Unione Sindacale Italiana: differenze tra le versioni

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:Era così nata l'Unione Sindacale Italiana.» <ref>[http://www.fondation-besnard.org/spip.php?article179 Ugo Fedeli, breve storia dell'USI ]</ref>
:Era così nata l'Unione Sindacale Italiana.» <ref>[https://web.archive.org/web/20160415031915/http://www.fondation-besnard.org/spip.php?article179 Ugo Fedeli, breve storia dell'USI ]</ref>


I congressisti, in gran parte [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] rivoluzionari proveniente dalla CGL, ritenevano infatti che tale [[sindacalismo|sindacato]] fosse ormai troppo asservito alla politica portata avanti in parlamento dal Partito Socialista. All'U.S.I. aderirono rapidamente tutte le camere del lavoro più di sinistra (tra cui, in Emilia, le Camere del Lavoro di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Ferrara), rinsaldando le file organizzative del [[sindacalismo rivoluzionario]] nato e sviluppatosi subito dopo il primo [[sciopero]] nazionale in [[Italia]] del [[1904]].  
I congressisti, in gran parte [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] rivoluzionari proveniente dalla CGL, ritenevano infatti che tale [[sindacalismo|sindacato]] fosse ormai troppo asservito alla politica portata avanti in parlamento dal Partito Socialista. All'U.S.I. aderirono rapidamente tutte le camere del lavoro più di sinistra (tra cui, in Emilia, le Camere del Lavoro di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Ferrara), rinsaldando le file organizzative del [[sindacalismo rivoluzionario]] nato e sviluppatosi subito dopo il primo [[sciopero]] nazionale in [[Italia]] del [[1904]].  
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Il II° Congresso dell'USI si tenne a Milano, dal [[4 dicembre|4]] al [[7 dicembre]] [[1913]].
Il II° Congresso dell'USI si tenne a Milano, dal [[4 dicembre|4]] al [[7 dicembre]] [[1913]].


===La prima guerra mondiale===
===La Prima guerra mondiale===
Alla vigilia del primo conflitto mondiale fu attraversata, come le altre organizzazioni della sinistra, dal ciclone dell'interventismo. Durante un convegno tenutosi il [[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1914]] tutti coloro (De Ambris, Corridoni e, in un primo tempo, Di Vittorio) che si erano schierati per l'intervento militare, appoggiando la mozione di [[Alceste De Ambris|De Ambris]] in favore dell'[[Italia]] contro l'[[Austria]] e la [[Germania]], furono espulsi dall'organizzazione, mentre l'U.S.I. continuò, sotto l'impulso di militanti quali [[Armando Borghi]], fondatore nel [[1914]] dell'[[stampa anarchica|organo propagandistico dell'USI]] «[[Lotta di classe|Guerra di Classe]]», e [[Alberto Meschi]], a propagandare coerentemente l'[[antimilitarismo]].  
Alla vigilia del primo conflitto mondiale fu attraversata, come le altre organizzazioni della sinistra, dal ciclone dell'interventismo. Durante un convegno tenutosi il [[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1914]] tutti coloro (De Ambris, Corridoni e, in un primo tempo, Di Vittorio) che si erano schierati per l'intervento militare, appoggiando la mozione di [[Alceste De Ambris|De Ambris]] in favore dell'[[Italia]] contro l'[[Austria]] e la [[Germania]], furono espulsi dall'organizzazione, mentre l'U.S.I. continuò, sotto l'impulso di militanti quali [[Armando Borghi]], fondatore nel [[1914]] dell'[[stampa anarchica|organo propagandistico dell'USI]] «[[Lotta di classe|Guerra di Classe]]», e [[Alberto Meschi]], a propagandare coerentemente l'[[antimilitarismo]].  


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Lentamente diminuì la sua attività e la sua efficacia, siano a quando il [[fascismo]] ne soppresse ogni attività nel [[1925]]. Da quel momento l'U.S.I.-A.I.T continuò a vivere nell'esilio e nella clandestinità, partecipando alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione spagnola del 1936]] in appoggio al sindacato [[CNT]]-A.I.T. e, attraverso l'impegno dei suoi militanti, alla resistenza [[antifascismo|antifascista]].
Lentamente diminuì la sua attività e la sua efficacia, siano a quando il [[fascismo]] ne soppresse ogni attività nel [[1925]]. Da quel momento l'U.S.I.-A.I.T continuò a vivere nell'esilio e nella clandestinità, partecipando alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione spagnola del 1936]] in appoggio al sindacato [[CNT]]-A.I.T. e, attraverso l'impegno dei suoi militanti, alla resistenza [[antifascismo|antifascista]].


===Il secondo dopo-guerra===
===Il secondo dopoguerra===
Nel secondo dopoguerra, con l'avvento della repubblica, coloro che avevano militato nell'U.S.I. rinunciarono, inizialmente, a ricostituirla, per collaborare invece alla costruzione del sindacato unitario [[C.G.I.L]] Solo nel [[1950]], con la rottura dell'unità sindacale, alcuni di loro ricostituirono l'U.S.I.-A.I.T. che però, fino alla fine degli anni sessanta, fu realmente attiva solo in poche regioni italiane.  
Nel secondo dopoguerra, con l'avvento della repubblica, coloro che avevano militato nell'U.S.I. rinunciarono, inizialmente, a ricostituirla, per collaborare invece alla costruzione del sindacato unitario [[C.G.I.L]] Solo nel [[1950]], con la rottura dell'unità sindacale, alcuni di loro ricostituirono l'U.S.I.-A.I.T. che però, fino alla fine degli anni sessanta, fu realmente attiva solo in poche regioni italiane.  


Nel [[1968]] «Guerra di Classe» cambiò denominazione in «[[Lotta di Classe (rivista)|Lotta di Classe]]» <ref name="lotta di classe">[http://www.lottadiclasse.org Sito web]</ref>, il cui primo numero fu editato in occasione del [[1 maggio]] [[1969]]. Dopo la strage di Piazza Fontana e l'assassinio di [[Giuseppe Pinelli]], membro dell'USI, l'organizzazione visse un duro momento repressivo che tenne l'organizzazione in una posizione di stallo per un certo periodo.
Nel [[1968]] «Guerra di Classe» cambiò denominazione in «[[Lotta di Classe (rivista)|Lotta di Classe]]» <ref name="lotta di classe">[http://www.lottadiclasse.org Sito web]</ref>, il cui primo numero fu editato in occasione del [[1 maggio]] [[1969]]. Dopo la [[strage di piazza Fontana]] e l'assassinio di [[Giuseppe Pinelli]], membro dell'USI, l'organizzazione visse un duro momento repressivo che tenne l'organizzazione in una posizione di stallo per un certo periodo.
[[File:Lotta di classe.jpg|right|230 px|thumb|''[[Lotta di classe]]'', n° 125, giugno 2012]]
[[File:Lotta di classe.jpg|right|230 px|thumb|''[[Lotta di classe]]'', n° 125, giugno 2012]]
Gradualmente l'USI si riprese e nella "seconda metà degli anni 70" nacque la proposta in seno al movimento anarchico italiano di ricostruire l'Unione Sindacale Italiana in maniera più solida. Furono fatti due "Attivi di base dei lavoratori per l'USI", il primo nel [[1978]] a Roma ed il secondo, l'anno dopo, a Genova. Non si riuscì a trovare una sintesi tra le due posizioni che animavano il dibattito e che portarono, alla fine, portarono da una parte alla ricostituzione dell'USI e dall'altra alla nascita dei [[Comitati d'azione diretta (CAD)]].
Gradualmente l'USI si riprese e nella "seconda metà degli anni 70" nacque la proposta in seno al movimento anarchico italiano di ricostruire l'Unione Sindacale Italiana in maniera più solida. Furono fatti due "Attivi di base dei lavoratori per l'USI", il primo nel [[1978]] a Roma ed il secondo, l'anno dopo, a Genova. Non si riuscì a trovare una sintesi tra le due posizioni che animavano il dibattito e che portarono, alla fine, portarono da una parte alla ricostituzione dell'USI e dall'altra alla nascita dei [[Comitati d'azione diretta (CAD)]].


In quel periodo la «struttura più forte, anche a livello numerico, era la Federazione Intercategoriale Romana, che aveva strutture organizzate e sezioni riconosciute nella sanità, nella ricerca, nella scuola... A questa sezione vennero anche affidati compiti di collegamento anche a livello internazionale.» <ref>[http://www.usiait.it/faq.html Quando è stata rifondata l'USI?]</ref>
In quel periodo la «struttura più forte, anche a livello numerico, era la Federazione Intercategoriale Romana, che aveva strutture organizzate e sezioni riconosciute nella sanità, nella ricerca, nella scuola... A questa sezione vennero anche affidati compiti di collegamento anche a livello internazionale.» <ref>[http://www.usiait.it/faq.html Quando è stata rifondata l'USI?]</ref>
[[File:manifpin.gif|thumb|300 px|right|Manifesto dell'USI-AIT in occasione del quarantennale della strage di Piazza Fontana e dell'uccisione di Giuseppe Pinelli, anarchico e militante USI]]
[[File:manifpin.gif|thumb|300px|right|Manifesto dell'[[USI]]-[[AIT]] in occasione del quarantennale della [[strage di piazza Fontana]] e dell'uccisione di [[Giuseppe Pinelli]], [[anarchico]] e militante [[USI]].]]
'''Congressi durante questa fase:'''
'''Congressi durante questa fase:'''
* V Congresso - Livorno, [[1953]]
* V Congresso - Livorno, [[1953]]
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Dal [[2018]] l'USI-AIT è uscita dall'[[AIT]] dando vita alla [[CIT]] ([[Confederation International de los Trabajadores]]). <ref>[http://www.cenerentola.info/index.php/lavoro-e-sindacato/1684-l-unione-sindacale-italiana-a-congresso Articolo] di poco precedente al Congresso del [[2018]] in cui si auspica la creazione insieme alla CNT spagnola, alla FAU tedesca, alla FORA argentina, all'ESE greca, all'IP polacca e all'IWW nordamericana della nuova Confederazione Internazionale del Lavoro (CIT).</ref>
Dal [[2018]] l'USI-AIT è uscita dall'[[AIT]] dando vita alla [[CIT]] ([[Confederation International de los Trabajadores]]). <ref>[http://www.cenerentola.info/index.php/lavoro-e-sindacato/1684-l-unione-sindacale-italiana-a-congresso Articolo] di poco precedente al Congresso del [[2018]] in cui si auspica la creazione insieme alla CNT spagnola, alla FAU tedesca, alla FORA argentina, all'ESE greca, all'IP polacca e all'IWW nordamericana della nuova Confederazione Internazionale del Lavoro (CIT).</ref>


Oggi l'USI-CIT si presenta come sindacato autogestionario, che si caratterizza per la struttura organizzativa libertaria e [[federalismo|federalista]] (sindacato [[autogestione|autogestito]]), per il suo impegno a favore dell'autorganizzazione dei lavoratori (alla quale, ogni qualvolta è possibile, non intende sostituirsi), per la prospettiva in cui si muove, che rimane quella della costruzione di una società socialista e libertaria.  
Oggi l'USI-CIT si presenta come sindacato autogestionario, che si caratterizza per la struttura organizzativa libertaria e [[federalismo|federalista]] (sindacato [[autogestione|autogestito]]), per il suo impegno a favore dell'autorganizzazione dei lavoratori (alla quale, ogni qualvolta è possibile, non intende sostituirsi), per la prospettiva in cui si muove, che rimane quella della costruzione di una società [[socialista]] e libertaria.  


Tra i suoi obiettivi principali figurano la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, un reddito minimo garantito per i disoccupati, la difesa della sanità, dell'istruzione e della previdenza pubblica, la smilitarizzazione del paese, ecc.
Tra i suoi obiettivi principali figurano la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, un reddito minimo garantito per i disoccupati, la difesa della sanità, dell'istruzione e della previdenza pubblica, la smilitarizzazione del paese ecc.


== L'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica ==
== L'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica ==
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Scopo dell'U.S.I. è quello di «sostituire alla presente società autoritaria e capitalista, l'organizzazione federalista e razionale della produzione e della ripartizione, alla lotta fra gli uomini la solidarietà umana».                                                     
Scopo dell'U.S.I. è quello di «sostituire alla presente società autoritaria e capitalista, l'organizzazione federalista e razionale della produzione e della ripartizione, alla lotta fra gli uomini la solidarietà umana».                                                     


Ciò premesso e benché tanti anarchici siano stati il motore trainante dell'U.S.I. ed ancor oggi vi facciano parte, l'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica: «l'U.S.I. non è tributaria di alcun partito politico, movimento specifico, filosofico e religioso (nemmeno quello anarchico)». <ref>[http://www.usi-cit.org/index.php/statuto-e-principi Dallo Statuto dell'USI.]</ref>
Ciò premesso e benché tanti anarchici siano stati il motore trainante dell'U.S.I. ed ancor oggi vi facciano parte, l'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica: «l'U.S.I. non è tributaria di alcun partito politico, movimento specifico, filosofico e religioso (nemmeno quello anarchico)». <ref>[http://www.usi-cit.org/index.php/statuto-e-principi Dallo Statuto dell'USI]</ref>


