Michail Bakunin: differenze tra le versioni

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===Il periodo parigino===
===Il periodo parigino===
[[File:Mikhail-Bakunin.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di [[Clifford Harper]].]]
Dalla [[Germania]] raggiunse Parigi nel [[1844]], dove incontrò [[Karl Marx|Marx]], che Venturi ne ''Il populismo russo'' descrive in questo modo:
Dalla [[Germania]] raggiunse Parigi nel [[1844]], dove incontrò [[Karl Marx|Marx]], che Venturi ne ''Il populismo russo'' descrive in questo modo:
: «Bakunin era particolarmente vicino allora a quel gruppo che negli ultimi mesi del 1844 stava tentando di trasformare il foglio tedesco pubblicato a Parigi, Worwarts, in un organo del socialismo emigrato, al gruppo cioè di Ruge, Marx, Herweg, Heine. Ma anche nell'atmosfera di quell'ambiente sentì qualcosa che gli impediva di parteciparvi con tutto l'animo. Vi trovava quella costrizione, quell'artificiosità che non gli aveva permesso di accettare l'utopia di Weitling». <ref>''Il populismo russo'', Einaudi, pag. 83</ref>
: «Bakunin era particolarmente vicino allora a quel gruppo che negli ultimi mesi del 1844 stava tentando di trasformare il foglio tedesco pubblicato a Parigi, Worwarts, in un organo del socialismo emigrato, al gruppo cioè di Ruge, Marx, Herweg, Heine. Ma anche nell'atmosfera di quell'ambiente sentì qualcosa che gli impediva di parteciparvi con tutto l'animo. Vi trovava quella costrizione, quell'artificiosità che non gli aveva permesso di accettare l'utopia di Weitling». <ref>''Il populismo russo'', Einaudi, pag. 83</ref>
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===La rivoluzione del 1848-49 e il carcere===
===La rivoluzione del 1848-49 e il carcere===


La rivoluzione del febbraio 1848 di Parigi, lo sorprese a Bruxelles. Decise di tornare nella capitale francese, città che raggiunse a piedi dalla frontiera a causa del blocco dei treni. Egli vedeva la rivoluzione come un risveglio dopo un lungo sonno. Preso da l'ebbrezza di quei giorni folli, si rivelò infaticabile: era presente ad ogni convegno, manifestazione, riunione, ecc.  
La rivoluzione del febbraio 1848 di Parigi, lo sorprese a Bruxelles. Decise di tornare nella capitale francese, città che raggiunse a piedi dalla frontiera a causa del blocco dei treni. Egli vedeva la rivoluzione come un risveglio dopo un lungo sonno. Preso da l'ebbrezza di quei giorni folli, si rivelò infaticabile: era presente ad ogni convegno, manifestazione, riunione ecc.  
[[Image:Mikhail Bakunin and Antonia.jpg|200 px|thumb|upright|Mikhail Bakunin e Antonia Kwiatkowska, circa 1861]]
[[Image:Mikhail Bakunin and Antonia.jpg|200 px|thumb|upright|Mikhail Bakunin e Antonia Kwiatkowska, circa 1861]]
La rivoluzione si diffuse a macchia d'olio in tutta Europa, raggiungendo Milano, Venezia, Vienna, Berlino, [[Paesi Bassi]], [[Danimarca]], ecc. Bakunin operò principalmente affinché la rivoluzione raggiungesse la [[Polonia]] e la [[Russia]], una terra considerata da lui ed altri rivoluzionari come centrale rispetto all'esplosione della causa rivoluzionaria europea.
La rivoluzione si diffuse a macchia d'olio in tutta Europa, raggiungendo Milano, Venezia, Vienna, Berlino, [[Paesi Bassi]], [[Danimarca]] ecc. Bakunin operò principalmente affinché la rivoluzione raggiungesse la [[Polonia]] e la [[Russia]], una terra considerata da lui ed altri rivoluzionari come centrale rispetto all'esplosione della causa rivoluzionaria europea.


L'evento che cambiò radicalmente la sua vita fu però l'insurrezione di Dresda (aprile-maggio [[1849]]), dopo la quale, dopo essere stato catturato dalle truppe tedesche, fu condannato, il [[14 gennaio]] [[1850]], alla pena di morte, commutata in carcere a vita. Nel [[1851]] venne trasferito alla Fortezza di Pietro e Paolo di San Pietroburgo. In quella circostanza, su richiesta del conte Orlov, scrisse una confessione allo Zar Nicola I. Nel [[1857]], la pena fu commutata dall'ergastolo all'esilio a vita in Siberia (nel [[1858]] si sposò con la giovane polacca [[Antonia  Kwiatkowski]]), da cui riuscì a scappare, passando per il [[Giappone]] e gli [[USA|Stati Uniti]], nel [[1861]].  
L'evento che cambiò radicalmente la sua vita fu però l'insurrezione di Dresda (aprile-maggio [[1849]]), dopo la quale, dopo essere stato catturato dalle truppe tedesche, fu condannato, il [[14 gennaio]] [[1850]], alla pena di morte, commutata in carcere a vita. Nel [[1851]] venne trasferito alla Fortezza di Pietro e Paolo di San Pietroburgo. In quella circostanza, su richiesta del conte Orlov, scrisse una confessione allo Zar Nicola I. Nel [[1857]], la pena fu commutata dall'ergastolo all'esilio a vita in Siberia (nel [[1858]] si sposò con la giovane polacca [[Antonia  Kwiatkowski]]), da cui riuscì a scappare, passando per il [[Giappone]] e gli [[USA|Stati Uniti]], nel [[1861]].  
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[[File:Mikhail_Bakunin2.png|400px|miniatura|La firma di Bakunin]]
[[File:Mikhail_Bakunin2.png|400px|miniatura|La firma di Bakunin]]
=== La libertà ===
=== La libertà ===
In apparenza asistematico, in quanto mancante di una organicità manifestata dall'assenza di opere compiute al di fuori di "[[Stato e Anarchia]]" il pensiero di Bakunin ruota attorno all'idea, fondamentale per lui, di [[libertà]]. La [[libertà]] è il bene supremo che il rivoluzionario deve cercare a qualunque costo.  Bakunin non ammette che la [[libertà]] individuale venga limitata da quella degli altri:  
In apparenza asistematico, in quanto mancante di una organicità manifestata dall'assenza di opere compiute al di fuori di "[[Stato e Anarchia]]" il pensiero di Bakunin ruota attorno all'idea, fondamentale per lui, di [[libertà]]. La [[libertà]] è il bene supremo che il rivoluzionario deve cercare a qualunque costo.  Bakunin non ammette che la [[libertà]] individuale venga limitata da quella degli altri:  


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La [[libertà]] può essere realizzata solo se ogni individuo insorge contro la società, che «domina con gli uomini, con i costumi e le usanze, con la massiccia pressione dei sentimenti, dei pregiudizi e delle abitudini... la sua azione è molto più potente di quella dell'[[autorità]] dello [[Stato]]».  
La [[libertà]] può essere realizzata solo se ogni individuo insorge contro la società, che «domina con gli uomini, con i costumi e le usanze, con la massiccia pressione dei sentimenti, dei pregiudizi e delle abitudini... la sua azione è molto più potente di quella dell'[[autorità]] dello [[Stato]]».  
Ribellarsi contro questi “valori” imposti dalla società significa ribellarsi contro se stessi, in quanto ogni individuo non è altro che il prodotto della società. La libertà, come entità infinita, per espletarsi abbisogna della società: l'uomo, infatti, nella misura in cui è interiormente infinito, immortale e libero, è altresì esteriormente limitato, mortale, debole e dipendente dal mondo circostante. Il riconoscimento della libertà, dunque, avviene nell'organizzazione sociale degli uomini: di più, la società è il nido della libertà e fuori di essa nulla è possibile. Libertà come costitutivo della società, libertà come cifra della civiltà, libertà come bisogno insopprimibile. E, al raggiungimento della libertà, la rivolta contro il dominio è un fatto necessitante. L'organizzazione di questa rivolta individuale contro il principio di autorità, in favore della libertà, non è altro che la rivoluzione, cuore e stigma del pensiero dell'anarchico russo.  
Ribellarsi contro questi “valori” imposti dalla società significa ribellarsi contro stessi, in quanto ogni individuo non è altro che il prodotto della società. La libertà, come entità infinita, per espletarsi abbisogna della società: l'uomo, infatti, nella misura in cui è interiormente infinito, immortale e libero, è altresì esteriormente limitato, mortale, debole e dipendente dal mondo circostante. Il riconoscimento della libertà, dunque, avviene nell'organizzazione sociale degli uomini: di più, la società è il nido della libertà e fuori di essa nulla è possibile. Libertà come costitutivo della società, libertà come cifra della civiltà, libertà come bisogno insopprimibile. E, al raggiungimento della libertà, la rivolta contro il dominio è un fatto necessitante. L'organizzazione di questa rivolta individuale contro il principio di autorità, in favore della libertà, non è altro che la rivoluzione, cuore e stigma del pensiero dell'anarchico russo.  


La [[libertà]] è però irrealizzabile senza l'uguaglianza di fatto ([[uguaglianza]] sociale, politica, ma soprattutto economica). Il fenomeno che spinge gli uomini all'ineguaglianza e alla schiavitù è il '''principio di autorità''', esemplificato nella modernità da soggetti astratti che però si fanno concreti socialmente, schiacciando la libertà: '''Dio''' e la [[religione]], lo [[Stato]] e il [[Capitale]]. Abbattuti questi, grazie a una rivoluzione strettamente popolare, si giungerebbe all'[[anarchia|Anarchia]].
La [[libertà]] è però irrealizzabile senza l'uguaglianza di fatto ([[uguaglianza]] sociale, politica, ma soprattutto economica). Il fenomeno che spinge gli uomini all'ineguaglianza e alla schiavitù è il '''principio di autorità''', esemplificato nella modernità da soggetti astratti che però si fanno concreti socialmente, schiacciando la libertà: '''Dio''' e la [[religione]], lo [[Stato]] e il [[Capitale]]. Abbattuti questi, grazie a una rivoluzione strettamente popolare, si giungerebbe all'[[anarchia|Anarchia]].
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=== Lo Stato e il Capitale ===
=== Lo Stato e il Capitale ===
La dottrina dello [[Stato]] di Bakunin è ciò che differenzia, fin dalla loro formazione, le due correnti del [[socialismo]] ottocentesco e novecentesco. Lo [[Stato]], per definizione di ambedue le fazioni, rappresenta quell'insieme di organi polizieschi, militari, finanziari ed ecclesiastici che permettono alla classe dominante (nel caso specifico, la [[borghesia|borghesia]]) di rimanere in possesso dei suoi privilegi. Lo [[Stato]] è l'ostentazione della forza, l'amore per la soverchieria, la depredazione di pochi a spese dei molti. L'unico modo per emanciparsi, dice Bakunin, è la distruzione '''immediata''' del potere statale e di ogni sua possibile ricreazione.
La dottrina dello [[Stato]] di Bakunin è ciò che differenzia, fin dalla loro formazione, le due correnti del [[socialismo]] ottocentesco e novecentesco. Lo [[Stato]], per definizione di ambedue le fazioni, rappresenta quell'insieme di organi polizieschi, militari, finanziari ed ecclesiastici che permettono alla classe dominante (nel caso specifico, la [[borghesia|borghesia]]) di rimanere in possesso dei suoi privilegi. Lo [[Stato]] è l'ostentazione della forza, l'amore per la soverchieria, la depredazione di pochi a spese dei molti. L'unico modo per emanciparsi, dice Bakunin, è la distruzione '''immediata''' del potere statale e di ogni sua possibile ricreazione.
La questione problematica si presenta però nell'utilizzo dello [[Stato]] durante il periodo rivoluzionario. Per i [[Karl Marx|marxisti]], infatti, si sarebbe dovuta presentare una situazione in cui lo [[Stato]] sarebbe stato arma in mano al proletariato per eliminare la controrivoluzione. Solo allora, con la dissoluzione dell'apparato statale si sarebbe passati all'assenza di classi. La posizione di Bakunin (e, con lui, di tutti gli [[anarchici|anarchici]]) è che lo [[Stato]], strumento prettamente in mano alla borghesia, non può essere usato che contro il proletariato: dato che l'intera classe sfruttata non può amministrare l'infrastruttura statale, ci vorrà una classe burocratica che lo amministri. Bakunin temeva l'inevitabile formazione di una "burocrazia rossa", padrona dello [[Stato]] e nuova dominatrice. L'[[eguaglianza|ugualianza]] e quindi la [[libertà]], secondo il pensatore Russo, non possono esistere nella società marxista. Lo [[Stato]] va quindi abbattuto in fase rivoluzionaria, poiché, finché qualcuno detiene il potere, non lo cederà, e chiunque sia investito di un'autorità, si trasforma inevitabilmente in un oppressore e in uno sfruttatore della società.
La questione problematica si presenta però nell'utilizzo dello [[Stato]] durante il periodo rivoluzionario. Per i [[Karl Marx|marxisti]], infatti, si sarebbe dovuta presentare una situazione in cui lo [[Stato]] sarebbe stato arma in mano al proletariato per eliminare la controrivoluzione. Solo allora, con la dissoluzione dell'apparato statale si sarebbe passati all'assenza di classi. La posizione di Bakunin (e, con lui, di tutti gli [[anarchici|anarchici]]) è che lo [[Stato]], strumento prettamente in mano alla borghesia, non può essere usato che contro il proletariato: dato che l'intera classe sfruttata non può amministrare l'infrastruttura statale, ci vorrà una classe burocratica che lo amministri. Bakunin temeva l'inevitabile formazione di una "burocrazia rossa", padrona dello [[Stato]] e nuova dominatrice. L'[[eguaglianza|ugualianza]] e quindi la [[libertà]], secondo il pensatore Russo, non possono esistere nella società marxista. Lo [[Stato]] va quindi abbattuto in fase rivoluzionaria, poiché, finché qualcuno detiene il potere, non lo cederà, e chiunque sia investito di un'autorità, si trasforma inevitabilmente in un oppressore e in uno sfruttatore della società.
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=== La rivoluzione ===
=== La rivoluzione ===
Un aspetto importante del pensiero di Bakunin è l'[[rivoluzione|azione rivoluzionaria]]. Bakunin ha perseguito per tutta la vita questo scopo e, in alcune parti della sua opera, sono rintracciabili le linee guida della concezione rivoluzionaria del pensatore russo.  
Un aspetto importante del pensiero di Bakunin è l'[[rivoluzione|azione rivoluzionaria]]. Bakunin ha perseguito per tutta la vita questo scopo e, in alcune parti della sua opera, sono rintracciabili le linee guida della concezione rivoluzionaria del pensatore russo.  
'''In primo luogo la rivoluzione deve essere essenzialmente popolare''': il senso di questa affermazione va ricercato ancora nel contrasto con [[Karl Marx|Marx]]. I [[comunismo|comunisti]] credevano in un'avanguardia che dovesse guidare le masse popolari attraverso il cammino rivoluzionario. Bakunin invece prevedeva una società segreta che avrebbe dovuto solamente sobillare la rivolta, la quale poi si sarebbe auto-organizzata dal basso. Il soggetto rivoluzionario, nel caso del marxismo, è la classe che ha sussunto in sé tutte le contraddizioni dell'attuale sviluppo dei mezzi di produzione; Bakunin, invece, apre il campo a tutta la classe degli sfruttati, degli oppressi, dei reietti.
'''In primo luogo la rivoluzione deve essere essenzialmente popolare''': il senso di questa affermazione va ricercato ancora nel contrasto con [[Karl Marx|Marx]]. I [[comunismo|comunisti]] credevano in un'avanguardia che dovesse guidare le masse popolari attraverso il cammino rivoluzionario. Bakunin invece prevedeva una società segreta che avrebbe dovuto solamente sobillare la rivolta, la quale poi si sarebbe auto-organizzata dal basso. Il soggetto rivoluzionario, nel caso del marxismo, è la classe che ha sussunto in sé tutte le contraddizioni dell'attuale sviluppo dei mezzi di produzione; Bakunin, invece, apre il campo a tutta la classe degli sfruttati, degli oppressi, dei reietti.
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=== L'anarchia ===
=== L'anarchia ===
Bakunin ha preferito non affrontare approfonditamente il problema del dopo rivoluzione, limitandosi a dare qualche idea di fondo. Se avesse dato indicazioni precise sul funzionamento delle società anarchiche, infatti, avrebbe negato la necessità di autodeterminazione delle stesse, mutandosi in uno di quei socialisti che Marx definiva "utopici".
Bakunin ha preferito non affrontare approfonditamente il problema del dopo rivoluzione, limitandosi a dare qualche idea di fondo. Se avesse dato indicazioni precise sul funzionamento delle società anarchiche, infatti, avrebbe negato la necessità di autodeterminazione delle stesse, mutandosi in uno di quei socialisti che Marx definiva "utopici".
Innanzitutto, '''la dottrina anarchica di Bakunin è basata sull'assenza dello sfruttamento e del governo dell'uomo sull'uomo'''. La produzione industriale e agricola è fondata non più sull'azienda, ma sulle libere associazioni, composte, amministrate ed [[autogestione|autogestite]] dai lavoratori stessi attraverso le assemblee plenarie. L'aspetto della partecipazione diretta del popolo alla politica, ripresa dal pensiero di [[Pierre Joseph Proudhon|Proudhon]], è fondata sul cosiddetto [[federalismo]] libertario, teoria che prevede una scala di assemblee organizzate dal basso verso l'alto, dalla periferia al centro. La differenza fondamentale tra l'organizzazione anarchica voluta da Bakunin e una concezione autoritaria della società consiste nella direzione delle decisioni. Se dieci libere associazioni (fabbriche, unità territoriali, ecc.) sono federate in un'associazione più grande, quest'ultima non può imporre nulla alle associazioni-membro, in nessun caso. Sono i membri delle associazioni più piccole che, riunendosi assieme, possono decidere forme di collaborazione e di reciproco aiuto, quindi il processo decisionale va dal basso all'alto. Naturalmente Bakunin non è contrario in senso assoluto alla delega, perciò le assemblee delle federazioni non devono necessariamente essere plenarie; ma il mandato è sempre revocabile e il mandatario deve obbedire all'assemblea che lo ha nominato.
Innanzitutto, '''la dottrina anarchica di Bakunin è basata sull'assenza dello sfruttamento e del governo dell'uomo sull'uomo'''. La produzione industriale e agricola è fondata non più sull'azienda, ma sulle libere associazioni, composte, amministrate ed [[autogestione|autogestite]] dai lavoratori stessi attraverso le assemblee plenarie. L'aspetto della partecipazione diretta del popolo alla politica, ripresa dal pensiero di [[Pierre Joseph Proudhon|Proudhon]], è fondata sul cosiddetto [[federalismo]] libertario, teoria che prevede una scala di assemblee organizzate dal basso verso l'alto, dalla periferia al centro. La differenza fondamentale tra l'organizzazione anarchica voluta da Bakunin e una concezione autoritaria della società consiste nella direzione delle decisioni. Se dieci libere associazioni (fabbriche, unità territoriali ecc.) sono federate in un'associazione più grande, quest'ultima non può imporre nulla alle associazioni-membro, in nessun caso. Sono i membri delle associazioni più piccole che, riunendosi assieme, possono decidere forme di collaborazione e di reciproco aiuto, quindi il processo decisionale va dal basso all'alto. Naturalmente Bakunin non è contrario in senso assoluto alla delega, perciò le assemblee delle federazioni non devono necessariamente essere plenarie; ma il mandato è sempre revocabile e il mandatario deve obbedire all'assemblea che lo ha nominato.


=== La questione dell'organizzazione anarchica ===
=== La questione dell'organizzazione anarchica ===
Michail Bakunin concepisce una struttura organizzativa alquanto rigida fondata sulla separazione dell'[[organizzazione di massa|attività sindacale]] da quella [[organizzazione specifica|politica]]. Per l'anarchico russo l'[[organizzazione di massa]] (sindacato) non doveva reclutare militanti, ma raggruppare tutti gli sfruttati senza altra condizione. Nella sua idea questo compito sarebbe dovuto spettare all'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]; l'[[organizzazione specifica|organizzazione specifica (organizzazione politica)]] invece doveva essere separata dal sindacato e lavorare all'interno delle masse per guidarle nello scontro con [[Stato]] e [[Capitale]]. Questa è la funzione che avrebbe dovuto assumere invece l'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici]].
Michail Bakunin concepisce una struttura organizzativa alquanto rigida fondata sulla separazione dell'[[organizzazione di massa|attività sindacale]] da quella [[organizzazione specifica|politica]]. Per l'anarchico russo l'[[organizzazione di massa]] (sindacato) non doveva reclutare militanti, ma raggruppare tutti gli sfruttati senza altra condizione. Nella sua idea questo compito sarebbe dovuto spettare all'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]; l'[[organizzazione specifica|organizzazione specifica (organizzazione politica)]] invece doveva essere separata dal sindacato e lavorare all'interno delle masse per guidarle nello scontro con [[Stato]] e [[Capitale]]. Questa è la funzione che avrebbe dovuto assumere invece l'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici]].


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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia dell'anarchismo in  Russia]]
*[[Storia dell'anarchismo in  Russia]]
*[[La Rivoluzione Russa]]
*[[La Rivoluzione russa]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
===Articoli===
===Articoli===
*[http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_Archives/bakunin/Bakuninarchive.html Archivio di testi di Bakunin]
*[http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_Archives/bakunin/Bakuninarchive.html Archivio di testi di Bakunin]
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===Testi scaricabili===
===Testi scaricabili===
*[http://anarcopedia.altervista.org/stato_e_anarchia.pdf Stato e Anarchia]
*''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/bakunin/conferenze/pdf/bakunin_conferenze.pdf Conferenze]''
*[http://www.eleuthera.it/files/materiali/liberta_degli_uguali-Bakunin.pdf La libertà degli uguali], testo in pdf di Bakunin curato da G. Berti.
*''[http://anarcopedia.altervista.org/stato_e_anarchia.pdf Stato e anarchia]'' 
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-dio-e-lo-stato Dio e lo Stato]
*''[http://www.eleuthera.it/files/materiali/Bakunin_Liberta_degli_uguali.pdf La libertà degli uguali]'' (a cura di [[Giampietro N. Berti]])
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/la-comune-e-lo-stato La Comune e lo Stato]
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-dio-e-lo-stato.pdf Dio e lo Stato]''
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/il-principio-dello-stato Il principio dello Stato]
*''[https://it.scribd.com/document/28595805/L-Organizzazione-Dell-Internazionale-Mikhail-Bakunin-1872 L'organizzazione dell'Internazionale]''
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-scritto-contro-marx Scritto contro Marx]
*''[http://anarcopedia.altervista.org/B_3conferenze.pdf Tre conferenze sull'anarchia]''
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-la-scienza-e-la-questione-vitale-della-rivoluzione La scienza e la questione vitale della rivoluzione]
*''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/bakunin/il_socialismo_e_mazzini/pdf/bakunin_il_socialismo_e_mazzini.pdf Il socialismo e Mazzini: lettera agli amici d'Italia]''
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/dove-andare-cosa-fare Dove andare, cosa fare?]
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/la-comune-e-lo-stato.pdf La Comune e lo Stato]''
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-la-reazione-in-germania La reazione in Germania]
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/il-principio-dello-stato.pdf Il principio dello Stato]''
*[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-lettera-a-necaev Lettera a Nečaev]
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-scritto-contro-marx.pdf Scritto contro Marx]''
*[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/b/bakunin/conferenze/pdf/bakunin_conferenze.pdf Conferenze]
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-la-scienza-e-la-questione-vitale-della-rivoluzione.pdf La scienza e la questione vitale della rivoluzione]''
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/dove-andare-cosa-fare.pdf Dove andare, cosa fare?]''
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-la-reazione-in-germania.pdf La reazione in Germania]''
*''[https://www.edizionianarchismo.net/library/michail-bakunin-lettera-a-necaev.pdf Lettera a Nečaev]''


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