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Partiti come [[Poale Zion]] e [[Hachomer Hatzaïr]], che in seguito porteranno alla nascita di [[Mapaï]] (1948), furono l'espressione del cosiddetto [[sionismo di sinistra]]. Questi partiti, che videro la luce prima dello scoppio della grande guerra, avevano una matrice espressamente [[marxista]] (''Poale Zion'') o ispirato al [[socialismo]] populista russo con una forte influenza anarchica (''Hachomer Hatzaïr''). | Partiti come [[Poale Zion]] e [[Hachomer Hatzaïr]], che in seguito porteranno alla nascita di [[Mapaï]] (1948), furono l'espressione del cosiddetto [[sionismo di sinistra]]. Questi partiti, che videro la luce prima dello scoppio della grande guerra, avevano una matrice espressamente [[marxista]] (''Poale Zion'') o ispirato al [[socialismo]] populista russo con una forte influenza anarchica (''Hachomer Hatzaïr''). | ||
Fautori di una società socialista non imperniata sulla religione, si fecero entrambi portatori della necessità di creare uno [[Stato]] in Palestina, quantunque mantennero idee flessibili riguardo alle frontiere. Prima del [[1948]], alcune correnti auspicavano la costruzione di uno [[Stato]] misto giudeo-arabo capace di unire pacificamente le due etnie intorno a strutture agricole come i [[kibbutz]]. Col tempo, le idee radicali di questi partiti evolvettero verso un riformismo di stampo socialdemocratico che via via assunse tratti sempre più nazionalistici e meno socialisti, rappresentato oggi dal Partito Laburista Israeliano. | Fautori di una società [[socialista]] non imperniata sulla religione, si fecero entrambi portatori della necessità di creare uno [[Stato]] in Palestina, quantunque mantennero idee flessibili riguardo alle frontiere. Prima del [[1948]], alcune correnti auspicavano la costruzione di uno [[Stato]] misto giudeo-arabo capace di unire pacificamente le due etnie intorno a strutture agricole come i [[kibbutz]]. Col tempo, le idee radicali di questi partiti evolvettero verso un riformismo di stampo socialdemocratico che via via assunse tratti sempre più nazionalistici e meno socialisti, rappresentato oggi dal Partito Laburista Israeliano. | ||
Una posizione particolare fu ed è quella degli anarchici, che auspicavano la convivenza pacifica tra i due popoli, senza però dar vita ad uno [[Stato]] ([[Henri Dorr]], [[Mécislas Golberg]] e [[Bernard Lazare]]. Joseph Trumpeldor, divenuto in seguito eroe della destra, fu originariamene anarchico...). Attualmente il [[Anarchismo in Israele e Palestina|movimento anarchico israelo-palestinese]] combatte unitariamente contro la [[discriminazione]] dei palestinesi ed in favore della convivenza tra i popoli in una società senza [[Stato]], [[gerarchia]] e [[autorità]]. | Una posizione particolare fu ed è quella degli anarchici, che auspicavano la convivenza pacifica tra i due popoli, senza però dar vita ad uno [[Stato]] ([[Henri Dorr]], [[Mécislas Golberg]] e [[Bernard Lazare]]. Joseph Trumpeldor, divenuto in seguito eroe della destra, fu originariamene anarchico...). Attualmente il [[Anarchismo in Israele e Palestina|movimento anarchico israelo-palestinese]] combatte unitariamente contro la [[discriminazione]] dei palestinesi ed in favore della convivenza tra i popoli in una società senza [[Stato]], [[gerarchia]] e [[autorità]]. | ||
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===L'Antisionismo nel movimento operaio ebraico Yiddishland === | ===L'Antisionismo nel movimento operaio ebraico Yiddishland === | ||
Tra le organizzazioni socialdemocratiche, socialiste e comuniste di ''Yiddishland'' - come per esempio il Bund («Unione generale dei lavoratori ebrei»), il partito socialdemocratico ebraico della Galizia e il ''Folksgrupe'' di Russia - sin da subito non furono affatto d'accordo con il programma del movimento sionista. <ref>Si veda, per esempio, Nathan Weinstock, ''Le pain de misère, Histoire du mouvement ouvrier juif en Europe'', 2 tomi, La Découverte, 2002; o Alain Brossat e Syvia Klinberg, ''Le Yiddishland révolutionnaire'', Syllepse, 2009 | Tra le organizzazioni socialdemocratiche, socialiste e comuniste di ''Yiddishland'' - come per esempio il Bund («Unione generale dei lavoratori ebrei»), il partito socialdemocratico ebraico della Galizia e il ''Folksgrupe'' di Russia - sin da subito non furono affatto d'accordo con il programma del movimento sionista. <ref>Si veda, per esempio, Nathan Weinstock, ''Le pain de misère, Histoire du mouvement ouvrier juif en Europe'', 2 tomi, La Découverte, 2002; o Alain Brossat e Syvia Klinberg, ''Le Yiddishland révolutionnaire'', Syllepse, 2009; o ancora Ilan Greilsammer, ''Le sionism''e, Presses Universitaires de France, Que sais-je? no. 1801, 2005, p. 60-62.</ref> | ||
In [[Polonia]], il ''Folkspartei'', pur desiderando una autonomia nazionale e culturale degli ebrei, non appoggiò l'emigrazione di massa ebraica verso la Palestina. | In [[Polonia]], il ''Folkspartei'', pur desiderando una autonomia nazionale e culturale degli ebrei, non appoggiò l'emigrazione di massa ebraica verso la Palestina. | ||
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Bisogna però ricordare che non tutti gli antisemiti sono antisionisti, alcuni di questi razzisti infatti vedono nella creazione dello [[Stato]] d'Israele un modo per allontanare gli ebrei e delimitarne la vita entro un territorio ben delimitato. | Bisogna però ricordare che non tutti gli antisemiti sono antisionisti, alcuni di questi razzisti infatti vedono nella creazione dello [[Stato]] d'Israele un modo per allontanare gli ebrei e delimitarne la vita entro un territorio ben delimitato. | ||
===L'antisionismo antinazionalista=== | ===L'antisionismo antinazionalista=== | ||
Si tratta di un antisionismo nemico di ogni [[Stato]] e nazionalismo. Esso trova accoglimento in alcuni ambiti della sinistra radicale, soprattutto nei membri di ''Matzpen'' o tra gli anarchici. Secondo questa corrente, solamente il rifiuto di tutti i nazionalismi e l'accordo libero e fraterno delle popolazioni lavoratrici potranno salvare la Palestina dalla barbarie oggi in atto <ref>Gaston, ''Ebrei e arabi sacrificati dai "grandi"'', N° 131 di | Si tratta di un antisionismo nemico di ogni [[Stato]] e nazionalismo. Esso trova accoglimento in alcuni ambiti della sinistra radicale, soprattutto nei membri di ''Matzpen'' o tra gli anarchici. Secondo questa corrente, solamente il rifiuto di tutti i nazionalismi e l'accordo libero e fraterno delle popolazioni lavoratrici potranno salvare la Palestina dalla barbarie oggi in atto <ref>Gaston, ''Ebrei e arabi sacrificati dai "grandi"'', N° 131 di «Libertaire», 28 maggio 1948. Gaston, il cui vero nome è Armand Schuer, fu un anarchico consiliarista d'origine austriaca.</ref>. | ||
:« In Palestina, lo Stato apporta l'indiscutibile prova che è la sua stessa presenza a provocare la guerra » <ref> Éric-Albert, ''Palestina terra strategica'', N° 133 di | :« In Palestina, lo Stato apporta l'indiscutibile prova che è la sua stessa presenza a provocare la guerra » <ref> Éric-Albert, ''Palestina terra strategica'', N° 133 di «Libertaire», 11 giugno 1948</ref>. | ||
== Note == | == Note == |