Timothy McVeigh: differenze tra le versioni

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[[File:Timothy McVeigh.jpg|thumb|Identikit (a sinistra) e foto segnaletica di Timothy McVeigh (right)]]'''Timothy James McVeigh''' (Lockport, [[23 aprile]] [[1968]] – Terre Haute, [[11 giugno]] [[2001]]) è stato un veterano dell'esercito statunitense condannato a morte con l'accusa di essere l'esecutore materiale dell'[[Timothy_McVeigh#L.27attentato_ad_Oklahoma_City|attentato di Oklahoma City]] del [[19 aprile]] [[1995]]. McVeigh dichiarò di averlo eseguito come ritorsione per la strage di [[Timothy McVeigh#Strage_di_Waco_ed_altri_fatti|Waco]] - avvenuta esattamente due anni prima. L'attentato provocò la morte di 168 persone - tra cui 19 bambini - e fu il più sanguinoso atto terroristico perpetrato nel territorio degli [[Stati Uniti]] fino agli [[Antefatti del 11 settembre|attentati dell'11 settembre 2001]].  
[[File:Timothy McVeigh.jpg|thumb|Identikit (a sinistra) e foto segnaletica di Timothy McVeigh (right)]]'''Timothy James McVeigh''' (Lockport, [[23 aprile]] [[1968]] – Terre Haute, [[11 giugno]] [[2001]]) è stato un veterano dell'esercito statunitense condannato a morte con l'accusa di essere l'esecutore materiale dell'[[Timothy_McVeigh#L.27attentato_ad_Oklahoma_City|attentato di Oklahoma City]] del [[19 aprile]] [[1995]]. McVeigh dichiarò di averlo eseguito come ritorsione per la strage di [[Timothy McVeigh#Strage_di_Waco_ed_altri_fatti|Waco]] - avvenuta esattamente due anni prima. L'attentato provocò la morte di 168 persone - tra cui 19 bambini - e fu il più sanguinoso atto terroristico perpetrato nel territorio degli [[Stati Uniti]] fino agli [[Antefatti dell'11 settembre|attentati dell'11 settembre 2001]].  


McVeigh fu riconosciuto colpevole di 11 reati federali, [[Pena di morte|condannato a morte]] e giustiziato l'[[11 giugno]] [[2001]] mediante iniezione letale.  
McVeigh fu riconosciuto colpevole di 11 reati federali, [[Pena di morte|condannato a morte]] e giustiziato l'[[11 giugno]] [[2001]] mediante iniezione letale.  
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Negli anni '90 si susseguono negli [[Stati Uniti]] alcune vere e proprie stragi che vedono direttamente coinvolti gli uomini dell'[[FBI]] e/o della polizia. McVeigh rimane molto turbato da questi eventi ed il suo odio verso il governo federale non fa che accrescersi a dismisura.
Negli anni '90 si susseguono negli [[Stati Uniti]] alcune vere e proprie stragi che vedono direttamente coinvolti gli uomini dell'[[FBI]] e/o della polizia. McVeigh rimane molto turbato da questi eventi ed il suo odio verso il governo federale non fa che accrescersi a dismisura.


'''La più grave di queste stragi si verifica il [[19 aprile]] [[1993]], a Waco (Texas)''': nel [[1993]] il Governo americano degli Stati Uniti comincia ad indagare su una setta religiosa, i ''Branch Davidians'' guidati dal leader [[David Koresh]], accusata di svariati reati (possesso illegale di armi, abuso di alcool e droga, pedofilia, ecc.). Secondo quanto riporta [[Gore Vidal]] nel suo ''La fine della libertà '', Koresh si dimostrò sempre disponibile al confronto con i federali, ma questi non lo furono mai altrettanto. Il [[28 febbraio]] [[1993]], più di cento agenti del '''BATF''' (Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms), ente dipendente dal Governo Federale, attaccarono improvvisamente e senza mandato la comune religiosa di Waco, coadiuvati da un elicottero federale che dall'alto prese a sparare sull'edificio: morirono 6 davidiani e 4 federali (probabilmente a causa di «fuoco amico», sempre secondo Vidal).  
'''La più grave di queste stragi si verifica il [[19 aprile]] [[1993]], a Waco (Texas)''': nel [[1993]] il Governo americano degli Stati Uniti comincia ad indagare su una setta religiosa, i ''Branch Davidians'' guidati dal leader [[David Koresh]], accusata di svariati reati (possesso illegale di armi, abuso di alcool e droga, pedofilia ecc.). Secondo quanto riporta [[Gore Vidal]] nel suo ''La fine della libertà '', Koresh si dimostrò sempre disponibile al confronto con i federali, ma questi non lo furono mai altrettanto. Il [[28 febbraio]] [[1993]], più di cento agenti del '''BATF''' (Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms), ente dipendente dal Governo Federale, attaccarono improvvisamente e senza mandato la comune religiosa di Waco, coadiuvati da un elicottero federale che dall'alto prese a sparare sull'edificio: morirono 6 davidiani e 4 federali (probabilmente a causa di «fuoco amico», sempre secondo Vidal).  
[[File:Mountcarmelfire04-19-93-l.jpg|thumb|left|300 px|Il ranch dei davidiani dopo l'assalto delle forze speciali statunitensi]]
[[File:Mountcarmelfire04-19-93-l.jpg|thumb|left|300 px|Il ranch dei davidiani dopo l'assalto delle forze speciali statunitensi]]
Ci fu un momento di tregua durato 51 giorni, durante i quali la setta fu assediata; oltre alla [[musica]] ad altissimo volume, tesa ad impedire ai davidiani di riposare, fu staccata la corrente elettrica e venne bloccato ogni rifornimento di cibo, compreso quello destinato ai bambini. Il [[19 aprile]] [[1993]], violando lo spirito originario del [[Posse Commitatus Act]] del [[1878]], che vietava l'utilizzo dei federali e dell'esercito contro i cittadini (ovviamente ci sono delle eccezioni legislative che permettono l'uso dell'esercito per combattere il traffico di droga, per questo i [[media]] cominciarono a diffondere falsità sull'operato di David Koresh: per esempio si disse che era un violento, un pedofilo e soprattutto uno spacciatore di metamfetamina.), il procuratore generale Janet Reno diede l'ordine di porre fine alla resistenza dei davidiani.
Ci fu un momento di tregua durato 51 giorni, durante i quali la setta fu assediata; oltre alla [[musica]] ad altissimo volume, tesa ad impedire ai davidiani di riposare, fu staccata la corrente elettrica e venne bloccato ogni rifornimento di cibo, compreso quello destinato ai bambini. Il [[19 aprile]] [[1993]], violando lo spirito originario del [[Posse Commitatus Act]] del [[1878]], che vietava l'utilizzo dei federali e dell'esercito contro i cittadini (ovviamente ci sono delle eccezioni legislative che permettono l'uso dell'esercito per combattere il traffico di droga, per questo i [[media]] cominciarono a diffondere falsità sull'operato di David Koresh: per esempio si disse che era un violento, un pedofilo e soprattutto uno spacciatore di metamfetamina.), il procuratore generale Janet Reno diede l'ordine di porre fine alla resistenza dei davidiani.
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