Congresso di Amiens: differenze tra le versioni

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Il '''Congresso di Amiens''' non fu altro che il naturale sbocco di un processo iniziato in [[Francia]] da [[Robert Owen]], [[Bakunin]], [[Blanqui]], [[Varlin]] e soprattutto da il [[Proudhon]] antistatalista che, nella "Capacité politique de la classe ouvriére" (ovvero Capacità  politica della classe operaia), preconizzò una società  ideale strutturata in comunità  di lavoratori.
Il '''Congresso di Amiens''' non fu altro che il naturale sbocco di un processo iniziato in [[Francia]] da [[Robert Owen]], [[Bakunin]], [[Blanqui]], [[Varlin]] e soprattutto da il [[Proudhon]] antistatalista che, nella "Capacité politique de la classe ouvriére" (ovvero Capacità  politica della classe operaia), preconizzò una società  ideale strutturata in comunità  di lavoratori.


D’altronde anche lo [[sciopero generale]] non fu "un'invenzione" del Congresso di Amiens, infatti le prime sue  teorizzazioni risalgono a [[Henri-Louis Tolain]] e al giornalista [[Emile de Girardin]], che in un articolo aveva auspicato «il vuoto universale» attorno a Luigi Napoleone. Più tardi il falegname [[Paul Tortelier]] rilanciò l’idea, che venne accolta momentaneamente dai socialisti. Inoltre nel [[1894]], i due terzi dei delegati al congresso di Nantes della [[Fédération Nationale des Syndicats]] avevano approvato una mozione di [[Fernand Pelloutier]], nella quale si sosteneva che «in presenza della potenza militare messa al servizio del capitale, un'insurrezione armata offrirebbe alle classi dirigenti solo un'occasione per soffocare le rivendicazioni sociali nel sangue dei lavoratori».
D'altronde anche lo [[sciopero generale]] non fu "un'invenzione" del Congresso di Amiens, infatti le prime sue  teorizzazioni risalgono a [[Henri-Louis Tolain]] e al giornalista [[Emile de Girardin]], che in un articolo aveva auspicato «il vuoto universale» attorno a Luigi Napoleone. Più tardi il falegname [[Paul Tortelier]] rilanciò l'idea, che venne accolta momentaneamente dai socialisti. Inoltre nel [[1894]], i due terzi dei delegati al congresso di Nantes della [[Fédération Nationale des Syndicats]] avevano approvato una mozione di [[Fernand Pelloutier]], nella quale si sosteneva che «in presenza della potenza militare messa al servizio del capitale, un'insurrezione armata offrirebbe alle classi dirigenti solo un'occasione per soffocare le rivendicazioni sociali nel sangue dei lavoratori».


All’inizio del XX secolo gli anarchici sembravano aver egemonizzato la scena sindacale e il congresso di Amiens non segnò altro che l’apogeo di questa corrente del [[sindacalismo]] e delle sue aspirazioni rivoluzionarie, particolarmente vivaci soprattutto in terra francese.
All'inizio del XX secolo gli anarchici sembravano aver egemonizzato la scena sindacale e il congresso di Amiens non segnò altro che l'apogeo di questa corrente del [[sindacalismo]] e delle sue aspirazioni rivoluzionarie, particolarmente vivaci soprattutto in terra francese.


== Il congresso ==
== Il congresso ==
[[File:Pelloutier.jpg|left|thumb|[[Fernand Pelloutier]]]]
[[File:Pelloutier.jpg|left|thumb|[[Fernand Pelloutier]]]]
[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|left|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]]
[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|left|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]]
Il congresso si svolse dal [[8 ottobre|8]] al [[13 ottobre]] [[1906]] nella cittadina francese di Amiens. La [[CGT]] fancese si presentò al congresso divisa in tre fazioni: '''riformisti''' (condividevano l'autonomia dai partiti, ma erano favorevoli all'intervento dello [[Stato]] e contrari all'[[azione diretta]]), '''socialisti''' (favorevoli alla collaborazione dei sindacati con il Partito socialista francese) e '''[[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]]''' (propugnatori dell’indipendenza dai partiti e da qualsiasi ideologia politica, fautori dello [[sciopero generale]] e dell’[[azione diretta]] come mezzo di lotta al padronato).
Il congresso si svolse dal [[8 ottobre|8]] al [[13 ottobre]] [[1906]] nella cittadina francese di Amiens. La [[CGT]] fancese si presentò al congresso divisa in tre fazioni: '''riformisti''' (condividevano l'autonomia dai partiti, ma erano favorevoli all'intervento dello [[Stato]] e contrari all'[[azione diretta]]), '''socialisti''' (favorevoli alla collaborazione dei sindacati con il Partito socialista francese) e '''[[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]]''' (propugnatori dell'indipendenza dai partiti e da qualsiasi ideologia politica, fautori dello [[sciopero generale]] e dell'[[azione diretta]] come mezzo di lotta al padronato).


Durante il congresso i socialisti proposero una mozione a favore della collaborazione con il Partito Socialista ma la mozione fu respinta: 34 voti a favore su 774 votanti, oltre a 37 astenuti. La mozione rivoluzionaria (il testo è riprodotto nel successivo capitolo) invece fu votata a larga maggioranza: 834 voti a favore, 8 soli contrari e una scheda bianca.
Durante il congresso i socialisti proposero una mozione a favore della collaborazione con il Partito Socialista ma la mozione fu respinta: 34 voti a favore su 774 votanti, oltre a 37 astenuti. La mozione rivoluzionaria (il testo è riprodotto nel successivo capitolo) invece fu votata a larga maggioranza: 834 voti a favore, 8 soli contrari e una scheda bianca.
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Il congresso si concluse quindi con la ratifica della ''Carta di Amiens'', adottata dalla [[CGT]] francese, che divenne di conseguenza la referente teorica del [[sindacalismo rivoluzionario]].  
Il congresso si concluse quindi con la ratifica della ''Carta di Amiens'', adottata dalla [[CGT]] francese, che divenne di conseguenza la referente teorica del [[sindacalismo rivoluzionario]].  


Secondo le risultanze del Congresso il [[sindacalismo]] dovrebbe avere un doppio obiettivo: la difesa delle rivendicazioni quotidiane (il sindacato quindi non può estraniarsi dalla realtà ) e la lotta per una trasformazione totale della società , in tutto e per tutto indipendente dai partiti politici e dallo [[Stato]] (il sindacato deve difendere gli iscritti al di là  dell’ideologia politica del lavoratore; la forza della classe operaia è tanto maggiore quanto maggiore è l’unità  di intenti; i [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]] vedevano lo [[Stato]] come espressione delle classi dominati e quindi non potevano collaborare in nessun modo).
Secondo le risultanze del Congresso il [[sindacalismo]] dovrebbe avere un doppio obiettivo: la difesa delle rivendicazioni quotidiane (il sindacato quindi non può estraniarsi dalla realtà ) e la lotta per una trasformazione totale della società , in tutto e per tutto indipendente dai partiti politici e dallo [[Stato]] (il sindacato deve difendere gli iscritti al di là  dell'ideologia politica del lavoratore; la forza della classe operaia è tanto maggiore quanto maggiore è l'unità  di intenti; i [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]] vedevano lo [[Stato]] come espressione delle classi dominati e quindi non potevano collaborare in nessun modo).


== Il testo della Carta di Amiens ==
== Il testo della Carta di Amiens ==
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