|fascisti]] sin dagli anni venti e fino alla [[gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza]]. Dante partecipa all'assalto alla polveriera di Vallegrande, nello spezzino, il [[4 giugno]] [[1920]], il cui intendimento era di reperire armi per la rivolta e la difesa dagli squadristi fascisti, tentativo che però fallisce. Risulta presente in tutte le rivolte operaie della zona nel biennio [[1919]]-[[1920]]. Alla sua morte violenta, avvenuta dopo il solito agguato fascista, compare l'''Elogio funebre'', pubblicato in [[L'Adunata dei Refrattari]] a firma di [[Auro D'arcola]], '''I nostri caduti: Dante Carnesecchi:'''


:«... Durante il periodo dell'immediato dopoguerra, il territorio del circondario di Spezia fu particolare teatro d'una serie incessante di attentati anarchici contro le proprieta', le polveriere, le caserme, le autorita', le reti ferroviarie e telegrafiche. Ingenti patrimoni appartenenti allo stato ed ai privati andarono distrutti; numerosi carabinieri ed agenti della forza pubblica perirono sotto la folgore della rivolta; il prestigio dell'autorita' affogava nel ridicolo; i rivoltosi rimanevano ignoti, malgrado i numerosi arresti a casaccio. Il sospetto dell'autorità  cadeva sul gruppo d'audaci che scuoteva le basi dell'ordine e della sicurezza borghese. E più del sospetto avevano la certezza che il Carnesecchi fosse tra questi, se non l'anima certamente il più temibile. Ma egli era un giovane senza precedenti giudiziari: Un incensurato che non lasciava traccia delle sue colpe. Si tento', tuttavia, più volte d'incolparlo. Invano. La polizia si accaniva ad arrestarlo. La magistratura mancava d'ogni prova perfino indiziaria per procedere. E non tardava a rilasciarlo in libertà ...
:«... Durante il periodo dell'immediato dopoguerra, il territorio del circondario di Spezia fu particolare teatro d'una serie incessante di attentati anarchici contro le proprieta', le polveriere, le caserme, le autorita', le reti ferroviarie e telegrafiche. Ingenti patrimoni appartenenti allo stato ed ai privati andarono distrutti; numerosi carabinieri ed agenti della forza pubblica perirono sotto la folgore della rivolta; il prestigio dell'autorità affogava nel ridicolo; i rivoltosi rimanevano ignoti, malgrado i numerosi arresti a casaccio. Il sospetto dell'autorità  cadeva sul gruppo d'audaci che scuoteva le basi dell'ordine e della sicurezza borghese. E più del sospetto avevano la certezza che il Carnesecchi fosse tra questi, se non l'anima certamente il più temibile. Ma egli era un giovane senza precedenti giudiziari: Un incensurato che non lasciava traccia delle sue colpe. Si tento', tuttavia, più volte d'incolparlo. Invano. La polizia si accaniva ad arrestarlo. La magistratura mancava d'ogni prova perfino indiziaria per procedere. E non tardava a rilasciarlo in libertà ...


:... Gran parte delle sue gesta rimarranno per sempre ignorate, poiché, solo a compierle, né portò il segreto alla tomba nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore, egli era all'altezza delle sue azioni, che mandava in piena consapevolezza ad effetto, fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto, riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica, accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza, una piena sicurezza in se', ed una risolutezza tacita quanto irriducibile. Nello sport quotidiano allenava il corpo alla resistenza, all'agilità , all'acrobazia, alla velocita', e il polso alla fermezza; nella temperanza scrupolosa conservava la pienezza del suo vigore fisico e della sua lucidita' mentale; nella musica ricercava le intime sensazioni per ricrearsi liberamente lo spirito. Perciò egli era boxeur, lottatore, ciclista, automobilista, corridore, acrobata, tiratore impareggiabile...» (si noti, soprattutto nella seconda parte, lo stile  del discorso che si rifà  ai dettami di [[Mario Carli]], uno dei fondatori del [[futurismo]]). <ref> [http://www.carnesecchi.eu/Dante.htm Dante Carnesecchi, Una leggenda anarchica]</ref>
:... Gran parte delle sue gesta rimarranno per sempre ignorate, poiché, solo a compierle, né portò il segreto alla tomba nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore, egli era all'altezza delle sue azioni, che mandava in piena consapevolezza ad effetto, fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto, riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica, accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza, una piena sicurezza in se', ed una risolutezza tacita quanto irriducibile. Nello sport quotidiano allenava il corpo alla resistenza, all'agilità , all'acrobazia, alla velocita', e il polso alla fermezza; nella temperanza scrupolosa conservava la pienezza del suo vigore fisico e della sua lucidità mentale; nella musica ricercava le intime sensazioni per ricrearsi liberamente lo spirito. Perciò egli era boxeur, lottatore, ciclista, automobilista, corridore, acrobata, tiratore impareggiabile...» (si noti, soprattutto nella seconda parte, lo stile  del discorso che si rifà  ai dettami di [[Mario Carli]], uno dei fondatori del [[futurismo]]). <ref> [http://www.carnesecchi.eu/Dante.htm Dante Carnesecchi, Una leggenda anarchica]</ref>


*'''[[Virgilio Gozzoli]]''', nato a Pistoia nel [[1886]], operaio anarchico e [[antifascismo|antifascista]], fu tipografo, editore e direttore di innumerevoli [[stampa libertaria|giornali e riviste]] («Ficcanaso», «Per un Mantellaccione», «Marchesino», «[[Guerra di Classe]]» e soprattutto «[[Iconoclasta!]]»), pittore e scrittore.
*'''[[Virgilio Gozzoli]]''', nato a Pistoia nel [[1886]], operaio anarchico e [[antifascismo|antifascista]], fu tipografo, editore e direttore di innumerevoli [[stampa libertaria|giornali e riviste]] («Ficcanaso», «Per un Mantellaccione», «Marchesino», «[[Guerra di Classe]]» e soprattutto «[[Iconoclasta!]]»), pittore e scrittore.
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