Pierre-Joseph Proudhon: differenze tra le versioni

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=== Primo anarchico della storia ===
=== Primo anarchico della storia ===


Si trasferisce quindi a Parigi dove entra in contatto con i gruppi rivoluzionari francesi e nel [[1840]] pubblica il celebre scritto ''Che cos'è la [[La proprietà  |proprietà ]]?'', in cui si dichiara '''[[anarchico]]''' (il primo nella storia ad usare quel termine con accezione positiva):<br/>
Si trasferisce quindi a Parigi dove entra in contatto con i gruppi rivoluzionari francesi e nel [[1840]] pubblica il celebre scritto ''Che cos'è la [[La proprietà  |proprietà]]?'', in cui si dichiara '''[[anarchico]]''' (il primo nella storia ad usare quel termine con accezione positiva):<br/>
«Sei un repubblicano?»<br/>
«Sei un repubblicano?»<br/>
«Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. ''Res publica'', la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani.» <br/>
«Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. ''Res publica'', la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani.» <br/>
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===La Banca del Popolo===
===La Banca del Popolo===
Nel [[1849]], per realizzare i [[mutualismo|principi della mutualità ]] da lui sostenuti, fonda la "Banca del Popolo" (un sistema di crediti a tassi bassissimi).  Un'istituzione nuova, diversa dalle [[banche]] capitalistiche, creata e gestita dagli stessi lavoratori e che avrà  la funzione di creare una nuova organizzazione sociale capace di fare a meno dello [[Stato]]:
Nel [[1849]], per realizzare i [[mutualismo|principi della mutualità]] da lui sostenuti, fonda la "Banca del Popolo" (un sistema di crediti a tassi bassissimi).  Un'istituzione nuova, diversa dalle [[banche]] capitalistiche, creata e gestita dagli stessi lavoratori e che avrà  la funzione di creare una nuova organizzazione sociale capace di fare a meno dello [[Stato]]:
: «...ciascuno farà  quanto gli sarà  possibile e solo questo. Prenderà  direttamente parte alla formulazione delle leggi e al governo, così come parteciperà  alla produzione e alla circolazione monetaria. Ogni cittadino sarà  sovrano e avrà  pieni poteri; regnerà  e governerà  e l'anarchia diventerà  anarchia positiva”» ([http://www.uniurb.it/Filosofia/bibliografie/mutualismoproudhon.htm ''L'anarchia'', Arnoldo Mondadori Editori])
: «...ciascuno farà  quanto gli sarà  possibile e solo questo. Prenderà  direttamente parte alla formulazione delle leggi e al governo, così come parteciperà  alla produzione e alla circolazione monetaria. Ogni cittadino sarà  sovrano e avrà  pieni poteri; regnerà  e governerà  e l'anarchia diventerà  anarchia positiva”» ([http://www.uniurb.it/Filosofia/bibliografie/mutualismoproudhon.htm ''L'anarchia'', Arnoldo Mondadori Editori])


In seguito Proudhon viene condannato al [[carcere]] (3 anni), per attività  sovversiva, nello specifico la sua colpa è quella di aver attaccato Luigi Bonaparte (il futuro Napoleone III). Durante il periodo del [[abolizione del carcere|carcere]] scrive alcuni libri e matura convinzioni ancora più profonde sull'ineluttabilità  della [[rivoluzione]].
In seguito Proudhon viene condannato al [[carcere]] (3 anni), per attività  sovversiva, nello specifico la sua colpa è quella di aver attaccato Luigi Bonaparte (il futuro Napoleone III). Durante il periodo del [[abolizione del carcere|carcere]] scrive alcuni libri e matura convinzioni ancora più profonde sull'ineluttabilità  della [[rivoluzione]].


Scontata la pena, trova enormi difficoltà  per continuare la sua attività  di scrittore, anche perché viene nuovamente arrestato per “offesa alla moralità ”. Per sfuggire alle persecuzioni giudiziarie è costretto a passare un periodo di esilio in [[Belgio]] ([[1858]]) dopo il quale ritorna a Parigi ([[1862]]), dove affronta i temi nazionalistici e quelli dello [[Stato]] (già  nel [[1848]] si dichiarò in favore dell'abolizione delle frontiere nazionali).
Scontata la pena, trova enormi difficoltà  per continuare la sua attività  di scrittore, anche perché viene nuovamente arrestato per “offesa alla moralità”. Per sfuggire alle persecuzioni giudiziarie è costretto a passare un periodo di esilio in [[Belgio]] ([[1858]]) dopo il quale ritorna a Parigi ([[1862]]), dove affronta i temi nazionalistici e quelli dello [[Stato]] (già  nel [[1848]] si dichiarò in favore dell'abolizione delle frontiere nazionali).


===L'ultimo periodo ===
===L'ultimo periodo ===
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Sul piano politico Proudhon critica l'accentramento statale (da qui prende forma il concetto di [[federalismo]]), auspicando l'abolizione dello [[Stato]] e di ogni forma di dominio, così da promuovere quell'assoluto egualitarismo di cui egli si fa assertore: per Proudhon appropriarsi dei frutti di un valore che non è stato prodotto con il proprio lavoro è un furto.
Sul piano politico Proudhon critica l'accentramento statale (da qui prende forma il concetto di [[federalismo]]), auspicando l'abolizione dello [[Stato]] e di ogni forma di dominio, così da promuovere quell'assoluto egualitarismo di cui egli si fa assertore: per Proudhon appropriarsi dei frutti di un valore che non è stato prodotto con il proprio lavoro è un furto.
Per l'anarchico francese il possesso di un bene è legittimo, non lo è invece la [[La proprietà |proprietà ]] («La proprietà  è un furto!»). Egli individua proprio nella cristallizzazione della proprietà, tramandata di padre in figlio senza alcun “merito”, la causa principale degli squilibri sociali.  
Per l'anarchico francese il possesso di un bene è legittimo, non lo è invece la [[La proprietà |proprietà]] («La proprietà  è un furto!»). Egli individua proprio nella cristallizzazione della proprietà, tramandata di padre in figlio senza alcun “merito”, la causa principale degli squilibri sociali.  


Pur essendo un socialista, egli è critico con il socialismo, che sacrifica l'[[Individualità |individualità ]] in nome dell'ideologia politica (il suo pensiero è definibile come "[[individualismo sociale]]"). Di qui il suo vagheggiamento di una [[mutualismo|società  mutualistica]] in cui l'[[uguaglianza]] e la [[libertà ]] individuale siano realizzate senza alcuna collettivizzazione. In questo senso va interpretato il progetto della Banca del popolo ([[1849]]) che avrebbe dovuto favorire, mediante l'utilizzo di “buoni di lavoro”, lo scambio fra i lavoratori con credito a basso tasso d'interesse.  
Pur essendo un socialista, egli è critico con il socialismo, che sacrifica l'[[Individualità |individualità]] in nome dell'ideologia politica (il suo pensiero è definibile come "[[individualismo sociale]]"). Di qui il suo vagheggiamento di una [[mutualismo|società  mutualistica]] in cui l'[[uguaglianza]] e la [[libertà]] individuale siano realizzate senza alcuna collettivizzazione. In questo senso va interpretato il progetto della Banca del popolo ([[1849]]) che avrebbe dovuto favorire, mediante l'utilizzo di “buoni di lavoro”, lo scambio fra i lavoratori con credito a basso tasso d'interesse.  
L'idea fu quella di favorire lo sviluppo di una rete associativa di lavoratori liberi e tra loro federati, che eliminasse la figura parassitaria del finanziere (che guadagna denaro prestando altro denaro), in modo che tutti potessero avere a disposizione i capitali necessari a realizzare una società  di piccoli imprenditori, liberi e né sfruttatori né sfruttati.
L'idea fu quella di favorire lo sviluppo di una rete associativa di lavoratori liberi e tra loro federati, che eliminasse la figura parassitaria del finanziere (che guadagna denaro prestando altro denaro), in modo che tutti potessero avere a disposizione i capitali necessari a realizzare una società  di piccoli imprenditori, liberi e né sfruttatori né sfruttati.


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*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-pereira-proudhon-pragmatico-da-02-di-02-86336111.html Proudhon pragmatico], di Irène Pereira
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-pereira-proudhon-pragmatico-da-02-di-02-86336111.html Proudhon pragmatico], di Irène Pereira
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-edouard-jourdain-proudhon-carl-schmidt-et-la-gauche-radicale-da-refractions-r-91445858.html Proudhon, Carl Schmitt e la sinistra radicale], di Edouard Jourdain.
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-approfondimenti-edouard-jourdain-proudhon-carl-schmidt-et-la-gauche-radicale-da-refractions-r-91445858.html Proudhon, Carl Schmitt e la sinistra radicale], di Edouard Jourdain.
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-joseph-proudhon-della-creazione-dell-ordine-nell-umanita-73466394.html Della creazione dell'ordine dell'umanità ], di P-J Proudhon
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-joseph-proudhon-della-creazione-dell-ordine-nell-umanita-73466394.html Della creazione dell'ordine dell'umanità], di P-J Proudhon
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-ansart-proudhon-anarchisme-ou-federalisme-da-72940552.html Proudhon: Anarchismo o Federalismo? da: "Les Cahiers de Psychologie politique", n°16, gennaio 2010. ], di [[Pierre Ansart]]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-pierre-ansart-proudhon-anarchisme-ou-federalisme-da-72940552.html Proudhon: Anarchismo o Federalismo? da: "Les Cahiers de Psychologie politique", n°16, gennaio 2010. ], di [[Pierre Ansart]]


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