Correnti anarchiche: differenze tra le versioni

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[[Image:Blkred flag.png|thumb|Bandiera rosso-nera associata spesso alla corrente [[anarco-sindacalismo |anarco-sindacalista ]]]]Le '''correnti anarchiche''' possono sommariamente distinguersi in base ai mezzi utilizzati e ai fini preposti: in base ai fini possiamo distinguere due correnti fondamentali: l''''[[anarchismo sociale]]''' ([[anarco-comunismo | comunismo-anarchico]], [[socialismo libertario]], ecc.) e l'[[anarco-individualismo]]. In base ai mezzi, in particolare in base all'organizzazione, si possono differenziare gli stessi in '''organizzatori''' (generalmente comunisti) e '''[[ spontaneismo|spontaneisti]]''' (generalmente individualisti).
[[Image:Blkred flag.png|thumb|Bandiera rosso-nera associata spesso alla corrente [[anarco-sindacalismo |anarco-sindacalista]]]] Le '''correnti anarchiche''' possono sommariamente distinguersi in base ai mezzi utilizzati e ai fini preposti: in base ai fini possiamo distinguere due correnti fondamentali: l''''[[anarchismo sociale]]''' ([[anarco-comunismo | comunismo-anarchico]], [[socialismo libertario]], ecc.) e l'[[anarco-individualismo]]. In base ai mezzi, in particolare in base all'organizzazione, si possono differenziare gli stessi in '''organizzatori''' (generalmente comunisti) e '''[[ spontaneismo|spontaneisti]]''' (generalmente individualisti).


Per una maggior comprensione del complesso intreccio tra le varie correnti e tendenze anarchiche, si veda l'[[albero dell'anarchismo|albero genealogico dell'anarchismo]].
Per una maggior comprensione del complesso intreccio tra le varie correnti e tendenze anarchiche, si veda l'[[albero dell'anarchismo|albero genealogico dell'anarchismo]].
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*'''[[Anarco-individualismo|Individualismo]]''': [[Pier Carlo Masini]] individua tre correnti dell'individualismo<ref>[http://www.arivista.org/index.php?nr=37&pag=37_12.htm Sulle orme di Stirner]</ref>:  
*'''[[Anarco-individualismo|Individualismo]]''': [[Pier Carlo Masini]] individua tre correnti dell'individualismo<ref>[http://www.arivista.org/index.php?nr=37&pag=37_12.htm Sulle orme di Stirner]</ref>:  
#«'''individualismo teorico'''», ascrivibile a personaggi come [[Max Stirner|Stirner]], [[Benjamin Tucker|Tucker]], [[Lysander Spooner|Spooner]], [[Emile Armand|Arman]], [[Thoreau]], ecc. Il primo "teorico" dell'[[anarco-individualismo]], seppur parlare di teoria può essere considerato non corretto,  è stato [[Max Stirner]] con il suo ''[[L'unico e la sua proprietà ]]'' <ref>[http://www.filosofico.net/unicoeproprieta.htm L'Unico e la sua proprietà ]</ref>. Il pensiero stirneriano, che successivamente affascinò e influenzò [[Friedrich Nietzsche]] (altro esponente che, seppur non anarchico, ha influenzato questa corrente di pensiero)<ref name="nie">[http://www.lsr-projekt.de/poly/itnietzsche.html La crisi iniziale di Nietzsche]</ref>, si fonda sul fatto che la misura della [[libertà ]] è solo ed esclusivamente l'[[individuo]], ovvero tutto ciò che è esterno (superiore) ad esso è frutto della coercizione e della violenza istituzionale.
#«'''individualismo teorico'''», ascrivibile a personaggi come [[Max Stirner|Stirner]], [[Benjamin Tucker|Tucker]], [[Lysander Spooner|Spooner]], [[Emile Armand|Arman]], [[Thoreau]], ecc. Il primo "teorico" dell'[[anarco-individualismo]], seppur parlare di teoria può essere considerato non corretto,  è stato [[Max Stirner]] con il suo ''[[L'unico e la sua proprietà]]'' <ref>[http://www.filosofico.net/unicoeproprieta.htm L'Unico e la sua proprietà ]</ref>. Il pensiero stirneriano, che successivamente affascinò e influenzò [[Friedrich Nietzsche]] (altro esponente che, seppur non anarchico, ha influenzato questa corrente di pensiero)<ref name="nie">[http://www.lsr-projekt.de/poly/itnietzsche.html La crisi iniziale di Nietzsche]</ref>, si fonda sul fatto che la misura della [[libertà]] è solo ed esclusivamente l'[[individuo]], ovvero tutto ciò che è esterno (superiore) ad esso è frutto della coercizione e della violenza istituzionale.
#«'''individualismo antiorganizzatore'''», di cui fanno parte [[Kropotkin]], [[Giuseppe Ciancabilla|Ciancabilla]], [[Luigi Galleani|Galleani]], ovvero tutti anarchici individualisti nei mezzi, ma socialisti nei fini.
#«'''individualismo antiorganizzatore'''», di cui fanno parte [[Kropotkin]], [[Giuseppe Ciancabilla|Ciancabilla]], [[Luigi Galleani|Galleani]], ovvero tutti anarchici individualisti nei mezzi, ma socialisti nei fini.
#«'''individualismo d'azione'''», propugnato da anarchici come [[Gaetano Bresci|Bresci]], [[Sante Caserio|Caserio]], [[Ravachol]], [[Charles August Bontemps]], [[Renzo Novatore]], [[Michele Angiolillo]]ecc.). Oltre a questi si possono citare anche quegli [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] che si definiscono [[nichilismo|anarco-nichilisti]], come per esempio alcuni membri e\o simpatizzanti della [[Federazione Anarchica Informale]] o della [[Cospirazione delle Cellule di Fuoco]].
#«'''individualismo d'azione'''», propugnato da anarchici come [[Gaetano Bresci|Bresci]], [[Sante Caserio|Caserio]], [[Ravachol]], [[Charles August Bontemps]], [[Renzo Novatore]], [[Michele Angiolillo]]ecc.). Oltre a questi si possono citare anche quegli [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] che si definiscono [[nichilismo|anarco-nichilisti]], come per esempio alcuni membri e\o simpatizzanti della [[Federazione Anarchica Informale]] o della [[Cospirazione delle Cellule di Fuoco]].
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==Organizzatori e antiorganizzatori  ==
==Organizzatori e antiorganizzatori  ==


*'''Gli antiorganizzatori''' (generalmente, ma non necessariamente, [[anarco-individualismo  |individualisti anarchici]]) ritengono che l'organizzazione strutturata e formale contenga i germi dell'[[autorità  |autoritarismo]], per questo essi sono tenacemente contrari ad ogni forma di organizzazione stabile e strutturata. Alcuni di questi militanti non credono che il [[proletariato]] debba assolvere ad una storica ed improrogabile funzione rivoluzionaria e comunque essi ritengono che l'[[anarchia]] sia da attuare immediatamente, nel quotidiano, e non che si debba aspettare il fatidico momento in cui scoppierà  la [[rivoluzione sociale]]. Per questo rifiutano l'organizzazione, perché ritengono che essa sia nemica della [[libertà ]] d'azione. Altri, non ascrivibili all'[[individualismo]], come per esempio la corrente di [[Pëtr Kropotkin | pensiero kropotkiniana]] (attualmente sostanzialmente marginale, se non del tutto inesistente) ritiene l'organizzazione un ostacolo al libero fluire degli eventi che dovrebbero naturalmente e [[determinismo|deterministicamente]] condurre al [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]. Anche i [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] [[Giuseppe Ciancabilla]] e [[Luigi Galleani]] ritenevano che l'uomo fosse naturalmente portato al [[mutualismo|mutuo appoggio]] e alla [[solidarietà ]], ritenendo che l'organizzazione non solo superflua ma addirittura un ostacolo verso questa istintiva tendenza naturale. La [[propaganda col fatto]], l'[[azione diretta]] mediante [[gruppi d'affinità ]] e le parole (scritte e verbali) sono il mezzo attraverso cui coordinare lo [[spontaneismo]] delle masse.
