Ernesto Che Guevara: differenze tra le versioni

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Il [[25 novembre]] [[1956]], da Tuxpán, parte il [[Granma]] (una barca, il cui nome deriva dalla contrazione di "''grand mother''" = nonna) che sbarca, dopo una serie di disavventure, il [[2 dicembre]] a Playa de Las Coloradas. Sui giornali messicani viene annunciata l’invasione di [[Cuba]] e anche la morte del “Che”, che però viene immediatamente smentita. Inizia la durissima e lunghissima marcia nella Sierra dei rivoluzionari, conosciuti anche come "Barbudos"; il [[9 dicembre]] [[1956]] il "Che" si incontra con [[Camilo Cienfuegos]], con cui rimarrà  legato tutta la vita.
Il [[25 novembre]] [[1956]], da Tuxpán, parte il [[Granma]] (una barca, il cui nome deriva dalla contrazione di "''grand mother''" = nonna) che sbarca, dopo una serie di disavventure, il [[2 dicembre]] a Playa de Las Coloradas. Sui giornali messicani viene annunciata l’invasione di [[Cuba]] e anche la morte del “Che”, che però viene immediatamente smentita. Inizia la durissima e lunghissima marcia nella Sierra dei rivoluzionari, conosciuti anche come "Barbudos"; il [[9 dicembre]] [[1956]] il "Che" si incontra con [[Camilo Cienfuegos]], con cui rimarrà  legato tutta la vita.
[[File:M-26-7.png|150 px|left|thumb|Logo del Movimento 26 luglio]]
[[File:M-26-7.png|150 px|left|thumb|Logo del Movimento 26 luglio]]
Il [[30 agosto]] [[1957]] iniziano le battaglie contro l’esercito cubano;  Guevara è membro del ''Movimento del 26 di luglio''. Via via che i rivoluzionari proseguono la lotta contro Battista riescono anche ad attirarsi le simpatie di parte dei contadini cubani. Il [[28 dicembre]] [[1958]] l'esercito del "Che" arriva a Santa Clara, il cuore di [[Cuba]]. I "batistiani" sfoderano la loro arma segreta: un treno con 408 uomini tra ufficiali e soldati dotati di poderosi armamenti: lanciarazzi, mitragliatrici, abbondanti munizioni, dinamite. I rivoluzionari però scardinano la ferrovia e il treno deraglia con tutto il suo carico. Il [[2 gennaio]] [[1959]] la colonna del Che entra nella capitale di Cuba, La Habana, e occupa la fortezza militare "La Cabaña". Proprio qui, organizza una scuola di alfabetizzazione per tutti gli ex combattenti. E’ la vittoria di Ernesto e dei suoi compagni.
Il [[30 agosto]] [[1957]] iniziano le battaglie contro l’esercito cubano;  Guevara è membro del ''Movimento del 26 di luglio''. Via via che i rivoluzionari proseguono la lotta contro Battista riescono anche ad attirarsi le simpatie di parte dei contadini cubani. Il [[28 dicembre]] [[1958]] l'esercito del "Che" arriva a Santa Clara, il cuore di [[Cuba]]. I "batistiani" sfoderano la loro arma segreta: un treno con 408 uomini tra ufficiali e soldati dotati di poderosi armamenti: lanciarazzi, mitragliatrici, abbondanti munizioni, dinamite. I rivoluzionari però scardinano la ferrovia e il treno deraglia con tutto il suo carico. Il [[2 gennaio]] [[1959]] la colonna del Che entra nella capitale di Cuba, La Habana, e occupa la fortezza militare "La Cabaña". Proprio qui, organizza una scuola di alfabetizzazione per tutti gli ex combattenti. È la vittoria di Ernesto e dei suoi compagni.


Dopo il successo della rivoluzione cubana, assume il ruolo di ministro dell’Industria e direttore della Banca nazionale, un ruolo secondo per importanza al solo [[Fidel Castro]]. Nella prima metà  del [[1959]] (fra gennaio e giugno), è il responsabile della fortezza militare di La Habana in cui vengono svolti i processi a carico dei militari del regime accusati di crimini di guerra, mentre riveste tale ruolo decide la condanna alla pena capitale tramite fucilazione di circa 55 prigionieri. <ref name="processo"> Secondo Orlando Borrego Guevara fece osservare tutte le regole processuali e fu accusato da alcuni di rallentare i processi per "esigere eccesso di elementi probatori". Secondo Tony Saunois vennero condannati coloro che si erano resi responsabili di torture e assassinii durante la dittatura di Batista.</ref>
Dopo il successo della rivoluzione cubana, assume il ruolo di ministro dell’Industria e direttore della Banca nazionale, un ruolo secondo per importanza al solo [[Fidel Castro]]. Nella prima metà  del [[1959]] (fra gennaio e giugno), è il responsabile della fortezza militare di La Habana in cui vengono svolti i processi a carico dei militari del regime accusati di crimini di guerra, mentre riveste tale ruolo decide la condanna alla pena capitale tramite fucilazione di circa 55 prigionieri. <ref name="processo"> Secondo Orlando Borrego Guevara fece osservare tutte le regole processuali e fu accusato da alcuni di rallentare i processi per "esigere eccesso di elementi probatori". Secondo Tony Saunois vennero condannati coloro che si erano resi responsabili di torture e assassinii durante la dittatura di Batista.</ref>
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