Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo: differenze tra le versioni

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[[File:B2x.jpg|thumb|200px|Dai fumetti di Santin e Riccomini: Bresci uccide Umberto I (clicca sull'immagine per ingrandirla)]]Articolo pubblicato originariamente su anarcotico.net, sito web individualista attualmente non più on-line, con il titolo di '''''La Tradizione degli attentati anarchici'''''. L’articolo è stato recuperato da [http://web.archive.org/web/20041111032151/www.anarcotico.net/index.php?module=pagesetter&func=viewpub&tid=22&pid=14 Web archive] e riproposto su [[Anarcopedia]] con il titolo '''Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo'''.
[[File:B2x.jpg|thumb|200px|Dai fumetti di Santin e Riccomini: Bresci uccide Umberto I (clicca sull'immagine per ingrandirla)]]Articolo pubblicato originariamente su anarcotico.net, sito web individualista attualmente non più on-line, con il titolo di '''''La Tradizione degli attentati anarchici'''''. L'articolo è stato recuperato da [http://web.archive.org/web/20041111032151/www.anarcotico.net/index.php?module=pagesetter&func=viewpub&tid=22&pid=14 Web archive] e riproposto su [[Anarcopedia]] con il titolo '''Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo'''.


== Gli attentati individualistici nella storia dell’anarchismo ==
== Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo ==
[[File:Acciarito.jpg |thumb|left|200px|[[Pietro Acciarito]] attentò alal vita di Umberto I il [[22 aprile]] [[1897]].]]
[[File:Acciarito.jpg |thumb|left|200px|[[Pietro Acciarito]] attentò alal vita di Umberto I il [[22 aprile]] [[1897]].]]
Sul finire del XIX secolo il movimento anarchico salì alla ribalta,  nell'ambito della problematica sociale e politica europea, in seguito ad una serie di attentati terroristici contro alcune personalità  forti di vari governi continentali. L'impatto che tali gesti ebbero sulle società , ma soprattutto sulle classi dirigenti dei diversi stati colpiti, fu così forte da richiedere una mobilitazione totale ed immediata di queste ultime al fine di eliminare o almeno arginare quell'incombente pericolo. Particolarmente preoccupato il governo italiano che, risolvere il problema, ritenne necessario promuovere organizzare un [[Convegno anti-anarchico (Roma, 1898)|convegno internazionale anti-anarchico]] tenutosi a Roma nel 1898. Agli occhi delle classi dominanti degli stati europei l'[[anarchia]] assunse il ruolo di nemico principale dell'ordine costituito ed i conseguenti attentati contro le Massime autorità  dello stato furono fonte di timori e di squilibri politico-sociali a livello internazionale. Ad onor del vero bisogna anche dire che, in molti casi, la causa scatenante che spinse uomini disperati a compiere (o a tentare di compiere) gesti terroristici, fu uno spiccato senso di ribellione, frutto del forte disagio economico-sociale, contro le ingiuste condizioni di vita con le quali essi doveva misurarsi quotidianamente.  
Sul finire del XIX secolo il movimento anarchico salì alla ribalta,  nell'ambito della problematica sociale e politica europea, in seguito ad una serie di attentati terroristici contro alcune personalità  forti di vari governi continentali. L'impatto che tali gesti ebbero sulle società , ma soprattutto sulle classi dirigenti dei diversi stati colpiti, fu così forte da richiedere una mobilitazione totale ed immediata di queste ultime al fine di eliminare o almeno arginare quell'incombente pericolo. Particolarmente preoccupato il governo italiano che, risolvere il problema, ritenne necessario promuovere organizzare un [[Convegno anti-anarchico (Roma, 1898)|convegno internazionale anti-anarchico]] tenutosi a Roma nel 1898. Agli occhi delle classi dominanti degli stati europei l'[[anarchia]] assunse il ruolo di nemico principale dell'ordine costituito ed i conseguenti attentati contro le Massime autorità  dello stato furono fonte di timori e di squilibri politico-sociali a livello internazionale. Ad onor del vero bisogna anche dire che, in molti casi, la causa scatenante che spinse uomini disperati a compiere (o a tentare di compiere) gesti terroristici, fu uno spiccato senso di ribellione, frutto del forte disagio economico-sociale, contro le ingiuste condizioni di vita con le quali essi doveva misurarsi quotidianamente.  
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