Carlo Frigerio: differenze tra le versioni

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A causa dei gravi problemi economici in cui versa la famiglia deve lasciare gli studi ed iniziare a lavorare come impiegato di commercio. Dal [[1891]] frequenta il ''[[Circolo di Studi Sociali]]'', dove assiste alle conferenze organizzate da [[socialismo|socialisti]], repubblicani ed [[anarchici]].  
A causa dei gravi problemi economici in cui versa la famiglia deve lasciare gli studi ed iniziare a lavorare come impiegato di commercio. Dal [[1891]] frequenta il ''[[Circolo di Studi Sociali]]'', dove assiste alle conferenze organizzate da [[socialismo|socialisti]], repubblicani ed [[anarchici]].  


Divenuto amico di [[Pietro Gori]], editore de ''L’Amico del Popolo'', la questura lo segnala come amico frequentatore di [[Sante Caserio]] e di [[Errico Malatesta]], con cui avrebbe avuto una fitta corrispondenza quando questi era esiliato a Londra. Arrestato per alcuni giorni, è sottoposto a stretta sorveglianza fino al [[1898]], quando a seguito della [[repressione]] seguente agli [[sciopero|scioperi]] viene nuovamente arrestato per alcuni mesi. Rilasciato, nell'agosto del [[1898]] è espulso dall'[[Italia]].
Divenuto amico di [[Pietro Gori]], editore de ''L'Amico del Popolo'', la questura lo segnala come amico frequentatore di [[Sante Caserio]] e di [[Errico Malatesta]], con cui avrebbe avuto una fitta corrispondenza quando questi era esiliato a Londra. Arrestato per alcuni giorni, è sottoposto a stretta sorveglianza fino al [[1898]], quando a seguito della [[repressione]] seguente agli [[sciopero|scioperi]] viene nuovamente arrestato per alcuni mesi. Rilasciato, nell'agosto del [[1898]] è espulso dall'[[Italia]].


===Rientro in Svizzera===
===Rientro in Svizzera===
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Con l'intensificarsi della [[repressione]], ripara a Torino, poi a Marsiglia ed infine definitivamente a Ginevra nel [[1927]]. Qui, oltre a collaborare con [[Luigi Bertoni]] e al quindicinale ''[[Il Risveglio Anarchico]]'', cura L'''Almanacco libertario pro vittime politiche'', pubblicato annualmente dal [[1929]] al [[1941]] e aiuta concretamente anche degli [[antifascismo|esuli antifascisti]] insieme, tra gli altri, a [[Luigi Bertoni]] e [[Carlo Vanza]].
Con l'intensificarsi della [[repressione]], ripara a Torino, poi a Marsiglia ed infine definitivamente a Ginevra nel [[1927]]. Qui, oltre a collaborare con [[Luigi Bertoni]] e al quindicinale ''[[Il Risveglio Anarchico]]'', cura L'''Almanacco libertario pro vittime politiche'', pubblicato annualmente dal [[1929]] al [[1941]] e aiuta concretamente anche degli [[antifascismo|esuli antifascisti]] insieme, tra gli altri, a [[Luigi Bertoni]] e [[Carlo Vanza]].


Traduce dal francese in italiano ''L'anarchisme'' di [[Paul Eltzbacher]] e ''Bakunin e l’Internazionale in Italia'' di [[Max Nettlau]]. Nel [[1928]] sposa [[Aline Frigerio|Aline]], la sua compagna conosciuta nel [[1925]] ed anch'ella attiva nel [[movimento anarchico]].
Traduce dal francese in italiano ''L'anarchisme'' di [[Paul Eltzbacher]] e ''Bakunin e l'Internazionale in Italia'' di [[Max Nettlau]]. Nel [[1928]] sposa [[Aline Frigerio|Aline]], la sua compagna conosciuta nel [[1925]] ed anch'ella attiva nel [[movimento anarchico]].


In rappresentanza dei compagni anarchici in [[Svizzera]], nel [[1935]] partecipa ad un convegno d'intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa, svoltosi segretamente a Sartrouville (Francia), e viene nominato membro del ''Comitato anarchico d'azione rivoluzionaria'', insieme con [[Camillo Berneri]], [[Leonida Mastrodicasa]], [[Gusmano Mariani]], [[Umberto Marzocchi]] e [[Bernardo Cremonini]].
In rappresentanza dei compagni anarchici in [[Svizzera]], nel [[1935]] partecipa ad un convegno d'intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa, svoltosi segretamente a Sartrouville (Francia), e viene nominato membro del ''Comitato anarchico d'azione rivoluzionaria'', insieme con [[Camillo Berneri]], [[Leonida Mastrodicasa]], [[Gusmano Mariani]], [[Umberto Marzocchi]] e [[Bernardo Cremonini]].
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