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'''Volontarismo''' è un termine che si riferisce a diverse scuole di pensiero filosofiche e politiche che attribuiscono un ruolo centrale alla volontà individuale. | '''Volontarismo''' è un termine che si riferisce a diverse scuole di pensiero filosofiche e politiche che attribuiscono un ruolo centrale alla volontà [[individuale]]. | ||
In [[filosofia]] il volontarismo metafisico è la [[scuola]] di pensiero opposta all'intellettualismo, la quale considera la volontà come una causa prima o come una componente fondamentale dell'essere. In politica e in [[economia]] il volontarismo è l'idea che le interazioni umane debbano essere basate su accordi volontari, escludendo coercizioni esterne da parte di [[autorità]] politiche. | In [[filosofia]] il volontarismo metafisico è la [[scuola]] di pensiero opposta all'intellettualismo, la quale considera la volontà come una causa prima o come una componente fondamentale dell'essere. In politica e in [[economia]] il volontarismo è l'idea che le interazioni umane debbano essere basate su accordi volontari, escludendo coercizioni esterne da parte di [[autorità]] politiche. | ||
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== Volontarismo anarchico == | == Volontarismo anarchico == | ||
[[File:Malatesta.jpg|right|thumb|150px|left|[[Errico Malatesta]]]] | [[File:Malatesta.jpg|right|thumb|150px|left|[[Errico Malatesta]]]] | ||
Esiste un duplice aspetto della vita umana: essa è caratterizzata da una serie di involontarie circostanze casuali e non controllabili dall'[[individuo]] ma anche da una continua possibilità di costruzione volontaria di tali circostanze. L'[[anarchismo]] si è sviluppato come teoria atta a scoprire le "leggi" della storia e della società per poterle poi rovesciare secondo una prospettiva tutta [[etica]] e volontaristica. | Esiste un duplice aspetto della vita umana: essa è caratterizzata da una serie di involontarie circostanze casuali e non controllabili dall'[[individuo]] ma anche da una continua possibilità di costruzione volontaria di tali circostanze. L'[[anarchismo]] si è sviluppato come teoria atta a scoprire le "leggi" della storia e della [[società]] per poterle poi rovesciare secondo una prospettiva tutta [[etica]] e volontaristica. | ||
Per questo l'[[anarchismo]] si distingue dal [[determinismo]] [[marxismo|marxista]], che invece si affida a queste "leggi" (date per certe) per liberare l'uomo dalle sue catene; di qui nascono la tendenza individualistica (al di là degli steccati spesso formali che dividono [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] e [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]], la responsabilità, la volontà, l'[[etica]] sono pratiche essenzialmente individuali) e la prerogativa antidogmatica dell'[[anarchismo]], volta al rifiuto di presunte "leggi" (naturali o meno) non controllabili dalla volontà dall'[[individuo]] e/o dalla collettività. | Per questo l'[[anarchismo]] si distingue dal [[determinismo]] [[marxismo|marxista]], che invece si affida a queste "leggi" (date per certe) per liberare l'uomo dalle sue catene; di qui nascono la tendenza [[individualistica]] (al di là degli steccati spesso formali che dividono [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] e [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]], la responsabilità, la volontà, l'[[etica]] sono pratiche essenzialmente [[individuali]]) e la prerogativa antidogmatica dell'[[anarchismo]], volta al rifiuto di presunte "leggi" (naturali o meno) non controllabili dalla volontà dall'[[individuo]] e/o dalla collettività. | ||
===Il volontarismo malatestiano=== | ===Il volontarismo malatestiano=== | ||
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== Volontarismo nietzschiano == | == Volontarismo nietzschiano == | ||
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|150px|[[Nietzsche]] ([[1861]])]] | [[File:Nietzsche.jpg|thumb|150px|[[Nietzsche]] ([[1861]])]] | ||
Per [[Nietzsche]] gli elementi predominanti dell'universo sono l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il «superuomo» è colui che al caso e al caos oppone la propria «volontà di potenza» ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al «superuomo» e all'«eterno ritorno»: il «superuomo» assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (l'«eterno ritorno» ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa: tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il «superuomo» a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì a vivere «qui e ora» nell'attimo presente. Il volontarismo nietzschiano è detto | Per [[Nietzsche]] gli elementi predominanti dell'universo sono l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il «superuomo» è colui che al caso e al caos oppone la propria «volontà di potenza» ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al «superuomo» e all'«eterno ritorno»: il «superuomo» assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (l'«eterno ritorno» ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa: tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il «superuomo» a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì a vivere «qui e ora», nell'attimo presente. Il volontarismo nietzschiano è detto volontarismo metafisico in quanto attribuisce un ruolo preminente alla volontà rispetto agli estremismi del razionalismo e dell'intellettualismo. | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == |