Sionismo: differenze tra le versioni

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*'''Giudaismo''': «Il giudaismo indica le caratteristiche distintive dell'ethnos ebraica...Il termine può essere utilizzato anche per indicare tutta la storia del popolo ebraico, della sua religione e cultura, ma più spesso è associato a un aggettivo che caratterizza una particolare fase storica: es. "giudaismo rabbinico"». <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Giudaismo Giudaismo: definizione]</ref>
*'''Giudaismo''': «Il giudaismo indica le caratteristiche distintive dell'ethnos ebraica...Il termine può essere utilizzato anche per indicare tutta la storia del popolo ebraico, della sua religione e cultura, ma più spesso è associato a un aggettivo che caratterizza una particolare fase storica: es. "giudaismo rabbinico"». <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Giudaismo Giudaismo: definizione]</ref>


Pur essendo tre concetti legati al popolo ebraico, le differenze sono sostanziali: il sionismo è un movimento politico-ideologico e religioso; l'ebraismo è sostanzialmente legato alla religione, mentre il giudaismo è un concetto più pertinente all'etnia ebraica. Da questo se ne deduce che l'opposizione al sionismo ('''antisionismo''') è cosa del tutto differente dall'odio nei confronti del popolo ebraico ('''antisemitismo'''<ref>In realtà l'antisemitismo come termine che definisce l'odio nei confronti del popolo ebraico, quantunque diventato d'uso comune, non è del tutto preciso dal momento che appartengono alla razza semita non solo gli ebrei ma [https://it.wikipedia.org/wiki/Semiti tutti i popoli che parlano, o hanno parlato, lingue collegate al ceppo linguistico semitico] (Arabi, Ebrei, Cananeo-Fenici e Maltesi)</ref>).
Pur essendo tre concetti legati al popolo ebraico, le differenze sono sostanziali: il sionismo è un movimento politico-ideologico e religioso; l'ebraismo è sostanzialmente legato alla religione, mentre il giudaismo è un concetto più pertinente all'etnia ebraica. Da questo se ne deduce che l'opposizione al sionismo ('''antisionismo''') è cosa del tutto differente dall'odio nei confronti del popolo ebraico ('''antisemitismo''' <ref>In realtà l'antisemitismo come termine che definisce l'odio nei confronti del popolo ebraico, quantunque diventato d'uso comune, non è del tutto preciso dal momento che appartengono alla razza semita non solo gli ebrei ma [https://it.wikipedia.org/wiki/Semiti tutti i popoli che parlano, o hanno parlato, lingue collegate al ceppo linguistico semitico] (Arabi, Ebrei, Cananeo-Fenici e Maltesi).</ref>).


== Storia ==
== Storia ==
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Partiti come [[Poale Zion]] e [[Hachomer Hatzaïr]], che in seguito porteranno alla nascita di [[Mapaï]] (1948), furono l'espressione del cosiddetto [[sionismo di sinistra]]. Questi partiti, che videro la luce prima dello scoppio della grande guerra, avevano una matrice espressamente [[marxista]] (''Poale Zion'') o ispirato al [[socialismo]] populista russo con una forte influenza anarchica (''Hachomer Hatzaïr'').
Partiti come [[Poale Zion]] e [[Hachomer Hatzaïr]], che in seguito porteranno alla nascita di [[Mapaï]] (1948), furono l'espressione del cosiddetto [[sionismo di sinistra]]. Questi partiti, che videro la luce prima dello scoppio della grande guerra, avevano una matrice espressamente [[marxista]] (''Poale Zion'') o ispirato al [[socialismo]] populista russo con una forte influenza anarchica (''Hachomer Hatzaïr'').


Fautori di una società socialista non imperniata sulla religione, si fecero entrambi portatori della necessità di creare uno [[Stato]] in Palestina, quantunque mantennero idee flessibili riguardo alle frontiere. Prima del [[1948]], alcune correnti auspicavano la costruzione di uno [[Stato]] misto giudeo-arabo capace di unire pacificamente le due etnie intorno a strutture agricole come i [[kibbutz]]. Col tempo, le idee radicali di questi partiti evolvettero verso un riformismo di stampo socialdemocratico che via via assunse tratti sempre più nazionalistici e meno socialisti, rappresentato oggi dal Partito Laburista Israeliano.
Fautori di una società [[socialista]] non imperniata sulla religione, si fecero entrambi portatori della necessità di creare uno [[Stato]] in Palestina, quantunque mantennero idee flessibili riguardo alle frontiere. Prima del [[1948]], alcune correnti auspicavano la costruzione di uno [[Stato]] misto giudeo-arabo capace di unire pacificamente le due etnie intorno a strutture agricole come i [[kibbutz]]. Col tempo, le idee radicali di questi partiti evolvettero verso un riformismo di stampo socialdemocratico che via via assunse tratti sempre più nazionalistici e meno socialisti, rappresentato oggi dal Partito Laburista Israeliano.


Una posizione particolare fu ed è quella degli anarchici, che auspicavano la convivenza pacifica tra i due popoli, senza però dar vita ad uno [[Stato]] ([[Henri Dorr]], [[Mécislas Golberg]] e [[Bernard Lazare]]. Joseph Trumpeldor, divenuto in seguito eroe della destra, fu originariamene anarchico...). Attualmente il [[Anarchismo in Israele e Palestina|movimento anarchico israelo-palestinese]] combatte unitariamente contro la [[discriminazione]] dei palestinesi ed in favore della convivenza tra i popoli in una società senza [[Stato]], [[gerarchia]] e [[autorità]].
Una posizione particolare fu ed è quella degli anarchici, che auspicavano la convivenza pacifica tra i due popoli, senza però dar vita ad uno [[Stato]] ([[Henri Dorr]], [[Mécislas Golberg]] e [[Bernard Lazare]]. Joseph Trumpeldor, divenuto in seguito eroe della destra, fu originariamene anarchico...). Attualmente il [[Anarchismo in Israele e Palestina|movimento anarchico israelo-palestinese]] combatte unitariamente contro la [[discriminazione]] dei palestinesi ed in favore della convivenza tra i popoli in una società senza [[Stato]], [[gerarchia]] e [[autorità]].
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Questa corrente è storicamente la prima ad aver professato opposizione al sionismo sin dal congresso del [[1897]]. Originariamente essa fu sostenuta dalla maggioranza ortodossa e ultra-ortodossa in opposizione ad una minoranza che invece si schierò con il movimento fondato da Hertzl.  
Questa corrente è storicamente la prima ad aver professato opposizione al sionismo sin dal congresso del [[1897]]. Originariamente essa fu sostenuta dalla maggioranza ortodossa e ultra-ortodossa in opposizione ad una minoranza che invece si schierò con il movimento fondato da Hertzl.  


Oggli ultra-ortodossi hanno generalmente moderato le loro posizioni, ad eccezione di alcuni gruppi che mantengono un alto livello di conflittualità, quali ''Satmar'', ''Toldot Aharon'' e soprattutto ''Neturei Karta''<ref> [http://www.nkusa.org/index.cfm Sito ufficiale]</ref>. Anche gli ultra-ortodossi ashkenazi non si sono sempre ufficialmente riconosciuti nel sionismo. Per contro, gli ultra-ortodosso sefarditi di ''Shas ''non vedono oggi alcuna contraddizione tra il sionismo e la [[religione]], a condizione che lo [[Stato]] assuma un orientamento maggiormente religioso.
Oggli ultra-ortodossi hanno generalmente moderato le loro posizioni, ad eccezione di alcuni gruppi che mantengono un alto livello di conflittualità, quali ''Satmar'', ''Toldot Aharon'' e soprattutto ''Neturei Karta'' <ref>[http://www.nkusa.org/index.cfm Sito ufficiale]</ref>. Anche gli ultra-ortodossi ashkenazi non si sono sempre ufficialmente riconosciuti nel sionismo. Per contro, gli ultra-ortodosso sefarditi di ''Shas ''non vedono oggi alcuna contraddizione tra il sionismo e la [[religione]], a condizione che lo [[Stato]] assuma un orientamento maggiormente religioso.


===L'Antisionismo nel movimento operaio ebraico Yiddishland ===
===L'Antisionismo nel movimento operaio ebraico Yiddishland ===
Tra le organizzazioni socialdemocratiche, socialiste e comuniste di ''Yiddishland'' - come per esempio il Bund («Unione generale dei lavoratori ebrei»), il partito socialdemocratico ebraico della Galizia e il ''Folksgrupe'' di Russia - sin da subito non furono affatto d'accordo con il programma del movimento sionista. <ref>Si veda, per esempio, Nathan Weinstock, ''Le pain de misère, Histoire du mouvement ouvrier juif en Europe'', 2 tomi, La Découverte, 2002; o Alain Brossat e Syvia Klinberg, ''Le Yiddishland révolutionnaire'', Syllepse, 2009, ISBN 9782849502174; o ancora Ilan Greilsammer, ''Le sionism''e, Presses Universitaires de France, Que sais-je? no 1801, 2005, p. 60-62.</ref> 
Tra le organizzazioni socialdemocratiche, socialiste e comuniste di ''Yiddishland'' - come per esempio il Bund («Unione generale dei lavoratori ebrei»), il partito socialdemocratico ebraico della Galizia e il ''Folksgrupe'' di Russia - sin da subito non furono affatto d'accordo con il programma del movimento sionista. <ref>Si veda, per esempio, Nathan Weinstock, ''Le pain de misère, Histoire du mouvement ouvrier juif en Europe'', 2 tomi, La Découverte, 2002; o Alain Brossat e Syvia Klinberg, ''Le Yiddishland révolutionnaire'', Syllepse, 2009; o ancora Ilan Greilsammer, ''Le sionism''e, Presses Universitaires de France, Que sais-je? no. 1801, 2005, p. 60-62.</ref> 


