Radio Blackout: differenze tra le versioni

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Nel [[1995]] la redazione ha pubblicato un libro intitolato ''Ascolta questo libro, leggi questa radio'', che contiene «i ricordi, i propositi e le lamentele di tutti coloro che avevano fatto la radio fino a quel momento».
Nel [[1995]] la redazione ha pubblicato un libro intitolato ''Ascolta questo libro, leggi questa radio'', che contiene «i ricordi, i propositi e le lamentele di tutti coloro che avevano fatto la radio fino a quel momento».


'''Radio Blackout''', che può essere ascoltata anche in [http://radioblackout.org/ streaming], è una radio no profit, che si regge su base volontaria, è [[autogestione|autogestita]], non usufruisce né di finanziamenti pubblici né privati e non ospita alcun tipo di pubblicità  commerciale. La radio si regge sull'autofinanziamento e sul libero sostegno di singole [[Individualità |individualità ]] o gruppi che condividono il loro modo di fare informazione.
'''Radio Blackout''', che può essere ascoltata anche in [http://radioblackout.org/ streaming], è una radio no profit, che si regge su base volontaria, è [[autogestione|autogestita]], non usufruisce né di finanziamenti pubblici né privati e non ospita alcun tipo di pubblicità commerciale. La radio si regge sull'autofinanziamento e sul libero sostegno di singole [[Individualità |individualità]] o gruppi che condividono il loro modo di fare informazione.


== La lotta contro la censura ==
== La lotta contro la censura ==
Il [[30 novembre]] [[2009]] è scaduta la concessione dello stabile di via Cecchi che (attualmente) ospita Radio Blackout. Il [[2 dicembre]] viene comunicato alla redazione che «in ragione della rifunzionalizzazione dell'area non potrà  darsi corso al rinnovo, tempo del rilascio 4 mesi», che in parole povere significa dover abbandonare lo stabile di via Cecchi. Questa decisione è da considerare come un attacco frontale alla libera informazione, ovvero un tentativo di chiudere la radio.
Il [[30 novembre]] [[2009]] è scaduta la concessione dello stabile di via Cecchi che (attualmente) ospita Radio Blackout. Il [[2 dicembre]] viene comunicato alla redazione che «in ragione della rifunzionalizzazione dell'area non potrà darsi corso al rinnovo, tempo del rilascio 4 mesi», che in parole povere significa dover abbandonare lo stabile di via Cecchi. Questa decisione è da considerare come un attacco frontale alla libera informazione, ovvero un tentativo di chiudere la radio.


Da quel giorno la redazione sta lottando per evitare lo sgombero forzato: ha organizzato eventi, manifestazioni, cene sociali, concerti, ecc, allo scopo di far sì che l'esperienza di Radioblackout prosegua ancora a lungo.
Da quel giorno la redazione sta lottando per evitare lo sgombero forzato: ha organizzato eventi, manifestazioni, cene sociali, concerti, ecc, allo scopo di far sì che l'esperienza di Radioblackout prosegua ancora a lungo.
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