Maria Luisa Minguzzi: differenze tra le versioni

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Arrestata il [[1° ottobre]] insieme ad altri internazionalisti convenuti a Firenze, rimane in [[carcere]] preventivo per 15 mesi. Durante questo periodo consola e sostiene [[Anna Kuliscioff]], che era stata particolarmente spossata dall'esperienza carceraria. Quando tutti gli imputati vengono assolti il [[7 gennaio]] [[1880]], la situazione dell'[[AIT|Internazionale]] in [[Italia]] si è complicata, infatti alla svolta parlamentarista di [[Andrea Costa]] si aggiunge la malattia di [[Carlo Cafiero]] e l'esilio di [[Errico Malatesta]].  
Arrestata il [[1° ottobre]] insieme ad altri internazionalisti convenuti a Firenze, rimane in [[carcere]] preventivo per 15 mesi. Durante questo periodo consola e sostiene [[Anna Kuliscioff]], che era stata particolarmente spossata dall'esperienza carceraria. Quando tutti gli imputati vengono assolti il [[7 gennaio]] [[1880]], la situazione dell'[[AIT|Internazionale]] in [[Italia]] si è complicata, infatti alla svolta parlamentarista di [[Andrea Costa]] si aggiunge la malattia di [[Carlo Cafiero]] e l'esilio di [[Errico Malatesta]].  
===Ripresa dell'attivismo===
===Ripresa dell'attivismo===
Sarà proprio il circolo fiorentino, animato da Minguzzi e [[Francesco Pezzi|Pezzi]], a risollevare le sorti dell'[[anarchismo italiano]], specie dopo il ritorno di [[Malatesta]] a Firenze che dà nuovo impulso al movimento. Dall'autunno del [[1883]] Maria Luisa e [[Francesco Pezzi|Francesco]] prendono a seguire [[Malatesta]] ovunque questi si sposti: nell'autunno del [[1884]] sono a Napoli a sostenere la popolazione colpita dal colera e a fine anno partono con lui in [[Argentina]], dove pubblicano nel [[1885]] «La Questione Sociale».  
Sarà proprio il circolo fiorentino, animato da Minguzzi e [[Francesco Pezzi|Pezzi]], a risollevare le sorti dell'[[anarchismo italiano]], specie dopo il ritorno di [[Malatesta]] a Firenze che dà nuovo impulso al movimento. Dall'autunno del [[1883]] Maria Luisa e [[Francesco Pezzi|Francesco]] prendono a seguire [[Malatesta]] ovunque questi si sposti: nell'autunno del [[1884]] sono a Napoli a sostenere la popolazione colpita dal colera e a fine anno partono con lui in [[Argentina]], dove pubblicano nel [[1885]] «[[La Questione Sociale (settimanale di Buenos Aires)|La Questione Sociale]]».  


Rientrati a Firenze nel [[1890]], Maria Luisa e il suo [[Francesco Pezzi|compagno]] trovano un movimento anarchico che, dopo l'amnistia concessa agli esuli nel [[1884]], ha ripreso nuovo vigore a partire dal [[1887]].  
Rientrati a Firenze nel [[1890]], Maria Luisa e il suo [[Francesco Pezzi|compagno]] trovano un movimento anarchico che, dopo l'amnistia concessa agli esuli nel [[1884]], ha ripreso nuovo vigore a partire dal [[1887]].  
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Quando nel gennaio [[1891]] si tiene il congresso di capolago (Svizzera), che porterà alla nascita del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (PSAR), Maria Luisa e il giovane meccanico [[Guerrando Barsanti]] rappresentano i numerosi gruppi di espatriati. Si impegna anche nell'organizzazione delle manifestazioni del [[1° maggio]], che avrebbero dovuto fungere da cassa di risonanza per il PSAR, ma che porterà ad una feroce [[repressione]] del movimento. Maria Luisa Minguzzi e [[Santina Papini]] se la caveranno con una condanna a quindici giorni di reclusione ma altri subiranno condanne ben più pesanti (tutti i condannati riceveranno sostegno e [[solidarietà]] da tutti gli ambienti dell'[[anarchismo italiano]]).
Quando nel gennaio [[1891]] si tiene il congresso di capolago (Svizzera), che porterà alla nascita del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (PSAR), Maria Luisa e il giovane meccanico [[Guerrando Barsanti]] rappresentano i numerosi gruppi di espatriati. Si impegna anche nell'organizzazione delle manifestazioni del [[1° maggio]], che avrebbero dovuto fungere da cassa di risonanza per il PSAR, ma che porterà ad una feroce [[repressione]] del movimento. Maria Luisa Minguzzi e [[Santina Papini]] se la caveranno con una condanna a quindici giorni di reclusione ma altri subiranno condanne ben più pesanti (tutti i condannati riceveranno sostegno e [[solidarietà]] da tutti gli ambienti dell'[[anarchismo italiano]]).
===Contro il "ravacholismo"===
===Contro il "ravacholismo"===
In quel clima di [[repressione]], molti anarchici italiani cominciano a guardare con simpatia alle violente azioni degli [[anarco-individualismo|individualisti]] francesi ([[Ravachol]], [[Émile Henry]], [[Auguste Vaillant]], ecc.), un movimento insurrezionalista-[[illegalismo|illegalista]] che alcuni definiscono ''[[Ravachol|ravacholismo]]''. [[Errico Malatesta]] si oppone tenacemente a questo modo di intendere l'[[insurrezionalismo]], argomentando le sue posizioni direttamente a Maria Luisa Minguzzi con una lettera speditale il [[29 aprile]] [[1892]]:
In quel clima di [[repressione]], molti anarchici italiani cominciano a guardare con simpatia alle violente azioni degli [[anarco-individualismo|individualisti]] francesi ([[Ravachol]], [[Émile Henry]], [[Auguste Vaillant]] ecc.), un movimento insurrezionalista-[[illegalismo|illegalista]] che alcuni definiscono ''[[Ravachol|ravacholismo]]''. [[Errico Malatesta]] si oppone tenacemente a questo modo di intendere l'[[insurrezionalismo]], argomentando le sue posizioni direttamente a Maria Luisa Minguzzi con una lettera speditale il [[29 aprile]] [[1892]]:


:«Voi saprete interpretare per il loro verso queste idee buttate giù così confusamente ed in fretta. Io del resto le svilupperò completamente in un lavoretto che darò alle stampe al più presto».  
:«Voi saprete interpretare per il loro verso queste idee buttate giù così confusamente ed in fretta. Io del resto le svilupperò completamente in un lavoretto che darò alle stampe al più presto».  
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== Bibliografia==
== Bibliografia==
*Maurizio Antonioli; Gianpietro Berti, Santi Fedele, Pasquale Luso, ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'' - Volume 2, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2004.
* L. Di Lembo, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14237 ''Maria Luisa Minguzzi''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo II, Pisa, BFS, 2004, pp. 188-190
* Claudia Angelini Bassi, ''Amore e Anarchia: Francesco Pezzi e Luisa Minguzzi, due ravennati nella seconda metà dell'Ottocento'', Longo Angelo Editore, 2004.
* Claudia Angelini Bassi, ''Amore e Anarchia: Francesco Pezzi e Luisa Minguzzi, due ravennati nella seconda metà dell'Ottocento'', Longo Angelo Editore, 2004


== Voci correlate ==
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