Daniel Guérin: differenze tra le versioni

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Nato a Parigi il [[19 maggio]] [[1904]] in una famiglia dell'alta borghesia francese (imparentata con i proprietari delle edizioni Hachette) di simpatie ''dreyfusarde'' e progressiste, Daniel Guérin riceve un'educazione classica molto importante.  
Nato a Parigi il [[19 maggio]] [[1904]] in una famiglia dell'alta borghesia francese (imparentata con i proprietari delle edizioni Hachette) di simpatie ''dreyfusarde'' e progressiste, Daniel Guérin riceve un'educazione classica molto importante.  


All'età  di 23 anni visita il [[Libano]] e l'[[Indocina]], scoprendo gli effetti nefasti del [[colonialismo]] occidentale che lo avvicineranno alle tesi socialiste.<ref>Bill Marshall, ''[https://books.google.it/books?id=jfq5Tp0nq98C&pg=PA541&hl=it#v=onepage&q&f=false France and the Americas: Culture, Politics, and History]'' (2005) </ref> Inizialmente è attivo nell'ambito del [[sindacalismo rivoluzionario]], prestando la sua collaborazione con la [[stampa anarchica|rivista]] «[[La Révolution prolétarienne]]» di [[Pierre Monatte]]. Nel [[1932]] inizia la militanza nella [[CGT]] francese e contemporaneamente, più o meno nello stesso periodo, entra a far parte anche del gruppo della sinistra rivoluzionaria ''[[Marceau Pivert’s]]'' - corrente del [[SFIO]], la sezione francese dell’[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale dei lavoratori]]). Quando il gruppo viene espulso dal [[SFIO]] diviene uno dei leaders del nuovo [[Partito Socialista Operaio e Contadino]], di idee [[trotzkismo|trotzkiste]].  
All'età  di 23 anni visita il [[Libano]] e l'[[Indocina]], scoprendo gli effetti nefasti del [[colonialismo]] occidentale che lo avvicineranno alle tesi socialiste.<ref>Bill Marshall, ''[https://books.google.it/books?id=jfq5Tp0nq98C&pg=PA541&hl=it#v=onepage&q&f=false France and the Americas: Culture, Politics, and History]'' (2005) </ref> Inizialmente è attivo nell'ambito del [[sindacalismo rivoluzionario]], prestando la sua collaborazione con la [[stampa anarchica|rivista]] «[[La Révolution prolétarienne]]» di [[Pierre Monatte]]. Nel [[1932]] inizia la militanza nella [[CGT]] francese e contemporaneamente, più o meno nello stesso periodo, entra a far parte anche del gruppo della sinistra rivoluzionaria ''[[Marceau Pivert's]]'' - corrente del [[SFIO]], la sezione francese dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale dei lavoratori]]). Quando il gruppo viene espulso dal [[SFIO]] diviene uno dei leaders del nuovo [[Partito Socialista Operaio e Contadino]], di idee [[trotzkismo|trotzkiste]].  


