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== Biografia == | == Biografia == | ||
[[File:Ferdinand-Domela.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di [[Clifford Harper]].]] | |||
Nato in una famiglia benestante, Ferdinand Domela Nieuwenhuis per un periodo segue le orme del padre (Jacob Ferdinand Domela), pastore protestante della [[chiesa]] anglicana, ma verso il [[1870]] rompe ogni rapporto con la stessa perché sente maturare in lui l'idea [[socialista]]. | Nato in una famiglia benestante, Ferdinand Domela Nieuwenhuis per un periodo segue le orme del padre (Jacob Ferdinand Domela), pastore protestante della [[chiesa]] anglicana, ma verso il [[1870]] rompe ogni rapporto con la stessa perché sente maturare in lui l'idea [[socialista]]. | ||
Fratello del dottor A. J. Domela, collezionista d'arte, si | Fratello del dottor A. J. Domela, collezionista d'arte, si sposerà quattro volte (le prime tre mogli morirono di parto): con Johanna Lulofs, dal [[1870]] al [[1872]] (due figli); Johanna Adriana Verhagen, dal [[1874]] al [[1877]] (due figli); Johanna Frederika Schingen Hagen dal [[1880]] al [[1884]] (un figlio); Johanna Egberta Godthelp, dal 1891 (tre figli, tra cui l'artista César Domela Nieuwenhuis) | ||
=== Il socialismo === | === Il socialismo === | ||
Nel [[1878]] fonda il giornale socialista ''Recht voor Allen'' («Giustizia per tutti») che | Nel [[1878]] fonda il giornale [[socialista]] ''Recht voor Allen'' («Giustizia per tutti») che diventerà l'organo della ''[[Sociaal Democratische Bond]]'' (S.D.B.) prima organizzazione [[socialista]] di cui egli è uno dei fondatori. Arrestato per "tradimento" (di fatto, un semplice «delitto a mezzo stampa»), viene scarcerato il [[31 agosto]] [[1887]] grazie alla pressione dell'opinione pubblica, ma sfugge per poco a un attentato a Rotterdam. | ||
L'anno seguente è eletto deputato e esercita il suo mandato sino al [[1891]]. Quest'esperienza gli fa scoprire il ruolo nefasto del [[parlamentarismo]]. | L'anno seguente è eletto deputato e esercita il suo mandato sino al [[1891]]. Quest'esperienza gli fa scoprire il ruolo nefasto del [[parlamentarismo]]. | ||
=== L'anarchismo=== | === L'anarchismo=== | ||
Da quel momento abbandona i politici e il potere per allinearsi all'[[anarchismo]] di [[Bakunin]] e al libero pensiero. Nel [[1894]], pubblica a Bruxelles un opuscolo ''Il socialismo in pericolo'' con prefazione di [[ | Da quel momento abbandona i politici e il potere per allinearsi all'[[anarchismo]] di [[Bakunin]] e al libero pensiero. Nel [[1894]], pubblica a Bruxelles un opuscolo ''Il socialismo in pericolo'' con prefazione di [[Élisée Reclus]], che diventerà nel [[1897]] un libro di riferimento. | ||
Nel [[1896]], lascia non senza chiasso il Congresso socialista di Londra dove viene votata l'esclusione definitiva degli anarchici, poi pubblica nel [[1898]] il giornale anarchico ''De Vrije socialist'' («Il Libero socialista») che successivamente | Nel [[1896]], lascia non senza chiasso il Congresso [[socialista]] di Londra dove viene votata l'esclusione definitiva degli anarchici, poi pubblica nel [[1898]] il [[giornale anarchico]] ''De Vrije socialist'' («Il Libero socialista») che successivamente cambierà in ''De Vrije Anarchistisch Tijdschrift'', intorno a cui gravitarono numerosi gruppi anarchici. | ||
Nel [[1900]], pubblica il libro ''La disfatta del marxismo''. Organizzatore del [[congresso antimilitarista di Amsterdam]] del [[26 giugno|26]]-[[28 giugno]] [[1904]] e di quello dell'[[Congresso di Amsterdam (1907)|agosto]] [[1907]] ([[24 agosto|24]]-[[31 agosto]]), è un ardente propagandista dello [[sciopero generale]] in caso di guerra. Oppositore di un'organizzazione anarchica strutturata, e critico in rapporto al [[sindacalismo]], non partecipa al “[[Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam]]” nel [[1907]]. | Nel [[1900]], pubblica il libro ''La disfatta del marxismo''. Organizzatore del [[congresso antimilitarista di Amsterdam]] del [[26 giugno|26]]-[[28 giugno]] [[1904]] e di quello dell'[[Congresso di Amsterdam (1907)|agosto]] [[1907]] ([[24 agosto|24]]-[[31 agosto]]), è un ardente propagandista dello [[sciopero generale]] in caso di guerra. Oppositore di un'organizzazione anarchica strutturata, e critico in rapporto al [[sindacalismo]], non partecipa al “[[Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam]]” nel [[1907]]. | ||
Nel [[1914]], fedele all'idea libertaria, si oppone al [[Manifesto dei sedici]], i cui firmatari si erano dichiarati favorevoli all'interventismo in guerra, e firma insieme a [[Emma Goldman]], [[Errico Malatesta]] | Nel [[1914]], fedele all'idea libertaria, si oppone al [[Manifesto dei sedici]], i cui firmatari si erano dichiarati favorevoli all'interventismo in guerra, e firma insieme a [[Emma Goldman]], [[Errico Malatesta]] ecc., il manifesto ''L'Internazionale e la guerra''. Nel [[1918]], porta il suo aiuto a [[Rudolf Rocker]], espulso dall'[[Inghilterra]]. Morì l'anno successivo. I suoi funerali daranno luogo a un'impressionante manifestazione di fervore del [[movimento operaio|classe operaia]]. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Arthur Lehning]] | *[[Arthur Lehning]] | ||
*[[Bartholomeus de Ligt]] | *[[Bartholomeus de Ligt]] | ||
[[Categoria:Anarchici|Niewenhuis, Ferdinand Domela Niewenhuis]] | [[Categoria:Anarchici|Niewenhuis, Ferdinand Domela Niewenhuis]] | ||
[[Categoria:Anarchici olandesi|Niewenhuis, Ferdinand Domela Niewenhuis]] | [[Categoria:Anarchici olandesi|Niewenhuis, Ferdinand Domela Niewenhuis]] | ||
[[Categoria:Antimilitaristi|Niewenhuis, Ferdinand Domela Niewenhuis]] |