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[[Image:Lorenzokomboa.jpg|rigt| | [[Image:Lorenzokomboa.jpg|rigt|400px|thumb|Lorenzo Kom'boa Ervin]]'''Lorenzo Kom'boa Ervin''' ([[1947]], Chattanooga, Tennessee, [[USA]]) è uno scrittore, attivista per i diritti umani e [[anarchico]] afroamericano. È stato prima un membro del [[Black Panther Party]] e poi un'esponente di spicco del cosiddetto [[anarchismo nero]]. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
'''Lorenzo Kom'boa Ervin''' nasce nel [[1947]] in una cittadina del profondo sud statunitense, Chattanooga (Tennessee), dove la [[razzismo|segregazione razziale]] era un fatto legale che tutti i neri quotidianamente subivano sulla propria pelle . | '''Lorenzo Kom'boa Ervin''' nasce nel [[1947]] in una cittadina del profondo sud statunitense, Chattanooga (Tennessee), dove la [[razzismo|segregazione razziale]] era un fatto legale che tutti i neri quotidianamente subivano sulla propria pelle . | ||
=== Le prime | === Le prime attività politiche === | ||
A soli 12 anni Lorenzo si unisce al gruppo '''''National Association for the Advancement of Colored People''''' («Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore») e partecipa a Chattanooga a numerose manifestazioni contro il [[razzismo]]. Arruolato per la guerra in Vietnam, rimane nell'esercito per due anni, durante il quale diviene un convinto [[antimilitarismo|antimilitarista]]. Nel [[1967]] inizia la militanza nel '''''Student Nonviolent Coordinating Committee''''' («Comitato Coordinatore degli Studenti Nonviolenti») e successivamente nel [[Black Panther Party]], organizzazione rivoluzionaria afroamericana. | A soli 12 anni Lorenzo si unisce al gruppo '''''National Association for the Advancement of Colored People''''' («Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore») e partecipa a Chattanooga a numerose manifestazioni contro il [[razzismo]]. Arruolato per la guerra in Vietnam, rimane nell'esercito per due anni, durante il quale diviene un convinto [[antimilitarismo|antimilitarista]]. Nel [[1967]] inizia la militanza nel '''''Student Nonviolent Coordinating Committee''''' («Comitato Coordinatore degli Studenti Nonviolenti») e successivamente nel [[Black Panther Party]], organizzazione rivoluzionaria afroamericana. | ||
===Il carcere=== | ===Il carcere=== | ||
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Dopo vari tentativi caduti nel vuoto, il [[governo]] americano riesce ad ottenerne l'estradizione negli [[Stati Uniti]]. Processato da un giudice e una giuria di bianchi, è riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo. | Dopo vari tentativi caduti nel vuoto, il [[governo]] americano riesce ad ottenerne l'estradizione negli [[Stati Uniti]]. Processato da un giudice e una giuria di bianchi, è riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo. | ||
[[Image:Anarchist black cross logo.gif|thumb|left| | [[Image:Anarchist black cross logo.gif|thumb|left|150px|right|Simbolo della [[Croce Nera Anarchica]]]] | ||
===L'anarchia=== | ===L'anarchia=== | ||
Le prime nozioni sull'[[anarchismo]] Ervin le apprende proprio in [[carcere]], quando durante gli anni '70 entra in contatto con i militanti della [[Croce Nera Anarchica]] ('''CNA'''), un'organizzazione anarchica che si batte per [[Abolizione del carcere|l'abolizione del carcere]] e in favore dei prigionieri. Durante il periodo detentivo legge molti testi sull'[[anarchismo]], prosegue i contatti con i militanti di [[Croce Nera Anarchica|CNA]] e scrive anche alcuni opuscoli anarchici, tra cui ''L'anarchismo e la rivoluzione nera'', sua opera più conosciuta. | Le prime nozioni sull'[[anarchismo]] Ervin le apprende proprio in [[carcere]], quando durante gli anni '70 entra in contatto con i militanti della [[Croce Nera Anarchica]] ('''CNA'''), un'organizzazione anarchica che si batte per [[Abolizione del carcere|l'abolizione del carcere]] e in favore dei prigionieri. Durante il periodo detentivo legge molti testi sull'[[anarchismo]], prosegue i contatti con i militanti di [[Croce Nera Anarchica|CNA]] e scrive anche alcuni opuscoli anarchici, tra cui ''L'anarchismo e la rivoluzione nera'', sua opera più conosciuta. | ||
