Socialismo: differenze tra le versioni

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Viene identificato come [[Socialismo rivoluzionario]] quella componente rivoluzionaria del socialismo, sia in movimenti socialisti non marxisti, come il partito [[socialista rivoluzionario]] russo o come i sostenitori delle posizioni di [[Babeuf]], sia in movimenti marxisti. In epoca recente spesso viene ad indicare movimenti di area luxembourghiana, formata da socialisti ispirati a [[Rosa Luxemburg]] che si oppongono al centralismo autoritario [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]] ed in favore di uno [[spontaneismo]] delle masse.
Viene identificato come [[Socialismo rivoluzionario]] quella componente rivoluzionaria del socialismo, sia in movimenti socialisti non marxisti, come il partito [[socialista rivoluzionario]] russo o come i sostenitori delle posizioni di [[Babeuf]], sia in movimenti marxisti. In epoca recente spesso viene ad indicare movimenti di area luxembourghiana, formata da socialisti ispirati a [[Rosa Luxemburg]] che si oppongono al centralismo autoritario [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]] ed in favore di uno [[spontaneismo]] delle masse.


Dopo la [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione russa]] del [[1917]] e soprattutto la [[terza internazionale]] del [[1919]], il termine [[socialismo rivoluzionario]] di radice marxista viene fatto impropriamente coincidere con quello di [[comunismo]].
Dopo la [[La Rivoluzione russa|Rivoluzione russa]] del [[1917]] e soprattutto la [[terza internazionale]] del [[1919]], il termine [[socialismo rivoluzionario]] di radice marxista viene fatto impropriamente coincidere con quello di [[comunismo]].


In Italia esiste un'organizzazione che si rifà alla corrente internazionale di pensiero ''Utopia socialista'' che si chiama '''Socialismo Rivoluzionario'''. L'organizzazione nasce negli anni '70 caratterizzandosi subito per la propria indipendenza tanto dalla tradizione togliattiana del PCI che da quella del trotskismo italiano, corrente internazionale alla quale si rifaceva. Inizialmente prende il nome di '''Lega Socialista Rivoluzionaria''' iniziando ad operare a Napoli per espandersi rapidamente su tutto il territorio nazionale. Nel 1990 ad Assisi con un congresso fondativo diviene Socialismo Rivoluzionario, nome che ancora la caratterizza. Il percorso di rinnovamento teorico e costruttivo intrapreso porta l'organizzazione a superare progressivamente l'originario riferimento trotskista e marxista rivoluzionario classico per fondare un'organizzazione che si caratterizza per una ricerca ed un impegno rivoluzionario umanista e socialista, alternativo come fini e metodi alla tradizione politica dell'estrema sinistra italiana. Ad oggi SR ha diverse sedi in [[Italia]].
In Italia esiste un'organizzazione che si rifà alla corrente internazionale di pensiero ''Utopia socialista'' che si chiama '''Socialismo Rivoluzionario'''. L'organizzazione nasce negli anni '70 caratterizzandosi subito per la propria indipendenza tanto dalla tradizione togliattiana del PCI che da quella del trotskismo italiano, corrente internazionale alla quale si rifaceva. Inizialmente prende il nome di '''Lega Socialista Rivoluzionaria''' iniziando ad operare a Napoli per espandersi rapidamente su tutto il territorio nazionale. Nel 1990 ad Assisi con un congresso fondativo diviene Socialismo Rivoluzionario, nome che ancora la caratterizza. Il percorso di rinnovamento teorico e costruttivo intrapreso porta l'organizzazione a superare progressivamente l'originario riferimento trotskista e marxista rivoluzionario classico per fondare un'organizzazione che si caratterizza per una ricerca ed un impegno rivoluzionario umanista e socialista, alternativo come fini e metodi alla tradizione politica dell'estrema sinistra italiana. Ad oggi SR ha diverse sedi in [[Italia]].
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Tutte le [[correnti anarchiche]] sono socialiste perché tutte si oppongono al [[capitalismo]]. [[anarco-individualismo|Individualisti]] come [[Benjamin Tucker]], o anarchici sociali come [[Proudhon]] e [[Bakunin]], si autodefinivano '''«socialisti»''' in quanto, come scrive [[Kropotkin]], «quando il Socialismo era inteso nel suo senso esteso, generico e vero – come sforzo per '''abolire''' lo sfruttamento dei lavoratori da parte del Capitale – gli anarchici marciavano mano nella mano con i socialisti di quel tempo».  
Tutte le [[correnti anarchiche]] sono socialiste perché tutte si oppongono al [[capitalismo]]. [[anarco-individualismo|Individualisti]] come [[Benjamin Tucker]], o anarchici sociali come [[Proudhon]] e [[Bakunin]], si autodefinivano '''«socialisti»''' in quanto, come scrive [[Kropotkin]], «quando il Socialismo era inteso nel suo senso esteso, generico e vero – come sforzo per '''abolire''' lo sfruttamento dei lavoratori da parte del Capitale – gli anarchici marciavano mano nella mano con i socialisti di quel tempo».  


Tucker scrive invece che «l'obiettivo di fondo del Socialismo [è] che i lavoratori dovrebbero arrivare alla gestione delle proprie cose», sostenendo inoltre che il [[capitalismo]] non è un vero libero mercato, essendo basato sulle varie leggi e monopolii che i capitalisti creano per mettersi in una posizione di vantaggio sui lavoratori, che essi sfruttano per mezzo del profitto, dell'interesse e dell'affitto. [[Max Stirner]], l'egotista, non dice nulla al proposito ma disprezza la società capitalista ed i suoi vari “spettri”, che per lui sono le idee trattate come sacre quale la [[proprietà privata]], la concorrenza, la divisione del lavoro, e così via. [[Proudhon]], pur non essendo [[collettivismo|collettivista]], fa riferimento ad un [[individualismo sociale]], in cui i singoli hanno in mano il possesso dei beni (usufrutto) ma non la [[proprietà privata]].  
Tucker scrive invece che «l'obiettivo di fondo del Socialismo [è] che i lavoratori dovrebbero arrivare alla gestione delle proprie cose», sostenendo inoltre che il [[capitalismo]] non è un vero libero mercato, essendo basato sulle varie leggi e monopolii che i capitalisti creano per mettersi in una posizione di vantaggio sui lavoratori, che essi sfruttano per mezzo del profitto, dell'interesse e dell'affitto. [[Max Stirner]], l'egotista, non dice nulla al proposito ma disprezza la società capitalista ed i suoi vari “spettri”, che per lui sono le idee trattate come sacre quale la [[proprietà privata]], la concorrenza, la divisione del lavoro e così via. [[Proudhon]], pur non essendo [[collettivismo|collettivista]], fa riferimento ad un [[individualismo sociale]], in cui i singoli hanno in mano il possesso dei beni (usufrutto) ma non la [[proprietà privata]].  


L‘anarchico individualista [[Joseph A. Labadie]] disse (sostenuto anche da Tucker e Bakunin): «Si dice che l'Anarchismo non è socialismo. Questo è un errore. L'anarchismo è Socialismo volontario. Ci sono due tipi di socialismo, archico o anarchico, autoritario o libertario, statuale o libero. Infatti vi sono proposte di miglioramento sociale che sono per aumentare o per diminuire il potere delle volontà e delle forze esterne, sull'individuo. Se lo aumentano sono '''archici''' [non anarchici]; se lo diminuiscono sono anarchici» (''Anarchism: What It Is and What It Is Not'').
L‘anarchico individualista [[Joseph A. Labadie]] disse (sostenuto anche da Tucker e Bakunin): «Si dice che l'Anarchismo non è socialismo. Questo è un errore. L'anarchismo è Socialismo volontario. Ci sono due tipi di socialismo, archico o anarchico, autoritario o libertario, statuale o libero. Infatti vi sono proposte di miglioramento sociale che sono per aumentare o per diminuire il potere delle volontà e delle forze esterne, sull'individuo. Se lo aumentano sono '''archici''' [non anarchici]; se lo diminuiscono sono anarchici» (''Anarchism: What It Is and What It Is Not'').
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