==Note==
==Note==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Antonioli M, ''Armando Borghi e l'Unione Sindacale Italiana'', Lacaita, 1990.
*Antonioli M, ''Armando Borghi e l'Unione Sindacale Italiana'', Lacaita, 1990
*Antonioli M, ''Azione diretta e organizzazione operaia. Sindacalismo rivoluzionario e anarchismo tra la fine dell'Ottocento al fascismo'', Lacaita, 1990
*Antonioli M, ''Azione diretta e organizzazione operaia. Sindacalismo rivoluzionario e anarchismo tra la fine dell'Ottocento al fascismo'', Lacaita, 1990
*Bitelli G, ''Filippo Corridoni e il sindacalismo operaio d'anteguerra'', Modernissima, 1925
*Bitelli G, ''Filippo Corridoni e il sindacalismo operaio d'anteguerra'', Modernissima, 1925
*Borghi A, ''Mezzo secolo d'anarchia'', Anarchismo, 1978.
*Borghi A, ''Mezzo secolo d'anarchia'', Anarchismo, 1978
*Careri G, ''Un progetto autogestionario, l'USI dalle origini ad oggi'', USI, 1991.
*Careri G, ''Un progetto autogestionario, l'USI dalle origini ad oggi'', USI, 1991
*Carocci R, ''Il sindacalismo d'azione diretta. La Lega Generale del Lavoro'', Roma 1907-1910, “Giornale di Storia Contemporanea, n 1, 2011
*Carocci R, ''Il sindacalismo d'azione diretta. La Lega Generale del Lavoro'', Roma 1907-1910, “Giornale di Storia Contemporanea, n. 1, 2011
*D'Alterio D, ''Vincenzo Cardarelli sindacalista rivoluzionario'', Bulzoni, 2005
*D'Alterio D, ''Vincenzo Cardarelli sindacalista rivoluzionario'', Bulzoni, 2005
*De Clementi A, ''Politica e società nel sindacalismo rivoluzionario (1900-1915)'', Bulzoni, 1987
*De Clementi A, ''Politica e società nel sindacalismo rivoluzionario (1900-1915)'', Bulzoni, 1987
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*Furiozzi GB, ''Il sindacalismo rivoluzionario italiano'', Mursia, 1977
*Furiozzi GB, ''Il sindacalismo rivoluzionario italiano'', Mursia, 1977
*Furiozzi GB, ''Le interpretazioni del sindacalismo rivoluzionario italiano'', 1985
*Furiozzi GB, ''Le interpretazioni del sindacalismo rivoluzionario italiano'', 1985
*Goddi F, ''Tullio Masotti. Biografia di un sindacalista rivoluzionario'', “Giornale di Storia Contemporanea” n.1, 2011.
*Goddi F, ''Tullio Masotti. Biografia di un sindacalista rivoluzionario'', “Giornale di Storia Contemporanea” n. 1, 2011
*Landi G, ''Tra anarchismo e sindacalismo rivoluzionario: Armando Borghi'', 1986
*Landi G, ''Tra anarchismo e sindacalismo rivoluzionario: Armando Borghi'', 1986
*Marucco D, ''Arturo Labriola e il sindacalismo rivoluzionario'', Einaudi 1970
*Marucco D, ''Arturo Labriola e il sindacalismo rivoluzionario'', Einaudi 1970
*Osti Guerrazzi A, ''De Ambris, l'Unione Sindacale Italiana e l'intervento, “Giornale di Storia Contemporanea”''
*Osti Guerrazzi A, ''De Ambris, l'Unione Sindacale Italiana e l'intervento, “Giornale di Storia Contemporanea”''
*Osti Guerrazzi A, ''L'utopia del sindacalismo rivoluzionario. I primi due congressi dell'Unione Sindacale Italiana (1912-1913)'', Bulzoni,
*Osti Guerrazzi A, ''L'utopia del sindacalismo rivoluzionario. I primi due congressi dell'Unione Sindacale Italiana (1912-1913)'', Bulzoni, 2001
*Pistillo M, ''Giuseppe Di Vittorio dal sindacalismo rivoluzionario al comunismo (1907-1924)'', Editori riuniti, 1977
*Pistillo M, ''Giuseppe Di Vittorio dal sindacalismo rivoluzionario al comunismo (1907-1924)'', Editori riuniti, 1977
*Riosa Alceo, ''Il sindacalismo rivoluzionario il Italia e la lotta politica nel PSI in età giolittiana'', De Donato, 1976
*Riosa Alceo, ''Il sindacalismo rivoluzionario il Italia e la lotta politica nel PSI in età giolittiana'', De Donato, 1976
*Serventi Longhi E, ''De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista'', Franco Angeli, 2012.
*Serventi Longhi E, ''De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista'', Franco Angeli, 2012
*Vanzetti B, ''Scritti sul sindacalismo'', Antistato, 1955.
*Vanzetti B, ''Scritti sul sindacalismo'', Antistato, 1955


==Voci correlate ==
==Voci correlate ==
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