Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario: differenze tra le versioni

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[[Image:Cipriani01.jpg|thumb|left|300 px|[[Amilcare Cipriani]]]]
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Il '''Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario''' viene fondato nel gennaio [[1891]]. Al congresso costitutivo di Capolago (Canton Ticino, [[Svizzera]]) partecipano 80 delegati, appartenenti soprattutto all’area anarchica, ma anche a quella [[socialismo|socialista]] e [[rivoluzione|rivoluzionaria]] in genere. Il Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario nasce con l'idea di divenire complementare, e non alternativo, al [[Partito Operaio Italiano]], nel quale era ugualmente presente anche una corrente anarchica.  
Il '''Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario''' viene fondato nel gennaio [[1891]]. Al congresso costitutivo di Capolago (Canton Ticino, [[Svizzera]]) partecipano 80 delegati, appartenenti soprattutto all'area anarchica, ma anche a quella [[socialismo|socialista]] e [[rivoluzione|rivoluzionaria]] in genere. Il Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario nasce con l'idea di divenire complementare, e non alternativo, al [[Partito Operaio Italiano]], nel quale era ugualmente presente anche una corrente anarchica.  


Notevoli le figure di spicco del [[socialismo]] italiano (l’ex anarchico [[Andrea Costa]] e [[Filippo Turati)]] e dell’[[anarchismo]] italiano che aderiscono: [[Errico Malatesta]], [[Luigi Galleani]], [[Francesco Pezzi]] e [[Amilcare Cipriani]].  
Notevoli le figure di spicco del [[socialismo]] italiano (l'ex anarchico [[Andrea Costa]] e [[Filippo Turati)]] e dell'[[anarchismo]] italiano che aderiscono: [[Errico Malatesta]], [[Luigi Galleani]], [[Francesco Pezzi]] e [[Amilcare Cipriani]].  


Durante il congresso la questione dello [[sciopero generale]] fu argomento di vivaci discussioni. Gli anarchici riuscirono ad imporre un grande [[sciopero]] internazionale, per il [[1 maggio|1° maggio]] [[1891]]<ref name="Roma">Durante la grande manifestazione di Roma si verificarono numerosi scontri con le forze dell'ordine, nel corso dei quali morì una guardia e l'anarchico [[Antonio Picistrelli]], oltre a centinaia e centinaia di feriti. Numerosi scontri si realizzarono anche in moltissime città  italiane: Firenze, Bologna, Ancona, Forlì, Messina, Savona, Mantova, Verona, Modena, Parma, Pisa e Padova</ref>, invitando i «gruppi aderenti e i compagni volenterosi a diffondere nelle campagne, nelle officine, tra i militari, appositi manifesti inculcanti la necessità  di detto sciopero», in modo che «simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città , nel giorno convenuto, i lavoratori intimino ai pubblici poteri di ridurre legalmente a otto ore la giornata lavorativa».  
Durante il congresso la questione dello [[sciopero generale]] fu argomento di vivaci discussioni. Gli anarchici riuscirono ad imporre un grande [[sciopero]] internazionale, per il [[1 maggio|1° maggio]] [[1891]]<ref name="Roma">Durante la grande manifestazione di Roma si verificarono numerosi scontri con le forze dell'ordine, nel corso dei quali morì una guardia e l'anarchico [[Antonio Picistrelli]], oltre a centinaia e centinaia di feriti. Numerosi scontri si realizzarono anche in moltissime città  italiane: Firenze, Bologna, Ancona, Forlì, Messina, Savona, Mantova, Verona, Modena, Parma, Pisa e Padova</ref>, invitando i «gruppi aderenti e i compagni volenterosi a diffondere nelle campagne, nelle officine, tra i militari, appositi manifesti inculcanti la necessità  di detto sciopero», in modo che «simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città , nel giorno convenuto, i lavoratori intimino ai pubblici poteri di ridurre legalmente a otto ore la giornata lavorativa».  
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=== Divisione tra anarchici e socialisti ===
=== Divisione tra anarchici e socialisti ===


La maggior parte dei membri socialisti dello PSAR finì per confluire nel [[Partito Socialista Rivoluzionario Italiano]]  (fondato nel [[1882]] da [[Andrea Costa]], che aveva abbandonato nel frattempo l’[[anarchismo]]), determinando la definitiva divisione tra anarchici e socialisti parlamentaristi.
La maggior parte dei membri socialisti dello PSAR finì per confluire nel [[Partito Socialista Rivoluzionario Italiano]]  (fondato nel [[1882]] da [[Andrea Costa]], che aveva abbandonato nel frattempo l'[[anarchismo]]), determinando la definitiva divisione tra anarchici e socialisti parlamentaristi.


Lo PSRI, sconfitto alle elezioni del novembre [[1892]], confluì l'anno seguente nel [[Partito Socialista dei Lavoratori Italiani]] (PSLI), divenuto poi Partito Socialista e, in seguito, [[Partito Socialista Italiano]] (PSI).   
Lo PSRI, sconfitto alle elezioni del novembre [[1892]], confluì l'anno seguente nel [[Partito Socialista dei Lavoratori Italiani]] (PSLI), divenuto poi Partito Socialista e, in seguito, [[Partito Socialista Italiano]] (PSI).