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[[File:Sarvodaya.jpg|250 px|thumb|Un abitante di un villaggio della rete Sarvodaya mette in vendita in strada la propria produzione agricola]] L'analisi della questione alimentare, con tutte le problematiche connesse, è di particolare interesse per il movimento libertario perché permette di rilevare le pratiche di sfruttamento, denunciando | [[File:Sarvodaya.jpg|250 px|thumb|Un abitante di un villaggio della rete Sarvodaya mette in vendita in strada la propria produzione agricola]] L'analisi della questione alimentare, con tutte le problematiche connesse, è di particolare interesse per il movimento libertario perché permette di rilevare le pratiche di sfruttamento, denunciando l'invadenza del [[capitalismo]] e del liberismo, con tutto ciò che ne consegue riguardo alla nostra [[salute]] e alla devastazione della Terra. La produzione alimentare agricola, oramai controllata da una strettissima minoranza di persone (in passato la maggior parte delle persone aveva a che fare in qualche modo con l'agricoltura), ha assunto caratteri industriali, per cui l'obiettivo non è sfamare, ma commerciare: le multinazionali impongono le cultivar, le sementi, i luoghi in cui produrre, quanto deve produrre ecc. Analizzare le tematiche alimentari significa quindi sviscerare i [[gerarchia|rapporti gerarchici]] sviluppatisi tra esseri umani e esseri umani, tra esseri umani e gli animali-non umani e tra gli umani e l'ambiente circostante. | ||
== Etica ed alimentazione == | == Etica ed alimentazione == | ||
Per molti libertari, ma non solo, la questione alimentare assume soprattutto un valore [[etica|etico]]. Nascono per questo motivo forme di boicottaggio a catene alimentari responsabili di devastazioni ambientali e omologazioni culturali (es. | Per molti libertari, ma non solo, la questione alimentare assume soprattutto un valore [[etica|etico]]. Nascono per questo motivo forme di boicottaggio a catene alimentari responsabili di devastazioni ambientali e omologazioni culturali (es. McDonald's), forme di consumo critico (commercio equo-solidale, prodotti biologici ecc.), alimentazione [[vegetarismo|vegetariana]]\[[vegan]] ecc. Quest'ultimo aspetto ha sempre affascinato molti anarchici (es. [[Lev Tolstoj]], [[Élisée Reclus]] ecc.), sempre sensibili alle ingiuste sofferenze commesse su ogni essere vivente, proponendo anche un modo diverso di produzione basato sull'[[agricoltura biologica]] o sulla [[permacultura]] (forma "estrema" di agricoltura biologica). | ||
[[File:2008-freegan-day1.JPG|thumb|upright=1.5|left|Raccolta di cibo ''[[Freegan]]'']] | [[File:2008-freegan-day1.JPG|thumb|upright=1.5|left|Raccolta di cibo ''[[Freegan]]'']] | ||
A tal proposito è necessario evidenziare come la diffusione dell'[[agricoltura biologica]] sia dovuta certamente allo sviluppo di una coscienza [[etica]] di natura [[ecologismo|ecologistica]] e [[salute|salutistica]], però spesso il business che si sviluppa attorno ad essa rappresenta pura speculazione a causa dei finanziamenti europei che i bioagricoltori (esclusi quelli che praticano la [[permacultura]]) ricevono per sostenere la loro attività . Tuttavia è fuor di ogni dubbio l'esistenza di una [[ecologismo|coscienza ecologista]] che ha portato alla nascita di consumatori disposti a remunerare maggiormente i "veri" prodotti biologici (per intenderci non quelli derivanti da terreni in conversione o quelli sui quali non vengono effettuati seri controlli dalle organizzazioni addette) come si trovano anche piccoli bioproduttori convinti e impegnati nella salvaguardia dell'ambiente e che non praticano di certo [[agricoltura biologica|questa tipologia d'agricoltura]] solo a fini di lucro. L'[[agricoltura biologica]] ha il suo vantaggio anche in termini della [[salute]] umana, derivante