André Soudy: differenze tra le versioni

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La sua vita ha una svolta decisiva quando a Romainville entra in contatto con il gruppo degli [[Anarco-individualismo|anarchici individualisti]] ([[Raymond Callemin|Callemin]], [[Edouard Carouy|Carouy]], [[Octave Garnier|Garnier]], [[Etienne Monier|Monnier]], [[René Valet|Valet]], [[Eugène Dieudonné|Dieudonné]] ed altri) del [[stampa anarchica|giornale]] «[[L’Anarchie]]».  
La sua vita ha una svolta decisiva quando a Romainville entra in contatto con il gruppo degli [[Anarco-individualismo|anarchici individualisti]] ([[Raymond Callemin|Callemin]], [[Edouard Carouy|Carouy]], [[Octave Garnier|Garnier]], [[Etienne Monier|Monnier]], [[René Valet|Valet]], [[Eugène Dieudonné|Dieudonné]] ed altri) del [[stampa anarchica|giornale]] «[[L’Anarchie]]».  
: «Si era sentito rinascere sentendosi chiamare “compagno”, sentendosi spiegare che si può, si deve "diventare un uomo nuovo" [per questo...] si era messo a raddoppiare, nella sua drogheria, la porzione di fagioli delle massaie, che lo credevano un pò matto. Le più amare facezie l’aiutavano a vivere convinto com’era di non vivere a lungo "visto il presso delle medicine"».
: «Si era sentito rinascere sentendosi chiamare “compagno”, sentendosi spiegare che si può, si deve "diventare un uomo nuovo" [per questo...] si era messo a raddoppiare, nella sua drogheria, la porzione di fagioli delle massaie, che lo credevano un pò matto. Le più amare facezie l’aiutavano a vivere convinto com’era di non vivere a lungo "visto il presso delle medicine"».


Quando «[[L'Anarchie]]» passa alla direzione di [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]], ostili alle idee illegaliste, il gruppo di Soudy, [[Raymond Callemin|Callemin]] e [[Octave Garnier|Garnier]] entra in continuo conflitto con la nuova direzione, tant'è che decideranno di allontanarsi dal [[stampa anarchica|giornale]] e prenderanno a frequentare la libreria ''[[L’Idée Libre]]''. Soudy però è estremamente affezionato a [[Victor Serge|Victor]] e a [[Rirette Maitrejean|Rirette]], per questo dopo il trasferimento del  [[stampa anarchica|giornale]] da Romainville a Parigi continuerà  a saltuariamente a farli visita (in alcune occasioni farà  addirittura da baby-sitter ai due figli di [[Rirette Maitrejean|Rirette]]).
Quando «[[L'Anarchie]]» passa alla direzione di [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]], ostili alle idee illegaliste, il gruppo di Soudy, [[Raymond Callemin|Callemin]] e [[Octave Garnier|Garnier]] entra in continuo conflitto con la nuova direzione, tant'è che decideranno di allontanarsi dal [[stampa anarchica|giornale]] e prenderanno a frequentare la libreria ''[[L’Idée Libre]]''. Soudy però è estremamente affezionato a [[Victor Serge|Victor]] e a [[Rirette Maitrejean|Rirette]], per questo dopo il trasferimento del  [[stampa anarchica|giornale]] da Romainville a Parigi continuerà  a saltuariamente a farli visita (in alcune occasioni farà  addirittura da baby-sitter ai due figli di [[Rirette Maitrejean|Rirette]]).
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===Arresto, processo ed esecuzione===
===Arresto, processo ed esecuzione===
Tradito dalla delazione di un altro anarchico, Soudy viene arrestato a Berck-sur-mer il [[30 marzo]] [[1912]] <ref>[[Jules Bonnot]] muore ucciso dalla polizia il [[28 aprile]] [[1912]]; [[Octave Garnier]] e [[René Valet]] faranno la stessa fine il [[15 maggio]] [[1912]]</ref>. Arrestati saranno pure gli altri componenti della "banda": [[Raymond Callemin]], [[Etienne Monier]], [[Eugene Dieudonné]], [[Marius Metge]], [[Edouard Carouy]], [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]. Il [[Banda_Bonnot#Il_processo|processo a carico della Banda Bonnot]] inizia il [[3 febbraio]] [[1913]]:  
Tradito dalla delazione di un altro anarchico, Soudy viene arrestato a Berck-sur-mer il [[30 marzo]] [[1912]] <ref>[[Jules Bonnot]] muore ucciso dalla polizia il [[28 aprile]] [[1912]]; [[Octave Garnier]] e [[René Valet]] faranno la stessa fine il [[15 maggio]] [[1912]]</ref>. Arrestati saranno pure gli altri componenti della "banda": [[Raymond Callemin]], [[Etienne Monier]], [[Eugene Dieudonné]], [[Marius Metge]], [[Edouard Carouy]], [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]. Il [[Banda_Bonnot#Il_processo|processo a carico della Banda Bonnot]] inizia il [[3 febbraio]] [[1913]]:  
: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugéne Dieudonné, negavano tutto [...] Soudy, interrogato a lungo sulla proprietà  di una carabina, rispondeva tranquillamente: “Non è mia, ma, come sapete, Proudhon ha detto che la proprietà  è un furto”». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag 50</ref>  
: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugéne Dieudonné, negavano tutto [...] Soudy, interrogato a lungo sulla proprietà  di una carabina, rispondeva tranquillamente: “Non è mia, ma, come sapete, Proudhon ha detto che la proprietà  è un furto”». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag 50</ref>  


Condannato alla ghigliottina insieme a [[Raymond Callemin]], [[Etienne Monier]] ed [[Eugene Dieudonné]] (questi, innocente, sarà  "graziato" e la sua pena convertita ai lavori forzati dai quali evaderà  dopo una serie di avventurose peripezie); il [[21 aprile]] [[1913 ]] [[Banda_Bonnot#Le_esecuzioni|la sentenza viene eseguita]]:  
Condannato alla ghigliottina insieme a [[Raymond Callemin]], [[Etienne Monier]] ed [[Eugene Dieudonné]] (questi, innocente, sarà  "graziato" e la sua pena convertita ai lavori forzati dai quali evaderà  dopo una serie di avventurose peripezie); il [[21 aprile]] [[1913 ]] [[Banda_Bonnot#Le_esecuzioni|la sentenza viene eseguita]]:  
: «Soudy chiede all’ultima ora un caffè e dei ''croissants'' […] evidentemente era troppo presto, non gli trovarono che un po’ di caffè nero. “Scalognato” disse, “fino in fondo”. Veniva meno per la paura nervosa, dovettero sostenerlo per le scale, ma si dominava e canticchiò, vedendo il biancore del cielo al di sopra dei castagni, un’aria di romanza di strada: "Salute, o mio ultimo mattino".» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag 54</ref>
: «Soudy chiede all’ultima ora un caffè e dei ''croissants'' […] evidentemente era troppo presto, non gli trovarono che un po’ di caffè nero. “Scalognato” disse, “fino in fondo”. Veniva meno per la paura nervosa, dovettero sostenerlo per le scale, ma si dominava e canticchiò, vedendo il biancore del cielo al di sopra dei castagni, un’aria di romanza di strada: "Salute, o mio ultimo mattino".» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag 54</ref>


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