Semana Trágica (Argentina): differenze tra le versioni

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La [[Federaci%C3%B3n_Obrera_Regional_Argentina#Scissione:_FORA_anarchica_e_socialista|FORA del V Congreso]] (la fazione anarchica) l'[[8 gennaio]] dichiarò lo [[sciopero generale]], contaggiando anche città  come Mar del Plata, Rosario, Santa Fe e altre città ; la [[Federaci%C3%B3n_Obrera_Regional_Argentina#Scissione:_FORA_anarchica_e_socialista|FORA del IX Congreso]] (la fazione socialista e moderata), che non aveva inizialmente aderito allo sciopero, fu in qualche modo costretta ad aderirvi. Durante i funerali degli operai massacrati dalla polizia, si verificarono nuovi scontri con la polizia, provocando altri morti e feriti vittime della [[repressione]]. Ai funerali partecipavano circa 200 000 persone, molte di queste si lasciarono andare a saccheggi di chiese, caserme di polizia e negozi. Scontri si registrarono in molte parti della città .
La [[Federaci%C3%B3n_Obrera_Regional_Argentina#Scissione:_FORA_anarchica_e_socialista|FORA del V Congreso]] (la fazione anarchica) l'[[8 gennaio]] dichiarò lo [[sciopero generale]], contaggiando anche città  come Mar del Plata, Rosario, Santa Fe e altre città ; la [[Federaci%C3%B3n_Obrera_Regional_Argentina#Scissione:_FORA_anarchica_e_socialista|FORA del IX Congreso]] (la fazione socialista e moderata), che non aveva inizialmente aderito allo sciopero, fu in qualche modo costretta ad aderirvi. Durante i funerali degli operai massacrati dalla polizia, si verificarono nuovi scontri con la polizia, provocando altri morti e feriti vittime della [[repressione]]. Ai funerali partecipavano circa 200 000 persone, molte di queste si lasciarono andare a saccheggi di chiese, caserme di polizia e negozi. Scontri si registrarono in molte parti della città .


L'[[11 gennaio]], la [[FORA]] socialista concordò con il governo la fine dello sciopero ma senza ottenere l’assenso della [[FORA]] anarchica (quella scaturita dal V° congresso). Gli anarchici proseguirono in perfetta solitudine le lotte sindacali, fronteggiando da soli anche la pesante [[repressione]] militare che si avvaleva dei paramilitare della '''Liga Patriotica''', un gruppo nazionalista e [[razzismo|razzista]] resosi protagonista di numerosissimi attacchi ai lavoratori.  
L'[[11 gennaio]], la [[FORA]] socialista concordò con il governo la fine dello sciopero ma senza ottenere l'assenso della [[FORA]] anarchica (quella scaturita dal V° congresso). Gli anarchici proseguirono in perfetta solitudine le lotte sindacali, fronteggiando da soli anche la pesante [[repressione]] militare che si avvaleva dei paramilitare della '''Liga Patriotica''', un gruppo nazionalista e [[razzismo|razzista]] resosi protagonista di numerosissimi attacchi ai lavoratori.  


La Liga era costituita da membri facenti parte della “buona società ” argentina, come l’ammiraglio Manuel Domenec e Garcia Carles, professore del collegio militare e della Scuola Superiore di Guerra, nonché vero e proprio capo della Liga è il capo riconosciuto (deputato parlamentare). I militanti"patriottici" si resero protagonisti di molte aggressioni xenofobe ai lavoratori stranieri, specie quelli di origine russa "accusati" di essere ebrei e simpatizzanti della [[rivoluzione russa|rivoluzione socialista]].  
La Liga era costituita da membri facenti parte della “buona società ” argentina, come l'ammiraglio Manuel Domenec e Garcia Carles, professore del collegio militare e della Scuola Superiore di Guerra, nonché vero e proprio capo della Liga è il capo riconosciuto (deputato parlamentare). I militanti"patriottici" si resero protagonisti di molte aggressioni xenofobe ai lavoratori stranieri, specie quelli di origine russa "accusati" di essere ebrei e simpatizzanti della [[rivoluzione russa|rivoluzione socialista]].  


In seguito alla [[repressione]] militare, al terrorismo della Liga Patriotica e alle pressioni del presidente Hipólito Yrigoyen sul proprietario della Vasena, affinché accettasse le richieste dei lavoratori, il [[17 gennaio]] [[1919]] il movimento operaio pose fine agli scioperi anche perchè quasi tutte e richieste erano state accettate (ad eccezione degli aumenti salariali concessi solo in misura del venti per cento). Vennero liberati i cinquemila operai imprigionati, compresi numerosi dirigenti della [[FORA]], ma per diversi giorni i disordini proseguirono, seppur a bassa intensità , in diverse città .
In seguito alla [[repressione]] militare, al terrorismo della Liga Patriotica e alle pressioni del presidente Hipólito Yrigoyen sul proprietario della Vasena, affinché accettasse le richieste dei lavoratori, il [[17 gennaio]] [[1919]] il movimento operaio pose fine agli scioperi anche perchè quasi tutte e richieste erano state accettate (ad eccezione degli aumenti salariali concessi solo in misura del venti per cento). Vennero liberati i cinquemila operai imprigionati, compresi numerosi dirigenti della [[FORA]], ma per diversi giorni i disordini proseguirono, seppur a bassa intensità , in diverse città .
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