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'''Arthur Schopenhauer''' nacque a Danzica il [[22 febbraio]] [[1778]] presso una facoltosa famiglia. Dopo un periodo di viaggi in [[Francia]] e [[Gran Bretagna]], studiò a Gottinga. A Berlino ascoltò le lezioni di [[Fichte]]; a Weimar divenne amico di [[Goethe]]. Insegnò come libero docente a Berlino, ove sviluppò un profondo astio verso le allora "dominanti" idee hegeliane: [[Hegel]] è “sicario della verità ”, un “accademico mercenario” e la sua opera è una “buffonata filosofica” che «si riduce unicamente alla più vuota, insignificante chiacchierata di cui si sia mai contentata una testa di legno». Questo dice di [[Hegel]] colui che, insieme a [[Kierkegaard]], fu uno dei suoi più accaniti contestatori. E alla [[filosofia]] di [[Hegel]] egli contrappose la sua opera maggiore: ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', scritto tra il [[1814]] e il [[1818]] durante il suo soggiorno a Dresda. | '''Arthur Schopenhauer''' nacque a Danzica il [[22 febbraio]] [[1778]] presso una facoltosa famiglia. Dopo un periodo di viaggi in [[Francia]] e [[Gran Bretagna]], studiò a Gottinga. A Berlino ascoltò le lezioni di [[Fichte]]; a Weimar divenne amico di [[Goethe]]. Insegnò come libero docente a Berlino, ove sviluppò un profondo astio verso le allora "dominanti" idee hegeliane: [[Hegel]] è “sicario della verità ”, un “accademico mercenario” e la sua opera è una “buffonata filosofica” che «si riduce unicamente alla più vuota, insignificante chiacchierata di cui si sia mai contentata una testa di legno». Questo dice di [[Hegel]] colui che, insieme a [[Kierkegaard]], fu uno dei suoi più accaniti contestatori. E alla [[filosofia]] di [[Hegel]] egli contrappose la sua opera maggiore: ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', scritto tra il [[1814]] e il [[1818]] durante il suo soggiorno a Dresda. | ||
Dal [[1832]] fino alla sua morte ([[21 settembre]] [[1860]]) risedette a Francoforte dove dette alle stampe molti scritti, tra cui ''La volontà della natura'' e ''I due problemi fondamentali | Dal [[1832]] fino alla sua morte ([[21 settembre]] [[1860]]) risedette a Francoforte dove dette alle stampe molti scritti, tra cui ''La volontà della natura'' e ''I due problemi fondamentali dell'[[etica]]''. | ||
Enorme comunque è stato il suo influsso sul mondo culturale che a lui succedette, su filosofi come [[Wittgenstein]], [[Horkheimer]]; su scrittori come [[Franz Kafka]] e [[Thomas Mann]]. | Enorme comunque è stato il suo influsso sul mondo culturale che a lui succedette, su filosofi come [[Wittgenstein]], [[Horkheimer]]; su scrittori come [[Franz Kafka]] e [[Thomas Mann]]. | ||