Romano Prodi: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "" con ""
m (1 revision imported)
 
m (Sostituzione testo - "" con "")
Riga 8: Riga 8:
Sempre legato alle istituzioni, inizia ad insegnare presso le Università  (negli [[USA]] e in [[Italia]]). In politica si lega alla [[Democrazia Cristiana]], grazie soprattutto all’amicizia con [[Beniamino Andreatta]]. Dal [[1982]] fino al [[1989]] è stato presidente dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale ([[IRI]]), allora il maggiore ente pubblico che controllava varie società  di rilievo operanti nel mercato in diversi settori economici e che in quel momento si trovava in forti difficoltà?? economiche. Ha contribuito in maniera preponderante alla privatizzazione (furono vere e proprie svendite) di quell'ente pubblico. <ref>[http://minonea.wordpress.com/2010/07/07/le-privatizzazioni-di-prodi/ Le privatizzazioni di Prodi]</ref>
Sempre legato alle istituzioni, inizia ad insegnare presso le Università  (negli [[USA]] e in [[Italia]]). In politica si lega alla [[Democrazia Cristiana]], grazie soprattutto all’amicizia con [[Beniamino Andreatta]]. Dal [[1982]] fino al [[1989]] è stato presidente dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale ([[IRI]]), allora il maggiore ente pubblico che controllava varie società  di rilievo operanti nel mercato in diversi settori economici e che in quel momento si trovava in forti difficoltà?? economiche. Ha contribuito in maniera preponderante alla privatizzazione (furono vere e proprie svendite) di quell'ente pubblico. <ref>[http://minonea.wordpress.com/2010/07/07/le-privatizzazioni-di-prodi/ Le privatizzazioni di Prodi]</ref>


Romqano Prodi ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana per due volte (dal [[1996]] al 1998 e dal [[2006]] al [[2008]]), contribuendo a portare sempre più al centro la coalizione politica che assemblava gli ex-[[Comunismo|comunisti]] e gli ex-democristiani. I suoi governi si sono spesso distinti per il sostegno dato alle politiche confindustriali (es. sostegno dato alle politiche in favore del precariato), all’[[imperialismo]] americano (es. sostegno e rifinanziamento alle missioni militari in Afghanistan e appoggio al [[No Dal Molin|Dal Molin]]), al [[militarismo]] (es. missione militare in Libano; l’ultimo governo Prodi ha notevolmente incrementato le spese militari) e alla repressione del fenomeno migratorio (es. introduzione dei [[CPT]] “grazie” alla legge Turco-Napolitano) e dell’antagonismo (es. repressione del [[NO TAV|movimento NO TAV]]). Romano Prodi è stato anche presidente della commissione europea dal [[1999]] al [[2004]] e collaboratore della [[Goldman Sachs]], una delle più grandi banche d'affari del mondo.
Romqano Prodi ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana per due volte (dal [[1996]] al 1998 e dal [[2006]] al [[2008]]), contribuendo a portare sempre più al centro la coalizione politica che assemblava gli ex-[[Comunismo|comunisti]] e gli ex-democristiani. I suoi governi si sono spesso distinti per il sostegno dato alle politiche confindustriali (es. sostegno dato alle politiche in favore del precariato), all’[[imperialismo]] americano (es. sostegno e rifinanziamento alle missioni militari in Afghanistan e appoggio al [[No Dal Molin|Dal Molin]]), al [[militarismo]] (es. missione militare in Libano; l’ultimo governo Prodi ha notevolmente incrementato le spese militari) e alla repressione del fenomeno migratorio (es. introduzione dei [[CPT]] “grazie” alla legge Turco-Napolitano) e dell’antagonismo (es. repressione del [[NO TAV|movimento NO TAV]]). Romano Prodi è stato anche presidente della commissione europea dal [[1999]] al [[2004]] e collaboratore della [[Goldman Sachs]], una delle più grandi banche d'affari del mondo.