dal mancato uso di presidi sanitari fitosanitari di elevata classe tossicologica e di concimi di sintesi; per il consumatore vi è un rischio potenziale in termini di igienicità dei prodotto agricoli relativamente a contaminazione da [[micotossine]] o alla presenza di eventuali residui di fitofarmaci di origine naturale ammessi in agricoltura biologica: alcuni di essi sono ritenuti dannosi alla salute umana, soprattutto se usati impropriamente ed in quantità eccessive (un uso corretto dei presidi sanitari ammessi ed un controllo costante sia a monte che a valle del prodotto agricolo, basterebbero a risolvere efficacemente tali fattori di rischio). | A tal proposito è necessario evidenziare come la diffusione dell'[[agricoltura biologica]] sia dovuta certamente allo sviluppo di una coscienza [[etica]] di natura [[ecologismo|ecologistica]] e [[salute|salutistica]], però spesso il business che si sviluppa attorno ad essa rappresenta pura speculazione a causa dei finanziamenti europei che i bioagricoltori (esclusi quelli che praticano la [[permacultura]]) ricevono per sostenere la loro attività . Tuttavia è fuor di ogni dubbio l'esistenza di una [[ecologismo|coscienza ecologista]] che ha portato alla nascita di consumatori disposti a remunerare maggiormente i "veri" prodotti biologici (per intenderci non quelli derivanti da terreni in conversione o quelli sui quali non vengono effettuati seri controlli dalle organizzazioni addette) come si trovano anche piccoli bioproduttori convinti e impegnati nella salvaguardia dell'ambiente e che non praticano di certo [[agricoltura biologica|questa tipologia d'agricoltura]] solo a fini di lucro. L'[[agricoltura biologica]] ha il suo vantaggio anche in termini della [[salute]] umana, derivante dal mancato uso di presidi sanitari fitosanitari di elevata classe tossicologica e di concimi di sintesi; per il consumatore vi è un rischio potenziale in termini di igienicità dei prodotto agricoli relativamente a contaminazione da [[micotossine]] o alla presenza di eventuali residui di fitofarmaci di origine naturale ammessi in agricoltura biologica: alcuni di essi sono ritenuti dannosi alla salute umana, soprattutto se usati impropriamente ed in quantità eccessive (un uso corretto dei presidi sanitari ammessi ed un controllo costante sia a monte che a valle del prodotto agricolo, basterebbero a risolvere efficacemente tali fattori di rischio). | ||
Guardare | Guardare all'alimentazione da un punto di vista [[etica|etico]] vuol dire avere rispetto del nostro corpo e della nostra [[salute]], rispettare gli altri esseri viventi e confutare effettivamente l'opera di poteri economici in grado di condizionare le nostre abitudini alimentari e le nostre stesse coscienze. | ||
===Alimentazione vegetariana=== | ===Alimentazione vegetariana=== | ||
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: «Il cibarsi di carne è un residuo della massima primitività ; il passaggio al [[vegetarismo]] è la prima e più naturale conseguenza della cultura». ([[Lev Tolstoj]]) | : «Il cibarsi di carne è un residuo della massima primitività ; il passaggio al [[vegetarismo]] è la prima e più naturale conseguenza della cultura». ([[Lev Tolstoj]]) | ||
L'alimentazione vegetariana è una forma di alimentazione che esclude il consumo della carne di qualsivoglia animale (vegetariani) o che esclude dall'alimentazione tutti gli alimenti di origine animale ([[vegan]]), in genere sulla base di motivazioni [[etica|etiche]], [[ecologismo|ecologiche]], [[salute|salutistiche]] o religiose. | |||
[[Image:Tolstoj.gif|thumb|180 px|[[Lev Tolstoj]]]] | [[Image:Tolstoj.gif|thumb|180 px|[[Lev Tolstoj]]]] | ||
