64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à ") |
K2 (discussione | contributi) Nessun oggetto della modifica |
||
(10 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
[[Image:Bruzzi Pietro-200x192-200x191.jpg|thumb|210px|Pietro Bruzzi]]'''Pietro Bruzzi''' ( | [[Image:Bruzzi Pietro-200x192-200x191.jpg|thumb|210px|Pietro Bruzzi]]'''Pietro Bruzzi''' (Maleo, Lodi, [[20 marzo]] [[1888]] - San Vittore Olona, Milano, [[19 febbraio]] [[1945]]) è stato un anarchico milanese e un protagonista di primo piano della resistenza [[antifascismo|antifascista]]. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
'''Pietro Bruzzi''', nasce a Mella (provincia di Milano) il [[20 marzo]] [[1888]] e diventa presto un agitatore e organizzatore di primo piano. Il suo nome è legato a quello di numerose azioni [[antifascismo |antifasciste]]. | '''Pietro Bruzzi''', nasce a Mella (provincia di Milano) il [[20 marzo]] [[1888]] e diventa presto un agitatore e organizzatore di primo piano. Il suo nome è legato a quello di numerose azioni [[antifascismo |antifasciste]]. | ||
Nel [[1909]] è uno dei redattori del popolare [[stampa anarchica|settimanale]] | Nel [[1909]] è uno dei redattori del popolare [[stampa anarchica|settimanale]] «[[La Protesta Umana]]», di [[Nella Giacomelli]] ed [[Ettore Molinari]]. | ||
Nel [[1916]] non essendosi presentato al suo ordine di mobilitazione, viene imprigionato per due mesi per resistenza alle forze dell'ordine che erano venute a cercarlo. Inviato ad un reggimento di Tortona, fuggirà | Nel [[1916]] non essendosi presentato al suo ordine di mobilitazione, viene imprigionato per due mesi per resistenza alle forze dell'ordine che erano venute a cercarlo. Inviato ad un reggimento di Tortona, fuggirà durante il tragitto rifugiandosi in [[Svizzera]] e poi in [[Francia]]. | ||
Tornato in [[Italia]] alla fine della guerra ( | Tornato in [[Italia]] alla fine della guerra (Prima guerra mondiale) fu detenuto per diserzione e condannato a morte, pena che gli verrà commutata in 20 anni di [[carcere]]. | ||
Redattore nel [[1921]] del [[stampa anarchica|periodico]] milanese «L'individualista», viene accusato, insieme a [[Ugo Fedeli]] e [[Francesco Ghezzi]], anch'essi redattori del periodico, d'aver partecipato alla preparazione dell'attentato compiuto al [[Teatro Diana]] di Milano il [[23 marzo]] del [[1921]], che comporta l'interruzione della pubblicazione. Per evitare di essere arrestato fugge clandestinamente in URSS, ed in seguito in [[Germania]], [[Austria]] e [[Belgio]]. | Redattore nel [[1921]] del [[stampa anarchica|periodico]] milanese «L'individualista», viene accusato, insieme a [[Ugo Fedeli]] e [[Francesco Ghezzi]], anch'essi redattori del periodico, d'aver partecipato alla preparazione dell'attentato compiuto al [[Teatro Diana]] di Milano il [[23 marzo]] del [[1921]], che comporta l'interruzione della pubblicazione. Per evitare di essere arrestato fugge clandestinamente in URSS, ed in seguito in [[Germania]], [[Austria]] e [[Belgio]]. | ||
Trascorrerà | Trascorrerà in seguito, diversi anni in [[Francia]] collaborando alla [[stampa anarchica|rivista]] [[anarco-individualismo|individualista]] «Eresia di oggi e di domani» (n°1, aprile [[1928]] al n°9, marzo [[1929]]), pubblicata a New York. Nel marzo del [[1928]] viene arrestato a Parigi. | ||
Espulso dalla [[Francia]] insieme a [[Gigi Damiani]] e [[Angelo Bruschi]], si trasferiscono tutti e tre nel [[1931]] in Spagna, dove diventano membri del "Comitato di Solidarietà | Espulso dalla [[Francia]] insieme a [[Gigi Damiani]] e [[Angelo Bruschi]], si trasferiscono tutti e tre nel [[1931]] in Spagna, dove diventano membri del "Comitato di Solidarietà degli Anarchici Italiani", diretto da [[Rafael Martinez]] e di cui facevano parte anche [[Castellani]] e [[Virgilio Gozzoli]]. | ||
Nel [[1933]] le [[autorità ]] [[Fascismo|fasciste]] ottennero la sua estradizione dalla [[Spagna]] e viene confinato all'isola di Ponza fino al mese di giugno del [[1939]]. Scontata la pena torna a Milano e partecipa alla resistenza anarchica in Lombardia contro il [[Fascismo|fascismo]]. | Nel [[1933]] le [[autorità]] [[Fascismo|fasciste]] ottennero la sua estradizione dalla [[Spagna]] e viene confinato all'isola di Ponza fino al mese di giugno del [[1939]]. Scontata la pena torna a Milano e partecipa alla resistenza anarchica in Lombardia contro il [[Fascismo|fascismo]]. | ||
Nel [[1943]] pubblica clandestinamente | Nel [[1943]] pubblica clandestinamente ''[[L'Adunata dei Libertari]]'' sottotitolato «Organo della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]]» (Milano n° 1 [[18 giugno]] [[1944]]). | ||
A Milano, Pietro Bruzzi è tra i principali agitatori [[antifascismo|antifascisti]], ma viene subito catturato e dopo esser stato atrocemente torturato, viene fucilato dalle | A Milano, Pietro Bruzzi è tra i principali agitatori [[antifascismo|antifascisti]], ma viene subito catturato e dopo esser stato atrocemente torturato, viene fucilato dalle SS [[Nazismo|naziste]] il [[19 febbraio]] [[1945]] a San Vittore Olona. | ||
Gli anarchici dopo la sua morte, in suo onore, costituiranno le [[Brigate Bruzzi e Malatesta]] forti di | Gli anarchici dopo la sua morte, in suo onore, costituiranno le [[Brigate Bruzzi e Malatesta]] forti di 1.300 partigiani. | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == |