Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

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Sino alla notte del [[20 aprile]] [[1890]] il [[movimento anarchico]] era stato tollerato dalle [[autorità]], ma da quel momento, quando decine di lavoratori riuniti a L'Avana nella sala del Círculo de Trabajadores (Circolo dei Lavoratori) organizzarono una manifestazione per il [[il Primo Maggio|primo maggio]] seguente, recependo le direttive della [[Seconda Internazionale]] di Parigi che per l'occasione aveva indetto una commemorazione dei [[Martiri di Chicago]], le cose cambiarono drasticamente: il [[1° maggio]] [[1890]], più di 3000 lavoratori e lavoratrici celebrarono per la prima volta sulle strade dell'Avana, e quindi anche di [[Cuba]], il [[1° maggio]]. Gli anarchici soffiarono sul fuoco della rivolta, parteciparono a molti [[scioperi]] e manifestazioni, ci furono scontri e diatribe con i riformisti fino a quando un leader di questi ultimi venne pugnalato a morte. Le [[autorità]] cubane arrestarono 11 anarchici con l'accusa di omicidio. Il processo li assolse, però le istituzioni, guidate dal generale García Polavieja, ne approfittarono per chiudere temporaneamente le sedi di «[[El Productor]]» e dell'[[Alianza Obrera]].
Sino alla notte del [[20 aprile]] [[1890]] il [[movimento anarchico]] era stato tollerato dalle [[autorità]], ma da quel momento, quando decine di lavoratori riuniti a L'Avana nella sala del Círculo de Trabajadores (Circolo dei Lavoratori) organizzarono una manifestazione per il [[il Primo Maggio|primo maggio]] seguente, recependo le direttive della [[Seconda Internazionale]] di Parigi che per l'occasione aveva indetto una commemorazione dei [[Martiri di Chicago]], le cose cambiarono drasticamente: il [[1° maggio]] [[1890]], più di 3000 lavoratori e lavoratrici celebrarono per la prima volta sulle strade dell'Avana, e quindi anche di [[Cuba]], il [[1° maggio]]. Gli anarchici soffiarono sul fuoco della rivolta, parteciparono a molti [[scioperi]] e manifestazioni, ci furono scontri e diatribe con i riformisti fino a quando un leader di questi ultimi venne pugnalato a morte. Le [[autorità]] cubane arrestarono 11 anarchici con l'accusa di omicidio. Il processo li assolse, però le istituzioni, guidate dal generale García Polavieja, ne approfittarono per chiudere temporaneamente le sedi di «[[El Productor]]» e dell'[[Alianza Obrera]].


[[File:Angiolillo.jpg|right|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]]
[[File:Angiolillo.jpg|right|200px|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]]
Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].).
Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].).


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