L'origine dell'alimentazione vegetariana risale agli insegnamenti di [[Buddha]] e di [[Pitagora]] (cinque secoli avanti Cristo). Questa dottrina è stata sostenuta nel corso del tempo dalla sapienza di [[filosofia|filosofi]] come [[Plutarco]], [[Epicuro]], [[Platone]] ed altri. Numerose popolazioni hanno posto le proprie fondamenta sul non-consumo della carne (catari, [[bogomili]], mennoniti), così come numerose confessioni religiose (le suore carmelitane tra i cristiani cattolici; i quaccheri, gli avventisti del 7° giorno o i mormoni tra i cristiani protestanti; i sufi tra i musulmani; gli induisti, i jainisti, i buddhisti o gli hare krishna tra le religioni orientali). | |||
Per i libertari, ma non solo, | Per i libertari, ma non solo, l'alimentazione vegetariana deve contrastare l'[[antropocentrismo]] umano che è alla base dello sfruttamento dell'ambiente circostante e degli altri animali-non umani. L'idea è che non cesserà la violenza fra il genere umano fino a quando verrà contrastata la sofferenza quotidiana di milioni di animali innocenti e senzienti. Inoltre i [[vegetarismo|vegetariani]]\[[vegan]] ritengono che la quantità d'alimenti utilizzati per nutrire gli animali, destinati alla consumazione umana, potrebbero servire per alimentare buona parte dell'umanità affamata. | ||
L'idea vegetariana diffonde un concetto di tolleranza, ovvero di un valore di [[pacifismo|non violenza]], e di non sfruttamento dell'altro, permettendoci di percepire la condizione dei più deboli e consentendoci di rispettarli, cioè impedendo che diventino potenziali vittime della nostra indifferenza, del nostro disprezzo verso la vita e la sofferenza altrui. | |||
: «Al fondo della mia rivolta contro i potenti trovo, più antico, il ricordo delle torture inflitte alle bestie... e più l'uomo è feroce verso la bestia, più è carponi davanti agli uomini che lo dominano». ([[Louise Michel]]) | : «Al fondo della mia rivolta contro i potenti trovo, più antico, il ricordo delle torture inflitte alle bestie... e più l'uomo è feroce verso la bestia, più è carponi davanti agli uomini che lo dominano». ([[Louise Michel]]) | ||
== Alimentazione, sovrapproduzione e fame nel mondo == | == Alimentazione, sovrapproduzione e fame nel mondo == | ||
Almeno tre miliardi di persone vivono in condizioni di estrema povertà , di cui '''circa 13 milioni di uomini, ogni anno, muoiono di fame''', mentre per contralto altrettanti muoiono invece per cause connaturate con | Almeno tre miliardi di persone vivono in condizioni di estrema povertà , di cui '''circa 13 milioni di uomini, ogni anno, muoiono di fame''', mentre per contralto altrettanti muoiono invece per cause connaturate con l'eccessivo consumo di carne. | ||
L'industrializzazione agricola comporta l'utilizzo di circa 2/3 della loro produzione cerealicola per l'allevamento del bestiame (sono circa 15 miliardi di capi di bestiame allevati dall'uomo). Circa 36 dei 40 paesi più poveri del mondo esportano cereali negli [[USA|Stati Uniti]], dove il 90% del prodotto viene utilizzato per l'[[alimentazione]] animale. È lampante che se i terreni coltivabili della terra venissero usati solo ed esclusivamente per vegetali per l'alimentazione umana, il problema della fame nel mondo scomparirebbe. | |||
'''Per ottenere 1 kg di carne occorre somministrare circa 15 kg di cereali'''; una buona quantità di alimento quindi “finisce in escrementi”, difficilmente riassorbibili dal terreno e quindi che contribuiscono ad immettere ammoniaca e metano | '''Per ottenere 1 kg di carne occorre somministrare circa 15 kg di cereali'''; una buona quantità di alimento quindi “finisce in escrementi”, difficilmente riassorbibili dal terreno e quindi che contribuiscono ad immettere ammoniaca e metano nell'atmosfera (questi sono uno delle cause delle piogge acide e dell'effetto serra). | ||
Per allevare una quantità di animali così elevata è necessario sovraprodurre e quindi disboscare, per trovare nuovi pascoli, ed utilizzare grandi quantità di fertilizzanti ed erbicidi, determinando | Per allevare una quantità di animali così elevata è necessario sovraprodurre e quindi disboscare, per trovare nuovi pascoli, ed utilizzare grandi quantità di fertilizzanti ed erbicidi, determinando l'inquinamento delle falde acquifere e dell'ambiente in generale. | ||
==Business dell'industria alimentare e farmaceutica== | ==Business dell'industria alimentare e farmaceutica== | ||
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La [[medicina sociale|medicina]] ha alimentato [[mito|miti]] assolutamente privi di qualsiasi base scientifica, come la credenza comune secondo la quale una dieta ricca di colesterolo e di altri grassi causi diabete mellito (le popolazione del Nord Europa con una dieta infinitamente più grassa di quella mediterranea hanno un percentuale di diabete mellito di 1/3 rispetto a quella italiana) e malattie cardio-circolatorie (nessun serio studio a riguardo); tutte queste mistificazioni sono fatte per far vendere gli inutili ma costosi prodotti poveri di grasso e di colesterolo e per sviluppare il proficuo business della [[Case farmaceutiche e vivisezione|case farmaceutiche]]. | La [[medicina sociale|medicina]] ha alimentato [[mito|miti]] assolutamente privi di qualsiasi base scientifica, come la credenza comune secondo la quale una dieta ricca di colesterolo e di altri grassi causi diabete mellito (le popolazione del Nord Europa con una dieta infinitamente più grassa di quella mediterranea hanno un percentuale di diabete mellito di 1/3 rispetto a quella italiana) e malattie cardio-circolatorie (nessun serio studio a riguardo); tutte queste mistificazioni sono fatte per far vendere gli inutili ma costosi prodotti poveri di grasso e di colesterolo e per sviluppare il proficuo business della [[Case farmaceutiche e vivisezione|case farmaceutiche]]. | ||
In contrapposizione alle idee dominanti in materia di cibo, agricoltura e alimentazione in genere, gli anarchici hanno spesso auspicato un ritorno alla genuinità contadina di un tempo (senzo però auspicare un ritorno alla fatica fisica di quel periodo) e alla valorizzazione delle tipicità locali, ben lontani | In contrapposizione alle idee dominanti in materia di cibo, agricoltura e alimentazione in genere, gli anarchici hanno spesso auspicato un ritorno alla genuinità contadina di un tempo (senzo però auspicare un ritorno alla fatica fisica di quel periodo) e alla valorizzazione delle tipicità locali, ben lontani dall'appiattimento dei gusti tipico dei ''fast-food'' e da quanto viene proposto dalle multinazionali alimentari ed agricole. In questo campo [[Luigi Veronelli]], anarchico ed enogastronomo, è stato tra i più accaniti “nemici” della globalizzazione alimentare: | ||
: «Ogni scoperta ed ogni invenzione - nate tutte (oso credere) dal proposito di essere vantaggiose | : «Ogni scoperta ed ogni invenzione - nate tutte (oso credere) dal proposito di essere vantaggiose all'uomo - sono state deviate ed utilizzate, contro l'uomo […]Ad ogni ora del giorno persuasori tutt'altro che occulti esaltano ciò che dovrebbe civilmente essere condannato. Fanno consumare le stesse cose in ogni angolo del mondo, costringono a consumi non necessari anche i più poveri, impongono alimenti geneticamente manipolati di cui si ignorano gli effetti a tempo lungo sull'organismo umano - i cosiddetti alimenti transgenici, che si propongono l'uniformità dei gusti - ed annullano il mutare delle stagioni. Mi limito ai due prodotti - simbolo: la coca - cola e l'hamburger (se dis inscì?), uguali - pensa tè - in ogni luogo del mondo.» ([[Luigi Veronelli]] in ''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/251/7.htm Lettera ai giovani estremi]'') | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == |