Pierre-Joseph Proudhon: differenze tra le versioni

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[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|250 px|Pierre-Joseph Proudhon]]'''Pierre-Joseph Proudhon''' (Besançon, [[Francia]], [[15 gennaio]] [[1809]] - Parigi, [[19 gennaio]] [[1865]]), è stato un pensatore, economista, sociologo e rivoluzionario francese. È ritenuto da molti il “Padre dell’[[anarchismo]]”, poiché è stato il primo ad utilizzare il termine «anarchia» per indicare il fine della teoria politica da egli sviluppata.
[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|250 px|Pierre-Joseph Proudhon]]'''Pierre-Joseph Proudhon''' (Besançon, [[Francia]], [[15 gennaio]] [[1809]] - Parigi, [[19 gennaio]] [[1865]]), è stato un pensatore, economista, sociologo e rivoluzionario francese. È ritenuto da molti il “Padre dell'[[anarchismo]], poiché è stato il primo ad utilizzare il termine «anarchia» per indicare il fine della teoria politica da egli sviluppata.
: « L’anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l’ordine ed a garantire tutte le libertà . » (Pierre-Joseph Proudhon)  
: « L'anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l'ordine ed a garantire tutte le libertà. » (Pierre-Joseph Proudhon)  
==Biografia==
==Biografia==


'''Pierre-Joseph Proudhon''' nasce a Besançon il [[15 gennaio]] [[1809]] presso una famiglia di modeste condizioni economiche. Nonostante le difficoltà  riesce a frequentare il College di Besancon grazie ad una borsa di studio, ma ben presto deve abbandonare i banchi di [[scuola]] per problemi economici.
'''Pierre-Joseph Proudhon''' nasce a Besançon il [[15 gennaio]] [[1809]] presso una famiglia di modeste condizioni economiche. Nonostante le difficoltà riesce a frequentare il College di Besancon grazie ad una borsa di studio, ma ben presto deve abbandonare i banchi di [[scuola]] per problemi economici.


=== Primo anarchico della storia ===
=== Primo anarchico della storia ===


Si trasferisce quindi a Parigi dove entra in contatto con i gruppi rivoluzionari francesi e nel [[1840]] pubblica il celebre scritto ''Che cos’è la [[La proprietà  |proprietà ]]?'', in cui si dichiara '''[[anarchico]]''' (il primo nella storia ad usare quel termine con accezione positiva):<br/>
Si trasferisce quindi a Parigi dove entra in contatto con i gruppi rivoluzionari francesi e nel [[1840]] pubblica il celebre scritto ''Che cos'è la [[La proprietà |proprietà]]?'', in cui si dichiara '''[[anarchico]]''' (il primo nella storia ad usare quel termine con accezione positiva):<br/>
«Sei un repubblicano?»<br/>
«Sei un repubblicano?»<br/>
«Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. ''Res publica'', la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani.» <br/>
«Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. ''Res publica'', la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani.» <br/>
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«Assolutamente no. Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell'ordine, io sono - nel più forte significato del termine - un anarchico.»  
«Assolutamente no. Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell'ordine, io sono - nel più forte significato del termine - un anarchico.»  


Le sue considerazioni gli procurano i primi guai giudiziari, viene infatti accusato di attentato alla [[La proprietà |proprietà  privata]] e alla religione e di incitamento all'odio per i governi. Sarà  però assolto.
Le sue considerazioni gli procurano i primi guai giudiziari, viene infatti accusato di attentato alla [[La proprietà |proprietà privata]] e alla religione e di incitamento all'odio per i governi. Sarà però assolto.