*'''Gli antiorganizzatori''' (generalmente, ma non necessariamente, [[anarco-individualismo  |individualisti anarchici]]) ritengono che l'organizzazione strutturata e formale contenga i germi dell'[[autorità  |autoritarismo]], per questo essi sono tenacemente contrari ad ogni forma di organizzazione stabile e strutturata. Alcuni di questi militanti non credono che il [[proletariato]] debba assolvere ad una storica ed improrogabile funzione rivoluzionaria e comunque essi ritengono che l'[[anarchia]] sia da attuare immediatamente, nel quotidiano, e non che si debba aspettare il fatidico momento in cui scoppierà  la [[rivoluzione sociale]]. Per questo rifiutano l'organizzazione, perché ritengono che essa sia nemica della [[libertà]] d'azione. Altri, non ascrivibili all'[[individualismo]], come per esempio la corrente di [[Pëtr Kropotkin | pensiero kropotkiniana]] (attualmente sostanzialmente marginale, se non del tutto inesistente) ritiene l'organizzazione un ostacolo al libero fluire degli eventi che dovrebbero naturalmente e [[determinismo|deterministicamente]] condurre al [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]. Anche i [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] [[Giuseppe Ciancabilla]] e [[Luigi Galleani]] ritenevano che l'uomo fosse naturalmente portato al [[mutualismo|mutuo appoggio]] e alla [[solidarietà]], ritenendo che l'organizzazione non solo superflua ma addirittura un ostacolo verso questa istintiva tendenza naturale. La [[propaganda col fatto]], l'[[azione diretta]] mediante [[gruppi d'affinità]] e le parole (scritte e verbali) sono il mezzo attraverso cui coordinare lo [[spontaneismo]] delle masse.
[[File:Bandierafdca.jpg|thumb|Bandiera della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]]]
[[File:Bandierafdca.jpg|thumb|Bandiera della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]]]
*'''Gli organizzatori''' (generalmente [[anarco-comunismo  |comunisti anarchici]]) affondano le loro radici storiche nell'[[Internazionale antiautoritaria]], la prima organizzazione internazionale anarchica della storia. Prima di allora c'erano state piccole organizzazioni locali o nazionali più o meno relazionate tra loro. Le organizzazioni si differenziano in base alle modalità  di operazione della stessa: [[organizzazione di sintesi|organizzazioni di sintesi]] e [[organizzazione di tendenza|organizzazioni di tendenza]]. [[organizzazione di sintesi|Le prime]] sono le organizzazioni in cui si entra in quanto anarchici, senza altra distinzione, vi convivono quindi [[educazionismo|educazionisti]], [[comunismo| comunisti]], [[sindacalismo|sindacalisti]], [[anarchismo insurrezionalista | insurrezionalisti]] e persino individualisti (es. [[Federazione Anarchica Italiana]]); l'[[organizzazione di tendenza]] è invece quella in cui si richiede omogeneità , teorica e pratica, ai militanti (es. [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Alcuni organizzatori fanno del [[volontarismo]] il principio della propria organizzazione (vedi [[Malatesta]]), altri invece ritengono che l'organizzazione debba essere strutturata rigidamente, come per esempio coloro che si ispirano al [[piattaformismo]].
*'''Gli organizzatori''' (generalmente [[anarco-comunismo  |comunisti anarchici]]) affondano le loro radici storiche nell'[[Internazionale antiautoritaria]], la prima organizzazione internazionale anarchica della storia. Prima di allora c'erano state piccole organizzazioni locali o nazionali più o meno relazionate tra loro. Le organizzazioni si differenziano in base alle modalità  di operazione della stessa: [[organizzazione di sintesi|organizzazioni di sintesi]] e [[organizzazione di tendenza|organizzazioni di tendenza]]. [[organizzazione di sintesi|Le prime]] sono le organizzazioni in cui si entra in quanto anarchici, senza altra distinzione, vi convivono quindi [[educazionismo|educazionisti]], [[comunismo| comunisti]], [[sindacalismo|sindacalisti]], [[anarchismo insurrezionalista | insurrezionalisti]] e persino individualisti (es. [[Federazione Anarchica Italiana]]); l'[[organizzazione di tendenza]] è invece quella in cui si richiede omogeneità , teorica e pratica, ai militanti (es. [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Alcuni organizzatori fanno del [[volontarismo]] il principio della propria organizzazione (vedi [[Malatesta]]), altri invece ritengono che l'organizzazione debba essere strutturata rigidamente, come per esempio coloro che si ispirano al [[piattaformismo]].
*'''«L'informalità », ovvero il superamento del dualismo'''. Una forma particolare di organizzazione, che può anche essere considerata un'"antiorganizzazione" o, meglio, come il tentativo di superare la dicotomia fra individualismo e comunismo, organizzatori e antiorganizzatori, è quella informale, fondata sui [[gruppi d'affinità ]]. Essa si basa sul coinvolgimento di una cerchia di persone affini che, conoscendo le proprie forze, debolezze e origini, e avendo già  stabilito un linguaggio comune e una sana dinamica interna, si propone di realizzare un obiettivo o una serie di obiettivi. L'informalità  è stata fatta propria da diversi gruppi, come per esempio la tanto discussa [[Federazione Anarchica Informale]], e si basa sulle elaborazioni di pensatori anarchici come [[Wolfi Landstreicher]] e soprattutto [[Alfredo Maria Bonanno]]. Quest'ultimo ritiene del tutto superate le diatribe tra comunisti e inbdividualisti, proponendo l'informalità  quale sintesi fra individualismo e organizzativismo.
*'''«L'informalità », ovvero il superamento del dualismo'''. Una forma particolare di organizzazione, che può anche essere considerata un'"antiorganizzazione" o, meglio, come il tentativo di superare la dicotomia fra individualismo e comunismo, organizzatori e antiorganizzatori, è quella informale, fondata sui [[gruppi d'affinità]]. Essa si basa sul coinvolgimento di una cerchia di persone affini che, conoscendo le proprie forze, debolezze e origini, e avendo già  stabilito un linguaggio comune e una sana dinamica interna, si propone di realizzare un obiettivo o una serie di obiettivi. L'informalità  è stata fatta propria da diversi gruppi, come per esempio la tanto discussa [[Federazione Anarchica Informale]], e si basa sulle elaborazioni di pensatori anarchici come [[Wolfi Landstreicher]] e soprattutto [[Alfredo Maria Bonanno]]. Quest'ultimo ritiene del tutto superate le diatribe tra comunisti e inbdividualisti, proponendo l'informalità  quale sintesi fra individualismo e organizzativismo.


:«Nei compagni anarchici c'è un rapporto ambivalente con il problema dell'organizzazione. Ai due estremi si collocano l'accettazione della struttura permanente, dotata di un programma ben delineato, con mezzi a disposizione (anche se pochi) e suddivisa in commissioni; e il rifiuto di ogni rapporto stabile anche nel breve periodo. Le federazioni anarchiche classiche (vecchia e nuova maniera) e gli individualisti, costituiscono i due estremi di qualcosa che cerca comunque di sfuggire alla realtà  dello scontro.»  (''Affinità  e organizzazione informale'', 1985)<ref>[http://www.anarchaos.org/2012/06/inuserrezionalismo-e-individualismo-non-facciamo-confusione-di-ginetta-moriconi/ Insurrezionalismo e individualismo. Non facciamo confusione]</ref>
:«Nei compagni anarchici c'è un rapporto ambivalente con il problema dell'organizzazione. Ai due estremi si collocano l'accettazione della struttura permanente, dotata di un programma ben delineato, con mezzi a disposizione (anche se pochi) e suddivisa in commissioni; e il rifiuto di ogni rapporto stabile anche nel breve periodo. Le federazioni anarchiche classiche (vecchia e nuova maniera) e gli individualisti, costituiscono i due estremi di qualcosa che cerca comunque di sfuggire alla realtà  dello scontro.»  (''Affinità  e organizzazione informale'', 1985)<ref>[http://www.anarchaos.org/2012/06/inuserrezionalismo-e-individualismo-non-facciamo-confusione-di-ginetta-moriconi/ Insurrezionalismo e individualismo. Non facciamo confusione]</ref>
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*[[Murray Bookchin]] pone le basi del suo pensiero libertario nel classico conflitto "capitale-lavoro" allargato a quello "[[Stato]]-comune", il tutto inserito in una visione olistica ed  ecologica ([[ecologia sociale]] e [[municipalismo libertario]]).
*[[Murray Bookchin]] pone le basi del suo pensiero libertario nel classico conflitto "capitale-lavoro" allargato a quello "[[Stato]]-comune", il tutto inserito in una visione olistica ed  ecologica ([[ecologia sociale]] e [[municipalismo libertario]]).


*L'[[anarco-femminismo]] è un movimento, sviluppatosi a partire dagli "anni 60" del XX secolo,  che unisce i principi dell'[[anarchismo]] con quelli del [[femminismo|movimento femminista]]. Questa tendenza antiautoritaria ha gli stessi fini dell'anarchismo: lotta al [[patriarcato]], all'[[autorità ]], alla [[gerarchia]], al [[sessismo]] ecc. e costruzione di una società  fondata sulla [[libertà ]], l'[[uguaglianza|egualitarismo]], l'[[autogestione]] ecc.
*L'[[anarco-femminismo]] è un movimento, sviluppatosi a partire dagli "anni 60" del XX secolo,  che unisce i principi dell'[[anarchismo]] con quelli del [[femminismo|movimento femminista]]. Questa tendenza antiautoritaria ha gli stessi fini dell'anarchismo: lotta al [[patriarcato]], all'[[autorità]], alla [[gerarchia]], al [[sessismo]] ecc. e costruzione di una società  fondata sulla [[libertà]], l'[[uguaglianza|egualitarismo]], l'[[autogestione]] ecc.


*Il [[Post-anarchismo|post-anarchismo]] indica quelle filosofie anarchiche sviluppate nel quadro del pensiero post-strutturalista (es. [[Gilles Deleuze]] e [[Michel Foucault]]), di quello post-femminista (es. [[Judith Butler]]) e di quello post-marxista (es. [[Ernesto Laclau]], [[Jean Baudrillard]] e [[Chantal Mouffe]]), senza tuttavia dimenticare l'[[anarchismo]] classico (es. [[Emma Goldman]] e [[Max Stirner]] soprattutto) e la psicanalisi.  Il termine '''post-anarchismo''' è stato coniato da [[Saul Newman]] nel saggio ''[[Da Bakunin a Lacan]]'', in cui  l'[[anarchismo]] del 19° secolo viene riletto soprattutto alla luce del [[post-strutturalismo]] (di cui egli vede in [[Max Stirner]] un precursore). Il post-anarchismo non intende quindi superare l'[[anarchismo]] ma fornirgli nuovi strumenti di comprensione della realtà , trovando quindi nuove teorie e pratiche con cui rapportarsi al sistema autoritario attualmente in atto, che è diverso rispetto a quello del XIX° e XX° secolo.
*Il [[Post-anarchismo|post-anarchismo]] indica quelle filosofie anarchiche sviluppate nel quadro del pensiero post-strutturalista (es. [[Gilles Deleuze]] e [[Michel Foucault]]), di quello post-femminista (es. [[Judith Butler]]) e di quello post-marxista (es. [[Ernesto Laclau]], [[Jean Baudrillard]] e [[Chantal Mouffe]]), senza tuttavia dimenticare l'[[anarchismo]] classico (es. [[Emma Goldman]] e [[Max Stirner]] soprattutto) e la psicanalisi.  Il termine '''post-anarchismo''' è stato coniato da [[Saul Newman]] nel saggio ''[[Da Bakunin a Lacan]]'', in cui  l'[[anarchismo]] del 19° secolo viene riletto soprattutto alla luce del [[post-strutturalismo]] (di cui egli vede in [[Max Stirner]] un precursore). Il post-anarchismo non intende quindi superare l'[[anarchismo]] ma fornirgli nuovi strumenti di comprensione della realtà , trovando quindi nuove teorie e pratiche con cui rapportarsi al sistema autoritario attualmente in atto, che è diverso rispetto a quello del XIX° e XX° secolo.
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'''Le differenze interne all'[[anarchismo]] sono ben lontane dall'essere sostanziali e sono più che altro formali.'''
'''Le differenze interne all'[[anarchismo]] sono ben lontane dall'essere sostanziali e sono più che altro formali.'''
L'abolizione dello [[Stato]] e di ogni forma di “transitorietà ” dello stesso, il rifiuto della [[gerarchia]] e dell'[[autorità ]], il [[federalismo | principio federativo]], l'associazionismo e l'[[autogestione]], '''sono tutti elementi comuni al pensiero anarchico'''.  
L'abolizione dello [[Stato]] e di ogni forma di “transitorietà ” dello stesso, il rifiuto della [[gerarchia]] e dell'[[autorità]], il [[federalismo | principio federativo]], l'associazionismo e l'[[autogestione]], '''sono tutti elementi comuni al pensiero anarchico'''.  


È tuttavia innegabile che queste divisioni in correnti, tendenze e sottotendenze varie non abbiano giovato agli anarchici, soprattutto se queste sono state utilizzate per dividere il movimento e non per arricchirlo con le sue diverse peculiarità , e per questo, alcuni di essi,  preferiscono definirsi "'''[[Anarchismo senza aggettivi|anarchici senza aggettivi]]'''". Lo stesso [[Errico Malatesta]] comprese bene la vacuità  di queste divisioni:<br />
È tuttavia innegabile che queste divisioni in correnti, tendenze e sottotendenze varie non abbiano giovato agli anarchici, soprattutto se queste sono state utilizzate per dividere il movimento e non per arricchirlo con le sue diverse peculiarità , e per questo, alcuni di essi,  preferiscono definirsi "'''[[Anarchismo senza aggettivi|anarchici senza aggettivi]]'''". Lo stesso [[Errico Malatesta]] comprese bene la vacuità  di queste divisioni:<br />
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