Teologia della Liberazione: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
nessun oggetto della modifica
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
Nessun oggetto della modifica
 
(2 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File:Liberation_theology.jpg|180px|right]]
La '''Teologia della Liberazione''' (TdL) è un'ideologia politico-teologica nata nel [[1968]] durante la riunione del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) di Medellín (Colombia). Questa dottrina pretende di fornire una nuova interpretazione globale del cristianesimo, visto come una prassi della liberazione e pretende essere essa stessa un'introduzione a questa prassi. Poiché, secondo questa teologia, tutta la realtà è politica, anche la liberazione è un concetto politico e l'introduzione alla liberazione è un'introduzione all'azione politica:
La '''Teologia della Liberazione''' (TdL) è un'ideologia politico-teologica nata nel [[1968]] durante la riunione del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) di Medellín (Colombia). Questa dottrina pretende di fornire una nuova interpretazione globale del cristianesimo, visto come una prassi della liberazione e pretende essere essa stessa un'introduzione a questa prassi. Poiché, secondo questa teologia, tutta la realtà è politica, anche la liberazione è un concetto politico e l'introduzione alla liberazione è un'introduzione all'azione politica:
: «Niente è fuori dal compromesso politico. Tutto ha una colorazione politica». <ref>Gutiérrez, ''Teología de la liberación''.</ref>
: «Niente è fuori dal compromesso politico. Tutto ha una colorazione politica». <ref>Gutiérrez, ''Teología de la liberación''.</ref>
Riga 28: Riga 27:
Sin dalla sua nascita, la Teologia della Liberazione fu fortemente osteggiata [[Chiesa|dal Vaticano e dal papa]] Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla): in uno dei suoi primi viaggi apostolici in [[Messico]], nel gennaio del [[1979]], il papa affermò che «la concezione di Cristo come una figura politica, un rivoluzionario (...) non è compatibile con gli insegnamenti della Chiesa». Egli sollecitò inoltre degli studi sulla Teologia della Liberazione, conferendo tale compito alla ''Congregazione per la dottrina della fede'', allora presieduta dal cardinale [[Joseph Ratzinger]]. Furono elaborati due scritti: ''Libertatis Nuntius'' ([[1984]]) e ''Libertatis Conscientia'' ([[1986]]); in entrambi, si considerava l'assoluta inconciliabilità tra il [[marxismo]] (o altre dottrine rivoluzionarie) e la "Dottrina sociale della Chiesa cattolica", specialmente nell'assunto in cui quella teologia sosteneva che la redenzione fosse ottenibile attraverso un compromesso con le esigenze di riscatto sociale dei poveri. <ref>[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19840806_theology-liberation_en.html Cfr. ''Libertatis Nuntius'']</ref> <ref>[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19860322_freedom-liberation_en.html  Cfr. ''Libertatis Conscientia'']</ref>
Sin dalla sua nascita, la Teologia della Liberazione fu fortemente osteggiata [[Chiesa|dal Vaticano e dal papa]] Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla): in uno dei suoi primi viaggi apostolici in [[Messico]], nel gennaio del [[1979]], il papa affermò che «la concezione di Cristo come una figura politica, un rivoluzionario (...) non è compatibile con gli insegnamenti della Chiesa». Egli sollecitò inoltre degli studi sulla Teologia della Liberazione, conferendo tale compito alla ''Congregazione per la dottrina della fede'', allora presieduta dal cardinale [[Joseph Ratzinger]]. Furono elaborati due scritti: ''Libertatis Nuntius'' ([[1984]]) e ''Libertatis Conscientia'' ([[1986]]); in entrambi, si considerava l'assoluta inconciliabilità tra il [[marxismo]] (o altre dottrine rivoluzionarie) e la "Dottrina sociale della Chiesa cattolica", specialmente nell'assunto in cui quella teologia sosteneva che la redenzione fosse ottenibile attraverso un compromesso con le esigenze di riscatto sociale dei poveri. <ref>[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19840806_theology-liberation_en.html Cfr. ''Libertatis Nuntius'']</ref> <ref>[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19860322_freedom-liberation_en.html  Cfr. ''Libertatis Conscientia'']</ref>


Molti esponenti di questa dottrina teologica, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, vennero rimossi dall'insegnamento, ridotti al silenzio ed emarginati, perché accusati di essere [[marxismo|marxisti]] (cosa non sempre rispondente al vero). Karol Wojtyla fu particolarmente esplicito durante i suoi viaggi in [[Nicaragua]], un paese in cui la TdL aveva attecchito proficuamente: durante il suo primo viaggio (1983), ad una folla di nicaraguensi accorsi per sentire da lui una parola di speranza, difese energicamente l'[[autorità]] dei vescovi (schierati contro la [[rivoluzione]]) chiedendo al popolo di stare in «silenzio, silenzio silenzio». In sostanza chiese ai nicaraguensi di tacere di fronte all'[[autorità]] dei vescovi. Nella sua seconda visita in [[Nicaragua]] (1996), il papa celebrò la morte del [[marxismo]] e della teologia della liberazione, qualificando il periodo del [[sandinismo|governo sandinista]] come «notte oscura»; una formula che fu ripresa dalla propaganda reazionaria e che contribuì alla vittoria elettorale del partito liberale, cioè della [[borghesia]] del paese. <ref>[http://www.we-are-church.org/it/attual/Giulio.G.appello.Papa.5.12.05.htm Le riflessioni di Giulio Girardi sul processo di canonizzazione di papa Wojtyla ]</ref>
Molti esponenti di questa dottrina teologica, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, vennero rimossi dall'insegnamento, ridotti al silenzio ed emarginati, perché accusati di essere [[marxismo|marxisti]] (cosa non sempre rispondente al vero). Karol Wojtyla fu particolarmente esplicito durante i suoi viaggi in [[Nicaragua]], un paese in cui la TdL aveva attecchito proficuamente: durante il suo primo viaggio (1983), ad una folla di nicaraguensi accorsi per sentire da lui una parola di speranza, difese energicamente l'[[autorità]] dei vescovi (schierati contro la [[rivoluzione]]) chiedendo al popolo di stare in «silenzio, silenzio silenzio». In sostanza chiese ai nicaraguensi di tacere di fronte all'[[autorità]] dei vescovi. Nella sua seconda visita in [[Nicaragua]] (1996), il papa celebrò la morte del [[marxismo]] e della teologia della liberazione, qualificando il periodo del [[sandinismo|governo sandinista]] come «notte oscura»; una formula che fu ripresa dalla propaganda reazionaria e che contribuì alla vittoria elettorale del partito liberale, cioè della [[borghesia]] del paese. <ref>[http://archive.is/SPMv3 Le riflessioni di Giulio Girardi sul processo di canonizzazione di papa Wojtyla ]</ref>


Ruolo decisivo nell'emarginazione degli esponenti di questa particolare dottrina teologica-politica lo ebbero i settori conservatori della Chiesa, come l'[[Opus Dei]], che spinsero verso la negazione di un appoggio della Santa Sede richiesto da monsignor [[Oscar Romero]] (arcivescovo di San Salvador, capitale di El Salvador, assassinato mentre stava celebrando Messa.).  
Ruolo decisivo nell'emarginazione degli esponenti di questa particolare dottrina teologica-politica lo ebbero i settori conservatori della Chiesa, come l'[[Opus Dei]], che spinsero verso la negazione di un appoggio della Santa Sede richiesto da monsignor [[Oscar Romero]] (arcivescovo di San Salvador, capitale di El Salvador, assassinato mentre stava celebrando Messa.).  
Riga 35: Riga 34:
Dopo aver contribuito in maniera decisiva all'emarginazione della TdL, lo stesso papa Giovanni Paolo II, in una lettera rivolta alla Conferenza Episcopale Brasiliana, ha in seguito riconosciuto che la Teologia della Liberazione ha avuto un ruolo «buono, utile e necessario» per la difesa dei poveri. Il successore di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, ha però promulgato il [[13 ottobre]] [[2006]] una ''Notificazione'' che condanna come «erronee e pericolose» alcune tesi delineate dal teologo della liberazione [[Jon Sobrino]], gesuita basco emigrato ad El Salvador, nei suoi due libri ''Jesucristo liberador. Lectura histórico-teológica de Jesús de Nazareth'' (1991) e ''La fe en Jesucristo. Ensayo desde las víctimas'' (1999), che hanno avuto grande popolarità in tutta l'America Latina (e non solo) a dimostrazione di come sia difficile sradicare dalla testa degli oppressi determinate idee.
Dopo aver contribuito in maniera decisiva all'emarginazione della TdL, lo stesso papa Giovanni Paolo II, in una lettera rivolta alla Conferenza Episcopale Brasiliana, ha in seguito riconosciuto che la Teologia della Liberazione ha avuto un ruolo «buono, utile e necessario» per la difesa dei poveri. Il successore di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, ha però promulgato il [[13 ottobre]] [[2006]] una ''Notificazione'' che condanna come «erronee e pericolose» alcune tesi delineate dal teologo della liberazione [[Jon Sobrino]], gesuita basco emigrato ad El Salvador, nei suoi due libri ''Jesucristo liberador. Lectura histórico-teológica de Jesús de Nazareth'' (1991) e ''La fe en Jesucristo. Ensayo desde las víctimas'' (1999), che hanno avuto grande popolarità in tutta l'America Latina (e non solo) a dimostrazione di come sia difficile sradicare dalla testa degli oppressi determinate idee.


Oggi, grazie soprattutto ai libri di [[Leonardo Boff]] (''Ecologia, mondialità, mistica'' o ''Spiritualità per un altro mondo possibile'') la Teologia della Liberazione ha sviluppato un filone nuovo, scoprendo un legame che unisce cosmico e mistico: ovvero la riscoperta dell'[[ecologia|ambiente]] e di una rinnovata cura ecologica, sposando le tesi e l'azione del [[altermondialismo|movimento [[File:Christian Socialism Anarchism.png|160px|right|thumb|[[Bandiera Rosso-Nera]]]] [[Anarchismo cristiano|anarcocristiana]]. È utilizzata anche da esponenti della teologia della liberazione che si sentono prossimi all'[[anarchismo cristiano]] [[altermondialismo|altermondialista]], in cui alla contestazione del [[neoliberismo]] si aggiunge la promozione della [[pacifismo|pace]] fondata sulla [[giustizia sociale]] e la richiesta di una partecipazione democratica efficace da parte dei movimenti di base.
Oggi, grazie soprattutto ai libri di [[Leonardo Boff]] (''Ecologia, mondialità, mistica'' o ''Spiritualità per un altro mondo possibile'') la Teologia della Liberazione ha sviluppato un filone nuovo, scoprendo un legame che unisce cosmico e mistico: ovvero la riscoperta dell'[[ecologia|ambiente]] e di una rinnovata cura ecologica, sposando le tesi e l'azione del [[altermondialismo|movimento altermondialista]]. È utilizzata anche da esponenti della teologia della liberazione che si sentono prossimi all'[[anarchismo cristiano]] [[altermondialismo|altermondialista]], in cui alla contestazione del [[neoliberismo]] si aggiunge la promozione della [[pacifismo|pace]] fondata sulla [[giustizia sociale]] e la richiesta di una partecipazione democratica efficace da parte dei movimenti di base.


==Teologia della liberazione e anarchismo==
==Teologia della liberazione e anarchismo==
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione