Timothy McVeigh: differenze tra le versioni

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===L'esercito e la guerra in Iraq===
===L'esercito e la guerra in Iraq===
:«Siamo stati fomentati e ingannati [...] la guerra mi ha aperto gli occhi» (Timothy McVeigh)
:«Siamo stati fomentati e ingannati [...] la guerra mi ha aperto gli occhi» (Timothy McVeigh)
Nel [[1988]] entra nell'[[esercito]], diviene sergente e partecipa nel [[1991]] alla prima [[Guerra del Golfo]] ricevendo elogi e riconoscenze per il suo operato. In guerra però Mc Veigh si accorge che la realtà  non è quella descritta dai [[media]], così comincia a farsi strada in lui il pensiero che l'[[esercito]] americano non sia certo al servizio del popolo, della [[democrazia]] e della [[libertà ]], bensì di interessi superiori e non certo generali. Ritiene inoltre che la militarizzazione del sistema americano sia divenuta così invasiva che anche i federali sarebbero diventati dei veri e propri militari che agiscono violentemente anche contro i loro stessi concittadini:
Nel [[1988]] entra nell'[[esercito]], diviene sergente e partecipa nel [[1991]] alla prima [[Guerra del Golfo]] ricevendo elogi e riconoscenze per il suo operato. In guerra però Mc Veigh si accorge che la realtà  non è quella descritta dai [[media]], così comincia a farsi strada in lui il pensiero che l'[[esercito]] americano non sia certo al servizio del popolo, della [[democrazia]] e della [[libertà]], bensì di interessi superiori e non certo generali. Ritiene inoltre che la militarizzazione del sistema americano sia divenuta così invasiva che anche i federali sarebbero diventati dei veri e propri militari che agiscono violentemente anche contro i loro stessi concittadini:
:«In buona sostanza gli agenti federali sono diventati soldati (ricevono un addestramento militare, ne usano le tattiche, le tecniche, l'equipaggiamento, la divisa dell'esercito e ne condividono l'organizzazione e la mentalità) e il loro comportamento ha subito una degenerazione.» <ref>[[Gore Vidal]], ''La fine della Libertà '', Fazi editore, pag. 55</ref>.
:«In buona sostanza gli agenti federali sono diventati soldati (ricevono un addestramento militare, ne usano le tattiche, le tecniche, l'equipaggiamento, la divisa dell'esercito e ne condividono l'organizzazione e la mentalità) e il loro comportamento ha subito una degenerazione.» <ref>[[Gore Vidal]], ''La fine della Libertà '', Fazi editore, pag. 55</ref>.
La sua analisi politica sulle vicende legate alla guerra all'[[Iraq]] sarà  ben esplicitata in seguito con queste parole:
La sua analisi politica sulle vicende legate alla guerra all'[[Iraq]] sarà  ben esplicitata in seguito con queste parole:
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Il [[20 febbraio]] [[1996]], la Corte ha concesso un cambio di sede e ordinato il trasferimento del processo da Oklahoma City alla Corte distrettuale di Denver, Colorado, per essere presieduta dal giudice distrettuale Richard Matsch Paul. <ref>[http://www.washingtonpost.com/wp-srv/national/longterm/oklahoma/stories/judge.htm Richard Matsch Has a Firm Grip on His Gavel in the Oklahoma City Bombing Trial]</ref>Durante il processo la testimonianza più preziosa per l'accusa è Michael Fortier, ex commilitone di McVeigh, e sua moglie Lori, entrambi consumatori di metamfetamine e quindi a rigor di logica non proprio attendibili.  
Il [[20 febbraio]] [[1996]], la Corte ha concesso un cambio di sede e ordinato il trasferimento del processo da Oklahoma City alla Corte distrettuale di Denver, Colorado, per essere presieduta dal giudice distrettuale Richard Matsch Paul. <ref>[http://www.washingtonpost.com/wp-srv/national/longterm/oklahoma/stories/judge.htm Richard Matsch Has a Firm Grip on His Gavel in the Oklahoma City Bombing Trial]</ref>Durante il processo la testimonianza più preziosa per l'accusa è Michael Fortier, ex commilitone di McVeigh, e sua moglie Lori, entrambi consumatori di metamfetamine e quindi a rigor di logica non proprio attendibili.  


Poco prima della lettura della prima sentenza, la corte gli consente di fare una dichiarazione. Lui sorprende tutti citando il giudice Brandeis: «Vorrei che le parole del giudice Brandeis <ref>Louis Brandeis (1856–1941) è stato un avvocato e giurista statunitense, membro della Corte Suprema degli Stati Uniti dal 1916 al 1939. È ricordato per aver perseguito gratuitamente tematiche di grande rilevanza sociale, promuovendo l'avanzamento del diritto in vari campi e la tutela delle [[libertà ]] civili.</ref>, che dissentì sul caso Olmstead, parlassero per me. Il giudice scrisse: "Il governo è il nostro possente e onnipresente maestro. Nel bene e nel male, educa l'intero popolo con il suo esempio"» <ref> [[Gore Vidal]], ''La fine della Libertà '', Fazi editore, pag. 106 </ref>.
Poco prima della lettura della prima sentenza, la corte gli consente di fare una dichiarazione. Lui sorprende tutti citando il giudice Brandeis: «Vorrei che le parole del giudice Brandeis <ref>Louis Brandeis (1856–1941) è stato un avvocato e giurista statunitense, membro della Corte Suprema degli Stati Uniti dal 1916 al 1939. È ricordato per aver perseguito gratuitamente tematiche di grande rilevanza sociale, promuovendo l'avanzamento del diritto in vari campi e la tutela delle [[libertà]] civili.</ref>, che dissentì sul caso Olmstead, parlassero per me. Il giudice scrisse: "Il governo è il nostro possente e onnipresente maestro. Nel bene e nel male, educa l'intero popolo con il suo esempio"» <ref> [[Gore Vidal]], ''La fine della Libertà '', Fazi editore, pag. 106 </ref>.


Alla fine, il [[2 giugno]] [[1997]], Timothy McVeigh viene dichiarato colpevole di undici reati e condannato a morte; a Terry Nichols viene dato l'[[ergastolo]], mentre James viene assolto per mancanza di prove. Il [[13 giugno]] viene condannato a morte. Durante la detenzione continua a leggere ed intrattiene una fitta corrispondenza con [[Gore Vidal]], scrittore gay statunitense.
Alla fine, il [[2 giugno]] [[1997]], Timothy McVeigh viene dichiarato colpevole di undici reati e condannato a morte; a Terry Nichols viene dato l'[[ergastolo]], mentre James viene assolto per mancanza di prove. Il [[13 giugno]] viene condannato a morte. Durante la detenzione continua a leggere ed intrattiene una fitta corrispondenza con [[Gore Vidal]], scrittore gay statunitense.
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==Errori, bugie ed incongruenze sull'attentato di Oklahoma City ==
==Errori, bugie ed incongruenze sull'attentato di Oklahoma City ==
Sussistono forti e ragionevoli dubbi sul fatto che McVeigh sia stato l'unico vero colpevole dell'attentato di Oklahoma City. Egli fu sicuramente coinvolto e si trovava sul luogo dell'attentato, ma appare più verosimile che fosse inserito in un contesto molto più complesso e variegato, di cui probabilmente non conosceva nemmeno tutte le sfaccettature. (Bisogna ricordare che quest'attentato permise all'allora Presidente [[Bill Clinton]] di promulgare l'''Anti Terrorism Act'' del [[1996]], che di fatto ha sospeso molte [[libertà ]] civili individuali degli statunitensi).  
Sussistono forti e ragionevoli dubbi sul fatto che McVeigh sia stato l'unico vero colpevole dell'attentato di Oklahoma City. Egli fu sicuramente coinvolto e si trovava sul luogo dell'attentato, ma appare più verosimile che fosse inserito in un contesto molto più complesso e variegato, di cui probabilmente non conosceva nemmeno tutte le sfaccettature. (Bisogna ricordare che quest'attentato permise all'allora Presidente [[Bill Clinton]] di promulgare l'''Anti Terrorism Act'' del [[1996]], che di fatto ha sospeso molte [[libertà]] civili individuali degli statunitensi).  


Diversi saggi hanno provato a ricostruire i fatti di Oklahoma City, riguardanti sia l'attentato in sé e sia il relativo processo in cui molti elementi furono omessi più o meno volontariamente. Due dei più importanti di questi libri sono ''Harvest of Rage'' di Joel Dyer e ''The Oklahoma City Bombing and the politics of Terror'' di David Hoffman. Gli aspetti trascurati dalle indagini ufficiali e maggiormente evidenziati da questi ed altri saggi riguardano:
Diversi saggi hanno provato a ricostruire i fatti di Oklahoma City, riguardanti sia l'attentato in sé e sia il relativo processo in cui molti elementi furono omessi più o meno volontariamente. Due dei più importanti di questi libri sono ''Harvest of Rage'' di Joel Dyer e ''The Oklahoma City Bombing and the politics of Terror'' di David Hoffman. Gli aspetti trascurati dalle indagini ufficiali e maggiormente evidenziati da questi ed altri saggi riguardano: