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'''Giorgio''' - Prima di tutto dico che se vorreste spartire voi, non vorrebbe spartire il vostro padrone. Bisognerebbe adoperar la forza, e tanto ci vorrebbe per obbligarlo a spartire, quanto per fargli lasciar tutto. Allora, perché fare le cose a mezzo e contentarsi di un sistema che lascia sussistere l’ingiustizia e il parassitismo, e che inceppa l’aumento generale della produzione, che è pure una cosa tanto necessaria? | '''Giorgio''' - Prima di tutto dico che se vorreste spartire voi, non vorrebbe spartire il vostro padrone. Bisognerebbe adoperar la forza, e tanto ci vorrebbe per obbligarlo a spartire, quanto per fargli lasciar tutto. Allora, perché fare le cose a mezzo e contentarsi di un sistema che lascia sussistere l’ingiustizia e il parassitismo, e che inceppa l’aumento generale della produzione, che è pure una cosa tanto necessaria? | ||
Poi domando, con che diritto alcuni uomini, senza lavorare, si dovrebbero prendere la metà di quello che producono i lavoratori? | Poi domando, con che diritto alcuni uomini, senza lavorare, si dovrebbero prendere la metà di quello che producono i lavoratori? | ||
E, come vi ho detto, non solo bisognerebbe dare la metà del prodotto ai padroni ma lo stesso prodotto totale sarebbe di molto inferiore a quello che potrebbe essere, perché quando esiste la proprietà individuale, la produzione è inceppata e fuorviata dall’interesse privato, dalla concorrenza e dalla mancanza di organizzazione, e così si viene a produrre molto meno di quel che si farebbe quando il lavoro fosse fatto in comune e guidato dall’interesse generale dei produttori e dei consumatori. | E, come vi ho detto, non solo bisognerebbe dare la metà del prodotto ai padroni ma lo stesso prodotto totale sarebbe di molto inferiore a quello che potrebbe essere, perché quando esiste la proprietà individuale, la produzione è inceppata e fuorviata dall’interesse privato, dalla concorrenza e dalla mancanza di organizzazione, e così si viene a produrre molto meno di quel che si farebbe quando il lavoro fosse fatto in comune e guidato dall’interesse generale dei produttori e dei consumatori. È la stessa cosa che per alzare un masso: cento uomini si provano uno dopo l’altro e non ci riescono, nè ci riuscirebbero se si mettessero tutti insieme ma ognuno tirasse per proprio conto e cercasse di contrariare gli sforzi degli altri. | ||
Invece due o quattro persone, che agiscono contemporaneamente combinando i loro sforzi e servendosi di leve ed altri arnesi opportuni, lo alzano senza fatica. Se uno si mette a fare uno spillo, che sa se ci riesce in un’ora; dieci uomini insieme ne fanno migliaia e migliaia per giorno. E più si va innanzi più si scoprono macchine, e più il lavoro deve esser fatto in comune, se si vogliono mettere a profitto i nuovi progressi. | Invece due o quattro persone, che agiscono contemporaneamente combinando i loro sforzi e servendosi di leve ed altri arnesi opportuni, lo alzano senza fatica. Se uno si mette a fare uno spillo, che sa se ci riesce in un’ora; dieci uomini insieme ne fanno migliaia e migliaia per giorno. E più si va innanzi più si scoprono macchine, e più il lavoro deve esser fatto in comune, se si vogliono mettere a profitto i nuovi progressi. | ||
A questo proposito voglio rispondere ad una obiezione che ci fanno molto sovente. | A questo proposito voglio rispondere ad una obiezione che ci fanno molto sovente. | ||
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'''Giorgio''' - E a che serve l’essere comandati? Perché non potremmo fare da noi gl’interessi nostri? | '''Giorgio''' - E a che serve l’essere comandati? Perché non potremmo fare da noi gl’interessi nostri? | ||
Chi comanda fa sempre il comodo suo, e sempre, sia per ignoranza, sia per malvagità , tradisce il popolo. Il potere fa montare i fumi al cervello anche ai migliori; e poi bisogna, ed è forse la ragione principale per non voler comando, bisogna, dico, che gli uomini cessino di essere pecore e si abituino a pensare ed a sentire fieramente della loro dignità e della loro forza. Il comando degli uni educa gli altri all’obbedienza; e, se anche si potesse avere un governo buono, esso sarebbe più corruttore, più debilitante che un governo cattivo: e, durante il dominio suo o dei suoi immediati successori sarebbe più facile che mai un colpo di stato, che distrugga i miglioramenti acquisiti, ristabilendo privilegi e tirannie. Per educare il popolo alla libertà ed alla gestione dei suoi interessi, bisogna lasciarlo fare da sè; fargli sentire la responsabilità dei suoi atti nel bene o nel male che gliene deriva. Farà male molte cose e spesse volte, ma, dalle conseguenze che ne risentirà , capirà | Chi comanda fa sempre il comodo suo, e sempre, sia per ignoranza, sia per malvagità , tradisce il popolo. Il potere fa montare i fumi al cervello anche ai migliori; e poi bisogna, ed è forse la ragione principale per non voler comando, bisogna, dico, che gli uomini cessino di essere pecore e si abituino a pensare ed a sentire fieramente della loro dignità e della loro forza. Il comando degli uni educa gli altri all’obbedienza; e, se anche si potesse avere un governo buono, esso sarebbe più corruttore, più debilitante che un governo cattivo: e, durante il dominio suo o dei suoi immediati successori sarebbe più facile che mai un colpo di stato, che distrugga i miglioramenti acquisiti, ristabilendo privilegi e tirannie. Per educare il popolo alla libertà ed alla gestione dei suoi interessi, bisogna lasciarlo fare da sè; fargli sentire la responsabilità dei suoi atti nel bene o nel male che gliene deriva. Farà male molte cose e spesse volte, ma, dalle conseguenze che ne risentirà , capirà che ha fatto male, tenterà nuove vie: senza contare che il male che può fare un popolo abbandonato a se stesso, non è che la | ||
millesima parte di quello che fa il più benigno dei governi. Perché un bambino impari a camminare bisogna lasciarlo camminare, e non spaventarsi di qualche urto e qualche caduta | millesima parte di quello che fa il più benigno dei governi. Perché un bambino impari a camminare bisogna lasciarlo camminare, e non spaventarsi di qualche urto e qualche caduta | ||
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gli altri per suo conto; quando poi muore, se ha messo da parte qualche cosa, questa ritorna alla comunità . I suoi figli hanno naturalmente anche essi i mezzi di poter lavorare e godere del frutto del lavoro; e lasciarli ereditare sarebbe un primo passo per tornare alla disuguaglianza ed al privilegio. Per ciò che riguarda l’istruzione, il mantenimento dei fanciulli, dei vecchi e degli impotenti, per le strade, per l’acqua, per l’illuminazione e la nettezza pubblica, per tutte quelle cose insomma che si debbono fare per conto di tutti, ogni | gli altri per suo conto; quando poi muore, se ha messo da parte qualche cosa, questa ritorna alla comunità . I suoi figli hanno naturalmente anche essi i mezzi di poter lavorare e godere del frutto del lavoro; e lasciarli ereditare sarebbe un primo passo per tornare alla disuguaglianza ed al privilegio. Per ciò che riguarda l’istruzione, il mantenimento dei fanciulli, dei vecchi e degli impotenti, per le strade, per l’acqua, per l’illuminazione e la nettezza pubblica, per tutte quelle cose insomma che si debbono fare per conto di tutti, ogni | ||
associazione di lavoranti darebbe un tanto per conpensare coloro che disimpegnano questi uffici. | associazione di lavoranti darebbe un tanto per conpensare coloro che disimpegnano questi uffici. | ||
I comunisti poi vanno più per le spiccie. Essi dicono: poichè per andar innanzi bene, bisogna che gli uomini si considerino come membri di una sola famiglia; poichè la proprietà deve stare in comune; poichè il lavoro per essere molto produttivo e per potere giovarsi delle macchine deve essere fatto da grandi collettività operaie; poichè per profittare di tutte le varietà di suolo e dì condizioni atmosferiche, e far sì che ogni luogo produca le cose per cui è meglio adatto, e per evitare d | I comunisti poi vanno più per le spiccie. Essi dicono: poichè per andar innanzi bene, bisogna che gli uomini si considerino come membri di una sola famiglia; poichè la proprietà deve stare in comune; poichè il lavoro per essere molto produttivo e per potere giovarsi delle macchine deve essere fatto da grandi collettività operaie; poichè per profittare di tutte le varietà di suolo e dì condizioni atmosferiche, e far sì che ogni luogo produca le cose per cui è meglio adatto, e per evitare d'altra parte la concorrenza e gli odii tra i diversi paesi e l’accorrere della gente nel luoghi più ricchi, è necessario stabilire una solidarietà perfetta tra tutti gli uomini del mondo, e poichè sarebbe un lavorio del diavolo il distinguere in un prodotto la parte che spetta ai suoi diversi fattori facciamo una cosa, invece di starci a confondere con quello che hai fatto tu e quello che ho | ||
fatto io, lavoriamo tutti e mettiamo ogni cosa in comune. Così ognuno darà alla società tutto quello che le sue forze gli permettono di dare fino a che non vi siano prodotti sufficienti per tutti; ed ognuno piglierà tutto quello che gli bisognerà , limitandosi s’intende, in quello cose per le quali non si sarà ancora potuto raggiungere l’abbondanza. | fatto io, lavoriamo tutti e mettiamo ogni cosa in comune. Così ognuno darà alla società tutto quello che le sue forze gli permettono di dare fino a che non vi siano prodotti sufficienti per tutti; ed ognuno piglierà tutto quello che gli bisognerà , limitandosi s’intende, in quello cose per le quali non si sarà ancora potuto raggiungere l’abbondanza. | ||
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'''Beppe''' - E anche questa l’ho capita. Dimmi adesso, che cosa è l’Anarchia? | '''Beppe''' - E anche questa l’ho capita. Dimmi adesso, che cosa è l’Anarchia? | ||
'''Giorgio''' - Anarchia significa non governo. Non vi ho detto io che il governo non serve altro che a difendere i signori e che quando si tratta degli interessi nostri il meglio è di badarci da noi senza che alcuno ci comandi? Invece di nominare dei deputati e dei consiglieri comunali, che poi vanno a fare e disfare le leggi, alle quali ci tocca ubbidire, noi tratteremo da noi stessi le cose nostre, e decideremo il da farsi; e, quando per mettere in esecuzione le nostre deliberazioni, ci fosse bisogno d | '''Giorgio''' - Anarchia significa non governo. Non vi ho detto io che il governo non serve altro che a difendere i signori e che quando si tratta degli interessi nostri il meglio è di badarci da noi senza che alcuno ci comandi? Invece di nominare dei deputati e dei consiglieri comunali, che poi vanno a fare e disfare le leggi, alle quali ci tocca ubbidire, noi tratteremo da noi stessi le cose nostre, e decideremo il da farsi; e, quando per mettere in esecuzione le nostre deliberazioni, ci fosse bisogno d'incaricare qualcuno, noi lo incaricheremo di fare e | ||
così e così e non altrimenti. Se si trattasse di cose che non si possono stabilire prima, allora incaricheremo quelli che ne sono capaci, di vedere, studiare, proporre; in ogni modo niente sarebbe fatto senza la nostra volontà . Così i nostri delegati, invece di essere degli individui a cui abbiamo dato il diritto di comandarci su tutte le cose, su cui piace loro far delle leggi, sarebbero persone scelte apposta e fra le più capaci di ogni singola faccenda, che non avrebbero nessuna autorità e solamente il dovere di eseguire quello che gl’interessati | così e così e non altrimenti. Se si trattasse di cose che non si possono stabilire prima, allora incaricheremo quelli che ne sono capaci, di vedere, studiare, proporre; in ogni modo niente sarebbe fatto senza la nostra volontà . Così i nostri delegati, invece di essere degli individui a cui abbiamo dato il diritto di comandarci su tutte le cose, su cui piace loro far delle leggi, sarebbero persone scelte apposta e fra le più capaci di ogni singola faccenda, che non avrebbero nessuna autorità e solamente il dovere di eseguire quello che gl’interessati | ||
vorrebbero: insomma si incaricherebbe uno di organizzare le scuole per esempio, o di tracciare una strada, o di provvedere allo scambio dei prodotti, come s’incarica un calzolaio di fare un paio di scarpe. | vorrebbero: insomma si incaricherebbe uno di organizzare le scuole per esempio, o di tracciare una strada, o di provvedere allo scambio dei prodotti, come s’incarica un calzolaio di fare un paio di scarpe. |