Patagonia Rebelde del 1921/1922: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "1500" con "1.500"
m (Sostituzione testo - "http://ita.anarchopedia.org/" con "https://www.anarcopedia.org/index.php/")
m (Sostituzione testo - "1500" con "1.500")
(6 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 3: Riga 3:
== I fatti ==
== I fatti ==
=== Premessa===   
=== Premessa===   
Subito dopo la sua costituzione, la [[Federación Obrera Regional Argentina]] organizzò a Rio Gallegos (Santa Cruz) la [[Sociedad Obrera di Río Gallegos]] diretta dall’anarchico spagnolo [[Antonio Soto]], conosciuto come "El Gallego" . E’ importante sottolineare che Santa Cruz, a quel tempo, era un importante centro di produzione della lana da esportazione, caratterizzato inoltre dalla massiccia presenza di grandi latifondi e di industrie frigorifere inglesi.
Subito dopo la sua costituzione, la [[Federación Obrera Regional Argentina]] organizzò a Rio Gallegos (Santa Cruz) la [[Sociedad Obrera di Río Gallegos]] diretta dall'anarchico spagnolo [[Antonio Soto]], conosciuto come "El Gallego". È importante sottolineare che Santa Cruz, a quel tempo, era un importante centro di produzione della lana da esportazione, caratterizzato inoltre dalla massiccia presenza di grandi latifondi e di industrie frigorifere inglesi.


===Gli scioperi===
===Gli scioperi===


Nell'ottobre dell'anno seguente al massacro della [[Semana Tragica del 1919]], la polizia di Santa Cruz trattenne in stato di fermo i sindacalisti della "Sociedad Obrera", la maggioranza dei quali erano immigrati, pretendendone l’espulsione in nome della legge argentina (la cosiddetta "Legge di Residenza"). La Sociedad Obrera dichiarò allora lo [[sciopero]] in tutta la provincia per la liberazione dei compagni arrestati.  
Nell'ottobre dell'anno seguente al massacro della [[Semana Tragica del 1919]], la polizia di Santa Cruz trattenne in stato di fermo i sindacalisti della "Sociedad Obrera", la maggioranza dei quali erano immigrati, pretendendone l'espulsione in nome della legge argentina (la cosiddetta "Legge di Residenza"). La Sociedad Obrera dichiarò allora lo [[sciopero]] in tutta la provincia per la liberazione dei compagni arrestati.  


Una volta riottenuta la [[libertà ]], il conflitto continuò per i miglioramenti salariali e per le condizioni di lavoro. Iniziò una estenuante negoziazione con i latifondisti che terminò con un insuccesso dei lavoratori a causa delle gravi discordanze esistenti tra [[anarchismo| anarchici]], [[sindacalismo| sindacalisti]], [[socialismo| socialisti]] e [[comunismo| comunisti]].  
Una volta riottenuta la [[libertà ]], il conflitto continuò per i miglioramenti salariali e per le condizioni di lavoro. Iniziò una estenuante negoziazione con i latifondisti che terminò con un insuccesso dei lavoratori a causa delle gravi discordanze esistenti tra [[anarchismo| anarchici]], [[sindacalismo| sindacalisti]], [[socialismo| socialisti]] e [[comunismo| comunisti]].  
[[File:Entierro del obrero gracián.jpg|thumb|right|200px|Funerale dell'operaio Zacarías Gracián (maggio 1921)]]
[[File:Entierro del obrero gracián.jpg|thumb|right|200px|Funerale dell'operaio Zacarías Gracián (maggio 1921)]]
Il governo di Hipólito Irigoyen inviò allora truppe dell’esercito, comandate dal tenente H. Benigno Varela ([[2 gennaio]] [[1921]]), per porre fine allo [[sciopero]]. Il conflitto parve avviarsi ad soluzione pacifica "grazie" alla sentenza del governatore Yza, accettata dalla maggior parte degli scioperanti e anche dal "Departamento de Trabajo de la Nación" ([[22 febbraio]] [[1921]]).
Il governo di Hipólito Irigoyen inviò allora truppe dell'esercito, comandate dal tenente H. Benigno Varela ([[2 gennaio]] [[1921]]), per porre fine allo [[sciopero]]. Il conflitto parve avviarsi ad soluzione pacifica "grazie" alla sentenza del governatore Yza, accettata dalla maggior parte degli scioperanti e anche dal "Departamento de Trabajo de la Nación" ([[22 febbraio]] [[1921]]).


Gli eventi precipitarono quando improvvisamente i proprietari terrieri decisero di respingere la proposta governativa poiché ritenevano che il prezzo della lana fosse troppo basso (luglio [[1922]]). A questo punto entrarono in azione le forze paramilitari della "Liga Patriótica": il [[24 ottobre]] furono chiusi i locali della "[[Federación Obrera di Río Gallegos]]", di Puerto Deseado, di San Julián, di Puerto Santa Cruz e molti dirigenti sindacalisti furono arrestati. A quel punto fu inevitabile la dichiarazione dello [[sciopero generale]] a Santa Cruz.  
Gli eventi precipitarono quando improvvisamente i proprietari terrieri decisero di respingere la proposta governativa poiché ritenevano che il prezzo della lana fosse troppo basso (luglio [[1922]]). A questo punto entrarono in azione le forze paramilitari della "Liga Patriótica": il [[24 ottobre]] furono chiusi i locali della "[[Federación Obrera di Río Gallegos]]", di Puerto Deseado, di San Julián, di Puerto Santa Cruz e molti dirigenti sindacalisti furono arrestati. A quel punto fu inevitabile la dichiarazione dello [[sciopero generale]] a Santa Cruz.  
Riga 17: Riga 17:
===La repressione ===
===La repressione ===


Il [[10 novembre]] il tenente Varela, giunse a Río Gallegos, imponendo «''la pena de fusilamiento''» (''la fucilazione'') per i braccianti e agli operai in [[sciopero]]. Il [[governo]] cileno, timoroso probabilmente che lo sciopero contagiasse anche i lavoratori e le lavoratrici cileni\e, collaborò e fornì sostegno alle forze [[militari]] argentine nella [[repressione]] in atto.  
Il [[10 novembre]] il tenente Varela, giunse a Río Gallegos, imponendo «''la pena de fusilamiento''» (''la fucilazione'') per i braccianti e agli operai in [[sciopero]]. Il [[governo]] cileno, timoroso probabilmente che lo sciopero contagiasse anche i lavoratori e le lavoratrici cileni/e, collaborò e fornì sostegno alle forze [[militari]] argentine nella [[repressione]] in atto.  


L'esercito argentino soffocò violentemente la rivolta, arrestando e fucilando molti lavoratori\lavoratrici in maniera sommaria. In totale, circa 1500 tra operai, braccianti e sindacalisti morirono sotto i colpi delle “forze dell’ordine”.  
L'esercito argentino soffocò violentemente la rivolta, arrestando e fucilando molti lavoratori\lavoratrici in maniera sommaria. In totale, circa 1.500 tra operai, braccianti e sindacalisti morirono sotto i colpi delle “forze dell'ordine”.  


Il [[27 gennaio]] [[1923]] a Buenos Aires, l’anarchico tedesco [[Kurt Gustav Wilckens]], vendicò l'assassinio degli scioperanti colpendo a morte lo stesso tenente Varela.
Il [[27 gennaio]] [[1923]] a Buenos Aires, l'anarchico tedesco [[Kurt Gustav Wilckens]], vendicò l'assassinio degli scioperanti colpendo a morte lo stesso tenente Varela.


== Filmografía ==
== Filmografía ==
Riga 33: Riga 33:


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/292/64.htm Patagonia e anarchia]
*[http://www.arivista.org/?nr=292&pag=64.htm Patagonia e anarchia]


[[Categoria:Storia]]  
[[Categoria:Storia]]  
[[Categoria:Sindacalismo]]
[[Categoria:Sindacalismo]]
[[Categoria:Anarchismo in Argentina]][[Categoria:Anarchismo in America Latina]]
[[Categoria:Anarchismo in Argentina]][[Categoria:Anarchismo in America Latina]]
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione