Lev Trotskij: differenze tra le versioni

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== Il pensiero ==
== Il pensiero ==


: «Quali che siano le circostanze della mia morte, io morirò con la incrollabile fede nel futuro comunista. Questa fede nell'uomo e nel suo futuro mi dà, persino ora, una tale forza di resistenza che nessuna religione potrebbe mai darmi... Posso vedere la verde striscia di erba oltre la finestra ed il cielo limpido azzurro oltre il muro, e la luce del sole dappertutto. La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla di ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore» <ref name="bio">[http://www.1917.org/Biografie_Trotzkij.html 1917.org] Il sito della rivoluzione d'Ottobre</ref>  
: «Quali che siano le circostanze della mia morte, io morirò con la incrollabile fede nel futuro comunista. Questa fede nell'uomo e nel suo futuro mi dà, persino ora, una tale forza di resistenza che nessuna religione potrebbe mai darmi... Posso vedere la verde striscia di erba oltre la finestra ed il cielo limpido azzurro oltre il muro, e la luce del sole dappertutto. La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla di ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore» <ref name="bio">[http://archive.is/bTlpv 1917.org] Il sito della rivoluzione d'Ottobre</ref>  


Le idee di Trotskij formano le basi della teoria comunista del [[trotzkismo|Trotskismo]], che fu da subito in forte contrasto al potere autoritario stalinista e al suo slogan: «socialismo in un solo paese».  Il concetto principale della sua teoria fu quindi l'idea dell'espansione della rivoluzione socialista in tutto il mondo, sulla base dell'esempio di quella sovietica del [[1917]], in quanto riteneva che il "socialismo in un solo paese" fosse in contrasto con l'[[internazionalismo]] proletario.  
Le idee di Trotskij formano le basi della teoria comunista del [[trotzkismo|Trotskismo]], che fu da subito in forte contrasto al potere autoritario stalinista e al suo slogan: «socialismo in un solo paese».  Il concetto principale della sua teoria fu quindi l'idea dell'espansione della rivoluzione socialista in tutto il mondo, sulla base dell'esempio di quella sovietica del [[1917]], in quanto riteneva che il "socialismo in un solo paese" fosse in contrasto con l'[[internazionalismo]] proletario.  
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Inoltre il gruppo di Trotzkij criticò lo sviluppo di apparati burocratici bolscevichi e denunciò il rischio della formazione di una nuova classe borghese, ingenerata dalla prosecuzione delle misure di mercato, la cosiddetta [[NEP]]. Il gruppo trotzkista chiese il rafforzamento delle campagne di industrializzazione, la collettivizzazione agricola volontaria e soprattutto la promozione e soprattutto il sostegno a nuove [[rivoluzione|rivoluzioni]] comuniste in tutto il mondo.  
Inoltre il gruppo di Trotzkij criticò lo sviluppo di apparati burocratici bolscevichi e denunciò il rischio della formazione di una nuova classe borghese, ingenerata dalla prosecuzione delle misure di mercato, la cosiddetta [[NEP]]. Il gruppo trotzkista chiese il rafforzamento delle campagne di industrializzazione, la collettivizzazione agricola volontaria e soprattutto la promozione e soprattutto il sostegno a nuove [[rivoluzione|rivoluzioni]] comuniste in tutto il mondo.  


Fu ostile ai [[autogestione|principi autogestionari]] nel campo economico e quindi, almeno da questo punto di vista, non troppo divergente dallo stalinismo. Guidò in prima fila la vigliacca e violenta [[repressione]] di [[Kronstadt]] (1921) e difese nelle fabbriche il «modello di gestione delegata ad un solo uomo», poiché cinicamente pensava che «l'uomo cercherà sempre di sottrarsi al lavoro» visto che «l'uomo è un animale pigro» <ref>[http://znetit.mahost.org/parecon/01_Introduzione.pdf  Looking forward] di [[Michael Albert]] e [[Robin Hahnel]]</ref>.
Fu ostile ai [[autogestione|principi autogestionari]] nel campo economico e quindi, almeno da questo punto di vista, non troppo divergente dallo stalinismo. Guidò in prima fila la vigliacca e violenta [[repressione]] di [[Kronstadt]] (1921) e difese nelle fabbriche il «modello di gestione delegata ad un solo uomo», poiché cinicamente pensava che «l'uomo cercherà sempre di sottrarsi al lavoro» visto che «l'uomo è un animale pigro» <ref>[http://znetit.mahost.org/parecon/01_Introduzione.pdf  Looking forward] di [[Michael Albert]] e [[Robin Hahnel]]</ref>.


