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In seguito però, anche grazie al saggio di [[Georges Sorel]] del [[1908]], intitolato ''Considerazioni sulla violenza'', che fa l'apologia dello sciopero, il movimento proletario diede vita alla cosiddetta [[settimana rossa]] (1914) prima e al [[biennio rosso]] (1919-20). A questo punto, poichè la [[rivoluzione]] sembrava imminente, la borghesia reagì sostenendo la reazione che sfociò nell'avvento del [[fascismo]] al potere. Il regime di Mussolini, essendo fondato sul [[Corporativismo fascista|corporativismo]], reintrodusse il reato di sciopero attraverso la creazione di alcune figure di reato (L. n. 563/1926) che poi saranno inserite nel codice penale del 1930 da tutti conosciuto come Codice Rocco. La repressione però non impedì ai lavoratori di entrare in sciopero nel [[1944]] ([[1° marzo|1°]]-[[8 marzo]])<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5b26.htm Lo sciopero generale dell'1-8 marzo (1944)]</ref>, dando una pesantissima spallata al già morente regime fascista. | In seguito però, anche grazie al saggio di [[Georges Sorel]] del [[1908]], intitolato ''Considerazioni sulla violenza'', che fa l'apologia dello sciopero, il movimento proletario diede vita alla cosiddetta [[settimana rossa]] (1914) prima e al [[biennio rosso]] (1919-20). A questo punto, poichè la [[rivoluzione]] sembrava imminente, la borghesia reagì sostenendo la reazione che sfociò nell'avvento del [[fascismo]] al potere. Il regime di Mussolini, essendo fondato sul [[Corporativismo fascista|corporativismo]], reintrodusse il reato di sciopero attraverso la creazione di alcune figure di reato (L. n. 563/1926) che poi saranno inserite nel codice penale del 1930 da tutti conosciuto come Codice Rocco. La repressione però non impedì ai lavoratori di entrare in sciopero nel [[1944]] ([[1° marzo|1°]]-[[8 marzo]])<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5b26.htm Lo sciopero generale dell'1-8 marzo (1944)]</ref>, dando una pesantissima spallata al già morente regime fascista. | ||
Terminata la guerra, caduto il fascismo e la monarchia, si formò un'assemblea costituente che lavorò alla stesura di una nuova Costituzione. Il diritto allo sciopero fu inserito nell' Art. 39 («L'organizzazione sindacale è libera»), anche se l'articolo successivo sancisce che il diritto di sciopero può essere esercitato «nell'ambito delle leggi che lo regolano». | Terminata la guerra, caduto il fascismo e la monarchia, si formò un'assemblea costituente che lavorò alla stesura di una nuova Costituzione. Il diritto allo sciopero fu inserito nell'Art. 39 («L'organizzazione sindacale è libera»), anche se l'articolo successivo sancisce che il diritto di sciopero può essere esercitato «nell'ambito delle leggi che lo regolano». | ||
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