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Pubblica numerosi articoli sulla [[Russia]] nella ''Revue anarchiste'' di [[Sébastien Faure]] e su ''[[Le Libertaire]]''.<ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n°13'', 1996, pp. 3-10.</ref> I suoi rapporti con [[Nestor Makhno]] vengono messi in discussione dall'anarchica [[Ida Mett]], che nel suo testo ''Souvenirs sur Nestor Makhno'' <ref>Éditions Allia, 1983, (ISBN 2-904235-02-7)</ref> l'accusa di aver fatto sparire il diario biografico di Makhno subito dopo la sua morte.
Pubblica numerosi articoli sulla [[Russia]] nella ''Revue anarchiste'' di [[Sébastien Faure]] e su ''[[Le Libertaire]]''.<ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n°13'', 1996, pp. 3-10.</ref> I suoi rapporti con [[Nestor Makhno]] vengono messi in discussione dall'anarchica [[Ida Mett]], che nel suo testo ''Souvenirs sur Nestor Makhno'' <ref>Éditions Allia, 1983, (ISBN 2-904235-02-7)</ref> l'accusa di aver fatto sparire il diario biografico di Makhno subito dopo la sua morte.


Nel [[1925]] Voline si stabilisce in [[Francia]] e milita nel "Gruppo di studi sociali" (''Groupe d'études sociales''). Nel luglio [[1926]] partecipa insieme a [[Nestor Makhno]] al congresso dell' "Unione anarchica".
Nel [[1925]] Voline si stabilisce in [[Francia]] e milita nel "Gruppo di studi sociali" (''Groupe d'études sociales''). Nel luglio [[1926]] partecipa insieme a [[Nestor Makhno]] al congresso dell'"Unione anarchica".


=== Sintetismo e piattaformismo ===
=== Sintetismo e piattaformismo ===
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Insieme a [[Sébastien Faure|Faure]], nel [[1930]] entra a far parte del gruppo di redazione de ''L' Enciclopedia anarchiste'' (Enciclopedia anarchica).<ref name="operaio2">Dictionnaire biographique du mouvement ouvrier français (1914-1939), tome XLIII, Éditions ouvrières, 1993.</ref>
Insieme a [[Sébastien Faure|Faure]], nel [[1930]] entra a far parte del gruppo di redazione de ''L' Enciclopedia anarchiste'' (Enciclopedia anarchica).<ref name="operaio2">Dictionnaire biographique du mouvement ouvrier français (1914-1939), tome XLIII, Éditions ouvrières, 1993.</ref>
Il [[7 febbraio]] [[1931]], per ''[[Le Libertaire]]'', pubblica un dossier, ''Sous la botte de Staline'' («Sotto il tallone di Stalin»), in cui denuncia l'arresto dei militanti anarchici in URSS5. Nel [[1934]], in ''Le fascisme rouge'' («Il fascismo rosso»), pubblicato sotto l'egida del solito Comitato di Difesa nella rivista ''[[Ce qu'il faut dire]]'' di [[Hem Day]] a Bruxelles<ref>Charles Jacquier, Voline. « Le fascisme rouge », [http://raforum.info/spip.php?article1383&lang=fr RA.forum].</ref>, definisce questo nuovo concetto :  
Il [[7 febbraio]] [[1931]], per ''[[Le Libertaire]]'', pubblica un dossier, ''Sous la botte de Staline'' («Sotto il tallone di Stalin»), in cui denuncia l'arresto dei militanti anarchici in URSS5. Nel [[1934]], in ''Le fascisme rouge'' («Il fascismo rosso»), pubblicato sotto l'egida del solito Comitato di Difesa nella rivista ''[[Ce qu'il faut dire]]'' di [[Hem Day]] a Bruxelles<ref>Charles Jacquier, Voline. « Le fascisme rouge », [http://raforum.info/spip.php?article1383&lang=fr RA.forum].</ref>, definisce questo nuovo concetto :  
:« Secondo me, tutta le corrente di idee che ammette la dittatura  [...] è in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fascista. [...] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l'idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Perché sostanzialmente fascista, l'applicazione dell'idea inevitabilmente porta ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità  è stata evidentemente - senza alcuna contestazione possibile - dall' "esperienza russa". L'idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia non è stata praticamente applicata. »<ref> Voline, [http://raforum.info/spip.php?article1384&lang=fr Le fascisme rouge (testo integrale in francese)].</ref><ref>[http://www.rebal.info/vufind/Record/CIR11719 Il fascismo rosso]</ref>
:« Secondo me, tutta le corrente di idee che ammette la dittatura  [...] è in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fascista. [...] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l'idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Perché sostanzialmente fascista, l'applicazione dell'idea inevitabilmente porta ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità  è stata evidentemente - senza alcuna contestazione possibile - dall'"esperienza russa". L'idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia non è stata praticamente applicata. »<ref> Voline, [http://raforum.info/spip.php?article1384&lang=fr Le fascisme rouge (testo integrale in francese)].</ref><ref>[http://www.rebal.info/vufind/Record/CIR11719 Il fascismo rosso]</ref>


In un altro suo testo, ''La revolution inconnue'' («La Rivoluzione sconosciuta»), dichiarerà  : « Stalin non è caduto dalla luna. Stalin e lo stalinismo non sono altro che la logica conseguenza di un'evoluzione preliminare e preparatoria, lo stesso risultato di un terribile errore, un'involuzione negativa della Rivoluzione. Sono stati Lenin e Trotsky - vale a dire, il loro sistema - che hanno preparato il terreno che ha generato Stalin. Avviso a tutti coloro che hanno sostenuto Lenin, Trotsky e altri, ed adesso inveiscono contro Stalin: oggi raccolgono quel che hanno seminato ! »<ref>Voline, ''La Révolution inconnue, Vol. II, Du pouvoir bolchéviste à  Cronstadt'', Poche-Club Changer la Vie n°65, Paris, éditions Belfond, 1972, page 87.</ref><ref>Nonostante le critiche a Trotzky ciò non gli impedirà  di manifestare il suo dissenso contro l'espulsione del comunista dalla Francia.</ref>
In un altro suo testo, ''La revolution inconnue'' («La Rivoluzione sconosciuta»), dichiarerà  : « Stalin non è caduto dalla luna. Stalin e lo stalinismo non sono altro che la logica conseguenza di un'evoluzione preliminare e preparatoria, lo stesso risultato di un terribile errore, un'involuzione negativa della Rivoluzione. Sono stati Lenin e Trotsky - vale a dire, il loro sistema - che hanno preparato il terreno che ha generato Stalin. Avviso a tutti coloro che hanno sostenuto Lenin, Trotsky e altri, ed adesso inveiscono contro Stalin: oggi raccolgono quel che hanno seminato ! »<ref>Voline, ''La Révolution inconnue, Vol. II, Du pouvoir bolchéviste à  Cronstadt'', Poche-Club Changer la Vie n°65, Paris, éditions Belfond, 1972, page 87.</ref><ref>Nonostante le critiche a Trotzky ciò non gli impedirà  di manifestare il suo dissenso contro l'espulsione del comunista dalla Francia.</ref>
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