Tierra y Libertad (periodico): differenze tra le versioni

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'''''Tierra y Libertad''''' <ref name="tIERRA">«Tierra y Libertad!», in italiano «Terra e Libertà!», è stato un celebre motto diffuso durante la [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione messicana]], grazie soprattutto a [[Emiliano Zapata]].</ref> è un periodico (mensile) spagnolo di matrice [[anarchica]] pubblicato dalla [[Federazione Anarchica Iberica]] a partire dagli anni '30 del XX secolo, ma con una testata esistente sin dal [[1888]].
'''''Tierra y Libertad''''' <ref name="tIERRA">«Tierra y Libertad!», in italiano «Terra e Libertà!», è stato un celebre motto diffuso durante la [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione messicana]], grazie soprattutto a [[Emiliano Zapata]].</ref> è un periodico (mensile) spagnolo pubblicato dalla [[Federazione Anarchica Iberica]] a partire dagli anni '30 del XX secolo, ma con una testata esistente sin dal [[1888]].


== Storia ==
== Storia ==
[[File:TyL.jpg|thumb|500px|Testata del primo numero del primo periodo di ''Tierra y Libertad'' ([[14 dicembre]] [[1904]]).]]
=== Il [[periodico anarchico]] ===
Nel [[1888]] venne pubblicato a Gracia (attualmente quartiere di Barcellona) un quindicinale dal titolo ''Tierra y Libertad'' (diretto da [[Sebastián Suñé]] e con [[Emilio Hugas]] e [[Martín Borras Javè]] come principali redattori), con contenuti chiaramente [[anarco-comunisti]]. Il nome traeva origine dalle aspirazioni del movimento populista russo (lotta contro il sistema politico ed economico zarista e fervente desiderio di libertà e giustizia del popolo russo) e di molti diseredati di tutto il mondo. Dopo un anno (23 numeri usciti) il foglio sospese le pubblicazioni (ma servì come base per mettere in contatto i gruppi [[anarchici]] che stavano iniziando a formarsi in tutto il paese) le e riprese solo dieci anni dopo, come settimanale, il [[20 maggio]] [[1899]], a Madrid, prima come supplemento de «[[La Revista Blanca]]» e poi in modo indipendente (dal [[25 gennaio]] [[1902]] al [[25 agosto]] [[1904]]; uscì temporaneamente come quotidiano dall'agosto del [[1903]] fino alla fine di quell'anno).  
[[File:TyL.jpg|thumb|500px|Testata del primo numero del [[Tierra_y_Libertad_(periodico)#Periodi|primo periodo]] di ''Tierra y Libertad'' ([[14 dicembre]] [[1904]]).]]
Nel [[1888]] venne pubblicato a Gracia (attualmente quartiere di Barcellona) un quindicinale dal titolo ''Tierra y Libertad'' (diretto da [[Sebastián Suñé]] e con [[Emilio Hugas]] e [[Martín Borras Javè]] come principali redattori), con contenuti chiaramente [[anarco-comunisti]]. Il nome traeva origine dalle aspirazioni del movimento populista russo (lotta contro il sistema politico ed economico zarista e fervente desiderio di libertà e giustizia del popolo russo) e di molti diseredati di tutto il mondo. Dopo un anno (23 numeri usciti) il foglio sospese le pubblicazioni (ma servì come base per mettere in contatto i gruppi [[anarchici]] che stavano iniziando a formarsi in tutto il paese) e le riprese solo dieci anni dopo, come settimanale, il [[20 maggio]] [[1899]], a Madrid, prima come supplemento de ''[[La Revista Blanca]]'' e poi in modo indipendente (dal [[25 gennaio]] [[1902]] al [[25 agosto]] [[1904]]; uscì temporaneamente come quotidiano dall'agosto del [[1903]] fino alla fine di quell'anno).  


Nel suo primo decennio il giornale fu diretto da [[Federico Urales]] (pseudonimo di [[Joan Montseny]]) e [[González Solá y Saavedra]]. Tra i collaboratori: [[Rafael Urbano]], [[Lorenzo Pahissa]], [[Rodríguez Romero]], [[Élisée Reclus]], [[Carlos Malato]].
Nel suo primo decennio il giornale fu diretto da [[Federico Urales]] (pseudonimo di [[Joan Montseny]]) e [[González Solá y Saavedra]]. Tra i collaboratori: [[Rafael Urbano]], [[Lorenzo Pahissa]], [[Rodríguez Romero]], [[Élisée Reclus]], [[Carlos Malato]].
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Dal [[24 febbraio]] [[1910]] (nuova apertura) al [[15 gennaio]] [[1919]] (nuova chiusura) ''Tierra y Libertad'' riuscì a unire e diffondere il suo messaggio [[libertario]] in gran parte della penisola iberica, diventando il portavoce più popolare del pensiero [[anarchico]] del tempo.  
Dal [[24 febbraio]] [[1910]] (nuova apertura) al [[15 gennaio]] [[1919]] (nuova chiusura) ''Tierra y Libertad'' riuscì a unire e diffondere il suo messaggio [[libertario]] in gran parte della penisola iberica, diventando il portavoce più popolare del pensiero [[anarchico]] del tempo.  


Ricomparve nel [[1923]], ma fu nuovamente soppresso dal dittatore Primo de Rivera. In questi anni il giornale fu diretto da [[Tomás Herreros]], [[Francisco Cardenal]], [[Juan Basón]] e [[Soledad Gustavo]] (pseudonimo di [[Teresa Mañé i Miravent]]). Tra i collaboratori: [[Víctor García]], [[Emilio Boal]], [[Eduardo Gilimón]], [[Federico Urales]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Anselmo Lorenzo]], [[Fermín Salvochea]]. La ''Biblioteca Tierra y Libertad'', pubblicava opere di [[Émile Pouget]], [[Fernand Pelloutier]], [[Juan Lazarte]], [[Ricardo Mella]] ecc.
Ricomparve nel [[1923]], ma fu nuovamente soppresso dal dittatore Primo de Rivera.  


In questi anni il giornale fu diretto da [[Tomás Herreros]], [[Francisco Cardenal]], [[Juan Basón]] e [[Soledad Gustavo]] (pseudonimo di [[Teresa Mañé i Miravent]]). Tra i collaboratori: [[Víctor García]], [[Emilio Boal]], [[Eduardo Gilimón]], [[Federico Urales]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Anselmo Lorenzo]], [[Fermín Salvochea]]. La ''Biblioteca Tierra y Libertad'', pubblicava opere di [[Émile Pouget]], [[Fernand Pelloutier]], [[Juan Lazarte]], [[Ricardo Mella]] ecc.
=== L'organo della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] ===
Nel [[1930]] il giornale ricomparve come settimanale, pubblicato dalla [[Federazione Anarchica Iberica]] di Valencia. Fu più volte sospeso e ripubblicato a causa della persecuzione del governo. Nell'aprile del [[1931]] era sottotitolato «'''Órgano de la revolución social de España'''» («'''Organo della rivoluzione sociale di Spagna'''»). Conteneva vari editoriali ed articoli di attualità, nonché informazioni su eventi e scritti su temi [[libertari]].
Nel [[1930]] il giornale ricomparve come settimanale, pubblicato dalla [[Federazione Anarchica Iberica]] di Valencia. Fu più volte sospeso e ripubblicato a causa della persecuzione del governo. Nell'aprile del [[1931]] era sottotitolato «'''Órgano de la revolución social de España'''» («'''Organo della rivoluzione sociale di Spagna'''»). Conteneva vari editoriali ed articoli di attualità, nonché informazioni su eventi e scritti su temi [[libertari]].


La rivista, come tutte le testate indipendenti, era autogestita dalla [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], rifiutando di ricevere sussidi dallo [[Stato]] o dalle istituzioni. Negli anni '30 era uno dei giornali più letti e diffusi in [[Spagna]]. La sua tiratura raggiunse le 30.000 copie, la più grande per un organo di stampa politica. <ref>Miguel Iñiguez, ''Esbozo de una Enciclopedia histórica del anarquismo español'', Fundación de Estudios Libertarios Anselmo Lorenzo, Madrid, 2001, p. 592</ref>
Il foglio, testata indipendente ed autogestita dalla [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], rifiutava di ricevere sussidi dallo [[Stato]] o dalle istituzioni. Negli anni '30 era uno dei giornali più letti e diffusi in [[Spagna]]. La sua tiratura raggiunse le 30.000 copie, la più grande per un organo di stampa politica. <ref>Miguel Iñiguez, ''Esbozo de una Enciclopedia histórica del anarquismo español'', Fundación de Estudios Libertarios Anselmo Lorenzo, Madrid, 2001, p. 592</ref>


Vi scrissero i principali pensatori [[anarchici]] del XX secolo, tra cui: [[Federica Montseny]], [[Federico Urales]], [[Pëtr Kropotkin]], [[Rudolf Rocker]], [[Francisco Ascaso]], [[Luigi Fabbri]], [[Juan García Oliver]], [[Max Nettlau]], [[Melchor Rodríguez]] e [[Ramón Acín]]. Alcuni dei suoi direttori furono [[Felipe Alaiz]], [[Juanel]] (pseudonimo di [[Juan Manuel Molina Mateo]]), [[Jacobo Maguid]] e [[Diego Abad de Santillán]]; tra i suoi amministratori vi furono [[Josep Peirats]], [[Juanel]] e [[Manuel Escorza del Val]].
Vi scrissero i principali pensatori [[anarchici]] del XX secolo, tra cui: [[Federica Montseny]], [[Federico Urales]], [[Pëtr Kropotkin]], [[Rudolf Rocker]], [[Francisco Ascaso]], [[Luigi Fabbri]], [[Juan García Oliver]], [[Max Nettlau]], [[Melchor Rodríguez]] e [[Ramón Acín]]. Alcuni dei suoi direttori furono [[Felipe Alaiz]], [[Juanel]] (pseudonimo di [[Juan Manuel Molina Mateo]]), [[Jacobo Maguid]] e [[Diego Abad de Santillán]]; tra i suoi amministratori vi furono [[Josep Peirats]], [[Juanel]] e [[Manuel Escorza del Val]].


''Tierra y Libertad'' fu molto apprezzato durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] (periodo in cui uscì come quotidiano). Dopo la vittoria dei franchisti smise di uscire, ma, dal [[1944]], continuò le pubblicazioni in clandestinità a Madrid e Barcellona per opera di [[Ramón Rufat]].  
''Tierra y Libertad'' fu molto apprezzato durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] (periodo in cui uscì come quotidiano). Dopo la vittoria dei franchisti smise di uscire, ma, dal [[1944]], continuò le pubblicazioni in clandestinità a Madrid e Barcellona per opera di [[Ramón Rufat]].


Tra il [[1944]] e il [[1988]] fu pubblicato da esuli [[anarchici]] spagnoli in [[Messico]] un periodico mensile con testata identica a quella spagnola. Totalizzò più di 400 numeri. A fondarlo furono [[Hermilo Alonso]], [[Marcos Alcón]], [[Marcos Rojas]] e [[Benjamín Cano Ruiz]]. Tra i direttori: [[Floreal Ocaña]], [[Cano Ruiz]], [[Severino Campos]], [[Eliseo Rojas]]. Tra i collaboratori: [[Juan Lazarte]], [[Juan Papiol]], [[Manuel Villar]], [[José Alberola]].  
In [[Spagna]], nel [[1977]], con la riorganizzazione [[libertaria]] avvenuta dopo la morte di [[Francisco Franco]], i gruppi della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] decisero nuovamente di pubblicare mensilmente ''Tierra y Libertad''.


In [[Spagna]], nel [[1977]], con la riorganizzazione [[libertaria]], avvenuta dopo la morte di [[Francisco Franco]], i gruppi della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] decisero nuovamente di pubblicare mensilmente ''Tierra y Libertad''.
=== In Messico ===
Tra il [[1944]] e il [[1988]] fu pubblicato da esuli [[anarchici]] spagnoli in [[Messico]] un periodico mensile con testata identica a quella spagnola. Totalizzò più di 400 numeri. A fondarlo furono [[Hermilo Alonso]], [[Marcos Alcón]], [[Marcos Rojas]] e [[Benjamín Cano Ruiz]]. Tra i direttori: [[Floreal Ocaña]], [[Cano Ruiz]], [[Severino Campos]], [[Eliseo Rojas]]. Tra i collaboratori: [[Juan Lazarte]], [[Juan Papiol]], [[Manuel Villar]], [[José Alberola]].


== Periodi ==
== Periodi ==
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==Collegamenti esterni ==
==Collegamenti esterni ==
*[http://www.nodo50.org/tierraylibertad/ Sito web di ''Tierra y Libertad'']
*[http://www.nodo50.org/tierraylibertad/ Sito web di ''Tierra y Libertad'']
*[https://bibliothekderfreien.de/bestaende/lidiap/#T I numeri di ''Tierra y Libertad'' sulla ''Lidiap'' - ''List of digitized anarchist periodicals'']
*[https://lidiap.ficedl.info/#T I numeri di ''Tierra y Libertad'' sulla ''Lidiap'' - ''List of digitized anarchist periodicals'']


[[Categoria:Stampa anarchica]]
[[Categoria:Stampa anarchica]]
[[Categoria:Rivoluzione spagnola]]
[[Categoria:Rivoluzione spagnola]]
[[Categoria:Anarchismo in Spagna]]
[[Categoria:Anarchismo in Spagna]]
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