66 506
contributi
m (Sostituzione testo - "(\[\[fr:.*\]\])" con " ") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "" con "") |
||
Riga 24: | Riga 24: | ||
{{vedi anche|pedagogia libertaria}} | {{vedi anche|pedagogia libertaria}} | ||
[[File:La ruche, la salle d'études.jpg|thumb|right|La sala studio della scuola ''La Ruche''.]] | [[File:La ruche, la salle d'études.jpg|thumb|right|La sala studio della scuola ''La Ruche''.]] | ||
Faure considerava [[autorità |autoritario]] il metodo pedagogico tradizionale, definito | Faure considerava [[autorità |autoritario]] il metodo pedagogico tradizionale, definito “deduttivo”, che consisteva nello spiegare i concetti agli alunni i quali dovevano semplicemente assimilarli. Egli invece riteneva più consono allo spirito libertario quel metodo, definito “induttivo”, consistente nel lasciare lo studente libero di ricercare la propria verità . | ||
I [[pedagogia|principi pedagogici]] di [[Sébastien Faure]] s’ispiravano a quelli di [[Paul Robin]], riassunti dalla celebre frase : «buona nascita, buona educazione, buona organizzazione sociale». Lo scopo perseguito era quello di portare al massimo di sviluppo tutte le facoltà del ragazzo\a : fisiche, psichiche, intellettuali e morali. Secondo Faure si raggiungevano tali risultati con l’istruzione generale, l’insegnamento tecnico e professionale. Grande importanza era attribuita all’educazione fisica, regolarmente praticata, insieme ai giochi collettivi e alle lunghe camminate, associate ad un’alimentazione sana ed equilibrata. | I [[pedagogia|principi pedagogici]] di [[Sébastien Faure]] s’ispiravano a quelli di [[Paul Robin]], riassunti dalla celebre frase : «buona nascita, buona educazione, buona organizzazione sociale». Lo scopo perseguito era quello di portare al massimo di sviluppo tutte le facoltà del ragazzo\a : fisiche, psichiche, intellettuali e morali. Secondo Faure si raggiungevano tali risultati con l’istruzione generale, l’insegnamento tecnico e professionale. Grande importanza era attribuita all’educazione fisica, regolarmente praticata, insieme ai giochi collettivi e alle lunghe camminate, associate ad un’alimentazione sana ed equilibrata. | ||
Riga 30: | Riga 30: | ||
I principi teorici furono speriemntati nella sua scuola denominata ''[[La Ruche]]'', dove l'apprendimento era legato all'età del ragazzo\a: i più piccoli passavano il loro tempo tra la classe, i giochi e l’alimentazione; i medi (13-15 anni) passavano una parte della giornata in classe, l’altra in laboratorio o nei campi, secondo i principi dell’educazione integrale; infine, quelli grandi smettevano di andare in classe e seguivano uno stage di due o tre anni d'apprendistato o nei campi, completando i loro studi, se volevano, nei corsi serali, con letture o discussioni con loro coetanei. | I principi teorici furono speriemntati nella sua scuola denominata ''[[La Ruche]]'', dove l'apprendimento era legato all'età del ragazzo\a: i più piccoli passavano il loro tempo tra la classe, i giochi e l’alimentazione; i medi (13-15 anni) passavano una parte della giornata in classe, l’altra in laboratorio o nei campi, secondo i principi dell’educazione integrale; infine, quelli grandi smettevano di andare in classe e seguivano uno stage di due o tre anni d'apprendistato o nei campi, completando i loro studi, se volevano, nei corsi serali, con letture o discussioni con loro coetanei. | ||
Ragazzi e ragazze vivevano insieme, come fratelli e sorelle della stessa famiglia, nonostante le controversie suscitate allora dal «sistema di co-educazione dei sessi». Sébastien Faure preferiva una "testa ben fatta" piuttosto che una "testa ben piena" e il '''metodo induttivo''', cioè positivo e razionale, era preferito a quello '''deduttivo-dogmatico'''. Le sale in cui venivano svolgevano le lezioni avevano un aspetto vivace, gaio, dolce, predisponendo l’alunno\a al piacere. Le ricompense e le punizioni erano praticamente inesistenti, così come ogni forma di | Ragazzi e ragazze vivevano insieme, come fratelli e sorelle della stessa famiglia, nonostante le controversie suscitate allora dal «sistema di co-educazione dei sessi». Sébastien Faure preferiva una "testa ben fatta" piuttosto che una "testa ben piena" e il '''metodo induttivo''', cioè positivo e razionale, era preferito a quello '''deduttivo-dogmatico'''. Le sale in cui venivano svolgevano le lezioni avevano un aspetto vivace, gaio, dolce, predisponendo l’alunno\a al piacere. Le ricompense e le punizioni erano praticamente inesistenti, così come ogni forma di “classifica” che animasse competizione tra gli studenti. | ||
I collaboratori incaricati dell'insegnamento disponevano di una grande e ampia [[libertà ]] nell'organizzazione del loro lavoro. Gli insegnanti generalmente restavano ai «loro posti» per tempi più o meno lunghi, costituendo l’unica vera pecca del [[pedagogia|sistema pedagogico]] di Faure se il successore non seguiva gli stessi metodi d’insegnamento del precedente. La [[musica]] e il canto avevano un grande spazio nei metodi d'insegnamento libertari e spesso era lo stesso Faure ad armonizzare certi canti. L’educazione morale era principalmente fondata sull’esempio e la discussione, rifiutando ogni forma di [[autorità ]]. | I collaboratori incaricati dell'insegnamento disponevano di una grande e ampia [[libertà ]] nell'organizzazione del loro lavoro. Gli insegnanti generalmente restavano ai «loro posti» per tempi più o meno lunghi, costituendo l’unica vera pecca del [[pedagogia|sistema pedagogico]] di Faure se il successore non seguiva gli stessi metodi d’insegnamento del precedente. La [[musica]] e il canto avevano un grande spazio nei metodi d'insegnamento libertari e spesso era lo stesso Faure ad armonizzare certi canti. L’educazione morale era principalmente fondata sull’esempio e la discussione, rifiutando ogni forma di [[autorità ]]. |