La strage del Teatro Diana: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
Nessun oggetto della modifica
Riga 4: Riga 4:
== Le motivazioni dell'attentato ==
== Le motivazioni dell'attentato ==
[[File:Carlo Frigerio.jpg|thumb|180 px|[[Carlo Frigerio]], anarchico italo-svizzero.]]
[[File:Carlo Frigerio.jpg|thumb|180 px|[[Carlo Frigerio]], anarchico italo-svizzero.]]
Nell'[[Italia]] dell'immediato periodo post-[[biennio rosso]] e precedente l'avvento del [[fascismo]], vi era un infuocato clima in cui convivevano, scontrandosi anche violentemente, le istanze [[rivoluzione|rivoluzionarie]] e quelle della reazione, quelle [[rivoluzione|rivoluzionarie]] e quelle repressive, quelle del [[proletariato]] e quelle della [[borghesia]]. In questo clima, il [[17 ottobre]] [[1920]], dopo l'arresto di [[Armando Borghi]] del [[13 ottobre|13]] e la perquisizione della sede di «[[Umanità Nova]]» del [[15 ottobre|15]], erano stati arrestati gli anarchici redattori di «[[Umanità Nova]]» [[Malatesta]] e [[Carlo Frigerio|Frigerio]], accusati di una non meglio precisata attività cospirativa. <ref>[http://epheman.perso.neuf.fr/mars23.html Ephéméride Anarchiste, 23 mars]</ref> Insieme a loro erano stati arrestati in tempi più o meno differiti anche [[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]] e altri "anarchici minori". Dopo il rilascio di alcuni anarchici, erano rimasti in stato di detenzione nel [[carcere]] milanese di San Vittore i conosciuti [[Armando Borghi|Borghi]], [[Malatesta]] e [[Corrado Quaglino]], i quali dopo cinque mesi di prigione, poiché la magistratura non aveva ancora stabilito alcun data di inizio processo, cinque giorni prima del fatidico [[23 marzo]] (giorno dell'attentato), avevano iniziato uno [[sciopero della fame]] con l'intento di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sul loro ingiusto stato di detenzione.  
Nell'[[Italia]] dell'immediato periodo post-[[biennio rosso]] e precedente l'avvento del [[fascismo]], vi era un infuocato clima in cui convivevano, scontrandosi anche violentemente, le istanze [[rivoluzione|rivoluzionarie]] e quelle della reazione, quelle [[rivoluzione|rivoluzionarie]] e quelle repressive, quelle del [[proletariato]] e quelle della [[borghesia]]. In questo clima, il [[17 ottobre]] [[1920]], dopo l'arresto di [[Armando Borghi]] del [[13 ottobre|13]] e la perquisizione della sede di «[[Umanità Nova]]» del [[15 ottobre|15]], erano stati arrestati gli anarchici redattori di «[[Umanità Nova]]» [[Malatesta]] e [[Carlo Frigerio|Frigerio]], accusati di una non meglio precisata attività cospirativa. <ref>[http://www.ephemanar.net/mars23.html Ephéméride Anarchiste, 23 mars]</ref> Insieme a loro erano stati arrestati in tempi più o meno differiti anche [[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]] e altri "anarchici minori". Dopo il rilascio di alcuni anarchici, erano rimasti in stato di detenzione nel [[carcere]] milanese di San Vittore i conosciuti [[Armando Borghi|Borghi]], [[Malatesta]] e [[Corrado Quaglino]], i quali dopo cinque mesi di prigione, poiché la magistratura non aveva ancora stabilito alcun data di inizio processo, cinque giorni prima del fatidico [[23 marzo]] (giorno dell'attentato), avevano iniziato uno [[sciopero della fame]] con l'intento di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sul loro ingiusto stato di detenzione.  


[[Errico Malatesta]] era quasi settantenne, le sue condizioni di [[salute]] peggioravano sempre più e quel giorno «[[Umanità Nova]]» era uscito col titolo ''Compagni! Malatesta muore!''. <ref>[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/078/78_09.htm Letture (da A-Rivista)]</ref> In tutta [[Italia]] erano già state numerose le manifestazioni di protesta e [[solidarietà]] con i tre redattori (soprattutto a Carrara, Piombino, Valdarno e in tutta la Liguria), seppur del tutto inutili ed incapaci di obbligare la magistratura ad uscire dall'''impasse''. In questa situazione, il gruppo milanese decise di far sentire alta la propria voce organizzando una serie di attentati in segno di [[solidarietà]] con [[Malatesta]] e compagni. <ref>[http://simonettiwalter.blogspot.it/2010/06/gli-individualisti-che-salvarono.html Gli individualisti che salvarono Malatesta da Anarcotico.net]</ref>
[[Errico Malatesta]] era quasi settantenne, le sue condizioni di [[salute]] peggioravano sempre più e quel giorno «[[Umanità Nova]]» era uscito col titolo ''Compagni! Malatesta muore!''. <ref>[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/078/78_09.htm Letture (da A-Rivista)]</ref> In tutta [[Italia]] erano già state numerose le manifestazioni di protesta e [[solidarietà]] con i tre redattori (soprattutto a Carrara, Piombino, Valdarno e in tutta la Liguria), seppur del tutto inutili ed incapaci di obbligare la magistratura ad uscire dall'''impasse''. In questa situazione, il gruppo milanese decise di far sentire alta la propria voce organizzando una serie di attentati in segno di [[solidarietà]] con [[Malatesta]] e compagni. <ref>[http://simonettiwalter.blogspot.it/2010/06/gli-individualisti-che-salvarono.html Gli individualisti che salvarono Malatesta da Anarcotico.net]</ref>