===Attività  politica e letteraria===
===Attività politica e letteraria===
Nel [[1843]] si trasferisce nella città  di Lione dove conosce i seguaci di Cabet, [[Saint-Simon]], e della socialista peruviana [[Flora Tristan]]. Ritornato ([[1844]]) a Parigi conosce tra gli altri [[Karl Marx]] e [[Michail Bakunin]]. Nel [[1848]] prende parte alla [[rivoluzione]], pubblica anche il primo [[stampa anarchica|periodico anarchico]] dal titolo «Il rappresentante del popolo». Successivamente, nello stesso anno, pubblica altri due periodici: «Il popolo» e «La voce del popolo».  
Nel [[1843]] si trasferisce nella città di Lione dove conosce i seguaci di Cabet, [[Saint-Simon]], e della socialista peruviana [[Flora Tristan]]. Ritornato ([[1844]]) a Parigi conosce tra gli altri [[Karl Marx]] e [[Michail Bakunin]]. Nel [[1848]] prende parte alla [[rivoluzione]], pubblica anche il primo [[stampa anarchica|periodico anarchico]] dal titolo «Il rappresentante del popolo». Successivamente, nello stesso anno, pubblica altri due periodici: «Il popolo» e «La voce del popolo».  


Ancora nel [[1848]] viene eletto all’Assemblea Nazionale, ma quest’attività  si scontra con il suo pensiero antiautoritario, per questo il [[2 luglio]] del [[1848]] pronuncia un violentissimo discorso contro la borghesia francese. L'esperienza parlamentare non farà  altro che incrementare la sua diffidenza verso la politica parlamentare.
Ancora nel [[1848]] viene eletto all'Assemblea Nazionale, ma quest'attività si scontra con il suo pensiero antiautoritario, per questo il [[2 luglio]] del [[1848]] pronuncia un violentissimo discorso contro la borghesia francese. L'esperienza parlamentare non farà altro che incrementare la sua diffidenza verso la politica parlamentare.


===La Banca del Popolo===
===La Banca del Popolo===
Nel [[1849]], per realizzare i [[mutualismo|principi della mutualità ]] da lui sostenuti, fonda la "Banca del Popolo" (un sistema di crediti a tassi bassissimi).  Un'istituzione nuova, diversa dalle [[banche]] capitalistiche, creata e gestita dagli stessi lavoratori e che avrà  la funzione di creare una nuova organizzazione sociale capace di fare a meno dello [[Stato]]:
Nel [[1849]], per realizzare i [[mutualismo|principi della mutualità]] da lui sostenuti, fonda la "Banca del Popolo" (un sistema di crediti a tassi bassissimi).  Un'istituzione nuova, diversa dalle [[banche]] capitalistiche, creata e gestita dagli stessi lavoratori e che avrà la funzione di creare una nuova organizzazione sociale capace di fare a meno dello [[Stato]]:
: «...ciascuno farà  quanto gli sarà  possibile e solo questo. Prenderà  direttamente parte alla formulazione delle leggi e al governo, così come parteciperà  alla produzione e alla circolazione monetaria. Ogni cittadino sarà  sovrano e avrà  pieni poteri; regnerà  e governerà  e l'anarchia diventerà  anarchia positiva”» ([http://www.uniurb.it/Filosofia/bibliografie/mutualismoproudhon.htm ''L'anarchia'', Arnoldo Mondadori Editori])
: «...ciascuno farà quanto gli sarà possibile e solo questo. Prenderà direttamente parte alla formulazione delle leggi e al governo, così come parteciperà alla produzione e alla circolazione monetaria. Ogni cittadino sarà sovrano e avrà pieni poteri; regnerà e governerà e l'anarchia diventerà anarchia positiva”» ([http://www.uniurb.it/Filosofia/bibliografie/mutualismoproudhon.htm ''L'anarchia'', Arnoldo Mondadori Editori])


In seguito Proudhon viene condannato al [[carcere]] (3 anni), per attività  sovversiva, nello specifico la sua colpa è quella di aver attaccato Luigi Bonaparte (il futuro Napoleone III). Durante il periodo del [[abolizione del carcere|carcere]] scrive alcuni libri e matura convinzioni ancora più profonde sull'ineluttabilità  della [[rivoluzione]].
In seguito Proudhon viene condannato al [[carcere]] (3 anni), per attività sovversiva, nello specifico la sua colpa è quella di aver attaccato Luigi Bonaparte (il futuro Napoleone III). Durante il periodo del [[abolizione del carcere|carcere]] scrive alcuni libri e matura convinzioni ancora più profonde sull'ineluttabilità della [[rivoluzione]].


