Umberto Postiglione: differenze tra le versioni

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Arrivato a New York il [[18 ottobre]], prosegue il viaggio in treno verso Chicago, dove giunge due giorni dopo. La grande città dell'Illinois è conosciuta per i drammatici fatti di [[Haymarket Square]] di qualche decennio prima, un luogo in cui quando vi giunge il giovane Umberto i circoli socialisti ed anarchici sono ancora molto attivi. Inizialmente frequenta un circolo socialista, ma ben presto entra a far parte di uno prettamente anarchico che dà inizio alla sua militanza libertaria negli [[USA]].  
Arrivato a New York il [[18 ottobre]], prosegue il viaggio in treno verso Chicago, dove giunge due giorni dopo. La grande città dell'Illinois è conosciuta per i drammatici fatti di [[Haymarket Square]] di qualche decennio prima, un luogo in cui quando vi giunge il giovane Umberto i circoli socialisti ed anarchici sono ancora molto attivi. Inizialmente frequenta un circolo socialista, ma ben presto entra a far parte di uno prettamente anarchico che dà inizio alla sua militanza libertaria negli [[USA]].  


Dal punto di vista lavorativo è fortunato, il diploma di ragioniere gli consente di trovare lavoro come impiegato bancario, ma questa occupazione non gli interessa, la sua attenzione è tutta rivolta verso i problemi sociali, politici e sindacali. Così, in cerca di una totale coerenza, Postiglione cerca e trova impiego come operaio in diverse tipologie di aziende (fabbriche chimiche, di pianoforti, vetrerie, fonderie, manovalanza varia, ecc.).
Dal punto di vista lavorativo è fortunato, il diploma di ragioniere gli consente di trovare lavoro come impiegato bancario, ma questa occupazione non gli interessa, la sua attenzione è tutta rivolta verso i problemi sociali, politici e sindacali. Così, in cerca di una totale coerenza, Postiglione cerca e trova impiego come operaio in diverse tipologie di aziende (fabbriche chimiche, di pianoforti, vetrerie, fonderie, manovalanza varia ecc.).


[[File:Luigigalleani2.jpg|200px|thumb|left|[[Luigi Galleani]]]]
[[File:Luigigalleani2.jpg|200px|thumb|left|[[Luigi Galleani]]]]
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===Contro la guerra: esilio in Messico e Sud America===
===Contro la guerra: esilio in Messico e Sud America===
Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, per evitare il rimpatrio forzato in [[Italia]] o la coscrizione militare negli USA, Postiglione sceglie l'esilio verso la cittadina di Monterrey, in [[Messico]], insieme a tantissimi anarchici italo-americani, tra cui [[Riziero Fantini]], [[Nicola Sacco]], [[Bartolomeo Vanzetti]], [[Emilio Coda]], [[Giovanni Scussel]], [[Amleto Fabbri]], [[Adelfo Sanchioni]], [[Umberto Colarossi]], [[Mario Buda]], [[Carlo Valdinoci]], [[Salvatore De Filippis]], ecc.
Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, per evitare il rimpatrio forzato in [[Italia]] o la coscrizione militare negli USA, Postiglione sceglie l'esilio verso la cittadina di Monterrey, in [[Messico]], insieme a tantissimi anarchici italo-americani, tra cui [[Riziero Fantini]], [[Nicola Sacco]], [[Bartolomeo Vanzetti]], [[Emilio Coda]], [[Giovanni Scussel]], [[Amleto Fabbri]], [[Adelfo Sanchioni]], [[Umberto Colarossi]], [[Mario Buda]], [[Carlo Valdinoci]], [[Salvatore De Filippis]] ecc.


Quella di Postiglione e dei suoi compagni non è una scelta dettata dalla codardia, bensì dalla semplice volontà di esser coerente rispetto ai principi anarchici [[internazionalismo|internazionalisti]]. <ref>Su quest'argomento molto interessanti sono alcuni capitoli del libro di [[Paul Avrich]] dal titolo ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'', Nova Delphi Libri, 2015.</ref> Questa sua posizione sarà peraltro esplicitata al padre Franco che gli chiedeva di rientrare in Abruzzo per adempiere a quello che riteneva fosse un dovere del figlio:
Quella di Postiglione e dei suoi compagni non è una scelta dettata dalla codardia, bensì dalla semplice volontà di esser coerente rispetto ai principi anarchici [[internazionalismo|internazionalisti]]. <ref>Su quest'argomento molto interessanti sono alcuni capitoli del libro di [[Paul Avrich]] dal titolo ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'', Nova Delphi Libri, 2015.</ref> Questa sua posizione sarà peraltro esplicitata al padre Franco che gli chiedeva di rientrare in Abruzzo per adempiere a quello che riteneva fosse un dovere del figlio:
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