Sessualità: differenze tra le versioni

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[[Image:Proudhon.gif|150px|thumb|left|[[Pierre Joseph Proudhon]], a lui vengono attribuite idee particolarmente misogine.]]  
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L'espressione «[[amore libero]]» è stata spesso utilizzata come un vago programma, se non come un motto o uno slogan, il cui significato era tuttavia non realmente chiaro.
L'espressione «[[amore libero]]» è stata spesso utilizzata come un vago programma, se non come un motto o uno slogan, il cui significato era tuttavia non realmente chiaro.
L'“[[amore libero]]” ha acquisito tanti significati, nel corso del tempo, che difficilmente si può parlare di discorso specificamente anarchico. Per esempio gli anarchici hanno utilizzato il termine amore libero successivamente e simultaneamente come sinonimo d'unione libera, di tolleranza, di [[neomalthusianesimo]], d'alternativa alla [[famiglia patriarcale]], di [[comunalismo sessuale]] o del [[poliamore]].
L'“[[amore libero]]” ha acquisito tanti significati, nel corso del tempo, che difficilmente si può parlare di discorso specificamente anarchico. Per esempio gli anarchici hanno utilizzato il termine amore libero successivamente e simultaneamente come sinonimo d'unione libera, di tolleranza, di [[neomalthusianesimo]], d'alternativa alla [[famiglia patriarcale]], di [[comunalismo sessuale]] o del [[poliamore]].
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== La sessualità secondo Foucault ==
== La sessualità secondo Foucault ==
[[Image:Michel_foucault.jpg|170px|thumb|left|Un giovane [[Michel Foucault]] (1955)]]  
[[Image:Foucault2.jpg|250px|thumb|left|[[Michel Foucault]]]]  
Il [[filosofo]] francese [[Michel Foucault]] ritiene che la sessualità altro non sia che un'elaborazione della modernità e una tecnica di asservimento dei corpi. Molte [[individualità]] vedono il sesso soggiogato e represso dal potere (secondo [[Foucault]] il '''Potere''' va inteso non come un individuo concreto che impartisce ordini e leggi, bensì come un elemento che subdolamente si insinua in ogni aspetto della società [vedi nota]) <ref>Per [[Foucault]] sapere e potere sono indisgiungibili, in quanto l'esercizio del potere genera nuove forme di sapere e il sapere porta sempre con sè effetti di potere. Per potere però, spiega [[Foucault]], non si deve intendere quello che emana da un soggetto cosciente, un sovrano, e si traduce in leggi positive; si tratta invece del potere impersonale, onnipresente, che non ha dimora fissa, ma opera tramite meccanismi anonimi in ogni anfratto della società. Sotto questa luce, il potere è un insieme di rapporti di forza, diffusi localmente, non riconducibili ad una sola sede e così Foucault contrappone la propria microfisica del potere, mirante all'analisi delle molteplici e diffuse strategie di soggiogamento, alla macrofisica, propria della teoria di Marx, ad esempio, che dà più spazio all'opposizione tra dominatori e dominati. Di fatto, spiega Foucault, si è sempre allo stesso tempo ambo le cose, dominatori e dominati: si potrà essere dominati in fabbrica ma, magari, dominatori in famiglia. Rispetto a questi poteri così decentrati e variamente connessi la resistenza può essere condotta non da un'unica forza organizzata in partito, ma solo in lotte parziali, in una miriade di luoghi da parte di forze mobili e continuamente cangianti. I dispositivi di potere, attuando selezioni e interdizioni, impediscono il libero proliferare dei discorsi e originano una società disciplinare, che trova espressione nelle istituzioni del carcere, dell'ospedale, dell'esercito, della scuola, della fabbrica, dove sono attuate strategie di controllo, anche del corpo, esami, sanzioni. Il potere, però, non ha solo questa funzione spregevole, ma ne ha anche una positiva e apprezzabile: produrre nuovi ambiti di verità e nuovi saperi (tratto da [[Filosofico.net]])</ref>, essenzialmente negando la verità delle naturali pulsioni umane e quindi la manifestazione del proprio modo d'essere. [[Foucault]] al contrario descrive il concetto di sessualità come dispositivo costruito e tenuto in vita dal potere stesso:” la sessualità si è costituita come campo di conoscenza a partire da relazioni di potere che l'hanno costituita come oggetto possibile”. Il [[filosofo]] francese fa notare che in epoca moderna si assiste non tanto ad un incremento della repressione sessuale, quanto ad una proliferazione dei discorsi aventi come oggetto il sesso, che altro non sono che una certa volontà di sapere. Infatti è proprio tra il XVIII e il XIX secolo che si sviluppa la tendenza a parlare del sesso: nella [[medicina]], nella [[sociologia]], nella demografia, nella psicanalisi, nella [[psichiatria]], nella [[pedagogia]].
Il [[filosofo]] francese [[Michel Foucault]] ritiene che la sessualità altro non sia che un'elaborazione della modernità e una tecnica di asservimento dei corpi. Molte [[individualità]] vedono il sesso soggiogato e represso dal potere (secondo [[Foucault]] il '''Potere''' va inteso non come un individuo concreto che impartisce ordini e leggi, bensì come un elemento che subdolamente si insinua in ogni aspetto della società [vedi nota]) <ref>Per [[Foucault]] sapere e potere sono indisgiungibili, in quanto l'esercizio del potere genera nuove forme di sapere e il sapere porta sempre con sè effetti di potere. Per potere però, spiega [[Foucault]], non si deve intendere quello che emana da un soggetto cosciente, un sovrano, e si traduce in leggi positive; si tratta invece del potere impersonale, onnipresente, che non ha dimora fissa, ma opera tramite meccanismi anonimi in ogni anfratto della società. Sotto questa luce, il potere è un insieme di rapporti di forza, diffusi localmente, non riconducibili ad una sola sede e così Foucault contrappone la propria microfisica del potere, mirante all'analisi delle molteplici e diffuse strategie di soggiogamento, alla macrofisica, propria della teoria di Marx, ad esempio, che dà più spazio all'opposizione tra dominatori e dominati. Di fatto, spiega Foucault, si è sempre allo stesso tempo ambo le cose, dominatori e dominati: si potrà essere dominati in fabbrica ma, magari, dominatori in famiglia. Rispetto a questi poteri così decentrati e variamente connessi la resistenza può essere condotta non da un'unica forza organizzata in partito, ma solo in lotte parziali, in una miriade di luoghi da parte di forze mobili e continuamente cangianti. I dispositivi di potere, attuando selezioni e interdizioni, impediscono il libero proliferare dei discorsi e originano una società disciplinare, che trova espressione nelle istituzioni del carcere, dell'ospedale, dell'esercito, della scuola, della fabbrica, dove sono attuate strategie di controllo, anche del corpo, esami, sanzioni. Il potere, però, non ha solo questa funzione spregevole, ma ne ha anche una positiva e apprezzabile: produrre nuovi ambiti di verità e nuovi saperi (tratto da [[Filosofico.net]])</ref>, essenzialmente negando la verità delle naturali pulsioni umane e quindi la manifestazione del proprio modo d'essere. [[Foucault]] al contrario descrive il concetto di sessualità come dispositivo costruito e tenuto in vita dal potere stesso:” la sessualità si è costituita come campo di conoscenza a partire da relazioni di potere che l'hanno costituita come oggetto possibile”. Il [[filosofo]] francese fa notare che in epoca moderna si assiste non tanto ad un incremento della repressione sessuale, quanto ad una proliferazione dei discorsi aventi come oggetto il sesso, che altro non sono che una certa volontà di sapere. Infatti è proprio tra il XVIII e il XIX secolo che si sviluppa la tendenza a parlare del sesso: nella [[medicina]], nella [[sociologia]], nella demografia, nella psicanalisi, nella [[psichiatria]], nella [[pedagogia]].


I discorsi sul sesso, secondo [[Foucault]], sono controllati attraverso il regime della "confessione" (secondo [[Foucault]] ognuno si sentirebbe quasi obbligato a rivelare a se stesso e agli altri ogni elemento affine al sesso), attraverso il quale si è sviluppata una vera e propria ''scientia sexualis''.  
I discorsi sul sesso, secondo [[Foucault]], sono controllati attraverso il regime della "confessione" (secondo [[Foucault]] ognuno si sentirebbe quasi obbligato a rivelare a stesso e agli altri ogni elemento affine al sesso), attraverso il quale si è sviluppata una vera e propria ''scientia sexualis''.  
In questo modo '''sapere e potere''' rivelano così la loro realtà, che di fatto rende illusoria tanto l'idea di una ricerca scientifica e obiettiva sulla sessualità, quanto qualsiasi strategia di emancipazione e liberazione sessuale, poiché egli ritiene non esista alcuna dimensione originaria da recuperare. Così la sessualità diventa non solo uno degli elementi principali delle politiche produttive del potere, ma soprattutto uno strumento alla base del quale si sviluppano strategie repressive.
In questo modo '''sapere e potere''' rivelano così la loro realtà, che di fatto rende illusoria tanto l'idea di una ricerca scientifica e obiettiva sulla sessualità, quanto qualsiasi strategia di emancipazione e liberazione sessuale, poiché egli ritiene non esista alcuna dimensione originaria da recuperare. Così la sessualità diventa non solo uno degli elementi principali delle politiche produttive del potere, ma soprattutto uno strumento alla base del quale si sviluppano strategie repressive.


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Pur riconoscendo come valido gran parte del lavoro di [[Marx]], egli pensava che non fossero solo le strutture economiche a delineare l'ideologia dominante e l'esistenza delle masse. Reich riconosceva nella sessualità il terreno privilegiato della [[repressione]]. Il carattere dell'essere umano d'oggi riproduce una [[cultura patriarcale]] autoritaria (portatrice di concetti assolutamente repressivi rispetto alla sessualità, contrariamente alle [[società gilaniche]] che invece erano molto libere da questo punto di vista) che si auto-replica principalmente attraverso la [[famiglia]] nella società. Attraverso l'organizzazione ''Sexpol'', dal [[1927]] al [[1933]] furono applicati in concreto su una base di massa i concetti "sessuo-economici" ("'''sessuo-politica'''"). In seguito all'allontanamento da Freud e alla scoperta dell'[[energia orgonica]] definibile come un'energia cosmica primordiale (scoperta da reich tra il [[1936]] e il [[1940]]), lo psicologo tedesco abbandonò il termine sessuo-economia e lo sostituì con l'[[orgonomia]] (scienza che studia l'energia orgonica).
Pur riconoscendo come valido gran parte del lavoro di [[Marx]], egli pensava che non fossero solo le strutture economiche a delineare l'ideologia dominante e l'esistenza delle masse. Reich riconosceva nella sessualità il terreno privilegiato della [[repressione]]. Il carattere dell'essere umano d'oggi riproduce una [[cultura patriarcale]] autoritaria (portatrice di concetti assolutamente repressivi rispetto alla sessualità, contrariamente alle [[società gilaniche]] che invece erano molto libere da questo punto di vista) che si auto-replica principalmente attraverso la [[famiglia]] nella società. Attraverso l'organizzazione ''Sexpol'', dal [[1927]] al [[1933]] furono applicati in concreto su una base di massa i concetti "sessuo-economici" ("'''sessuo-politica'''"). In seguito all'allontanamento da Freud e alla scoperta dell'[[energia orgonica]] definibile come un'energia cosmica primordiale (scoperta da reich tra il [[1936]] e il [[1940]]), lo psicologo tedesco abbandonò il termine sessuo-economia e lo sostituì con l'[[orgonomia]] (scienza che studia l'energia orgonica).


La [[rivolta studentesca]] del [[1968]] farà di Reich un punto di riferimento rispetto alla rivoluzione sessuale e alla liberalizzazione dei costumi, divenendo in quel periodo una sorta di "profeta" della gioventù studentesca ed influenzando la nascita delle culture alternative dei figli dei fiori, degli hippyes, dei movimenti ecologisti, ecc.. Wilhelm Reich coniugò [[Marx]] e Freud <ref>[[Materialismo dialettico e psicanalisi secondo Wilhelm Reich]]</ref>, accusando la classe dominante, oscurantista e borghese, di mantenere lo ''status quo'' attraverso la [[repressione]] della sessualità. Infatti, per Reich, quei popoli considerati primitivi ([[società gilaniche]]), in cui la [[repressione]] sessuale è assente, non conoscono la [[violenza]] sociale che è invece presente nelle società avanzate occidentali <ref>Si legga l'articolo ''[[Il Leviatano. James DeMeo, Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia]]''</ref>. La rivoluzione sessuale è quindi la premessa necessaria per la vera rivoluzione sociale e l'instaurazione di una società veramente libera.
La [[rivolta studentesca]] del [[1968]] farà di Reich un punto di riferimento rispetto alla rivoluzione sessuale e alla liberalizzazione dei costumi, divenendo in quel periodo una sorta di "profeta" della gioventù studentesca ed influenzando la nascita delle culture alternative dei figli dei fiori, degli hippyes, dei movimenti ecologisti ecc.. Wilhelm Reich coniugò [[Marx]] e Freud <ref>[[Materialismo dialettico e psicanalisi secondo Wilhelm Reich]]</ref>, accusando la classe dominante, oscurantista e borghese, di mantenere lo ''status quo'' attraverso la [[repressione]] della sessualità. Infatti, per Reich, quei popoli considerati primitivi ([[società gilaniche]]), in cui la [[repressione]] sessuale è assente, non conoscono la [[violenza]] sociale che è invece presente nelle società avanzate occidentali <ref>Si legga l'articolo ''[[Il Leviatano. James DeMeo, Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia]]''</ref>. La rivoluzione sessuale è quindi la premessa necessaria per la vera rivoluzione sociale e l'instaurazione di una società veramente libera.


Con i suoi studi, Reich influenzò profondamente grandi pensatori come [[Erich Fromm]], [[Theodor Adorno]] e [[Herbert Marcuse]].
Con i suoi studi, Reich influenzò profondamente grandi pensatori come [[Erich Fromm]], [[Theodor Adorno]] e [[Herbert Marcuse]].
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* [[Neomalthusianesimo]]
* [[Neomalthusianesimo]]
* [[Omosessualità e anarchismo]]
* [[Omosessualità e anarchismo]]
* [[Il pensiero di Maria Lacerda de Moura: femminismo e sessualità]]
* [[Maria_Lacerda_de_Moura#Il_pensiero:_femminismo_e_sessualit.C3.A0|Maria Lacerda de Moura: femminismo e sessualità]]


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