Dopo una lunga campagna internazionale (portata avanti principalmente dal [[movimento anarchico]]) che ne chiede il rilascio, Ervin riacquista finalmente la [[ | Dopo una lunga campagna internazionale (portata avanti principalmente dal [[movimento anarchico]]) che ne chiede il rilascio, Ervin riacquista finalmente la [[libertà]]. Sono passati 15 anni da quando fu arrestato. | ||
=== L' | === L'attività di conferenziere e il caso australiano=== | ||
Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la | Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità della polizia e la violenza del [[Ku Klux Klan]]. Nel [[1987]] sostiene il movimento che contesta i risultati elettorali comunali di Chattanooga, grazie al quale numerosi neri riusciranno ad entrare nel Consiglio comunale. | ||
Nel luglio [[1997]], dopo | Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://archive.is/vYR9b Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]'' (rilasciato da Acting Minister for Immigration and Multicultural Affairs, Senator the Hon. Amanda Vanstone, 8 luglio 1997)</ref>. | ||
Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref><ref> | Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>Legal Argument in the High Court of Australia, luglio 1997 (Legal Judgement High Court of Australia, ''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'')</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref> | ||
Subito dopo il suo rilascio, Ervin partecipa alle celebrazioni indette dal '''''National Aboriginal Islander Day Observance Committee''''' a Brisbane, in | Subito dopo il suo rilascio, Ervin partecipa alle celebrazioni indette dal '''''National Aboriginal Islander Day Observance Committee''''' a Brisbane, in qualità di ospite degli indigeni australiani ai quali tiene anche un breve discorso. Nel frattempo che Ervin prosegue il suo giro di conferenze in [[Australia]], i funzionari dell'immigrazione provano in tutti i modi un cavillo che lo fermi, visto anche il grande successo ottenuto in ogni sua tappa. | ||
Durante il suo giro per l'Australia ad Ervin viene negata la visita a Denis Walker, leader del [[Black Panther Party]] australiano detenuto nel [[carcere]] di Cessnock. Tutti gli ostacoli che il governo australiano gli pone di fronte non fanno altro che aumentare la sua fama ed incrementare la partecipazione alle conferenze in giro per l'[[Australia]]. Il [[24 luglio]] [[1997]] Ervin decide però di lasciare il paese, visto che i funzionari non smettevano di minacciarlo e temeva seriamente di essere espulso forzatamente. | Durante il suo giro per l'Australia ad Ervin viene negata la visita a Denis Walker, leader del [[Black Panther Party]] australiano detenuto nel [[carcere]] di Cessnock. Tutti gli ostacoli che il governo australiano gli pone di fronte non fanno altro che aumentare la sua fama ed incrementare la partecipazione alle conferenze in giro per l'[[Australia]]. Il [[24 luglio]] [[1997]] Ervin decide però di lasciare il paese, visto che i funzionari non smettevano di minacciarlo e temeva seriamente di essere espulso forzatamente. | ||
=== | ===Attualità === | ||
A partire dal dicembre [[2006]] Lorenzo Kom'boa Ervin risiede con la moglie a Nashville, in Tennessee. È una figura di riferimento per tutta la | A partire dal dicembre [[2006]] Lorenzo Kom'boa Ervin risiede con la moglie a Nashville, in Tennessee. È una figura di riferimento per tutta la comunità nera, e non solo, per la quale si batte sempre con lo stesso vigore. | ||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
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== Collegamenti esterni == | == Collegamenti esterni == | ||
*[http://www.infoshop.org/rants/lorenzo.html Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Infoshop.org (inglese | *[https://web.archive.org/web/20070829105531/http://www.infoshop.org/rants/lorenzo.html Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Infoshop.org (inglese) | ||
*[http://libcom.org/tags/lorenzo-komboa-ervin Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Libcom.org (inglese | *[http://libcom.org/tags/lorenzo-komboa-ervin Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Libcom.org (inglese) | ||
[[Categoria:Anarchici|Ervin, Lorenzo Kom'boa]] | [[Categoria:Anarchici|Ervin, Lorenzo Kom'boa]] | ||
[[Categoria:Anarchici statunitensi|Ervin, Lorenzo Kom'boa]] | [[Categoria:Anarchici statunitensi|Ervin, Lorenzo Kom'boa]] | ||
[[Categoria:Scrittori|Ervin, Lorenzo Kom'boa]] | [[Categoria:Scrittori|Ervin, Lorenzo Kom'boa]] |