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[[File:Placido la torre.jpg|thumb|250 px|Placido La Torre e (a destra) Santi Fedele, direttore dell'Istituto Istituto di Studi Storici “G. Salvemini”, durante un convegno tenutosi a Messina il 24 novembre 2006]]'''Placido La Torre''' (Messina, [[1920]] – [[6 gennaio]] [[2008]]), libertario siciliano, è stato un propagandista e un attivista del movimento anarchico italiano. <ref>Fonte articolo: [http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2008/un02/art5112.html Ricordando...Placido La Torre]</ref>
[[File:Placido la torre.jpg|thumb|400px|Placido La Torre e (a destra) Santi Fedele, direttore dell'Istituto Istituto di Studi Storici “G. Salvemini”, durante un convegno tenutosi a Messina il [[24 novembre]] [[2006]].]]'''Placido La Torre''' (Messina, [[1920]] – [[6 gennaio]] [[2008]]), libertario siciliano, è stato un propagandista e un attivista del movimento anarchico italiano. <ref>Fonte articolo: [http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2008/un02/art5112.html Ricordando...Placido La Torre]</ref>
 
==Biografia==
==Biografia==
'''Placido La Torre''' nasce nel [[1920]] in una Messina ancora fortemente provata dal disastroso terremoto del [[1908]]. Vive una fanciullezza irrequieta e comincia a frequentare le scuole elementari solo all'età di otto anni. Intorno al [[1936]], già studente allo storico Liceo Ginnasio "Maurolico", riscopre la figura dell'avv. Francesco Lo Sardo, deputato [[comunismo|comunista]] di formazione anarchica, vittima del [[Fascismo|fascismo]], e conosce l'avv. Giovanni Millimaggi, comunista dissidente perseguitato dai [[Fascismo|fascisti]], più volte condannato al confino.
'''Placido La Torre''' nasce nel [[1920]] in una Messina ancora fortemente provata dal disastroso terremoto del [[1908]]. Vive una fanciullezza irrequieta e comincia a frequentare le scuole elementari solo all'età di otto anni. Intorno al [[1936]], già studente allo storico Liceo Ginnasio "Maurolico", riscopre la figura dell'avv. Francesco Lo Sardo, deputato [[comunismo|comunista]] di formazione anarchica, vittima del [[Fascismo|fascismo]], e conosce l'avv. Giovanni Millimaggi, comunista dissidente perseguitato dai [[Fascismo|fascisti]], più volte condannato al confino.
Conseguita la maturità classica, La Torre si iscrive all'Università nella facoltà di Giurisprudenza e, scoppiata la guerra è chiamato alle armi. Divenuto ufficiale dell'esercito sabaudo, l'[[8 settembre]] del [[1943]] lo coglie a Fossano (Cuneo) da dove fugge per non cadere prigioniero dei tedeschi. Raggiunta Roma è qui costretto a fermarsi non avendo potuto passare le linee sul fronte di Cassino. Si dà alla macchia, entra nella resistenza romana e prende parte ad una azione per liberare dei prigionieri in mano ai [[Fascismo|fascisti]].  
Conseguita la maturità classica, La Torre si iscrive all'Università nella facoltà di Giurisprudenza e, scoppiata la guerra è chiamato alle armi. Divenuto ufficiale dell'esercito sabaudo, l'[[8 settembre]] del [[1943]] lo coglie a Fossano (Cuneo) da dove fugge per non cadere prigioniero dei tedeschi. Raggiunta Roma è qui costretto a fermarsi non avendo potuto passare le linee sul fronte di Cassino. Si dà alla macchia, entra nella resistenza romana e prende parte ad una azione per liberare dei prigionieri in mano ai [[Fascismo|fascisti]].  
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Placido si lega a Cerrito col quale collabora strettamente a tutte le attività in Sicilia e all'interno della [[Federazione Anarchica Italiana]], si avvicina alle realtà politiche e culturali cittadine più aperte al confronto delle idee, costituisce il "Circolo anticlericale Giordano Bruno", tiene numerose conferenze e partecipa alle manifestazioni di piazza più significative. Partecipa a Palermo alla costituzione della [[Federazione Anarchica Siciliana]] e alla fondazione del [[stampa anarchica|giornale anarchico]] regionale «[[Terra e Libertà]]».
Placido si lega a Cerrito col quale collabora strettamente a tutte le attività in Sicilia e all'interno della [[Federazione Anarchica Italiana]], si avvicina alle realtà politiche e culturali cittadine più aperte al confronto delle idee, costituisce il "Circolo anticlericale Giordano Bruno", tiene numerose conferenze e partecipa alle manifestazioni di piazza più significative. Partecipa a Palermo alla costituzione della [[Federazione Anarchica Siciliana]] e alla fondazione del [[stampa anarchica|giornale anarchico]] regionale «[[Terra e Libertà]]».


Dagli anni '50, grazie alla sua profonda preparazione giuridica e alle sue notevoli qualità oratorie, si afferma energicamente a Messina come uno dei migliori e incorruttibili avvocati della città. Per la posizione politica di [[antifascismo|antifascista]] e militante anarchico, entrerà presto in urto con le baronie locali, pagandone le conseguenze in prima persona. Da quel periodo si impegna nelle difese politiche, sempre vittoriose e sempre gratuite. Difende più volte i compagni siciliani e calabresi, fa parte del collegio di difesa al processo della strage di Piazza Fontana, nella prima fase romana, aderisce a [[Soccorso Rosso]]. Interviene in difesa dei giovani del movimento studentesco, degli aderenti a [[Potere Operaio]], [[Lotta Continua]], Partito Radicale, di socialisti, di comunisti e delle brigatiste rosse detenute nel [[carcere]] di Messina. La sua attività di propagandista diventa febbrile quando si intensifica la sua collaborazione a quasi tutte le pubblicazioni anarchiche, specialmente «[[Umanità Nova]]», e soprattutto per l'interminabile numero di conferenze e dibattiti che tiene in tutte le località italiane dove è richiesto il suo intervento. Raccontava spesso che persino quando si sposò con Giovanna Sciacco, durante il viaggio di nozze, tenne una conferenza per ogni località italiana visitata.
Dagli anni '50, grazie alla sua profonda preparazione giuridica e alle sue notevoli qualità oratorie, si afferma energicamente a Messina come uno dei migliori e incorruttibili avvocati della città. Per la posizione politica di [[antifascismo|antifascista]] e militante anarchico, entrerà presto in urto con le baronie locali, pagandone le conseguenze in prima persona. Da quel periodo si impegna nelle difese politiche, sempre vittoriose e sempre gratuite. Difende più volte i compagni siciliani e calabresi, fa parte del collegio di difesa al processo della strage di piazza Fontana, nella prima fase romana, aderisce a [[Soccorso Rosso]]. Interviene in difesa dei giovani del movimento studentesco, degli aderenti a [[Potere Operaio]], [[Lotta Continua]], Partito Radicale, di socialisti, di comunisti e delle brigatiste rosse detenute nel [[carcere]] di Messina. La sua attività di propagandista diventa febbrile quando si intensifica la sua collaborazione a quasi tutte le pubblicazioni anarchiche, specialmente «[[Umanità Nova]]», e soprattutto per l'interminabile numero di conferenze e dibattiti che tiene in tutte le località italiane dove è richiesto il suo intervento. Raccontava spesso che persino quando si sposò con Giovanna Sciacco, durante il viaggio di nozze, tenne una conferenza per ogni località italiana visitata.


Nel [[1952]] si adopera con Cerrito e altri per il rilancio dell'[[anarchismo]] in Sicilia, redigendo il bollettino della Federazione Anarchica Messinese, promovendo iniziative e convegni, come quello di Siracusa nel [[1955]], in cui viene fondato il [[stampa anarchica|mensile]] del movimento siciliano «L'Agitazione del Sud».
Nel [[1952]] si adopera con Cerrito e altri per il rilancio dell'[[anarchismo]] in Sicilia, redigendo il bollettino della Federazione Anarchica Messinese, promovendo iniziative e convegni, come quello di Siracusa nel [[1955]], in cui viene fondato il [[stampa anarchica|mensile]] del movimento siciliano «L'Agitazione del Sud».
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.arivista.org/?nr=323&pag=49.htm Nel solco di Malatesta]
*[http://www.arivista.org/?nr=323&pag=49.htm Nel solco di Malatesta]
==Note==
==Note==
<references/>
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[[Categoria:Anarchici|La Torre, Placido]]
[[Categoria:Anarchici|La Torre, Placido]]
[[Categoria:Anarchici italiani|La Torre, Placido]]
[[Categoria:Anarchici italiani|La Torre, Placido]]
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