Cara ecologia (di Murray Bookchin): differenze tra le versioni

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===Il nuovo opportunismo===
===Il nuovo opportunismo===


Per colmo d'ironia, gli anni '80, così promettenti nel senso di una trasformazione radicale dei valori e della consapevolezza hanno visto nascere anche una nuova forma di opportunismo, che minaccia di ridurre il movimento ecologico a una patina di belletto sul volto della società . Molti dei più intraprendenti "fondatori" dei gruppi anti-nucleari (e pensiamo soprattutto alla Clamshell Alliance) si sono trasformati in quelli che Andrew Kopkind ha definito " rivoluzionari manageriali" - manipolatori di un consenso politico che opera all'interno del sistema nonostante affermi di opporvisi.
Per colmo d'ironia, gli anni '80, così promettenti nel senso di una trasformazione radicale dei valori e della consapevolezza hanno visto nascere anche una nuova forma di opportunismo, che minaccia di ridurre il movimento ecologico a una patina di belletto sul volto della società . Molti dei più intraprendenti "fondatori" dei gruppi anti-nucleari (e pensiamo soprattutto alla Clamshell Alliance) si sono trasformati in quelli che Andrew Kopkind ha definito" rivoluzionari manageriali" - manipolatori di un consenso politico che opera all'interno del sistema nonostante affermi di opporvisi.


Il "rivoluzionario manageriale" non è un fenomeno nuovo. Jerry Brown, (attuale governatore democratico della California, n.d.r.), così come la dinastia dei Kennedy, ha praticato quest'arte in politica per anni. Ciò che colpisce nell'ultima leva è l'elevata percentuale di provenienza dai più importanti movimenti rivoluzionari degli anni '60 e, fatto ancor più significativo, dal movimento ecologico degli anni '70. Ai rivoluzionari e agli idealisti degli anni '30 sono occorsi decenni per maturare quel cinismo da mezza età  che li ha portati a cedere le armi, e in ogni caso hanno avuto l'onestà  di ammetterlo pubblicamente. I membri della SDS (Students for Democratic Society) e dei gruppi di azione ecologici hanno capitolato nella tarda giovinezza o nei primi anni della maturità  e all'età  di 25, 30, 35 anni hanno scritto autobiografie "amareggiate", cercando di giustificare razionalmente la resa allo status quo. Per quel che riguarda Tom Hayden (uno dei leader del movimento pacifista, attuale marito di Jane Fonda, n.d.r.), il suo discorso di quest'autunno a Seabrook contro l'azione diretta non ha bisogno di ulteriori commenti, e mi risparmia il compito di criticarlo. Peggio ancora, forse, sono le nuove organizzazioni come il "Citizen's Party" di Barry Commoner, o le istituzioni finanziarie come la MUSE (Musician United for Safe Energy), così come la celebrazione della "Semplicità  Volontaria" ad opera di una società  dualistica formata da una parte dalle élites intellettuali in blue-jeans delle classi medie e dall'altra dai poveri cristi in abbigliamento convenzionale delle classi lavoratrici e consumatrici; una società  dualistica partorita dai cervelloni dello Stanford Research Institute, finanziato dalle corporazioni industriali.
Il "rivoluzionario manageriale" non è un fenomeno nuovo. Jerry Brown, (attuale governatore democratico della California, n.d.r.), così come la dinastia dei Kennedy, ha praticato quest'arte in politica per anni. Ciò che colpisce nell'ultima leva è l'elevata percentuale di provenienza dai più importanti movimenti rivoluzionari degli anni '60 e, fatto ancor più significativo, dal movimento ecologico degli anni '70. Ai rivoluzionari e agli idealisti degli anni '30 sono occorsi decenni per maturare quel cinismo da mezza età  che li ha portati a cedere le armi, e in ogni caso hanno avuto l'onestà  di ammetterlo pubblicamente. I membri della SDS (Students for Democratic Society) e dei gruppi di azione ecologici hanno capitolato nella tarda giovinezza o nei primi anni della maturità  e all'età  di 25, 30, 35 anni hanno scritto autobiografie "amareggiate", cercando di giustificare razionalmente la resa allo status quo. Per quel che riguarda Tom Hayden (uno dei leader del movimento pacifista, attuale marito di Jane Fonda, n.d.r.), il suo discorso di quest'autunno a Seabrook contro l'azione diretta non ha bisogno di ulteriori commenti, e mi risparmia il compito di criticarlo. Peggio ancora, forse, sono le nuove organizzazioni come il "Citizen's Party" di Barry Commoner, o le istituzioni finanziarie come la MUSE (Musician United for Safe Energy), così come la celebrazione della "Semplicità  Volontaria" ad opera di una società  dualistica formata da una parte dalle élites intellettuali in blue-jeans delle classi medie e dall'altra dai poveri cristi in abbigliamento convenzionale delle classi lavoratrici e consumatrici; una società  dualistica partorita dai cervelloni dello Stanford Research Institute, finanziato dalle corporazioni industriali.
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