In [[Polonia]], il ''Folkspartei'', pur desiderando una autonomia nazionale e culturale degli ebrei, non appoggiò l'emigrazione di massa ebraica verso la Palestina. 
In [[Polonia]], il ''Folkspartei'', pur desiderando una autonomia nazionale e culturale degli ebrei, non appoggiò l'emigrazione di massa ebraica verso la Palestina. 
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Gli antisionisti anticolonialisti o [[Imperialismo|anti-imperialisti]] spesso non rifiutano per principio il nazionalismo, ma considerano quello dei popoli colonizzati come in qualche modo legittimo o comunque funzionale alla loro liberazione. Contrariamente al nazionalismo arabo o palestinese, quest'antisionismo non rivendica alcuna preferenza teorica per un [[nazionalismo]] particolare, tuttavia lo avvicina in qualche modo a quello palestinese. Questa corrente è prossima alle idee di sinistra o estrema sinistra.
Gli antisionisti anticolonialisti o [[Imperialismo|anti-imperialisti]] spesso non rifiutano per principio il nazionalismo, ma considerano quello dei popoli colonizzati come in qualche modo legittimo o comunque funzionale alla loro liberazione. Contrariamente al nazionalismo arabo o palestinese, quest'antisionismo non rivendica alcuna preferenza teorica per un [[nazionalismo]] particolare, tuttavia lo avvicina in qualche modo a quello palestinese. Questa corrente è prossima alle idee di sinistra o estrema sinistra.


L'Assemblea generale dell'ONU del [[10 novembre]] [[1975]] (risoluzione 337938 <ref>[http://archive.wikiwix.com/cache/?url=http%3A%2F%2Funispal.un.org%2FUNISPAL.NSF%2F0%2F761C1063530766A7052566A2005B74D1 3379 (XXX). Elimination of all forms of racial discrimination [archive]]</ref>) ha in qualche modo avallato questa posizione condannando il sionismo come un' « ideologia razzista e imperialista » affermando in conclusione che « il sionismo è una forma di razzismo e discriminazione razziale ». Purtroppo questa risoluzione fu annullata il [[16 dicembre]] [[1991]] dall'Assemblea generale (''[http://www.un.org/french/documents/view_doc.asp?symbol=A/RES/46/86&Lang=F Risoluzione. 46/86 Eliminazione del razzismo e della discriminazione razziale]''). Kofi Annan, segretario generale dell'ONU, disapprovò pubblicamente la risoluzione del [[1975]] bollandola come espressione dell'antisemitismo.
L'Assemblea generale dell'ONU del [[10 novembre]] [[1975]] (risoluzione 337938 <ref>[http://archive.is/j07lj 3379 (XXX). Elimination of all forms of racial discrimination]</ref>) ha in qualche modo avallato questa posizione condannando il sionismo come un' « ideologia razzista e imperialista » affermando in conclusione che « il sionismo è una forma di razzismo e discriminazione razziale ». Purtroppo questa risoluzione fu annullata il [[16 dicembre]] [[1991]] dall'Assemblea generale (''[https://en.wikipedia.org/wiki/United_Nations_General_Assembly_Resolution_3379 Risoluzione. 46/86 Eliminazione del razzismo e della discriminazione razziale]''). Kofi Annan, segretario generale dell'ONU, disapprovò pubblicamente la risoluzione del [[1975]] bollandola come espressione dell'antisemitismo.


Alcuni che ancora sostengono questa posizione ideologica accettano l'esistenza di Israele, tuttavia contestano fortemente le sue politiche espansionistiche e nazionalistiche. Altri, come diversi partiti arabi israeliani o il Partito Comunista Israeliano, rifiutano la concezione di Israele come [[Stato]] ebraico invece che come «Stato dei cittadini». Di qui la pretesa di alcuni cambiamenti simbolici (non usare più, per esempio, il termine "Stato ebraico") o pratiche (abolizione norme che in materia di [[immigrazione]] favoriscono un determinato gruppo etnico...).
Alcuni che ancora sostengono questa posizione ideologica accettano l'esistenza di Israele, tuttavia contestano fortemente le sue politiche espansionistiche e nazionalistiche. Altri, come diversi partiti arabi israeliani o il Partito Comunista Israeliano, rifiutano la concezione di Israele come [[Stato]] ebraico invece che come «Stato dei cittadini». Di qui la pretesa di alcuni cambiamenti simbolici (non usare più, per esempio, il termine "Stato ebraico") o pratiche (abolizione norme che in materia di [[immigrazione]] favoriscono un determinato gruppo etnico...).
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===L'antisionismo religioso musulmano===
===L'antisionismo religioso musulmano===
Questo corrente si oppone al sionismo in quanto considera Gerusalemme il terzo luogo santo dell'Islam, di conseguenza la conquista di una terra musulmana è per loro da considerarsi illegittima. <ref>Jacob Neusner e Tamara Sonn (1999). Comparing Religions Through Law: Judaism and Islam. Pag 201 </ref> Pertanto, ai sensi dell'articolo 11 della Carta di Hamas del 1988, la lotta contro il sionismo è un obbligo religioso, perché «la terra di Palestina è una terra islamica ''Waqf'' [donazione religiosa inalienabile] per tutte le generazioni di musulmani fino al giorno risurrezione».
Questo corrente si oppone al sionismo in quanto considera Gerusalemme il terzo luogo santo dell'Islam, di conseguenza la conquista di una terra musulmana è per loro da considerarsi illegittima. <ref>Jacob Neusner e Tamara Sonn (1999). ''Comparing Religions Through Law: Judaism and Islam'', pag. 201 </ref> Pertanto, ai sensi dell'articolo 11 della Carta di Hamas del 1988, la lotta contro il sionismo è un obbligo religioso, perché «la terra di Palestina è una terra islamica ''Waqf'' [donazione religiosa inalienabile] per tutte le generazioni di musulmani fino al giorno risurrezione».
===L'antisionismo degli antisemiti===
===L'antisionismo degli antisemiti===
Si tratta di un odio verso gli ebrei che si traduce nell'ostilità verso il loro Stato. Il termine "sionista" viene spesso utilizzato dagli antisemiti di tutte le fazioni come sinonimo di ebreo.  
Si tratta di un odio verso gli ebrei che si traduce nell'ostilità verso il loro Stato. Il termine "sionista" viene spesso utilizzato dagli antisemiti di tutte le fazioni come sinonimo di ebreo.  
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Bisogna però ricordare che non tutti gli antisemiti sono antisionisti, alcuni di questi razzisti infatti vedono nella creazione dello [[Stato]] d'Israele un modo per allontanare gli ebrei e delimitarne la vita entro un territorio ben delimitato.
Bisogna però ricordare che non tutti gli antisemiti sono antisionisti, alcuni di questi razzisti infatti vedono nella creazione dello [[Stato]] d'Israele un modo per allontanare gli ebrei e delimitarne la vita entro un territorio ben delimitato.
===L'antisionismo antinazionalista===
===L'antisionismo antinazionalista===
Si tratta di un antisionismo nemico di ogni [[Stato]] e nazionalismo. Esso trova accoglimento in alcuni ambiti della sinistra radicale, soprattutto nei membri di ''Matzpen'' o tra gli anarchici. Secondo questa corrente, solamente il rifiuto di tutti i nazionalismi e l'accordo libero e fraterno delle popolazioni lavoratrici potranno salvare la Palestina dalla barbarie oggi in atto <ref>Gaston, ''Ebrei e arabi sacrificati dai "grandi"'', N° 131 di Libertaire, 28 maggio 1948. Gaston, il cui vero nome è Armand Schuer, fu un anarchico consiliarista d'origine austriaca.</ref>.  
Si tratta di un antisionismo nemico di ogni [[Stato]] e nazionalismo. Esso trova accoglimento in alcuni ambiti della sinistra radicale, soprattutto nei membri di ''Matzpen'' o tra gli anarchici. Secondo questa corrente, solamente il rifiuto di tutti i nazionalismi e l'accordo libero e fraterno delle popolazioni lavoratrici potranno salvare la Palestina dalla barbarie oggi in atto <ref>Gaston, ''Ebrei e arabi sacrificati dai "grandi"'', N° 131 di «Libertaire», 28 maggio 1948. Gaston, il cui vero nome è Armand Schuer, fu un anarchico consiliarista d'origine austriaca.</ref>.  
:« In Palestina, lo Stato apporta l'indiscutibile prova che è la sua stessa presenza a provocare la guerra » <ref> Éric-Albert, ''Palestina terra strategica'', N° 133 di «[[Libertaire]]», 11 giugno 1948</ref>.
:« In Palestina, lo Stato apporta l'indiscutibile prova che è la sua stessa presenza a provocare la guerra » <ref> Éric-Albert, ''Palestina terra strategica'', N° 133 di «Libertaire», 11 giugno 1948</ref>.


== Note ==
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