Scontata la pena, trova enormi difficoltà  per continuare la sua attività  di scrittore, anche perché viene nuovamente arrestato per “offesa alla moralità ”. Per sfuggire alle persecuzioni giudiziarie è costretto a passare un periodo di esilio in [[Belgio]] ([[1858]]) dopo il quale ritorna a Parigi ([[1862]]), dove affronta i temi nazionalistici e quelli dello [[Stato]] (già  nel [[1848]] si dichiarò in favore dell’abolizione delle frontiere nazionali).
Scontata la pena, trova enormi difficoltà per continuare la sua attività di scrittore, anche perché viene nuovamente arrestato per “offesa alla moralità”. Per sfuggire alle persecuzioni giudiziarie è costretto a passare un periodo di esilio in [[Belgio]] ([[1858]]) dopo il quale ritorna a Parigi ([[1862]]), dove affronta i temi nazionalistici e quelli dello [[Stato]] (già nel [[1848]] si dichiarò in favore dell'abolizione delle frontiere nazionali).


===L'ultimo periodo ===
===L'ultimo periodo ===
Verso la fine della sua vita, Proudhon cambia parzialmente le sue iniziali posizioni in materia di concezione dello [[Stato]] e del [[governo]]. Nel testo ''Del principio federativo'' definisce il [[federalismo]] come teoria dello stato basato sul contratto politico (o di federazione), affermando inoltre che questo potrebbe essere la «religione civile dell'umanità » per i prossimi secoli.
Verso la fine della sua vita, Proudhon cambia parzialmente le sue iniziali posizioni in materia di concezione dello [[Stato]] e del [[governo]]. Nel testo ''Del principio federativo'' definisce il [[federalismo]] come teoria dello stato basato sul contratto politico (o di federazione), affermando inoltre che questo potrebbe essere la «religione civile dell'umanità» per i prossimi secoli.


Proudhon muore a Parigi il [[19 gennaio]] [[1865]].
Proudhon muore a Parigi il [[19 gennaio]] [[1865]].
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{{vedi|Anarchismo proudhoniano}}
{{vedi|Anarchismo proudhoniano}}
[[File:Proudhon-children.jpg|thumb|300px|left|Pierre-Joseph Proudhon e i suoi figli]]
[[File:Proudhon-children.jpg|thumb|300px|left|Pierre-Joseph Proudhon e i suoi figli]]
Per Proudhon la [[giustizia sociale|giustizia]] è naturalmente intrinseca nella coscienza e nella storia umana: «giacché, se la giustizia non è innata all’umanità , se le è superiore, esterna e straniera, ne risulta che la società  umana non ha leggi proprie, che il soggetto collettivo non ha costume; che lo stato sociale è uno stato contro natura, la civilizzazione è una depravazione».
Per Proudhon la [[giustizia sociale|giustizia]] è naturalmente intrinseca nella coscienza e nella storia umana: «giacché, se la giustizia non è innata all'umanità, se le è superiore, esterna e straniera, ne risulta che la società umana non ha leggi proprie, che il soggetto collettivo non ha costume; che lo stato sociale è uno stato contro natura, la civilizzazione è una depravazione».