== Critiche anarchiche a Trotzky ==
== Critiche anarchiche a Trotzky ==
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Quando nel marzo del [[1921]] i marinai dell'isola di [[Kronstadt]] si ribellarono all'autoritarismo bolscevico, sulla base del proclama leninista: «Tutto il potere ai soviet!», i comunisti sovietici organizzarono la loro repressione accusandoli di essere dei controrivoluzionari piccolo-borghesi. Trotskij, all'epoca era a capo dell'Armata Rossa, a partire dal [[7 marzo]] guidò la [[repressione]] dell'isola, anticipandola con un manifesto, firmato da lui stesso e da [[Lenin]], che recitava quanto segue: «'''''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''''» <ref name="mitragliati"> [[Victor Serge]], ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'', pag. 159 </ref>.
Quando nel marzo del [[1921]] i marinai dell'isola di [[Kronstadt]] si ribellarono all'autoritarismo bolscevico, sulla base del proclama leninista: «Tutto il potere ai soviet!», i comunisti sovietici organizzarono la loro repressione accusandoli di essere dei controrivoluzionari piccolo-borghesi. Trotskij, all'epoca era a capo dell'Armata Rossa, a partire dal [[7 marzo]] guidò la [[repressione]] dell'isola, anticipandola con un manifesto, firmato da lui stesso e da [[Lenin]], che recitava quanto segue: «'''''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''''» <ref name="mitragliati"> [[Victor Serge]], ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'', pag. 159 </ref>.


Trotzky non amava parlare di quei fatti e nella sua autobiografia non ne fa che un fugace accenno, tuttavia sarà costretto a tornarvi sopra in diverse occasioni, ad esempio, nell'aprile del 1937, nel corso delle sessioni del Tribunale Dewey <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_Dewey Commissione Dewey]</ref>, e nel settembre dello stesso anno, quando si difende sugli organi di stampa dell'Opposizione di sinistra internazionale. Il tono superficiale e sbrigativo da provocare la reazione di [[Victor Serge]]:
Trotzky non amava parlare di quei fatti e nella sua autobiografia non ne fa che un fugace accenno, tuttavia sarà costretto a tornarvi sopra in diverse occasioni, ad esempio, nell'aprile del 1937, nel corso delle sessioni del Tribunale Dewey <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_Dewey Commissione Dewey]</ref>, e nel settembre dello stesso anno, quando si difende sugli organi di stampa dell'Opposizione di sinistra internazionale. Il tono superficiale e sbrigativo da provocare la reazione di [[Victor Serge]]:
:«È inesatto che i marinai di Kronstadt abbiano avanzato dei privilegi... In seguito, quando si sono visti impegnati in una battaglia mortale, hanno formulato una rivendicazione politica estremamente pericolosa per quel momento, ma generale, sinceramente rivoluzionaria e quindi disinteressata: "dei soviet eletti liberamente". Sarebbe stato facile evitare la rivolta, dando ascolto alle proteste di Kronstadt, discutendole, appagando anche le richieste dei marinai... Sarebbe stato più facile, umano, più politico e più socialista, dopo la vittoria militare riportata su Kronstadt da Voroshilov, Dybenko, Tuchacevskij, di non ricorrere al massacro...» <ref name="potro">[http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2011/04/trotsky-e-il-massacro-di-kronstadt.html Trotsky e il massacro di Kronstadt.htm] </ref>
:«È inesatto che i marinai di Kronstadt abbiano avanzato dei privilegi... In seguito, quando si sono visti impegnati in una battaglia mortale, hanno formulato una rivendicazione politica estremamente pericolosa per quel momento, ma generale, sinceramente rivoluzionaria e quindi disinteressata: "dei soviet eletti liberamente". Sarebbe stato facile evitare la rivolta, dando ascolto alle proteste di Kronstadt, discutendole, appagando anche le richieste dei marinai... Sarebbe stato più facile, umano, più politico e più socialista, dopo la vittoria militare riportata su Kronstadt da Voroshilov, Dybenko, Tuchacevskij, di non ricorrere al massacro...» <ref name="potro">[http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2011/04/trotsky-e-il-massacro-di-kronstadt.html Trotsky e il massacro di Kronstadt.htm] </ref>


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===Rapporti con il POUM ===
===Rapporti con il POUM ===


È da rimarcare che durante la [[la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39)|rivoluzione spagnola]] il [[POUM]] ebbe certamente legami con [[Lev Trotskij]] ma con dei distinguo ben profondi per quel che riguarda la strategia politica: es. divergenze rispetto alla teoria trotzkysta dell'''entrismo'' dei rivoluzionari nei partiti socialisti, rispetto al Fronte Popolare spagnolo e alla necessità di entrarvi a farne parte. proprio per questo, pur essendo spesso definito un partito trotzkista o, come scrisse Hugh Thomas, semi-trotzkista, i rapporti del POUM con lui e la IV Internazionale furono pessimi, tant'é che i comunisti spagnoli vicini a Trotskij si differenziavano dai militanti del [[POUM]] definendoli "centristi". <ref name="ecn">[http://www.ecn.org/reds/formazione/storiasinistramondo/spagna0511poumterza.html Sul POUM]</ref>
È da rimarcare che durante la [[la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39)|rivoluzione spagnola]] il [[POUM]] ebbe certamente legami con [[Lev Trotskij]] ma con dei distinguo ben profondi per quel che riguarda la strategia politica: es. divergenze rispetto alla teoria trotzkysta dell'''entrismo'' dei rivoluzionari nei partiti socialisti, rispetto al Fronte Popolare spagnolo e alla necessità di entrarvi a farne parte. proprio per questo, pur essendo spesso definito un partito trotzkista o, come scrisse Hugh Thomas, semi-trotzkista, i rapporti del POUM con lui e la IV Internazionale furono pessimi, tant'é che i comunisti spagnoli vicini a Trotskij si differenziavano dai militanti del [[POUM]] definendoli "centristi". <ref name="ecn">[http://www.ecn.org/reds/formazione/storiasinistramondo/spagna0511poumterza.html Sul POUM]</ref>


In [[la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39)|Spagna]] il [[POUM]] combatté contro gli stalinisti nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio 1937]] a Barcellona assieme agli anarchici, subendo con questi ultimi la [[repressione]] susseguente che portò tra l'altro all'assassinio del leader del [[POUM]] [[Anrea Nin]] e dell'anarchico [[Camillo Berneri]]. La [[repressione]] non risparmiò però nemmeno le ali comuniste trotskijste, colpite in egual misura sia dai [[Fascismo|fascisti]] che dagli stalinisti alla stessa maniera degli anarchici e dei militanti del [[POUM]].
In [[la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39)|Spagna]] il [[POUM]] combatté contro gli stalinisti nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio 1937]] a Barcellona assieme agli anarchici, subendo con questi ultimi la [[repressione]] susseguente che portò tra l'altro all'assassinio del leader del [[POUM]] [[Anrea Nin]] e dell'anarchico [[Camillo Berneri]]. La [[repressione]] non risparmiò però nemmeno le ali comuniste trotskijste, colpite in egual misura sia dai [[Fascismo|fascisti]] che dagli stalinisti alla stessa maniera degli anarchici e dei militanti del [[POUM]].
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===Testimonianza di Pio Turroni===
===Testimonianza di Pio Turroni===
[[Pio Turroni]], l'anarchico italiano che ebbe rapporti di amicizia con [[Nestor Makhno]] nel periodo del comune esilio parigino, durante la presentazione alla prima edizione italiana del libro ''[[Nestor Makhno]]: La rivoluzione russa in ucraina Marzo 1917 - Aprile 1918'', rilasciò un'intervista a Luciano Ferraresi in cui espresse giudizi estremamente negativi sul rivoluzionario russo, accusato in particolare di aver nascosto tanto in ''La mia vita'' quanto in ''Storia della Rivoluzione Russa'', entrambi celeberrimi libri di [[Lev Trotskij|Trotskij]], qualsiasi informazione su [[Nestor Makhno]] e le sue vittorie sui "reazionari bianchi" (Denikin <ref>[http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_1041506403/Denikin_Anton_Ivanovi%C4%8D.html Cenni biografici su Anton Ivanovič Denikin] (Varsavia 1872 - Ann Arbor, Michigan 1947), generale russo, comandante delle Armate bianche</ref>, Petliura <ref>Petliura, conosciuto anche come [[Simon Petlyura]] ([[10 maggio]] [[1879]] - [[25 maggio]] [[1926]]), un pubblicista, scrittore, giornalista, politico ucraino e soprattutto protagonista della repressione dei rivoluzionari ucraini e bolscevichi. Il 25 maggio 1926 Petliura fu ucciso a Parigi dall'anarchico ebreo [https://it.wikipedia.org/wiki/Sholom_Schwartzbard Schwartzbard], compagno di Makhno a Parigi (a dimostrazione di quanto infondate furono le accuse di antisemitismo rivolte a Makhno)</ref> e Wrangel <ref> «Vrangel', Pëtr Nikolaevič (Novo Aleksandrovsk, Kaunas, [[1878]] - Bruxelles, [[1928]]), generale russo, partecipò alla guerra contro il Giappone (1904-05), e alla prima guerra mondiale al comando di una divisione di Cosacchi. Tenente generale (1917), dopo la morte del gen. L. G. Kornilov prese parte alla violenta lotta antiproletaria contro i bolscevichi, unendosi alle armate bianche del gen. A. I. Denikin. A seguito della sconfitta di quest'ultimo, nell'aprile 1920 assunse il comando supremo dell'esercito reazionario bianco». Si veda: [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/V/BIOGRAFIE_-_EDICOLA_V_168134.xml Portale Treccani]</ref>). Tantomeno accennò alla resistenza che subì l'Armata Rossa dai [[Ucraina libertaria|rivoluzionari ucraini]], per sconfiggere i quali Trotskij fu costretto a ricorrere non solo all'arma della violenza ma anche a quella della calunnia, eretto poi a sistema da [[Stalin]] contro lui stesso e tutti i non allineati.
[[Pio Turroni]], l'anarchico italiano che ebbe rapporti di amicizia con [[Nestor Makhno]] nel periodo del comune esilio parigino, durante la presentazione alla prima edizione italiana del libro ''[[Nestor Makhno]]: La rivoluzione russa in ucraina Marzo 1917 - Aprile 1918'', rilasciò un'intervista a Luciano Ferraresi in cui espresse giudizi estremamente negativi sul rivoluzionario russo, accusato in particolare di aver nascosto tanto in ''La mia vita'' quanto in ''Storia della Rivoluzione Russa'', entrambi celeberrimi libri di [[Lev Trotskij|Trotskij]], qualsiasi informazione su [[Nestor Makhno]] e le sue vittorie sui "reazionari bianchi" (Denikin <ref>[https://web.archive.org/web/20090215031955/http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_1041506403/Denikin_Anton_Ivanovi%C4%8D.html Cenni biografici su Anton Ivanovič Denikin] (Varsavia 1872 - Ann Arbor, Michigan 1947), generale russo, comandante delle Armate bianche</ref>, Petliura <ref>Petliura, conosciuto anche come [[Simon Petlyura]] ([[10 maggio]] [[1879]] - [[25 maggio]] [[1926]]), un pubblicista, scrittore, giornalista, politico ucraino e soprattutto protagonista della repressione dei rivoluzionari ucraini e bolscevichi. Il 25 maggio 1926 Petliura fu ucciso a Parigi dall'anarchico ebreo [https://it.wikipedia.org/wiki/Sholom_Schwartzbard Schwartzbard], compagno di Makhno a Parigi (a dimostrazione di quanto infondate furono le accuse di antisemitismo rivolte a Makhno)</ref> e Wrangel <ref> «Vrangel', Pëtr Nikolaevič (Novo Aleksandrovsk, Kaunas, [[1878]] - Bruxelles, [[1928]]), generale russo, partecipò alla guerra contro il Giappone (1904-05), e alla prima guerra mondiale al comando di una divisione di Cosacchi. Tenente generale (1917), dopo la morte del gen. L. G. Kornilov prese parte alla violenta lotta antiproletaria contro i bolscevichi, unendosi alle armate bianche del gen. A. I. Denikin. A seguito della sconfitta di quest'ultimo, nell'aprile 1920 assunse il comando supremo dell'esercito reazionario bianco». Si veda: [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/V/BIOGRAFIE_-_EDICOLA_V_168134.xml Portale Treccani]</ref>). Tantomeno accennò alla resistenza che subì l'Armata Rossa dai [[Ucraina libertaria|rivoluzionari ucraini]], per sconfiggere i quali Trotskij fu costretto a ricorrere non solo all'arma della violenza ma anche a quella della calunnia, eretto poi a sistema da [[Stalin]] contro lui stesso e tutti i non allineati.
==Note==
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