Ferdinand Domela Nieuwenhuis: differenze tra le versioni

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Nel [[1896]], lascia non senza chiasso il Congresso socialista di Londra dove viene votata l'esclusione definitiva degli anarchici, poi pubblica nel [[1898]] il giornale anarchico ''De Vrije socialist'' («Il Libero socialista») che successivamente cambierà  in ''De Vrije Anarchistisch Tijdschrift'', intorno a cui gravitarono numerosi gruppi anarchici.
Nel [[1896]], lascia non senza chiasso il Congresso socialista di Londra dove viene votata l'esclusione definitiva degli anarchici, poi pubblica nel [[1898]] il giornale anarchico ''De Vrije socialist'' («Il Libero socialista») che successivamente cambierà  in ''De Vrije Anarchistisch Tijdschrift'', intorno a cui gravitarono numerosi gruppi anarchici.


Nel [[1900]], pubblica il libro ''La disfatta del marxismo''. Organizzatore del [[congresso antimilitarista di Amsterdam]] del [[26 giugno|26]]-[[28 giugno]] [[1904]] e di quello dell'[[Congresso di Amsterdam (1907)|agosto]] [[1907]] ([[24 agosto|24]]-[[31 agosto]]), è un ardente propagandista dello [[sciopero generale]] in caso di guerra. Oppositore di un'organizzazione anarchica strutturata, e critico in rapporto al [[sindacalismo]], non partecipa al “[[Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam]]” nel [[1907]].
Nel [[1900]], pubblica il libro ''La disfatta del marxismo''. Organizzatore del [[congresso antimilitarista di Amsterdam]] del [[26 giugno|26]]-[[28 giugno]] [[1904]] e di quello dell'[[Congresso di Amsterdam (1907)|agosto]] [[1907]] ([[24 agosto|24]]-[[31 agosto]]), è un ardente propagandista dello [[sciopero generale]] in caso di guerra. Oppositore di un'organizzazione anarchica strutturata, e critico in rapporto al [[sindacalismo]], non partecipa al “[[Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam]]nel [[1907]].


Nel [[1914]], fedele all'idea libertaria, si oppone al [[Manifesto dei sedici]], i cui firmatari si erano dichiarati favorevoli all'interventismo in guerra, e firma insieme a [[Emma Goldman]], [[Errico Malatesta]], ecc., il manifesto ''L’Internazionale e la guerra''. Nel [[1918]], porta il suo aiuto a [[Rudolf Rocker]], espulso dall'[[Inghilterra]]. Morì l'anno successivo. I suoi funerali daranno luogo a un'impressionante manifestazione di fervore del [[movimento operaio|classe operaia]].
Nel [[1914]], fedele all'idea libertaria, si oppone al [[Manifesto dei sedici]], i cui firmatari si erano dichiarati favorevoli all'interventismo in guerra, e firma insieme a [[Emma Goldman]], [[Errico Malatesta]], ecc., il manifesto ''L’Internazionale e la guerra''. Nel [[1918]], porta il suo aiuto a [[Rudolf Rocker]], espulso dall'[[Inghilterra]]. Morì l'anno successivo. I suoi funerali daranno luogo a un'impressionante manifestazione di fervore del [[movimento operaio|classe operaia]].
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