L’ultimo suo governo è caduto il [[24 gennaio]] [[2008]] (il suo ultimo governo è nato il [[17 maggio]] [[2006]] ed è caduto il [[24 gennaio]] [[2008]]). Dal [[23 maggio]] [[2007]] è stato presidente del Comitato nazionale per il Partito Democratico, e con la fondazione di quest'ultimo ne è stato Presidente dell'Assemblea Costituente Nazionale dal [[14 aprile]] [[2007]] al [[16 aprile]] [[2008]]. Dal [[12 settembre]] [[2008]] presiede il Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa.
L’ultimo suo governo è caduto il [[24 gennaio]] [[2008]] (il suo ultimo governo è nato il [[17 maggio]] [[2006]] ed è caduto il [[24 gennaio]] [[2008]]). Dal [[23 maggio]] [[2007]] è stato presidente del Comitato nazionale per il Partito Democratico, e con la fondazione di quest'ultimo ne è stato Presidente dell'Assemblea Costituente Nazionale dal [[14 aprile]] [[2007]] al [[16 aprile]] [[2008]]. Dal [[12 settembre]] [[2008]] presiede il Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa.
Riga 14: Riga 14:
== Il sequestro Moro e la fantomatica seduta spiritica ==
== Il sequestro Moro e la fantomatica seduta spiritica ==


In pieno sequestro Moro, il [[2 aprile]] [[1978]], Romano Prodi insieme a [[Mario Baldassarri]] (esponente di AN, negli anni 80 membro del consiglio di amministrazione dell'ENI e viceministro per l'Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, al tempo del rapimento di Moro docente presso l'Università  di Bologna) e  [[Alberto Clò]] (economista ed esperto di politiche energetiche, ministro dell'Industria nel governo Dini e docente di economia all'Università  di Modena), oltre ad altri amici, decidono di partecipare, “per gioco”, ad una seduta spiritica per cercare di scoprire dove era tenuto prigioniero [[Aldo Moro]]. Secondo Prodi, che raccontò l’”indicazione dello spirito ad Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. [[Benigno Zaccagnini]], dalla seduta sarebbe saltato fuori il nome di Gradoli.
In pieno sequestro Moro, il [[2 aprile]] [[1978]], Romano Prodi insieme a [[Mario Baldassarri]] (esponente di AN, negli anni 80 membro del consiglio di amministrazione dell'ENI e viceministro per l'Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, al tempo del rapimento di Moro docente presso l'Università  di Bologna) e  [[Alberto Clò]] (economista ed esperto di politiche energetiche, ministro dell'Industria nel governo Dini e docente di economia all'Università  di Modena), oltre ad altri amici, decidono di partecipare, “per gioco”, ad una seduta spiritica per cercare di scoprire dove era tenuto prigioniero [[Aldo Moro]]. Secondo Prodi, che raccontò l’”indicazione dello spirito ad Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. [[Benigno Zaccagnini]], dalla seduta sarebbe saltato fuori il nome di Gradoli.


L'informazione fu ritenuta attendibile dalle istituzioni, tant’è che il [[6 aprile]], la questura di Viterbo, su ordine del Viminale, organizzò un blitz armato nella cittadina di Gradoli, vicino Viterbo, alla ricerca della prigione di Moro. Fu invece incredibilmente trascurata l’indicazione della moglie di Aldo Moro, secondo cui esisteva a Roma una "''via Gradoli''". L’allora ministro degli Interni,  [[Francesco Cossiga]], smentì invece la signora Moro, per cui si trascurò quella via che invece esisteva. Infatti il 18 aprile i vigili del fuoco, a causa di una perdita d'acqua, scoprirono a Roma, in via Gradoli 96, un covo delle [[Brigate Rosse]] che era stato da poco abbandonato.
L'informazione fu ritenuta attendibile dalle istituzioni, tant’è che il [[6 aprile]], la questura di Viterbo, su ordine del Viminale, organizzò un blitz armato nella cittadina di Gradoli, vicino Viterbo, alla ricerca della prigione di Moro. Fu invece incredibilmente trascurata l’indicazione della moglie di Aldo Moro, secondo cui esisteva a Roma una "''via Gradoli''". L’allora ministro degli Interni,  [[Francesco Cossiga]], smentì invece la signora Moro, per cui si trascurò quella via che invece esisteva. Infatti il 18 aprile i vigili del fuoco, a causa di una perdita d'acqua, scoprirono a Roma, in via Gradoli 96, un covo delle [[Brigate Rosse]] che era stato da poco abbandonato.
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione