Subcomandante Marcos: differenze tra le versioni

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[[File:Marcos.jpg|thumb|240 px|Subcomandante Marcos]]Il '''Subcomandante Marcos''' (in spagnolo: ''Subcomandante Insurgente Marcos''), chiamato anche il “Delegato Zero”, è lo pseudonimo dietro il quale si celava il portavoce (''vocero'') dell'[[EZLN]]. Secondo il governo messicano, dietro il passamontagna che cela il volto del Subcomandante si nasconderebbe un laureato in [[filosofia]] ed ex-ricercatore dell'Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM): [[Rafael Sebastián Guillén Vicente]] (nato a Tampico, Messico, il [[19 giugno]] [[1957]]). Marcos ha tuttavia sempre negato di essere Rafael Guillén.  
[[File:Marcos.jpg|thumb|400px|Subcomandante Marcos]]Il '''Subcomandante Marcos''' (in spagnolo: ''Subcomandante Insurgente Marcos''), chiamato anche il “Delegato Zero”, è lo pseudonimo dietro il quale si celava il portavoce (''vocero'') dell'[[EZLN]]. Secondo il governo messicano, dietro il passamontagna che cela il volto del Subcomandante si nasconderebbe un laureato in [[filosofia]] ed ex-ricercatore dell'Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM): [[Rafael Sebastián Guillén Vicente]] (nato a Tampico, Messico, il [[19 giugno]] [[1957]]). Marcos ha tuttavia sempre negato di essere Rafael Guillén.  


Il [[25 maggio]] [[2014]], durante un pubblico discorso, ha annunciato la sua scomparsa come personaggio pubblico e il passaggio di consegne ad altre realtà indigene dell'[[EZLN]].
Il [[25 maggio]] [[2014]], durante un pubblico discorso, ha annunciato la sua scomparsa come personaggio pubblico e il passaggio di consegne ad altre realtà indigene dell'[[EZLN]].


== Subcomandante Marcos. Un messicano qualsiasi ==
== Subcomandante Marcos. Un messicano qualsiasi ==
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: «Lo Stato in cui sono nato confina con il Rio Bravo a nord e il Rio Suchiate a sud; e con l'oceano Atlantico a est e l'oceano Pacifico a ovest.
: «Lo Stato in cui sono nato confina con il Rio Bravo a nord e il Rio Suchiate a sud; e con l'oceano Atlantico a est e l'oceano Pacifico a ovest.


:Ho studiato in qualche università di questo paese, non a Oxford, all'estero, anche se adesso è molto di moda studiare da quelle parti. Ho studiato in un'università messicana, sono arrivato in fondo, il che è già molto, mi sono laureato, ho fatto un corso di specializzazione (non so come si chiamino adesso, ma quando ero giovane si chiamavano corsi di specializzazione), e sono stato felice per qualche tempo, finché non mi sono ubriacato, ho preso l'autobus sbagliato e sono finito nella Selva Lacandona. Quando me ne sono reso conto, ormai ero lì, e non ne potevo uscire; questo è successo undici anni fa. Ed eccomi qui, ancora una volta.
:Ho studiato in qualche università di questo paese, non a Oxford, all'estero, anche se adesso è molto di moda studiare da quelle parti. Ho studiato in un'università messicana, sono arrivato in fondo, il che è già molto, mi sono laureato, ho fatto un corso di specializzazione (non so come si chiamino adesso, ma quando ero giovane si chiamavano corsi di specializzazione), e sono stato felice per qualche tempo, finché non mi sono ubriacato, ho preso l'autobus sbagliato e sono finito nella Selva Lacandona. Quando me ne sono reso conto, ormai ero lì, e non ne potevo uscire; questo è successo undici anni fa. Ed eccomi qui, ancora una volta.


:Non posso dire di più, ma possiamo sempre chiedere alla Procura Generale della Repubblica, magari è riuscita a mettere insieme maggiori informazioni. Comunque sono un messicano qualsiasi [...]sono come qualsiasi compagno di quelli che stanno qui. Forse in questo momento si è fatto troppo leva sulla mia immagine perché sono l'unico che parla castigliano, ma il mio compito non consiste nel comando assoluto. E quando dicono: “Marcos è il capo”, non è vero, i capi sono loro. Io ho assunto un livello di dirigenza che riguarda soprattutto le questioni militari. Loro mi hanno detto di parlare, perché so parlare in spagnolo. I compagni parlano attraverso di me. Sono loro che dirigono, sono loro che pongono limiti e confini: ”Questo lo puoi dire e questo non lo puoi dire, qui puoi sbilanciarti e qui no”. Sono loro i miei capi e io ho il dovere di obbedire, loro decidono entro che limiti. Non c'è niente di straordinario in me che gli altri non abbiano, siamo tutti mossi dallo stesso desiderio di un paese giusto, diverso.» (''[[Io, Marcos. Il nuovo Zapata racconta]]'', Marta Durà n de Huerta, Feltrinelli)
:Non posso dire di più, ma possiamo sempre chiedere alla Procura Generale della Repubblica, magari è riuscita a mettere insieme maggiori informazioni. Comunque sono un messicano qualsiasi [...]sono come qualsiasi compagno di quelli che stanno qui. Forse in questo momento si è fatto troppo leva sulla mia immagine perché sono l'unico che parla castigliano, ma il mio compito non consiste nel comando assoluto. E quando dicono: “Marcos è il capo”, non è vero, i capi sono loro. Io ho assunto un livello di dirigenza che riguarda soprattutto le questioni militari. Loro mi hanno detto di parlare, perché so parlare in spagnolo. I compagni parlano attraverso di me. Sono loro che dirigono, sono loro che pongono limiti e confini: ”Questo lo puoi dire e questo non lo puoi dire, qui puoi sbilanciarti e qui no”. Sono loro i miei capi e io ho il dovere di obbedire, loro decidono entro che limiti. Non c'è niente di straordinario in me che gli altri non abbiano, siamo tutti mossi dallo stesso desiderio di un paese giusto, diverso.» (''[[Io, Marcos. Il nuovo Zapata racconta]]'', Marta Durà n de Huerta, Feltrinelli)
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In molte occasioni istituzionali (per es. elezioni politiche e amministrative) si è schierato apertamente per l'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], manifestando pubblicamente la sua sfiducia per i partiti politici e per le istituzioni. Il Subcomandante ha dichiarato più volte che l'[[EZLN]] non è un partito che vuole conquistare il potere ma è un'organizzazione che intende mettere in discussione le strutture socio-politiche del [[Messico]], per cercare di cambiarle in una direzione maggiormente popolare e libertaria. Le parole dello stesso Marcos d'altronde non lasciano dubbi sulle sue idee antiparlamentariste:
In molte occasioni istituzionali (per es. elezioni politiche e amministrative) si è schierato apertamente per l'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], manifestando pubblicamente la sua sfiducia per i partiti politici e per le istituzioni. Il Subcomandante ha dichiarato più volte che l'[[EZLN]] non è un partito che vuole conquistare il potere ma è un'organizzazione che intende mettere in discussione le strutture socio-politiche del [[Messico]], per cercare di cambiarle in una direzione maggiormente popolare e libertaria. Le parole dello stesso Marcos d'altronde non lasciano dubbi sulle sue idee antiparlamentariste:


: «''Perché vogliono farci diventare un partito politico se noi non vogliamo il potere? Non riescono a capire che un movimento politico possa non essere interessato al potere politico? Ci sono già abbastanza partiti politici. Perché dovremmo aggiungerne un altro? Non vogliamo. Noi non stiamo promuovendo niente. Noi non chiediamo il governo. '''Noi vogliamo abbattere il governo'''. Noi vogliamo vivere in pace, in [[democrazia]], [[libertà ]] e [[giustizia sociale|giustizia]]''».
: «''Perché vogliono farci diventare un partito politico se noi non vogliamo il potere? Non riescono a capire che un movimento politico possa non essere interessato al potere politico? Ci sono già abbastanza partiti politici. Perché dovremmo aggiungerne un altro? Non vogliamo. Noi non stiamo promuovendo niente. Noi non chiediamo il governo. '''Noi vogliamo abbattere il governo'''. Noi vogliamo vivere in pace, in [[democrazia]], [[libertà]] e [[giustizia sociale|giustizia]]''».


Questa posizione sulla questione del potere, unita alla forte rilevanza data alle rivendicazioni indigene, è ciò che differenzia l'EZLN dall'altra maggiore formazione clandestina<ref>Va notate che negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla tragica fine del compagno [[Mauricio Morales]], il Messico ha visto un aumento delle azioni dirette rivendicate dalle cellule della [[Federazione Anarchica Informale]].</ref> del Messico, l'[[Ejercito Popular Revolucionario]], esplicitamente marxista-leninista:
Questa posizione sulla questione del potere, unita alla forte rilevanza data alle rivendicazioni indigene, è ciò che differenzia l'EZLN dall'altra maggiore formazione clandestina <ref>Va notate che negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla tragica fine del compagno [[Mauricio Morales]], il Messico ha visto un aumento delle azioni dirette rivendicate dalle cellule della [[Federazione Anarchica Informale]].</ref> del Messico, l'[[Ejercito Popular Revolucionario]], esplicitamente marxista-leninista:


:«''Un giornalista ci interrogò al riguardo e dicemmo che la legittimità l'Epr la doveva guadagnare con la propria gente. L'Epr l'ha interpretato come una critica, come se mettessimo in dubbio la sua legittimità, e in un'intervista, credo su ''Proceso'' (1996), l'Epr ha detto che non si poteva fare la rivoluzione con la poesia e che ci voleva appoggiare fino a quando non si interruppe il dialogo. Abbiamo risposto: "No, non vogliamo nessun appoggio perché ci muoviamo su strade differenti: '''voi volete il potere e noi no. E anche se voi vincete e prendete il potere, saremo contro di voi se non si soddisfano le richieste dei popoli indigeni''' ''<ref>Subcomandante Marcos, "''Punto e a capo. Presente, passato e futuro del movimento zapatista''", intervista di L. Castellano, Edizioni Alegre, 2009, pg. 90</ref>»
:«''Un giornalista ci interrogò al riguardo e dicemmo che la legittimità l'Epr la doveva guadagnare con la propria gente. L'Epr l'ha interpretato come una critica, come se mettessimo in dubbio la sua legittimità, e in un'intervista, credo su ''Proceso'' (1996), l'Epr ha detto che non si poteva fare la rivoluzione con la poesia e che ci voleva appoggiare fino a quando non si interruppe il dialogo. Abbiamo risposto: "No, non vogliamo nessun appoggio perché ci muoviamo su strade differenti: '''voi volete il potere e noi no. E anche se voi vincete e prendete il potere, saremo contro di voi se non si soddisfano le richieste dei popoli indigeni''' ''<ref>Subcomandante Marcos, "''Punto e a capo. Presente, passato e futuro del movimento zapatista''", intervista di L. Castellano, Edizioni Alegre, 2009, pg. 90</ref>»
=== Marcos e il nazionalismo ===
=== Marcos e il nazionalismo ===
Diversi esponenti della destra o della pseudo-sinistra (vedi [[comunitarismo|comunitaristi]]), hanno cominciato a diffondere l'idea che Marcos fosse in qualche modo accomunabile al [[nazionalismo|nazionalista]], solamente perché in molti suoi discorsi compaiono parole come patria, nazione o sovranità nazionale:
Diversi esponenti della destra o della pseudo-sinistra (vedi [[comunitarismo|comunitaristi]]), hanno cominciato a diffondere l'idea che Marcos fosse in qualche modo accomunabile al [[nazionalismo|nazionalista]], solamente perché in molti suoi discorsi compaiono parole come patria, nazione o sovranità nazionale:
:«Gli zapatisti pensano che, in Messico - attenzione in Messico - il recupero e la difesa della sovranità nazionale sia parte di una rivoluzione antineoliberista. »<ref>''La quarta guerra mondiale è cominciata'', cit. pag. 43.</ref>
:«Gli zapatisti pensano che, in Messico - attenzione in Messico - il recupero e la difesa della sovranità nazionale sia parte di una rivoluzione antineoliberista. » <ref>''La quarta guerra mondiale è cominciata'', cit. pag. 43.</ref>
Quando Marcos parla di difesa della nazione messicana dagli attacchi della globalizzazione, lo fa riconoscendo che il [[Messico]] è un paese formato da una moltitudine di comunità indigene e meticcie, le quali devono essere rispettate attraverso il riconoscimento delle loro specificità storiche e culturali. Questo è di possibile attuazione esclusivamente attraverso l'[[autogestione|autogoverno]], di modo quindi che il Messico si fondi sul rispetto della libertà individuale e comunitaria.  
Quando Marcos parla di difesa della nazione messicana dagli attacchi della globalizzazione, lo fa riconoscendo che il [[Messico]] è un paese formato da una moltitudine di comunità indigene e meticcie, le quali devono essere rispettate attraverso il riconoscimento delle loro specificità storiche e culturali. Questo è di possibile attuazione esclusivamente attraverso l'[[autogestione|autogoverno]], di modo quindi che il Messico si fondi sul rispetto della libertà individuale e comunitaria.  


Il rispetto dell'identità storico-culturale delle varie comunità, non trascende mai in Marcos nel classico e meschino [[nazionalismo]] borghese di stampo occidentale, dal momento che non auspica la chiusura delle comunità rispetto al mondo esterno, ma anzi, al contrario, pretende che esse si aprano di modo da poter eliminare certe fisime che in parte ancora li appartengono. Non a caso l'[[EZLN]] ha da sempre portato avanti importanti battaglie contro il [[sessismo]], l'[[omofobia]] e la superstizione.
Il rispetto dell'identità storico-culturale delle varie comunità, non trascende mai in Marcos nel classico e meschino [[nazionalismo]] borghese di stampo occidentale, dal momento che non auspica la chiusura delle comunità rispetto al mondo esterno, ma anzi, al contrario, pretende che esse si aprano di modo da poter eliminare certe fisime che in parte ancora li appartengono. Non a caso l'[[EZLN]] ha da sempre portato avanti importanti battaglie contro il [[sessismo]], l'[[omofobia]] e la superstizione.


== Marcos comunicatore ==
== Marcos comunicatore ==
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== Il Subcomandante Marcos annuncia la sua scomparsa ==
== Il Subcomandante Marcos annuncia la sua scomparsa ==
:«...alle 2:10 il Subcomandante Insurgente Marcos scende per sempre dal palco, si spengono le luci e dopo si ascolta un'onda di applausi degli aderenti alla La Sexta, seguita da un'onda più grande di applausi delle basi d'appoggio zapatiste, miliziani e insurgentes. Alcuni minuti dopo, si ascolta la voce in off di quello che fu il Subcomandante zapatista: “Buone albe, compañeros, compañeros y compañeroas, io mi chiamo Galeano, Subcomandante Insurgente Galeano, mi hanno detto che quando sarei tornato a nascere lo avrei fatto in collettivo»<ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref>
:«...alle 2:10 il Subcomandante Insurgente Marcos scende per sempre dal palco, si spengono le luci e dopo si ascolta un'onda di applausi degli aderenti alla La Sexta, seguita da un'onda più grande di applausi delle basi d'appoggio zapatiste, miliziani e insurgentes. Alcuni minuti dopo, si ascolta la voce in off di quello che fu il Subcomandante zapatista: “Buone albe, compañeros, compañeros y compañeroas, io mi chiamo Galeano, Subcomandante Insurgente Galeano, mi hanno detto che quando sarei tornato a nascere lo avrei fatto in collettivo» <ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref>
Dopo l'assassinio dello zapatista Galeano, ucciso il [[2 maggio]] [[2014]] da un gruppo di paramilitari nella comunità zapatista di La Realidad, il Subcomandante Marcos, durante l'omaggio reso alla vittima il [[25 maggio]] del [[2014]], ha annunciato durante il suo ultimo discorso che da quel momento avrebbe cessato di esistere come personaggio pubblico perché «Marcos, il personaggio, non era più necessario. La nuova tappa della lotta zapatista era pronta».<ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref> Aggiungendo che «è nostra convinzione e la nostra pratica che per rivelarsi e lottare non sono necessari né leader né capi, né messia né salvatori; per lottare c'è bisogno solo di un po'di vergogna, una certa dignità e molta organizzazione, il resto o serve al collettivo o non serve».<ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref>
Dopo l'assassinio dello zapatista Galeano, ucciso il [[2 maggio]] [[2014]] da un gruppo di paramilitari nella comunità zapatista di La Realidad, il Subcomandante Marcos, durante l'omaggio reso alla vittima il [[25 maggio]] del [[2014]], ha annunciato durante il suo ultimo discorso che da quel momento avrebbe cessato di esistere come personaggio pubblico perché «Marcos, il personaggio, non era più necessario. La nuova tappa della lotta zapatista era pronta». <ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref> Aggiungendo che «è nostra convinzione e la nostra pratica che per rivelarsi e lottare non sono necessari né leader né capi, né messia né salvatori; per lottare c'è bisogno solo di un po'di vergogna, una certa dignità e molta organizzazione, il resto o serve al collettivo o non serve». <ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref>


Marcos, che da dicembre [[2013]] aveva trasferito il ruolo di Subcomandante al Tenente Colonnello Moyses, ha poi raccontato il perché della necessità che nascesse il suo personaggio, all'alba del gennaio [[1994]], quando «un esercito di giganti, cioè, di indigeni ribelli, scese in città per scuotere il mondo. Solo qualche giorno dopo, col sangue dei nostri caduti ancora fresco per le strade, ci rendemmo conto che quelli di fuori non ci vedevano. Abituati a guardare gli indigeni dall'alto, non alzavano lo sguardo per guardarci; abituati a vederci umiliati, il loro cuore non comprendeva la nostra degna ribellione. Il loro sguardo si era fermato sull'unico meticcio che videro con un passamontagna, cioè, non vedevano. I nostri capi e cape allora dissero: ‘vedono solo la loro piccolezza, inventiamo qualcuno piccolo come loro, cosicché lo vedano e che attraverso di lui ci vedano».<ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref>
Marcos, che da dicembre [[2013]] aveva trasferito il ruolo di Subcomandante al Tenente Colonnello Moyses, ha poi raccontato il perché della necessità che nascesse il suo personaggio, all'alba del gennaio [[1994]], quando «un esercito di giganti, cioè, di indigeni ribelli, scese in città per scuotere il mondo. Solo qualche giorno dopo, col sangue dei nostri caduti ancora fresco per le strade, ci rendemmo conto che quelli di fuori non ci vedevano. Abituati a guardare gli indigeni dall'alto, non alzavano lo sguardo per guardarci; abituati a vederci umiliati, il loro cuore non comprendeva la nostra degna ribellione. Il loro sguardo si era fermato sull'unico meticcio che videro con un passamontagna, cioè, non vedevano. I nostri capi e cape allora dissero: ‘vedono solo la loro piccolezza, inventiamo qualcuno piccolo come loro, cosicché lo vedano e che attraverso di lui ci vedano». <ref name="cedema">[http://www.yabasta.it/spip.php?article1851 Tra la luce e l'ombra. Ultime parole del Subcomandante Marcos prima di cessare di esistere]</ref>


==Note==
==Note==
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*[[Marta Durà n de Huerta]], ''Io, Marcos. Il nuovo Zapata racconta'', Feltrinelli, [[1996]]  
*[[Marta Durà n de Huerta]], ''Io, Marcos. Il nuovo Zapata racconta'', Feltrinelli, [[1996]]  
*[[René Bà ez]], ''Messico zapatista. Marcos e il risveglio del Chiapas'', Editori Riuniti, [[1997]]  
*[[René Bà ez]], ''Messico zapatista. Marcos e il risveglio del Chiapas'', Editori Riuniti, [[1997]]  
*[[Jaime Avilés]] e [[Gianni Minà ]], ''Marcos e l'insurrezione zapatista'', Sperling & Kupfer, [[1997]]  
*[[Jaime Avilés]] e [[Gianni Minà]], ''Marcos e l'insurrezione zapatista'', Sperling & Kupfer, [[1997]]  
*[[Manuel Vázquez Montalbán]], ''Il signore degli specchi'', Frassinelli, [[2001]]  
*[[Manuel Vázquez Montalbán]], ''Il signore degli specchi'', Frassinelli, [[2001]]  
*[[Ignacio Ramonet]], ''Marcos. La dignità ribelle'', Asterios, [[2001]]
*[[Ignacio Ramonet]], ''Marcos. La dignità ribelle'', Asterios, [[2001]]
*[[Francesca Nava]], ''L'Altro Messico - Il sub comandante Marcos è tornato'', edizioni DVD Carta/Liberazione, [[2007]]
*[[Francesca Nava]], ''L'Altro Messico - Il sub comandante Marcos è tornato'', edizioni DVD Carta/Liberazione, [[2007]]
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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==Collegamenti esterni ==
==Collegamenti esterni ==
 
*'''Il Subcomandante su Youtube''': [https://www.youtube.com/watch?v=O3pHmHbqqTk video 1]; [https://www.youtube.com/watch?v=z1Dl4I7MnCQ video 2]; [https://www.youtube.com/watch?v=BWX5xS7bHc4 video 3]; [http://www.youtube.com/watch?v=fQ4PxU_YIdg&feature=related video 4]; [http://www.youtube.com/watch?v=a2J4XjM2axE&feature=related video 5].
*'''Il Subcomandante su Youtube''': [http://www.youtube.com/watch?v=bA8uWDZdE4o Video 1];[http://www.youtube.com/watch?v=RZlKEWBeBqg&feature=related 2] ;[http://www.youtube.com/watch?v=zNngbrn1Pb4&feature=related 3]; [http://www.youtube.com/watch?v=fQ4PxU_YIdg&feature=related 4]; [http://www.youtube.com/watch?v=a2J4XjM2axE&feature=related 5]
* [https://web.archive.org/web/20070709002048/http://www.ipsnet.it/chiapas/vintervi.htm Intervista al Subcomandante]
 
* [http://www.ipsnet.it/CHIAPAS/vintervi.htm Intervista al Subcomandante]
* [http://enlacezapatista.ezln.org.mx/ Sito dell'EZLN]
* [http://enlacezapatista.ezln.org.mx/ Sito dell'EZLN]
* [http://www.radioinsurgente.org/ Voce ufficiale dell'EZLN]
* [https://web.archive.org/web/20150801063014/http://www.radioinsurgente.org/ Voce ufficiale dell'EZLN] (archiviato)
* [http://www.ipsnet.it/Chiapas/comunic.htm Comunicati dell'EZLN]
* [https://web.archive.org/web/20090502133450/http://www.ipsnet.it/chiapas/comunic.htm Comunicati dell'EZLN]
* [http://isole.ecn.org/ezln-it/ Coordinamento zapatista in Italia]
* [http://isole.ecn.org/ezln-it/ Coordinamento zapatista in Italia]


[[Categoria:Marxismo libertario|Marcos, Subcomandante]]
[[Categoria:Marxismo libertario|Marcos, Subcomandante]]
[[Categoria:Zapatismo|Marcos, Subcomandante]]
[[Categoria:Zapatismo|Marcos, Subcomandante]]
[[Categoria:Scrittori|Marcos, Subcomandante]]
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