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[[File:Situazionisti.gif|thumb|right|280px|I fondatori dell'[[Internazionale Situazionista]] a Cosio di Arroscia, nell' aprile 1957. Da sinistra a destra: [[Giuseppe Pinot-Gallizio|Pinot Gallizio]], [[Piero Simondo]], [[Elena Verrone]], [[Michèle Bernstein]], [[Guy Debord]], [[Asger Jorn]] e [[Walter Olmo]]]] | [[File:Situazionisti.gif|thumb|right|280px|I fondatori dell'[[Internazionale Situazionista]] a Cosio di Arroscia, nell'aprile 1957. Da sinistra a destra: [[Giuseppe Pinot-Gallizio|Pinot Gallizio]], [[Piero Simondo]], [[Elena Verrone]], [[Michèle Bernstein]], [[Guy Debord]], [[Asger Jorn]] e [[Walter Olmo]]]] | ||
Il '''situazionismo''' è stato un movimento che ha unito a partire dal [[1957]] diversi movimenti politici ed artistici in una critica radicale della società [[capitalismo |capitalistica]] e di tutto il suo apparato culturale. L''''Internazionale Situazionista''' (IS) fu un vero e proprio movimento rivoluzionario con radici nel [[marxismo]], nell'[[anarchismo]] e nelle avanguardie artistiche dell'inizio del Novecento. | Il '''situazionismo''' è stato un movimento che ha unito a partire dal [[1957]] diversi movimenti politici ed artistici in una critica radicale della società [[capitalismo |capitalistica]] e di tutto il suo apparato culturale. L''''Internazionale Situazionista''' (IS) fu un vero e proprio movimento rivoluzionario con radici nel [[marxismo]], nell'[[anarchismo]] e nelle avanguardie artistiche dell'inizio del Novecento. | ||
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''[[La società dello spettacolo]]'' ([[1967]]) di Debord diviene la “bibbia” dell'Internazionale Situazionista contribuendo ad una crescita smisurata di quanti si definirono situazionisti. | ''[[La società dello spettacolo]]'' ([[1967]]) di Debord diviene la “bibbia” dell'Internazionale Situazionista contribuendo ad una crescita smisurata di quanti si definirono situazionisti. | ||
Un altro elemento di spicco dell'avanguardia situazionista è [[Raoul Vaneigem]] (Lessines, [[21 marzo]] [[1934]]), il quale inizia i contatti con il gruppo nel [[1961]]. A quell'anno risalgono infatti i suoi due primi articoli sul n. 6 dell' «Internationale Situationniste». Prenderà parte al comitato di redazione della rivista dal n.7 al n.12, contribuendo attivamente alla stesura di diversi articoli. Del [[1967]] è invece la sua opera più importante il ''Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni'', che raccoglierà larghi consensi negli anni caldi delle lotte studentesche, arrivando a meritarsi l'appellativo di «libro più rubato del [[1968]]». Vaneigem uscirà dall'Internazionale Situazionista nel [[1970]] a seguito di dimissioni volontarie. | Un altro elemento di spicco dell'avanguardia situazionista è [[Raoul Vaneigem]] (Lessines, [[21 marzo]] [[1934]]), il quale inizia i contatti con il gruppo nel [[1961]]. A quell'anno risalgono infatti i suoi due primi articoli sul n. 6 dell'«Internationale Situationniste». Prenderà parte al comitato di redazione della rivista dal n.7 al n.12, contribuendo attivamente alla stesura di diversi articoli. Del [[1967]] è invece la sua opera più importante il ''Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni'', che raccoglierà larghi consensi negli anni caldi delle lotte studentesche, arrivando a meritarsi l'appellativo di «libro più rubato del [[1968]]». Vaneigem uscirà dall'Internazionale Situazionista nel [[1970]] a seguito di dimissioni volontarie. | ||
L'entrata nel movimento di un elevato numero di persone che avevano anche solo una vaga idea del situazionismo (definiti sprezzatamene ''pro-situ'' da Debord), fu la causa principale dello scioglimento dell'Internazionale, 15 anni dopo la nascita. Debord spiegherà questa rottura nell'opuscolo ''La veritable scissione nell'Internazionale'', che termina con queste parole: «I situazionisti sono dappertutto e i loro scopi ovunque». | L'entrata nel movimento di un elevato numero di persone che avevano anche solo una vaga idea del situazionismo (definiti sprezzatamene ''pro-situ'' da Debord), fu la causa principale dello scioglimento dell'Internazionale, 15 anni dopo la nascita. Debord spiegherà questa rottura nell'opuscolo ''La veritable scissione nell'Internazionale'', che termina con queste parole: «I situazionisti sono dappertutto e i loro scopi ovunque». | ||
==[[Filosofia]] situazionista == | ==[[Filosofia]] situazionista == |