Nel [[1932]] compie un viaggio nella [[Nazionalsocialismo|Germania nazista]], per comprenderne i legami con il [[capitalismo]], da cui scaturirà  il testo ''[[La peste Brune]]'' <ref name=" Peste "> Con il termine Peste Brune (Peste Bruna) si indicava il soprannome affibbiato durante la seconda guerra mondiale al nazismo, per analogia al colore delle loro camicie. Questo soprannome qualificava il nazismo, e il fascismo in genere, come una malattia politica, contagiosa ed infettiva molto pericolosa </ref>. Si schiera contro il [[fascismo]] e il [[Nazionalsocialismo|nazismo]], di cui denuncia i crimini in ogni modo <ref name="occhi">Si legga ''[[Ho visto, con i miei occhi, il fascismo]]''</ref> e progressivamente sviluppa una concezione che cerchi di conciliare [[anarchismo e marxismo]],e che cercherà  di sviluppare nel suo saggio ''Marxismo libertario?''.<br />
Nel [[1932]] compie un viaggio nella [[Nazionalsocialismo|Germania nazista]], per comprenderne i legami con il [[capitalismo]], da cui scaturirà  il testo ''[[La peste Brune]]'' <ref name=" Peste "> Con il termine Peste Brune (Peste Bruna) si indicava il soprannome affibbiato durante la seconda guerra mondiale al nazismo, per analogia al colore delle loro camicie. Questo soprannome qualificava il nazismo, e il fascismo in genere, come una malattia politica, contagiosa ed infettiva molto pericolosa </ref>. Si schiera contro il [[fascismo]] e il [[Nazionalsocialismo|nazismo]], di cui denuncia i crimini in ogni modo <ref name="occhi">Si legga ''[[Ho visto, con i miei occhi, il fascismo]]''</ref> e progressivamente sviluppa una concezione che cerchi di conciliare [[anarchismo e marxismo]],e che cercherà  di sviluppare nel suo saggio ''Marxismo libertario?''.<br />
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===La rivoluzione spagnola e analisi sulle rivoluzioni. ===
===La rivoluzione spagnola e analisi sulle rivoluzioni. ===
All’inizio della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], nel [[1936]], Guerin si schiera genericamente per le forze repubblicane, successivamente, in seguito alle spaccature tra stalinisti da una parte, e anarchici ([[CNT]]) e ''trotzkisti'' ([[POUM]]) dall’altra, si schiera contro i [[marxismo|comunisti autoritari]]. Nel [[1946]] Daniel Guerin visita gli [[USA]] e ne rimane sconvolto per le condizioni sociali in cui sono costrette a vivere le classi più povere (espulso dagli [[USA]] nel [[1949]]); in ''Negroes On the March'' Guerin sostiene che la lotta per l'[[uguaglianza]] dei neri è una lotta primaria, che però può essere vinta soltanto se inserita nell’ambito della più grande [[lotta di classe]] per il [[socialismo]]. Sempre nel [[1946]] pubblica uno studio sulla [[Rivoluzione Francese]] e la lotta di classe nella prima repubblica, ''Bourgeois et bras nus, 1793-1795'' (Compendio della 2° edizione dell’opera, pubblicata in castigliano: ''La lucha de clases en el apogeo de la revolución francesa, 1793-1795''), risultando molto critico, contrariamente a molti storici di sinistra, della fazione Giacobina.
All'inizio della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], nel [[1936]], Guerin si schiera genericamente per le forze repubblicane, successivamente, in seguito alle spaccature tra stalinisti da una parte, e anarchici ([[CNT]]) e ''trotzkisti'' ([[POUM]]) dall'altra, si schiera contro i [[marxismo|comunisti autoritari]]. Nel [[1946]] Daniel Guerin visita gli [[USA]] e ne rimane sconvolto per le condizioni sociali in cui sono costrette a vivere le classi più povere (espulso dagli [[USA]] nel [[1949]]); in ''Negroes On the March'' Guerin sostiene che la lotta per l'[[uguaglianza]] dei neri è una lotta primaria, che però può essere vinta soltanto se inserita nell'ambito della più grande [[lotta di classe]] per il [[socialismo]]. Sempre nel [[1946]] pubblica uno studio sulla [[Rivoluzione Francese]] e la lotta di classe nella prima repubblica, ''Bourgeois et bras nus, 1793-1795'' (Compendio della 2° edizione dell'opera, pubblicata in castigliano: ''La lucha de clases en el apogeo de la revolución francesa, 1793-1795''), risultando molto critico, contrariamente a molti storici di sinistra, della fazione Giacobina.


Trascorse la [[Seconda Guerra Mondiale|seconda guerra mondiale]] in [[Norvegia]] e quando ritornò in [[Francia]], nel [[1942]], decise di approfondire la conoscenza del [[trotzkismo]] e del concetto di «rivoluzione permanente», studiando anche la [[Rivoluzione Francese|rivoluzione francese]], che egli, in controtendenza, non considerava solo «borghese», ma importantissima per aver permesso lo sviluppo della coscienza del [[proletariato]] industriale moderno. Finita la guerra si spostò nuovamente negli [[USA]], dove prese coscienza della [[repressione]] verso i neri, i [[pellerossa]], i [[gay]] e le minoranze in genere, giungendo alla conclusione che la [[libertà ]] è un tutto che non deve essere goduto solo parzialmente o da una sola parte della società . È di questo periodo ''Shakespeare et Gide en Correctionelle'' ([[1959]]), e altri testi sul movimento operaio e sul [[colonialismo]]. Guerin fu il primo a parlare di «colonialismo interno» a proposito dell'arroganza [[razzismo|razzista]] dei bianchi americani. È del [[1965]] il testo ''Né Dio, né Padroni, antologia del movimento libertario''; approfondì notevolmente anche il concetto di [[autogestione]], divenendo uno studioso molto apprezzato durante il [[1968]].
Trascorse la [[Seconda Guerra Mondiale|seconda guerra mondiale]] in [[Norvegia]] e quando ritornò in [[Francia]], nel [[1942]], decise di approfondire la conoscenza del [[trotzkismo]] e del concetto di «rivoluzione permanente», studiando anche la [[Rivoluzione Francese|rivoluzione francese]], che egli, in controtendenza, non considerava solo «borghese», ma importantissima per aver permesso lo sviluppo della coscienza del [[proletariato]] industriale moderno. Finita la guerra si spostò nuovamente negli [[USA]], dove prese coscienza della [[repressione]] verso i neri, i [[pellerossa]], i [[gay]] e le minoranze in genere, giungendo alla conclusione che la [[libertà ]] è un tutto che non deve essere goduto solo parzialmente o da una sola parte della società . È di questo periodo ''Shakespeare et Gide en Correctionelle'' ([[1959]]), e altri testi sul movimento operaio e sul [[colonialismo]]. Guerin fu il primo a parlare di «colonialismo interno» a proposito dell'arroganza [[razzismo|razzista]] dei bianchi americani. È del [[1965]] il testo ''Né Dio, né Padroni, antologia del movimento libertario''; approfondì notevolmente anche il concetto di [[autogestione]], divenendo uno studioso molto apprezzato durante il [[1968]].
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=== Il Sessantotto e il movimento gay ===
=== Il Sessantotto e il movimento gay ===
È proprio il [[Maggio 1968|Maggio '68]] e la nascita del movimento omosessuale che convinsero Guérin a dichiarare pubblicamente la propria identità  sessuale. L’anno seguente, sulla copertina di ''Saggio sulla rivoluzione sessuale dopo Reich e Kinsey'' si dichiara uomo «sposato e padre di famiglia...», ma ad un certo punto del testo invece annuncia di essere diventato rivoluzionario proprio perché omosessuale.  
È proprio il [[Maggio 1968|Maggio '68]] e la nascita del movimento omosessuale che convinsero Guérin a dichiarare pubblicamente la propria identità  sessuale. L'anno seguente, sulla copertina di ''Saggio sulla rivoluzione sessuale dopo Reich e Kinsey'' si dichiara uomo «sposato e padre di famiglia...», ma ad un certo punto del testo invece annuncia di essere diventato rivoluzionario proprio perché omosessuale.  


Nelle analisi politiche del testo cercò di coniugare il pensiero di [[Karl Marx]] giovane, con l’[[anarchismo]] classico, la psicanalisi secondo Reich e i dati del Rapporto Kinsey, grazie ai quali sviluppò l’idea del [[marxismo libertario]], che fu una delle motivazioni che alimentò i “sessantottini”. Partecipa a diverse [[antimilitarismo|azioni antimilitariste]], militando anche nel [[F.H.A.R]] (Fronte omosessuale d’Azione Rivoluzionaria). Si schierò in favore dell'indipendenza algerina e collaborò con diverse organizzazioni anarchiche: il ''[[Mouvement communiste libertaire]]'' («Movimento comunista libertario», MCL), fondato nel [[1969]] da lui stesso insieme a [[Georges Fontenis]]; ''Organisation révolutionnaire anarchiste'' («Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica», ORA), dal [[1971]] al [[1977]]; ''Union de Travailleurs Communiste Libertaire'' («Unione dei Lavoratori Comunisti Libertari», UTCL) - divenuta poi [[Alternative Libertaire]] - dal [[1979]] al [[1988]], anno della sua morte (avvenuta il [[14 aprile]]).
Nelle analisi politiche del testo cercò di coniugare il pensiero di [[Karl Marx]] giovane, con l'[[anarchismo]] classico, la psicanalisi secondo Reich e i dati del Rapporto Kinsey, grazie ai quali sviluppò l'idea del [[marxismo libertario]], che fu una delle motivazioni che alimentò i “sessantottini”. Partecipa a diverse [[antimilitarismo|azioni antimilitariste]], militando anche nel [[F.H.A.R]] (Fronte omosessuale d'Azione Rivoluzionaria). Si schierò in favore dell'indipendenza algerina e collaborò con diverse organizzazioni anarchiche: il ''[[Mouvement communiste libertaire]]'' («Movimento comunista libertario», MCL), fondato nel [[1969]] da lui stesso insieme a [[Georges Fontenis]]; ''Organisation révolutionnaire anarchiste'' («Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica», ORA), dal [[1971]] al [[1977]]; ''Union de Travailleurs Communiste Libertaire'' («Unione dei Lavoratori Comunisti Libertari», UTCL) - divenuta poi [[Alternative Libertaire]] - dal [[1979]] al [[1988]], anno della sua morte (avvenuta il [[14 aprile]]).


== Il comunismo libertario ==
== Il comunismo libertario ==
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