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===Dalla FAI ai GIA=== | ===Dalla FAI ai GIA=== | ||
Inizialmente, negli anni '50, il giornale aderiva alla [[Federazione Anarchica Italiana]] (FAI) fino alle scissioni dovute al nuovo Patto Associativo e alla messa in opera di una criticata Commissione di Corrispondenza, introdotte nella [[Federazione_Anarchica_Italiana#Nascita.2C_scissioni_e_ricomposizioni_all.27interno_della_FAI|FAI nell'assemblea del Novembre 1965]]. In tale congresso, dopo un animato dibattito sulle questioni operative e organizzative, vi fu la fuoriuscita di vari compagni. | Inizialmente, negli anni '50, il giornale aderiva alla [[Federazione Anarchica Italiana]] (FAI) fino alle scissioni dovute al nuovo Patto Associativo e alla messa in opera di una criticata Commissione di Corrispondenza, introdotte nella [[Federazione_Anarchica_Italiana#Nascita.2C_scissioni_e_ricomposizioni_all.27interno_della_FAI|FAI nell'assemblea del Novembre 1965]]. In tale congresso, dopo un animato dibattito sulle questioni operative e organizzative, vi fu la fuoriuscita di vari compagni. | ||
In quel, oramai lontano, periodo, in [[Italia]] furono quindi presenti tre importanti gruppi confederati: la [[Federazione Anarchica Italiana]] (FAI), i [[Gruppi d'Iniziativa Anarchica]] (GIA) e i [[Gruppi Anarchici Federati]] (GAF, nati nel [[1965]] e dal | In quel, oramai lontano, periodo, in [[Italia]] furono quindi presenti tre importanti gruppi confederati: la [[Federazione Anarchica Italiana]] (FAI), i [[Gruppi d'Iniziativa Anarchica]] (GIA) e i [[Gruppi Anarchici Federati]] (GAF, nati nel [[1965]] e dal '69 divenuti poi la sezione italiana della [[Croce Nera Anarchica]]). | ||
Il [[stampa anarchica|giornale]] Seme Anarchico aderì inizialmente ai GIA. Tuttavia, dopo una decina di anni di buon lavoro, nuovamente per simili disaccordi su importanti questioni e metodi organizzativi, i compagni che si riunirono a Pisa nel [[1976]], concordarono la «''piena autonomia da qualunque componente federata del movimento anarchico''». | Il [[stampa anarchica|giornale]] Seme Anarchico aderì inizialmente ai GIA. Tuttavia, dopo una decina di anni di buon lavoro, nuovamente per simili disaccordi su importanti questioni e metodi organizzativi, i compagni che si riunirono a Pisa nel [[1976]], concordarono la «''piena autonomia da qualunque componente federata del movimento anarchico''». | ||
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La presente redazione, nonostante la difficile situazione sociale contingente, si sforza di mantenere le pubblicazioni libere da censure e preconcetti, mantenendo un atteggiamento fortemente critico verso ogni livello di "pratiche autoritarie", senza estendere e perpetuare tuttavia le antiche polemiche o contrapposizioni, ma concentrandosi e pubblicando liberamente proposte ed analisi delle molteplici "[[individualità ]]" ed associazioni anarchiche per un anarchismo senza 'troppi' [[Anarchismo_senza_aggettivi|aggettivi]]. Come scriveva Malatesta: | La presente redazione, nonostante la difficile situazione sociale contingente, si sforza di mantenere le pubblicazioni libere da censure e preconcetti, mantenendo un atteggiamento fortemente critico verso ogni livello di "pratiche autoritarie", senza estendere e perpetuare tuttavia le antiche polemiche o contrapposizioni, ma concentrandosi e pubblicando liberamente proposte ed analisi delle molteplici "[[individualità ]]" ed associazioni anarchiche per un anarchismo senza 'troppi' [[Anarchismo_senza_aggettivi|aggettivi]]. Come scriveva Malatesta: | ||
«''Per conto mio non vi è differenza sostanziale, differenza di principi tra “individualisti” e “comunisti anarchici”, tra “organizzatori” e “antiorganizzatori”; e si tratta più che altro di questioni di parole e di malintesi, inaspriti ed ingigantiti da questioni personali. (...) Ed in quanto | «''Per conto mio non vi è differenza sostanziale, differenza di principi tra “individualisti” e “comunisti anarchici”, tra “organizzatori” e “antiorganizzatori”; e si tratta più che altro di questioni di parole e di malintesi, inaspriti ed ingigantiti da questioni personali. (...) Ed in quanto all'organizzazione o alle organizzazioni nel senso del partito, vi è forse chi vorrebbe che gli anarchici restassero isolati gli uni dagli altri? Certamente che no. (...) Io dissi che “nei loro moventi morali e nei loro fini ultimi anarchismo individualista e anarchismo comunista sono la stessa cosa o quasi”. La questione, secondo me, non è dunque tra “comunisti” e “individualisti”, ma tra anarchici e non anarchici''.» ([[Errico Malatesta]]) | ||
I curatori e collaboratori storici della rivista Seme Anarchico e i numerosi compagne/i che ancora vi partecipano, considerano che “l'associazione tra gli anarchici è manifestazione spontanea o, come scriveva il compagno [[Gigi Damiani]] (Roma, Mag.1876 - Nov.1953) : | I curatori e collaboratori storici della rivista Seme Anarchico e i numerosi compagne/i che ancora vi partecipano, considerano che “l'associazione tra gli anarchici è manifestazione spontanea o, come scriveva il compagno [[Gigi Damiani]] (Roma, Mag.1876 - Nov.1953) : |