Pëtr Kropotkin: differenze tra le versioni

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'''Pëtr Alekseevič Kropotkin''' [pronuncia: "piòtr alekseiévich krapòtkin"], in russo Пётр Алексеевич Кропоткин (Mosca, [[9 dicembre]] [[1842]] - Dmitrov, [[8 febbraio]] [[1921]]), è stato un militante e teorico dell'[[anarchia]], fautore della "''[[propaganda col fatto]]''", ed uno dei primi sostenitori dell'[[anarco-comunismo]].
'''Pëtr Alekseevič Kropotkin''' [pronuncia: "piòtr alekseiévich krapòtkin"], in russo Пётр Алексеевич Кропоткин (Mosca, [[9 dicembre]] [[1842]] - Dmitrov, [[8 febbraio]] [[1921]]), è stato un militante e teorico dell'[[anarchia]], fautore della "''[[propaganda col fatto]]''", ed uno dei primi sostenitori dell'[[anarco-comunismo]].
{{citazione|Il nome attribuito ad un principio o teoria di vita e condotta in base al quale la società è concepita senza governo. In tale società l'armonia è ottenuta non attraverso la sottomisione alla legge o l'obbedienza a qualche autorità, ma per liberi accordi conclusi tra pari gruppi territoriali e professionali liberamente costituiti per la produzione e il consumo e anche per il soddisfacimento dell'infinita varietà di esigenze e aspirazioni di un essere civile.|defizione di «anarchismo» data Pëtr Kropotkin nella nona edizione dell'Enciclopedia Britannica (1910)}}


==Biografia==
==Biografia==
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La sua morte, avvenuta l'[[8 febbraio]] [[1921]] nella sua casa di Dmitrov, dov'era accudito dalla famiglia e dall'amico anarchico [[Alexander Atabekian]], gli impedì di completare quella che considerava la sua opera più importante, ''L'etica''.
La sua morte, avvenuta l'[[8 febbraio]] [[1921]] nella sua casa di Dmitrov, dov'era accudito dalla famiglia e dall'amico anarchico [[Alexander Atabekian]], gli impedì di completare quella che considerava la sua opera più importante, ''L'etica''.
   
   
Considerata l'ultima libera manifestazione degli anarchici nella [[La Rivoluzione Russa|Russia bolscevica]], il suo feretro attraversò le strade di Mosca il [[13 febbraio]] [[1921]] scortato da [[simbolismo anarchico|nere bandiere]] incise del motto «'''''Dove c'è autorità non c'è libertà '''''».
Considerata l'ultima libera manifestazione degli anarchici nella [[La Rivoluzione Russa|Russia bolscevica]], il suo feretro attraversò le strade di Mosca il [[13 febbraio]] [[1921]] scortato da [[simbolismo anarchico|nere bandiere]] incise del motto «'''''Dove c'è autorità non c'è libertà'''''».


== Il pensiero ==
== Il pensiero ==
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Il [[comunismo]] kropotkiniano vuole abolire non solo la differenza tra lavoro manuale e lavoro intellettuale (come [[Bakunin]]) ma anche quella tra città e campagna. Per il pensatore russo ogni individuo deve integrare il lavoro manuale con quello intellettuale (ciò per evitare pericolose specializzazioni che possano creare privilegi); anche l'integrazione geografico-sociale della città con la campagna sono due aspetti complementari perché mirano al superamento della divisione della società in una [[gerarchia |scala gerarchica]]. Questi due aspetti, così integrati tra loro, costituiscono la struttura federalistica ed armonica del piano kropotkiniano, che comporta la fine di ogni dominio: abolizione delle classi, abolizione dello [[Stato]] e di ogni altra forma gerarchica socio-economica, decentramento e [[federalismo]] dal basso verso l'alto, abolizione della duplice divisione del lavoro, pratica immediata di [[comunismo]] libero e di [[mutualismo|mutuo appoggio]].
Il [[comunismo]] kropotkiniano vuole abolire non solo la differenza tra lavoro manuale e lavoro intellettuale (come [[Bakunin]]) ma anche quella tra città e campagna. Per il pensatore russo ogni individuo deve integrare il lavoro manuale con quello intellettuale (ciò per evitare pericolose specializzazioni che possano creare privilegi); anche l'integrazione geografico-sociale della città con la campagna sono due aspetti complementari perché mirano al superamento della divisione della società in una [[gerarchia |scala gerarchica]]. Questi due aspetti, così integrati tra loro, costituiscono la struttura federalistica ed armonica del piano kropotkiniano, che comporta la fine di ogni dominio: abolizione delle classi, abolizione dello [[Stato]] e di ogni altra forma gerarchica socio-economica, decentramento e [[federalismo]] dal basso verso l'alto, abolizione della duplice divisione del lavoro, pratica immediata di [[comunismo]] libero e di [[mutualismo|mutuo appoggio]].


Ma come giungere al fine preposto? Mentre inizialmente, e per buona parte della sua vita, Kropotkin auspicò l'utilizzo della propaganda col fatto come strumento di diffusione del conflitto sociale e di propaganda anarco-comunista, sul finire della sua esistenza, come riportato da [[Daniel Guerin]], riconobbe la sterilità di certe azioni:
Ma come giungere al fine preposto? Mentre inizialmente, e per buona parte della sua vita, Kropotkin auspicò l'utilizzo della [[propaganda col fatto]] come strumento di diffusione del conflitto sociale e di propaganda anarco-comunista, sul finire della sua esistenza, come riportato da [[Daniel Guérin]], riconobbe la sterilità di certe azioni:
:«“A Kropotkin va il merito di essere uno dei primi a confessare i suoi errori e riconoscere la sterilità della «propaganda col fatto». In una serie di articoli comparsi nel 1890, egli affermò «che bisogna stare con il popolo, che non vuole più atti isolati ma uomini d'azione nei loro ranghi». Ammoniva i suoi lettori contro «l'illusione che si possa sconfiggere la coalizione degli sfruttatori con qualche libbra di esplosivi». Propose un ritorno al sindacalismo di massa come quello di cui la Prima Internazionale era embrione e fautrice: «Sindacati enormi che accolgono milioni di proletari»  (D. GUÉRIN, ''[http://www.fdca.it/organizzazione/articoli/matassa.htm L'anarchismo dalla dottrina all'azione]'', Roma, 1969)
:«A Kropotkin va il merito di essere uno dei primi a confessare i suoi errori e riconoscere la sterilità della "[[propaganda col fatto]]". In una serie di articoli comparsi nel [[1890]], egli affermò che "bisogna stare con il popolo, che non vuole più atti isolati ma uomini d'azione nei loro ranghi". Ammoniva i suoi lettori contro "l'illusione che si possa sconfiggere la coalizione degli sfruttatori con qualche libbra di esplosivi". Propose un ritorno al sindacalismo di massa come quello di cui la [[Prima Internazionale]] era embrione e fautrice: "sindacati enormi che accolgono milioni di proletari"» (D. Guérin, ''[http://www.fdca.it/organizzazione/articoli/matassa.htm L'anarchismo dalla dottrina all'azione]'', Roma, 1969).


== Opere ==
== Opere ==
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[[Categoria:Scrittori|Kropotkin, Pëtr]]
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[[Categoria:Scienziati|Kropotkin, Pëtr]]
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