Sul piano politico Proudhon critica l’accentramento statale (da qui prende forma il concetto di [[federalismo]]), auspicando l’abolizione dello [[Stato]] e di ogni forma di dominio, così da promuovere quell’assoluto egualitarismo di cui egli si fa assertore: per Proudhon appropriarsi dei frutti di un valore che non è stato prodotto con il proprio lavoro è un furto.
Sul piano politico Proudhon critica l'accentramento statale (da qui prende forma il concetto di [[federalismo]]), auspicando l'abolizione dello [[Stato]] e di ogni forma di dominio, così da promuovere quell'assoluto egualitarismo di cui egli si fa assertore: per Proudhon appropriarsi dei frutti di un valore che non è stato prodotto con il proprio lavoro è un furto.
Per l’anarchico francese il possesso di un bene è legittimo, non lo è invece la [[La proprietà |proprietà ]] («La proprietà  è un furto!»). Egli individua proprio nella cristallizzazione della proprietà , tramandata di padre in figlio senza alcun “merito”, la causa principale degli squilibri sociali.  
Per l'anarchico francese il possesso di un bene è legittimo, non lo è invece la [[La proprietà |proprietà]] («La proprietà è un furto!»). Egli individua proprio nella cristallizzazione della proprietà, tramandata di padre in figlio senza alcun “merito”, la causa principale degli squilibri sociali.  


Pur essendo un socialista, egli è critico con il socialismo, che sacrifica l’[[Individualità |individualità ]] in nome dell’ideologia politica (il suo pensiero è definibile come "[[individualismo sociale]]"). Di qui il suo vagheggiamento di una [[mutualismo|società  mutualistica]] in cui l’[[uguaglianza]] e la [[libertà ]] individuale siano realizzate senza alcuna collettivizzazione. In questo senso va interpretato il progetto della Banca del popolo ([[1849]]) che avrebbe dovuto favorire, mediante l'utilizzo di “buoni di lavoro”, lo scambio fra i lavoratori con credito a basso tasso d’interesse.  
Pur essendo un socialista, egli è critico con il socialismo, che sacrifica l'[[Individualità |individualità]] in nome dell'ideologia politica (il suo pensiero è definibile come "[[individualismo sociale]]"). Di qui il suo vagheggiamento di una [[mutualismo|società mutualistica]] in cui l'[[uguaglianza]] e la [[libertà]] individuale siano realizzate senza alcuna collettivizzazione. In questo senso va interpretato il progetto della Banca del popolo ([[1849]]) che avrebbe dovuto favorire, mediante l'utilizzo di “buoni di lavoro”, lo scambio fra i lavoratori con credito a basso tasso d'interesse.  
L’idea fu quella di favorire lo sviluppo di una rete associativa di lavoratori liberi e tra loro federati, che eliminasse la figura parassitaria del finanziere (che guadagna denaro prestando altro denaro), in modo che tutti potessero avere a disposizione i capitali necessari a realizzare una società  di piccoli imprenditori, liberi e né sfruttatori né sfruttati.
L'idea fu quella di favorire lo sviluppo di una rete associativa di lavoratori liberi e tra loro federati, che eliminasse la figura parassitaria del finanziere (che guadagna denaro prestando altro denaro), in modo che tutti potessero avere a disposizione i capitali necessari a realizzare una società di piccoli imprenditori, liberi e né sfruttatori né sfruttati.


=== La dialettica ===
=== La dialettica ===
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===Critiche===
===Critiche===
Proudhon è un autore ambiguo su molti argomenti e si faceva molto trasportare dal clima degli avvenimenti. Spesso, quando gli si faceva notare l'assurdità  di alcune sue affermazioni, provvedeva a spiegarsi meglio e talvolta accusava i suoi interlocutori di non aver capito il senso delle sue considerazioni. Buona parte delle sue opere sono costituite infatti da articoli di giornali e riviste e lettere, da cui si possono attingere, come per qualsiasi autore di aforismi, detti, sentenze ecc, delle più varie. Ha riveduto infatti spesso molte delle sue affermazioni successivamente nei suoi lavori più maturi.  
Proudhon è un autore ambiguo su molti argomenti e si faceva molto trasportare dal clima degli avvenimenti. Spesso, quando gli si faceva notare l'assurdità di alcune sue affermazioni, provvedeva a spiegarsi meglio e talvolta accusava i suoi interlocutori di non aver capito il senso delle sue considerazioni. Buona parte delle sue opere sono costituite infatti da articoli di giornali e riviste e lettere, da cui si possono attingere, come per qualsiasi autore di aforismi, detti, sentenze ecc, delle più varie. Ha riveduto infatti spesso molte delle sue affermazioni successivamente nei suoi lavori più maturi.  


Era un autore soprattutto autodidatta, disfarsi dei luoghi comuni dell'epoca non era certamente facile. Morendo "giovane", cioè nel pieno delle sue capacità  intellettuali ancora probabilmente da dispiegare e volendo occuparsi di tutto lo scibile, ecc. si possono isolare qua e là  frasi dai contenuti ambigui. Due delle critiche più pesanti rivolte a Proudhon sono la misoginia e l'antisemitismo. Queste critiche non sono prive di fondamento, tuttavia bisogna sottolineare che i suoi scritti non si occupano a fondo di dimostrare l'inferiorità  mentale della donna e la necessità  di eliminare gli ebrei dalla finanza e dalla faccia della terra. Si tratta di considerazioni proudhoniane estrapolate dagli storici da lettere, articoli, ecc.
Era un autore soprattutto autodidatta, disfarsi dei luoghi comuni dell'epoca non era certamente facile. Morendo "giovane", cioè nel pieno delle sue capacità intellettuali ancora probabilmente da dispiegare e volendo occuparsi di tutto lo scibile, ecc. si possono isolare qua e frasi dai contenuti ambigui. Due delle critiche più pesanti rivolte a Proudhon sono la misoginia e l'antisemitismo. Queste critiche non sono prive di fondamento, tuttavia bisogna sottolineare che i suoi scritti non si occupano a fondo di dimostrare l'inferiorità mentale della donna e la necessità di eliminare gli ebrei dalla finanza e dalla faccia della terra. Si tratta di considerazioni proudhoniane estrapolate dagli storici da lettere, articoli, ecc.


====La misoginia ====
====La misoginia ====
Riguardo alla questione femminile e sessuale Proudhon si dichiara favorevole alla [[sessismo|subordinazione della donna]] all'uomo (relegata cioè al ruolo di moglie e madre nell'ambito familiare) e contrario a determinate relazioni sessuali che bolla come perversioni. La misoginia di Proudhon è esplicitata in una sua lettera spedita in risposta alla [[femminista]] Jenny Héricourt, che lo aveva attaccatto personalmente nell'articolo ''Il signor Proudhon e la questione delle donne'' (1856). La risposta di Proudhon sarà  diffusa da qualche giornale francese ma non sarà  mai pubblicata in nessuna opera, se non postuma in qualche bibliografia.
Riguardo alla questione femminile e sessuale Proudhon si dichiara favorevole alla [[sessismo|subordinazione della donna]] all'uomo (relegata cioè al ruolo di moglie e madre nell'ambito familiare) e contrario a determinate relazioni sessuali che bolla come perversioni. La misoginia di Proudhon è esplicitata in una sua lettera spedita in risposta alla [[femminista]] Jenny Héricourt, che lo aveva attaccatto personalmente nell'articolo ''Il signor Proudhon e la questione delle donne'' (1856). La risposta di Proudhon sarà diffusa da qualche giornale francese ma non sarà mai pubblicata in nessuna opera, se non postuma in qualche bibliografia.


[[Joseph Déjacque]] lo accuserà  nella lettera ''[http://joseph.dejacque.free.fr/ecrits/lettreapjp.htm De l'être-humain mâle et femelle]'' di incoerenza rispetto alle sue professate idee anarchiche, definendolo [[liberalismo|liberale]] e non libertario.
[[Joseph Déjacque]] lo accuserà nella lettera ''[http://joseph.dejacque.free.fr/ecrits/lettreapjp.htm De l'être-humain mâle et femelle]'' di incoerenza rispetto alle sue professate idee anarchiche, definendolo [[liberalismo|liberale]] e non libertario.


Bisogna considerare che l'epoca in cui visse era molto misogina in generale, anche se meno negli ambienti socialisti, da buon intellettuale organico del contadino ed artigianale quale egli era, vedeva nella donna un essere da proteggere in generale, dalla [[violenza]] del mondo sociale urbano (sfruttamento nei lavori pesanti, prostituzione). Alcuni storici ritengono che il suo atteggiamento verso la donna sia da considerare paternalistico piuttosto che misogino.
Bisogna considerare che l'epoca in cui visse era molto misogina in generale, anche se meno negli ambienti socialisti, da buon intellettuale organico del contadino ed artigianale quale egli era, vedeva nella donna un essere da proteggere in generale, dalla [[violenza]] del mondo sociale urbano (sfruttamento nei lavori pesanti, prostituzione). Alcuni storici ritengono che il suo atteggiamento verso la donna sia da considerare paternalistico piuttosto che misogino.


====L'antisemitismo ====
====L'antisemitismo ====
L'antisemitismo era uno stereotipo radicato nella società  europea da secoli, tuttavia Proudhon non concepiva gli ebrei come una razza a sè stante (antiumana, deicida, ecc.), come gli antisemiti più viscerali del XIX secolo, quanto disprezzava invece la sua élite plutocratica sostenitrice dei valori filosistemici, il loro quasi monopolio del mondo finanziario, sebbene [[Hannah Arendt]] abbia sostenuto che tale potere esistesse nel XIX secolo ma fosse anche proprio allora in pieno declino, in quanto questa funzione era sempre più espletata (secondo la Arendt) da figure di banchieri nazionali e dallo stesso [[Stato]].
L'antisemitismo era uno stereotipo radicato nella società europea da secoli, tuttavia Proudhon non concepiva gli ebrei come una razza a sè stante (antiumana, deicida, ecc.), come gli antisemiti più viscerali del XIX secolo, quanto disprezzava invece la sua élite plutocratica sostenitrice dei valori filosistemici, il loro quasi monopolio del mondo finanziario, sebbene [[Hannah Arendt]] abbia sostenuto che tale potere esistesse nel XIX secolo ma fosse anche proprio allora in pieno declino, in quanto questa funzione era sempre più espletata (secondo la Arendt) da figure di banchieri nazionali e dallo stesso [[Stato]].


L'antisemitismo di Proudhon è visibile in alcuni scritti del [[1847]], estratti dal suo diario personale (pubblicati dopo la sua morte), che fanno riferimento ad un incontro, una sera al bar, tra Proudhon e alcuni antisemiti tedeschi. L'anarchico francese cita il giudaismo anche in ''La stampa belga e l'Unità  italiana'', un articolo dell'ottobre [[1862]] tratto da ''La fédération et l'Unité en Italie'':
L'antisemitismo di Proudhon è visibile in alcuni scritti del [[1847]], estratti dal suo diario personale (pubblicati dopo la sua morte), che fanno riferimento ad un incontro, una sera al bar, tra Proudhon e alcuni antisemiti tedeschi. L'anarchico francese cita il giudaismo anche in ''La stampa belga e l'Unità italiana'', un articolo dell'ottobre [[1862]] tratto da ''La fédération et l'Unité en Italie'':
: «Il sistema unitario, o delle grandi zone, ha come scopo di spartire l'Europa, e in seguito la maggior parte del globo, tra cinque o sei vasti focolai, costituiti essi stessi sul principio della subordinazione delle province e comuni, di conseguenza sull'assorbimento delle province e comuni, conseguentemente sull'assorbimento di ogni libertà  come di ogni nazionalità . È una nuova specie di feudalesimo imperialista e comunitario, che giunge sino alla proprietà , all'industria, di cui la bancocrazia giudaico-sansimoniana, più della [[Chiesa]], sarà  l'anima, e l'Opinion nationale il principale organo.»
: «Il sistema unitario, o delle grandi zone, ha come scopo di spartire l'Europa, e in seguito la maggior parte del globo, tra cinque o sei vasti focolai, costituiti essi stessi sul principio della subordinazione delle province e comuni, di conseguenza sull'assorbimento delle province e comuni, conseguentemente sull'assorbimento di ogni libertà come di ogni nazionalità. È una nuova specie di feudalesimo imperialista e comunitario, che giunge sino alla proprietà, all'industria, di cui la bancocrazia giudaico-sansimoniana, più della [[Chiesa]], sarà l'anima, e l'Opinion nationale il principale organo.»


Egli evidentemente ce l'ha con il [[capitalismo]] finanziario, anche se non evita però di usare lo stereotipo dell'ebreo usuraio, a quell'epoca identificabile con dei grandi gruppi di banchieri internazionali, i Rothschild, inevitabilmente.
Egli evidentemente ce l'ha con il [[capitalismo]] finanziario, anche se non evita però di usare lo stereotipo dell'ebreo usuraio, a quell'epoca identificabile con dei grandi gruppi di banchieri internazionali, i Rothschild, inevitabilmente.
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*''Qu'est ce que la propriété?'' (1840)
*''Qu'est ce que la propriété?'' (1840)
*''Système des contradictions économiques ou Philosophie de la misère'' (1846)
*''Système des contradictions économiques ou Philosophie de la misère'' (1846)
*''Le manuel du spéculateur à  la bourse'' (1853)
*''Le manuel du spéculateur à la bourse'' (1853)
*''De la justice dans la révolution et dans l'Eglise'' (1858)
*''De la justice dans la révolution et dans l'Eglise'' (1858)
*''La Guerre et la Paix'' (1861)
*''La Guerre et la Paix'' (1861)
*''Les majorats littéraires: esame di un progetto di legge avente lo scopo di creare, a profitto degli autori, inventori ed artisti, un monopolio perpetuo'' (1862) Bruxelles: Alphonse Lebègue Editore ([http://ita.anarchopedia.org/INGRESSO_LIBERTARIO#Perch.C3.A9_contrario_alla_propriet.C3.A0_intellettuale piccolo estratto tradotto da Altipiani azionanti])
*''Les majorats littéraires: esame di un progetto di legge avente lo scopo di creare, a profitto degli autori, inventori ed artisti, un monopolio perpetuo'' (1862) Bruxelles: Alphonse Lebègue Editore ([https://www.anarcopedia.org/index.php/INGRESSO_LIBERTARIO#Perch.C3.A9_contrario_alla_propriet.C3.A0_intellettuale piccolo estratto tradotto da Altipiani azionanti])
*''De la capacité politique des classes ouvrières'' (1865)
*''De la capacité politique des classes ouvrières'' (1865)
*''Théorie de la propriété'' (1866)
*''Théorie de la propriété'' (1866)
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*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-pereira-proudhon-pragmatico-da-02-di-02-86336111.html Proudhon pragmatico], di Irène Pereira
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-pereira-proudhon-pragmatico-da-02-di-02-86336111.html Proudhon pragmatico], di Irène Pereira
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-edouard-jourdain-proudhon-carl-schmidt-et-la-gauche-radicale-da-refractions-r-91445858.html Proudhon, Carl Schmitt e la sinistra radicale], di Edouard Jourdain.
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-edouard-jourdain-proudhon-carl-schmidt-et-la-gauche-radicale-da-refractions-r-91445858.html Proudhon, Carl Schmitt e la sinistra radicale], di Edouard Jourdain.
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-joseph-proudhon-della-creazione-dell-ordine-nell-umanita-73466394.html Della creazione dell'ordine dell'umanità ], di P-J Proudhon
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-joseph-proudhon-della-creazione-dell-ordine-nell-umanita-73466394.html Della creazione dell'ordine dell'umanità], di P-J Proudhon
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-ansart-proudhon-anarchisme-ou-federalisme-da-72940552.html Proudhon: Anarchismo o Federalismo? da: "Les Cahiers de Psychologie politique", n°16, gennaio 2010. ], di [[Pierre Ansart]]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-ansart-proudhon-anarchisme-ou-federalisme-da-72940552.html Proudhon: Anarchismo o Federalismo? da: "Les Cahiers de Psychologie politique", n°16, gennaio 2010. ], di [[Pierre Ansart]]


===Testi scaricabili===
===Testi scaricabili===
*[http://www.eleuthera.it/files/materiali/Proudhon_Critica_della_proprieta_e_dello_stato.pdf Critica della proprietà  dello Stato]
*[http://www.eleuthera.it/files/materiali/Proudhon_Critica_della_proprieta_e_dello_stato.pdf Critica della proprietà dello Stato]
*[http://www.scribd.com/doc/133623124/Pj-Prodhon-Del-Principio-Federativo Del Principio federativo]
*[http://www.sentieridellamente.it/files/ll-principio-federativo.pdf Del Principio federativo]
*[http://www.movimentocooperativo.it/fileadmin/coop/uploads/Pierre-Josef_Proudhon.pdf La questione sociale, Varese, Veronelli, 1957, pp. 312-318] Edizione originale: "'''''De la capacité politique des classes ouvrières'''''" Paris, 1865.
*[https://www.cooperazione.net/fileadmin/coop/uploads/Pierre-Josef_Proudhon.pdf La questione sociale, Varese, Veronelli, 1957, pp. 312-318] Edizione originale: "'''''De la capacité politique des classes ouvrières'''''" Paris, 1865.
*[http://gallica.bnf.fr/Search?ArianeWireIndex=index&q=proudhon&p=1&lang=en Pagina di Gallica, sezione della BNF di Parigi da cui si possono scaricare quasi tutte le opere di Proudhon in francese]
*[http://gallica.bnf.fr/Search?ArianeWireIndex=index&q=proudhon&p=1&lang=en Pagina di Gallica, sezione della BNF di Parigi da cui si possono scaricare quasi tutte le opere di Proudhon in francese]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-joseph-proudhon-les-confessions-d-un-revolutionnaire-pour-servir-a-l-histoire-de-la-revolutio-72985517.html Le confessioni di un rivoluzionario (I Capitolo)]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-joseph-proudhon-les-confessions-d-un-revolutionnaire-pour-servir-a-l-histoire-de-la-revolutio-72985517.html Le confessioni di un rivoluzionario (I Capitolo)]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-classici-libertari-inedito-pierre-joseph-proudhon-della-creazione-dell-ordine-nell-umanita-o-prin-91414401.html Della creazione dell'ordine nell'umanità  (I Capitolo)]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-classici-libertari-inedito-pierre-joseph-proudhon-della-creazione-dell-ordine-nell-umanita-o-prin-91414401.html Della creazione dell'ordine nell'umanità (I Capitolo)]
*[http://anarcopedia.altervista.org/teca/Proudhon_Pierre_Joseph_-_La_capacit___politica_delle_classi_operaie-1865.pdf La capacità  politica delle classi operaie (1865)]
*[http://anarcopedia.altervista.org/teca/Proudhon_Pierre_Joseph_-_La_capacit___politica_delle_classi_operaie-1865.pdf La capacità politica delle classi operaie (1865)]


=== Altre biografie===
=== Altre biografie===
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[[Categoria:Filosofi contemporanei|Proudhon, Pierre-Joseph]]
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